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Quando eleggere una donna diventa un problema

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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda pianogrande il 28/02/2014, 18:29

Sì.
Altra perla di Grillo.
La vittima che diventa imputato.

Bene.
Processiamo la vittima.
Mi permetto di chiedere pietà a Grillo nel senso di non voler prendere in considerazione la fustigazione o la lapidazione.
Le nostre leggi non lo permettono ma, con la rete sovrana, non si sa mai.
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda annalu il 02/03/2014, 15:18

pianogrande ha scritto:Sì.
Altra perla di Grillo.
La vittima che diventa imputato..


Direi che l'attacco maschilista alle donne sta diventando sempre più frequente e generalizzato.
Nei periodi di crisi si cerca sempre un capro espiatorio: adesso tocca alle donne?
Ma in Italia forse è sempre stato così, ed è preoccupante.

Da Io Donna del Corriere della Sera:

Solo in Italia: la Ministra molestata
di Marina Terragni

Immagine
la ministra Maria Elena Boschi, molestata sessualmente dalla troupe delle Iene

La Scena che vedete qui (poco dopo il minuto 4.30) sarebbe impensabile in Svezia, in Norvegia, in Gran Bretagna, in Australia, in Germania, e anche nella sorella Spagna. Anzi, sarebbe diventata un caso politico.

Un energumeno di Italia 1 (suppongo si tratti della trasmissione “Le Iene”) insegue per strada con la sua troupe la neoministra Maria Elena Boschi: a giudicare dall’abito di lei, quel supercommentato tailleur blu elettrico, deve trattarsi proprio del giorno della nomina.

Riporto fedelmente il dialogo:
Iena: “A Maria E’, sei una figa strepitosa!“.
Ministra: “Oggi… dai. Oggi lasciami…”.
I. “Ma perché ti hanno messa proprio ai rapporti con il Parlamento?“.
M. “Buongiorno…”.
I. “… ai rapporti con i membri del Parlamento? Come pensi di cavartela?”.
M. (gentilmente): “Adesso basta…”.
I. “Ci hai ragione! Oggi è una cosa…”.
M. “… sei esagerato”.
I. (guardandole i fianchi) “… una cosa esagerata! La sua forza attrattiva… Però te posso fa’ i miei complimenti?”
M. “Grazie”.
I. “Sei una stra-fi-ga!”.
Anche se siamo un Paese ad alto tasso di misoginia, inchiodato dalla questione maschile, la legge italiana definisce con chiarezza questi comportamenti come molestie sessuali: Maria Elena Boschi viene intimidita, ricondotta alla sua funzione di oggetto sessuale e quindi indebolita nella sua soggettività proprio nel giorno in cui è chiamata a giurare per un alto incarico istituzionale.
Questo comportamento meriterebbe una sanzione: per Maria Elena e per il bene di tutte.
Io credo che la neoministra avrebbe dovuto reagire, quanto meno minacciando la troupe tv di fare intervenire le forze dell’ordine. Avrebbe dovuto farlo per se stessa e anche per tutte le altre donne di questo Paese: se anche a una ministra della Repubblica tocca subire quello che abbiamo visto, che cosa può capitare a una ragazza qualunque? Che effetto può fare vederlo in tv? E in una trasmissione destinata a un target giovanile?
Capisco del resto che Maria Elena, per quanto chiaramente infastidita e turbata, non si sia sentita di farlo: tutte sappiamo come ci si sente, in circostanze come queste. Come se si avesse colpa della propria bellezza, e si meritasse di pagarla in qualche modo. Forse, semplicemente, Maria Elena Boschi non aveva voglia di fare un caso, in una giornata tanto importante per lei.
Ci sarebbe poi anche il rispetto che si deve ai rappresentanti delle istituzioni, volendo.
Altrove, come dicevamo, i casi scoppiano per molto meno. Qui la prima ministra australiana Julia Gillard -che a quanto pare ama il blu elettrico come la ministra Boschi- accusa di misoginia e sessismo il leader dell’opposizione Tony Abbott. Lo fa in Parlamento e davanti al Paese, con una scenata memorabile, in un crescendo entusiasmante, annientando il maschilista.
Dopo aver visto il filmato delle Iene, vi consiglio questo. Molto empowering.


Questo comportamento era del tutto usuale quando ero giovane io (una cinquantina di anni fa), poi le donne avevano cominciato a reagire e gli episodi del genere si erano fatti molto meno frequenti.
Ora la situazione sta degenerando, come se (come se?) gli uomini si fossero spaventati e volessero a tutti i costi rimettere le donne al loro posto, alle famose tre K (casa, chiesa e cucina) di hitleriana memoria.

Se non ci sarà una risposta forte e generalizzata, di uomini e donne insieme, l'Italia verrà iscritta molto rapidamente nel novero dei paesi arabi più arretrati sulla questione femminile, e lo farà proprio quando anche quei paesi si stanno evolvendo.
Grazie a Grillo, grazie a Berlusconi ed alle sue TV, e grazie all'acquiescenza degli italiani.

