Da Globalist.it
Vik, la forza di restare umani
A tre anni dalla morte del reporter Vittorio Arrigoni parla la madre, Egidia Beretta: ci ha aiutato ad essere più attivi per i diritti umani. La pace prima di tutto.
di Eleonora Ferroni
Sono passati tre anni da quel tragico 13 aprile 2011, quando il reporter e attivista Vittorio Arrigoni è stato ucciso per mano di un sedicente gruppo afferente all'area jihadista salafita a Gaza. Oggi torna a parlare la madre, Egidia Beretta, che mantiene viva la memoria e l'impegno di suo figlio. Domenica prossima, alle ore 15:30 a Bulciago (provincia di Lecco), Vittorio verrà ricordato in una manifestazione.
Perché questa iniziativa a tre anni dalla morte di suo figlio e quale messaggio volete lanciare per andare oltre la semplice commemorazione?
È il terzo anno che ci riuniamo per il ricordo di Vittorio. Abbiamo visto che di anno in anno è diventato come un incontro tra amici che nel suo nome si incoraggiano vicendevolmente a restare umani. Ricordiamo Vittorio non tanto per la sua tragica morte, perché se ne parla poco, come ne parlo poco io, ma quanto per rinfrancarci e per non vivere più in solitudine. È una condivisione che sta diventando di anno in anno più grande e più convinta.
Come mai la memoria di Vittorio continua ad essere così viva? È solo merito vostro o quello che è successo ha messo in moto qualcosa che davvero è destinato a durare?
È tutto merito di Vittorio, non nostro, perché la sua vita e il suo sacrificio aiutano altre persone a diventare più consapevoli e più attivi per i diritti umani. Il fatto che Vittorio sia così continuamente ricordato in tutta Italia è un segno che non era solo una scintilla o una fiamma che brucia e si consuma sul momento. È entrato nei cuori di tantissime persone. Il 13 aprile non ricordiamo solo la sua morte, ma è anche e soprattutto un tributo alla vita Vittorio.
A distanza di tempo dall'omicidio lei vorrebbe da Hamas qualche risposta in più? E magari qualche segnale anche da parte delle autorità italiane che all'epoca furono abbastanza fredde davanti alla tragica morte di suo figlio?
Non ci interessa molto tornare a rivangare. Ciò che è successo, è successo. Il perché vero Vittorio sia stato ucciso è abbastanza insolito, ma non vogliamo rivangare nulla. Per quel che riguarda le istituzioni italiane non penso che abbiano alcuna intenzione di dire o fare qualcosa di diverso da quello che hanno o non hanno fatto. In ogni caso non ci aspettiamo niente.