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Un'Europa che a noi piace.

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Un'Europa che a noi piace.

Messaggioda flaviomob il 08/02/2014, 23:43

Questa è l’Europa che piace ai disabili italiani

di Franco Bomprezzi

http://invisibili.corriere.it/2014/02/0 ... -italiani/

La Commissione dell’Unione Europea dà due mesi di tempo all’Italia per rimediare a una nuova brutta figura. Dopo l’infrazione sulle pari opportunità di accesso al mercato del lavoro, tocca ora al tema dell’accessibilità ai mezzi pubblici di trasporto. I viaggiatori con disabilità – a quanto pare dalle prime notizie di agenzia – non sono in condizione di programmare in sicurezza il proprio viaggio in autobus perché non vi è certezza di ricevere la necessaria assistenza alle fermate. Presto per comprendere appieno la portata del provvedimento, e la profondità dei rilievi formulati dall’Europa, ma sicuramente abbastanza per gioire di questa Europa, che si sta rivelando finalmente attenta non solo all’emanazione di editti per il contenimento della spesa pubblica, ma anche al monitoraggio dei diritti di cittadinanza di tutti, comprese le persone con disabilità. Era ora.

Un caso clamoroso di inadempienza e di mancato rispetto delle più elementari norme di assistenza al viaggio era scoppiato l’estate scorsa, quando il combattivo Max Ulivieri si era trovato con un palmo di naso, lasciato a piedi (oops… in carrozzina elettrica) alla fermata di un bus a Piombino, prenotato per tempo proprio per essere certi che fosse provvisto di pedana per la salita, e quindi costretto a prolungare il proprio soggiorno in Toscana, non potendo in altro modo tornare a Bologna. Vicenda paradossale? Un caso limite? No, stando agli esempi che talvolta rimbalzano dalle cronache locali, come nel caso recente di una ragazza in attesa per ore alla fermata del bus in provincia di Como, e che poi si decide a chiamare i carabinieri per vedere garantito il suo diritto. Ma c’è pure di peggio. Un giovane paraplegico di origine marocchina che perde la pazienza e blocca l’autista di un bus sprovvisto di pedana, dal momento che non riesce da ore a raggiungere l’ospedale per la fisioterapia, e si ritrova denunciato (e ora addirittura condannato) per interruzione di pubblico servizio. Questo per fermarsi agli autobus. Non parliamo di treni e di metropolitane, o di tram.

Se osservate la foto che apre il mio post, si capisce che non l’ho scattata in Italia. Ero in Francia, a Clermont Ferrand, di ritorno da Parigi verso l’Italia. In hotel ho scoperto che avrei potuto tranquillamente andare in centro usando il tram. Nuovo, pienamente accessibile, con le banchine allineate al pianale del mezzo, senza neppure bisogno di una pedana come avviene in Italia. E all’interno uno spazio ampio per fermarmi con la mia sedia a rotelle. Ma non uno spazio solo per me: come si vede si tratta di uno spazio destinato alle carrozzine, ma anche ai passeggini dei bimbi, e alle biciclette. E’ questa idea di inclusione, di pari condizione di viaggio, che è prevista dalle norme europee, e in teoria anche da quelle italiane. La differenza la fanno le pratiche, i comportamenti umani, i regolamenti, le procedure concrete. Il nostro è un Paese nel quale in ogni campo le norme sono scritte sulla carta. Logicamente chi è più debole soccombe per primo.

Muoversi e viaggiare, per una persona con disabilità, è ancora una scommessa, che richiede organizzazione, volontà di ferro, e persino un pizzico di fortuna. L’Unione Europea sembra non accontentarsi dei diritti “all’italiana”. Bene così.


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Re: Un'Europa che a noi piace.

Messaggioda pianogrande il 09/02/2014, 1:28

Ecco uno dei motivi per cui l'Europa dà fastidio.
Pretende che le regole, dopo aver fatto la fatica di scriverle o semplicemente di firmarle, vengano anche rispettate.
Le televisioni, le carceri, la fecondazione, i rifiuti ........ i disabili ......
Noi non siamo una colonia dell'Europa!
In un momento così delicato, non abbiamo tempo di occuparci di tutto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Un'Europa che a noi piace.

Messaggioda flaviomob il 12/02/2014, 20:18

Qualche volta ci piace anche l'Italia. Mentre mi è arrivata comunicazione che la petizione è finita, dopo una mia email, sul sito del Nobel per i disabili, guadagnando visibilità e un centinaio di firme, mi hanno segnalato questa buona notizia:

http://www.comune.milano.it/portale/wps ... ale_mobili

Otto milioni per ascensori e scale mobili in metro

Lo stanziamento va ad aggiungersi a 4 milioni di euro già deliberati dal Comune di Milano per la manutezione straordinaria e 12,5 milioni di euro per la sostituzione integrale di scale obsolete
Metro
Milano, 7 febbraio 2014 – Sono state approvate dalla Giunta due delibere con cui il Comune di Milano ha approvato i progetti definitivi di Atm, stanziando circa 8 milioni di euro, per la realizzazione di 8 nuovi ascensori in tre stazioni delle metropolitane 1 e 2 e la manutenzione straordinaria di scale mobili e ascensori già presenti in 61 fermate delle linee 1, 2 e 3.

In particolare, l’obiettivo è quello di eliminare le barriere architettoniche in tre stazioni molto frequentate delle linee metropolitane, attraverso l’inserimento dei nuovi ascensori (3,8 milioni di euro), che saranno realizzati a Bonola (2) e Lampugnano (2) per la M1 e a Romolo (4) per la M2.

Sul fronte della manutenzione straordinaria di impianti già esistenti (4 milioni di euro), le stazioni interessate dai lavori saranno le seguenti.

Per la metropolitana M1: Amendola, Bisceglie, Bonola, Buonarroti, Cadorna, Conciliazione, De Angeli, Duomo, Gambara, Inganni, Lampugnano, Loreto, Molino Dorino, Pero, Porta Venezia, Precotto, Primaticcio, Rho Fiera, S. Babila, S. Leonardo, Sesto F.S., Sesto Rondò, Uruguay, Wagner.

Per la metropolitana M2: Abbiategrasso, Assago Forum, Cadorna, Caiazzo, Cascina Gobba, Centrale, Cimiano, Cologno centro, Cologno nord, Cologno sud, Crescenzago, Famagosta, Garibaldi, Gessate, Gioia, Lambrate, Lanza, Loreto, Moscova,Piola, Romolo.

Per la metropolitana M3: Brenta, Centrale, Corvetto, Crocetta, Duomo, Lodi, Maciachini, Missori, Montenapoleone, P.ta Romana, Repubblica, Rogoredo F.S., San Donato, Sondrio, Turati, Zara.

Lo stanziamento va ad aggiungersi a 4 milioni di euro già deliberati dal Comune di Milano, grazie ai quali Atm effettua la manutenzione straordinaria di oltre 200 impianti (interventi già per la maggior parte conclusi), e ad altri 12,5 milioni di euro per la sostituzione integrale di scale obsolete.


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Re: Un'Europa che a noi piace.

Messaggioda flaviomob il 14/02/2014, 17:24



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