Civati verso la sfiducia

[Giovigbe]

Apro un nuovo argomento per raccogliere valutazioni intorno a questa ipotesi.

Io sono d'accordo

renzi si è spostato troppo a destra

[flaviomob]

Anche io sono d'accordo. E anche gli italiani: sondaggio Piepoli sulla "staffetta" Letta-Renzi.

- un normale cambio di Governo: 26%
- uno strappo alla democrazia: 65%
- senza opinione: 9%

http://www.sondaggipoliticoelettorali.i ... t=SONDAGGI

[Iafran]

Io sono d'accordo

renzi si è spostato troppo a destra

Anch'io sono d'accordo ... però, per tanti (eletti, ma anche elettori) ... sono gli altri che si sono spostati a sinistra o sono qualunquisti/populisti.

[Robyn]

Civati voti la fiducia,perche non possiamo farci niente se il csx ha i numeri che ha in parlamento,tutti avremmo preferito una maggioranza di csx ma il paese ci ha consegnato un'altra geografia.Inoltre mi fa ridere chi con ipocrisia dice Bersani torna,dopo averlo avversato

[Iafran]

Civati voti la fiducia,perche non possiamo farci niente se il csx ha i numeri che ha in parlamento,tutti avremmo preferito una maggioranza di csx ma il paese ci ha consegnato un'altra geografia.

"Civati voti la fiducia, Grillo faccia altrettanto (il berlusca perché poi dovrebbe scontare qualche pena?), gli elettori (soprattutto quelli di occupyPD) si mettano (finalmente) l'animo in pace, i cittadini non siano da meno e riconoscano di ritenersi fortunati ad avere una classe politica che si sacrifica a dare un governo all'Italia" ... (e a fare i porci comodi con i soldi pubblici destinati ai servizi, all'assistenza, alla previdenza ... al futuro) "... perché si vive una sola volta ... che bisogna vivere un giorno da leone ... che è meglio l'uovo oggi ... che quando tutto manca ... si spezzeranno le reni a qualche popolazione!"
Wow per i governanti del Bel Paese (della cuccagna)!

[Giovigbe]

dal sito de La Stampa Politica
Civati raduna i dissidenti
“Difficile restare nel Pd”
Il deputato ha convocato i suoi a Bologna per discutere di un nuovo progetto politico. Contatti con gli “eretici” M5S

Lo fermano. Sono un gruppetto di ragazzi con simpatie per il Pd. «Dai Pippo, dicci che non è vero». «Che me ne vado?». Civati tira una lunga boccata alla sigaretta. Molto cinematografico. «Non credo che daremo la fiducia al governo Renzi. Vediamo. Certo che se gli diciamo di no diventa difficile restare nel partito». Quelli ci restano male. «E poi chi la rappresenta l’anima di sinistra?». La questione - che esiste - rimane appesa al nulla. «Ci stiamo ragionando. Magari facciamo un partito. E prima ancora creiamo un gruppo nostro a Palazzo Madama e lo chiamiamo Nuovo Centro Sinistra. O ancora meglio “10%”, perché quella è la percentuale di voti che potremmo raccogliere. Poi ci presentiamo da Matteo e gli chiediamo se preferisce allearsi con l’Ncd o con l’Ncs». Non ce la fa a immaginare un esecutivo che abbia ancora Alfano come socio. E in questo, curiosamente, la sua sensibilità non è poi tanto diversa da quella del presidente del Consiglio incaricato. Renzi dà l’impressione di considerare l’ex delfino di Berlusconi un uomo che sta da quarant’anni sulla terra senza essere mai riuscito a pronunciare una frase originale. E forse suppone persino (può giocare anche questa scommessa? difficile) che molti senatori del centrodestra, indipendentemente dai desideri del loro leader, si comporterebbero al momento del voto come ogni buon corso d’acqua che diventa fiume e scorre docile verso il mare. E questa volta il mare è lui.

Anche su questo secondo aspetto Civati ha una visione simile. Perciò ha convocato i suoi a Bologna domenica.

Vuole ridiscutere l’ipotesi di un progetto politico che raccolga l’ormai famoso popolo di Rodotà, la sinistra antiberlusconiana e apertamente anticasta, quella che piace non solo a larga parte di Sel, ma anche all’ala riformatrice grillina. Compresi, naturalmente, i senatori dissidenti Orellana, Battista, Campanella e Bocchino, finiti ieri all’indice (con tanto di foto) sul blog del Caro Leader in un post titolato «Fuoco amico». Che cosa diceva il post? «Quattro senatori del M5S manifestano perplessità circa il metodo usato da Grillo nel confronto in streaming. Chi sono questi 4 senatori? Quanto consenso hanno portato al M5S tutti insieme? (...)». A seguire una serie di valutazioni che scatenano sobri commenti del tipo: «Gentaglia». «Schifosi». «Figli di buona donna». «Bastardi». «Giuda». Il tentativo di farli sentire soli come cani, nell’oblio, assolute nullità. Morale? I quattro potrebbero unirsi ai tre colleghi già usciti dal Movimento Cinque Stelle e formare il famoso gruppo autonomo assieme ai senatori Pd Tocci, Mineo («mi pare che i tempi non siano ancora maturi») e Ricchiuti. Fantasie?

