Ho appena visto che Vienna è tra le prime dieci città al mondo per qualità delle vita (la seconda) insieme e tre città ausraliane. Eppure ha un inceneritore in pieno centro e tra gli indicatori usatic'è la qualità della salute.
http://www.huffingtonpost.it/2013/08/29 ... ostpopularPeccato che il rapporto completo sia a pagamento. Mi terr' la curiosità di vedere come sono messe le città dall'undicesima posizione in poi.
Intanto pero' Grillo ne ha fatta una delle sue, dicendo che il parmigiano e i prosciutti saranno imbottiti di diossina e suscitando le ire dei produttori.
Grillo evoca il parmigiano "alla diossina"
Insorge il ministro: "Parole da incosciente"Durissimo il Consorzio dei produttori: "Fa terrorismo"Grillo, nel blog il parmigiano "alla diossina"
La De Girolamo: "Parole da incosciente"
Il leader del M5s dopo l'accensione del contestato inceneritore di Parma evoca formaggi e prosciutti locali contaminati. Il ministro alle Politiche agricole: "Affermazioni sulla Food Valley gravissime e prive di ogni fondamento". Il sindaco Pizzarotti: tuteleremo le produzioni con controlli costanti. Insorgono i Consorzi e gli agricoltori. Flai Cgil: parole indecenti. Upi: infondate
Grillo, nel blog il parmigiano "alla diossina" La De Girolamo: "Parole da incosciente"
A settembre aveva promesso che per accendere il termovalorizzatore sarebbero dovuti passare sul cadavere del neosindaco Pizzarotti. Ora che l'impianto è regolarmente partito - nonostante le promesse elettorali del M5s - e il primo cittadino di Parma ha scritto una lettera ai cittadini in cui afferma di aver fatto tutto il possibile per evitare il via dell'inceneritore, Grillo alza il tiro e rischia di mettere duramente in crisi l'economia di una intera provincia fondata sul cibo e l'agrolimentare.
Ad esempio il Consorzio del Prosciutto coinvolge 150 aziende produttrici e più di 4500 allevamenti per un giro d'affari al consumo di 1,5 miliardi euro. E' il prodotto della salumeria italiana più venduto all’estero: l’export della Dop di Parma vale infatti 232 mln di euro, più di quanto realizzato da Prosciutto Cotto, Mortadella e Wurstel messi insieme. I caseifici consorziati del Parmigiano sono invece quasi 400 con 20mila addetti e un giro d'affari al consumo di quasi 2 miliardi.
In un post sul suo blog il leader del M5s parla di "Parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina". Siamo in "una giornata particolare con il pdl e il pdmenoelle che esultano per l'accensione dell'inceneritore di Parma contro cui il M5s si è battuto usando ogni forma legale". Le forze politiche, scrive Grillo, "esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley". E ancora, pesante: "Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina? L'inceneritore è inutile e brucerà rifiuti provenienti da ogni dove, ma loro sono contenti".
PIZZAROTTI: TUTELEREMO PRODUZIONI COI CONTROLLI - In serata in una nota il sindaco, in riferimento alle parole di Grillo riguardanti l’accensione dell’ inceneritore e del rischio diossina nella food valley, ribadisce che "come ho sostenuto a più riprese e soprattutto nei giorni scorsi, l’impegno sarà quello di controllare in modo sistematico le emissioni prodotte dall’ Inceneritore, al fine di tutelare la salute delle persone ed i prodotti della nostra terra. La Pianura Padana è un territorio unico al mondo, ma anche uno dei più inquinati a causa di decisioni politiche scellerate, per questo è assurdo aver aggravato la situazione con la costruzione dell’ ennesimo inceneritore. Oggi siamo a maggior ragione chiamati alla salvaguardia della Food Valley attraverso controlli costanti".
Nelle settimane scorse su più di un tema, dalla legge eletorale allo Ius Soli, i due si sono trovati su posizioni distinte. E così il senatore del Pdl Francesco Giro bolla "la dichiarazione bomba di Grillo sul rischio diossina nel parmigiano reggiano e nel San Daniele in seguito all'apertura del nuovo inceneritore di Parma" come una "bordata al sindaco di 5 Stelle Pizzarotti colpevole solo ieri di aver detto che sarebbe disastroso tornare a votare".
DE GIROLAMO: UN INCOSCIENTE - A prendere le difese della città nota nel mondo per l'alimentare, la produzione suinicola e lattiero-casearia è il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo: "Grillo è un incosciente, le sue affermazioni sulla Food Valley e su due dei principali prodotti del made in italy, come il Parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma, sono gravissime e prive di ogni fondamento".
"L'agroalimentare italiano di tutto ha bisogno tranne che di affermazioni gratuite dai toni apocalittici che rischiano di screditare uno dei comparti più importanti della nostra economia e il duro lavoro dei nostri produttori che hanno saputo conquistare e mantenere in tutti questi anni una posizione di leadership e di grande reputazione internazionale".
CONSORZIO PARMIGIANO: FA TERRORISMO - "Un atto di terrorismo nei confronti dei consumatori, originato da affermazioni gratuite legate alla politica e prive di qualsiasi fondamento scientifico". Così il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, commenta le affermazioni di Grillo.