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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda flaviomob il 02/03/2014, 15:54

Recentemente ho incrociato una trasmissione delle Iene in cui veniva intervistata una madre a cui era stata tolta la potestà genitoriale per episodi relativi, forse, anche a una patologia psichiatrica. Era un continuo attaccare ed insultare medici e assistenti sociali, questi ultimi anche colpevolizzati per aver "sottratto" la prole alla donna sulla base di "indizi e pregiudizi" sbagliati. Non mancava poi lo psicologo che metteva in piazza ogni risvolto, a dir suo, della madre senza alcun rispetto per la privacy, sostenendo che era tutto un errore dei servizi sociali e degli psichiatri. La cosa peggiore di questa "piazzata", oltre al fatto che il volto della madre fosse in chiaro (immagino l'imbarazzo e i vissuti traumatici che questa trasmissione potrà aggiungere ai figli e alla donna stessa), era l'atto di accusa feroce, aggressivo, quasi violento contro gli assistenti sociali che si sono occupati del caso, additati come responsabili dell'allontanamento quando è noto che questo atto è conseguenza di un decreto giudiziario del Tribunale per i minorenni.

Gli assistenti sociali oltretutto sono perseguibili per legge se denunciati dai genitori e non vengono sostenuti dall'ente pubblico a cui appartengono i servizi sociali per la famiglia (i comuni). Esiste un fortissimo condizionamento, quindi, che fa pendere la bilancia a favore di molti genitori maltrattanti e costituisce un forte disincentivo agli assistenti sociali ad esporsi in prima persona scrivendo relazioni che evidenziano le azioni negative osservate (direttamente o da altri operatori, quali educatori, insegnanti, altri genitori, personale di strutture aggregative etc.), in base alle quali i giudici decidono quali provvedimenti prendere. Dopo la trasmissione delle Iene sembra che i figli siano tornati presso la madre, evidentemente solo per la pressione mediatica che si è creata intorno al caso e per le false informazioni che hanno indirizzato la protesta dell'opinione pubblica verso gli assistenti sociali che dovrebbero fungere da garanzia per i diritti dei minori, specie se maltrattati, e che invece sono lasciati soli in una condizione di estrema fragilità che genera un gravissimo vulnus per la garanzia di diritti basilari ed essenziali per la fascia di età più vulnerabile ed esposta.


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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda pianogrande il 02/03/2014, 16:01

Soprattutto, in base alla acquiescenza degli italiani. I mezzi di informazione hanno target di mercato ben calibrati (con annessa responsabilità del loro livello culturale. Insomma, una bella sinergia. La stessa cosa vale per i politici. Sondaggi ed esempio che si alimentano a vicenda. Questo meccanismo va spezzato proprio nei momenti mediaticamente significativi. La ministra mi delude. Una bellissima occasione persa.
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda mariok il 03/03/2014, 10:52

Quello che colpisce è che la condanna per simili vergogne non è unanime.
C'è addirittura chi (sito con spiccate simpatie grilline) si spinge ad affermare che "L'ironia sferzante di Lucci è davvero unica".

http://www.tzetze.it/redazione/2014/02/ ... index.html
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda pianogrande il 03/03/2014, 11:41

La novità più vecchia di questi coraggiosi sta nel fare la vittima quando qualcuno li critica.
Te la immagini la reazione delle jene se fossero stati redarguiti in qualche modo? Se ci fosse stata una reazione politica?
Attacco alla libertà di informazione.
Attacco alle televisioni di Berlusconi (noto perseguitato politico).
Brunetta avrebbe subito chiesto quanto guadagna il ministro.

Mettere sotto accusa le vittime, sopratutto se si permettono di reagire.
Una tattica vecchissima e redditizia.
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda mauri il 03/03/2014, 22:06

pianogrande ha scritto:La novità più vecchia di questi coraggiosi sta nel fare la vittima quando qualcuno li critica.
Te la immagini la reazione delle jene se fossero stati redarguiti in qualche modo? Se ci fosse stata una reazione politica?


si ma se avesse reagito si sarebbe meritata più rispetto, le iene devono sopravvivere e più sono volgari più hanno consenso, nel web impazza il lato B della ministra è il gossip che fa breccia nella fantasia degli italiani e colpisce donne e uomini, questo appiattimento generale di tutte le persone che da un lato è positivo, siamo tutti uguali, dall'altro viene fuori un popolo irrispettoso che dileggia tutto anche se stessi forse all'ultima spiaggia? no più probabile ignoranza dilagante
però chissà perchè i veri potenti, quelli che comandano veramente, nessuno li tocca, nessuno si permette anzi si fanno in 4 per compiacerli per godere privilegi
ciao mauri
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda pianogrande il 04/03/2014, 1:44

Mauri.
Leggi il mio post precedente che dice la stessa cosa: "una bellissima occasione persa".
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Re: Quando eleggere una donna diventa un problema

Messaggioda flaviomob il 04/03/2014, 9:10

I veri potenti ci hanno dato un esempio fulgido, in questi anni, di riduzione della donna a corpo funzionale al piacere del maschio, anche al di là della legge (prostituzione minorile): si oltrepassa poi la soglia dell'etica e della morale quando la politica (maschile e puttaniera) ricompensa le fanciulle che si prestano al gioco con cariche pubbliche e pubbliche prebende, senza alcun ritegno. In questo modo si rende pubblico anche il "premio" per quelle signore che si prestano ad essere oggettualizzate e a diventare strumenti di piacere ad uso del potente di turno: uno stipendio d'oro insieme con la carica pubblica e il conseguente vitalizio. Nella perfetta logica del "tronista" che i media(set) ci propinano da anni: se vuoi far parte della gerarchia, trombati il gerarca.


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