«Con Civati, abbiamo molti punti in comune», dice l’ex grillina Paola De Pin, mentre i senatori più ortodossi del Movimento trattano apertamente i colleghi finiti all’indice come traditori. «Per me sono già fuori», dice Barbara Lezzi. «L’espulsione? Io preferirei che se ne andassero loro, perché adesso hanno rotto le palle», conclude la senatrice Taverna, lasciando intendere che la procedura d’espulsione è già stata avviata ma non prenderà forma fino a martedì. «Aspettate la fiducia?». «Qualcosa abbiamo imparato».


I Quattro per il momento resistono. «Non ce ne andiamo. La diversità di opinione è ricchezza», ma la loro storia a Cinque Stelle è al capolinea. Bluffano perché col passare dell’età la sensibilità è meno acuta e gli uomini più corazzati e capaci di sopportare le ferite. Civati, nel frattempo, continua a inviare messaggi. «Martedì prima della fiducia dico: questo è un governo di banditi. Lo appoggio. Mi considerate contraddittorio? Se volete vi leggo le frasi di Renzi dell’ultimo mese». Ti ricordi Matteo?, eravamo amici. Poi tutti si diventa più cattivi.

[pianogrande]

Siamo condannati ai governi di destra per colpa di quelli di sinistra.
Per colpa di chi vuole il cento per cento (o niente).
Bene.
Niente.

Ragazzi.
la politica è un'altra cosa.
E' l'arte del possibile.

Se confrontiamo la politica con i sogni, la politica sarà sempre perdente.
Noi continueremo a sognare.
E la politica la farà qualcun altro.

[Giovigbe]

Siamo condannati ai governi di destra per colpa di quelli di sinistra.
Per colpa di chi vuole il cento per cento (o niente).
Bene.
Niente.

Ragazzi.
la politica è un'altra cosa.
E' l'arte del possibile.

Se confrontiamo la politica con i sogni, la politica sarà sempre perdente.
Noi continueremo a sognare.
E la politica la farà qualcun altro.

Sono d'accordo.
ma pure renzi ci mette del suo

[franz]

Siamo condannati ai governi di destra per colpa di quelli di sinistra.

Ma anche l'opposto.
Siamo in ogni modo condannati.

[annalu]

Siamo in ogni modo condannati.

Ragazzi (ed io posso dirlo, per me siete tutti ragazzi), non esageriamo col pessimismo.
Le cose non andranno mai come le vogliamo, anche perché ognuno di noi vuole - giustamente, almeno in parte - cose diverse da tutti gli altri, ed è impossibile fare ciò che va bene a tutti.

Detto questo, passato il primo momento di sconforto, bisogna ammettere che Renzi ha anche delle virtù: piace alla gente, piace a persone di provenienza politica molto varia, compresi alcuni ex-berlusconiani. Questa è la sua forza, ma anche un rischio per chi tra noi ha almeno alcune idee di sinistra.
Per questo io trovo importante che esista una persona come Civati, che può svolgere un importante ruolo di contrappeso. Ma lo deve svolgere all'interno del Pd: se esce dal Pd si trasformerebbe istantaneamente nell'ennesimo partitino di sinistra dell 0,.. condannato all'insignificanza. All'interno del Pd invece, col sostegno di altri scontenti (in vario modo) del Pd, può avere un ruolo di contrappeso importante. Certo, deve saper svolgere questo ruolo con grande equilibrio, portando avanti le istanze e le proteste da sinistra, senza mai arrivare al punto di rottura, e non sarà cosa facile. Però solo così, con un Renzi attivo e ambizioso bilanciato da un'opposizione "responsabile" e di buon senso all'interno del suo stesso partito, possiamo sperare che la situazione non degeneri scivolando sempre più verso destra.

La mia esperienza, di quasi sessant'anni di attenzione verso la politica, mi insegna che le "rivoluzioni" e gli eccessi non pagano. Alla Rivoluzione Francese è seguito il Terrore e poi Napoleone, alla Rivoluzione Bolscevica è seguito lo stalinismo ... grazie, preferirei di no.
Stiamo passando un periodo importante di transizione a livello mondiale, mezzo mondo è preda di sommovimenti sempre più violenti e cruenti: cerchiamo di evitare di cadere preda di un nichilismo distruttivo alla Grillo, che nell'incontro con Renzi è stato in grado di accusarlo di avergli "copiato" parte del programma, per accusarlo di "plagio" come se si trattasse di uno spettacolo, invece di dirgli "bravo" e mettersi d'accordo per realizzare la parte del programma che gli pare essere uguale alla sua, quindi dovrebbe voler contribuire a realizzarla per il bene del paese.

Al contempo noi, soprattutto quelli tra noi che come me verso Renzi sono sempre stati critici, cerchiamo di riuscire a sfruttare l'intraprendenza e l'attivismo renziano per fargli realizzare almeno alcune delle cose positive che ha prospettato. Sta a noi vigilare e mantenere lo spirito critico per cercare di impedire a Renzi di montarsi troppo la testa e sentirsi un salvatore della patria.
Renzi è giovane, ed ha una lunga vita davanti. Approfittiamone per aiutarlo a crescere, cercando di aiutarlo a mantenersi sempre all'interno delle difficili regole democratiche, e di impedirgli in tutti i modi di cadere nell'abbraccio mortale di Berlusconi e della destra.
I cambiamenti reali saranno meno del promesso? Direi che è probabile, ma speriamo che almeno quel poco che riuscirà a fare vada nella direzione giusta, o almeno, non in quella sbagliata.

Annalu