"Decine di migliaia di operatori economici e di lavoratori, così come milioni di consumatori - osserva Alai - meritano ben altro rispetto, così come lo merita un'eccellenza agroalimentare come il Parmigiano Reggiano; a nessuno sono dunque permesse basse strumentalizzazioni come quella che, in nome di una contesa politica, ha messo in atto Beppe Grillo con dichiarazioni della cui gravità è chiamato a risponde".
CONSORZIO PROSCIUTTO: INOPPORTUNO - "Dispiace - dice Paolo Tanara presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma - prendere atto che le discussioni politiche coinvolgano inopportunamente e vadano a ledere un prodotto come il Prosciutto di Parma ,fiore all'occhiello del nostro agroalimentare,che non solo sostiene l'economia locale ma garantisce al contempo qualità di indubbia sicurezza ai consumatori ottenute grazie ai continui sforzi di tutta la filiera produttiva la cui forza lavoro ne esce completamente danneggiata".
INDUSTRIALI DI PARMA: PAROLE INFONDATE - Il presidente dell'Unione Parmense Industriali Giovanni Borri: "Spiace leggere dichiarazioni quali quelle di Beppe Grillo che inseriscono nel contesto di una polemica politica sul miglior modo di smaltire i rifiuti, affermazioni del tutto infondate che potrebbero però indurre nei consumatori preoccupazioni che, per quanto ingiustificate, provocherebbero gravi danni ad aziende e lavoratori che, da sempre, fanno della qualità dei loro prodotti e della tutela dei consumatori il principale strumento di promozione della loro presenza sul mercato". "Possiamo solo - conclude - sperare che, il principio di realtà e il senso di responsabilità di chi svolge ruoli politici, porti a ricondurre la discussione entro i limiti del rispetto della verità e del senso della misura".
FLAI CGIL: PAROLE INDECENTI - "Sull'inceneritore ( o termovalorizzatore) di Parma la si può pensare come si vuole però non è ammissibile che si accosti il nome di Parma, delle sue produzioni di qualità certificate e di origine protetta con il rischio di contrarre tumori per la presunta (in base a cosa non si sa) presenza di diossina. E' triste e grave che si colpisca in modo così pesante un settore che dà reddito e lavoro a migliaia di addetti. Si dimostra di ignorare che la zona di produzione può essere anche lontana centinaia di chilometri dall'impianto incriminato". Questo il commento del sindacato degli alimentaristi della Cgil di Parma.
Si dimostra di non sapere che a Parma un inceneritore c'è già stato (dal 1975 al 2002) con una tecnologia sicuramente inferiore e non ci risulta che mai siano stati individuati prodotti nostrani 'imbottiti di veleni', anzi.
In conclusione riteniamo che chi monta su un cavallo di battaglia sbagliato (anche se elettoralmente proficuo) non può permettersi poi di gettare fango sull'economia di un intero territorio quando vede le sue improvvide promesse non realizzate".
CIA: NON SA DI COSA PARLA - "Grillo evidentemente non conosce la materia, oppure, come credo, utilizza queste affermazioni ad effetto per monopolizzare la scena mediatica". Così il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Giuseppe Politi commenta le esternazioni. Il leader M5s "sia serio, non usi argomenti così importanti per fare demagogia", aggiunge. "Dovrebbe riuscire ad essere più informato quando tratta argomenti di così grande importanza per l'economia e il tessuto sociale del paese come l'agroalimentare italiano".
Le affermazioni di Grillo, conclude, "ovviamente non hanno alcun fondamento, auspichiamo che il leader utilizzi questa sua grande capacità comunicativa per promuovere il made in Italy agroalimentare di qualità. Per questo lo invitiamo volentieri a continuare a degustare tranquillamente il nostro ottimo prosciutto di Parma e Parmigiano reggiano, oltre alle tante decine di prodotti straordinari realizzati dai produttori agricoli parmensi".
COPAGRI: ATTENZIONE A POSSIBILI GRAVISSIME RICADUTE - "Rispettiamo, come è giusto che sia, le opinioni di tutti, comprendiamo anche come determinate decisioni e conseguenti soluzioni possano destare preoccupazioni anche se appunto opinabili, ma senza entrare nel merito della questione relativa all'inceneritore crediamo che occorra fare molta attenzione per le potenziali gravissime ricadute economiche e sociali che l'accostare ipotetiche future neoplasie al consumo di parmigiano o prosciutto potrebbero innescare", sostiene il presidente della Copagri Franco Verrascina.
"Ricordiamo che parliamo di due prodotti che sono fiore all'occhiello dell'agroalimentare made in italy, veri e propri ambasciatori del nostro paese e di un territorio, in particolare, per il quale non potrà bastare l'avvio di un sistema di smaltimento dei rifiuti per divenire nocivo- aggiunge verrascina- attenzione perchè gli allarmismi si pagano e non poco".
PRODUTTORE LABADINI: DICHIARAZIONE ASSURDA - "Una dichiarazione politica senza basi scientifiche. Priva di fondamento. Come può dire una cosa simile Grillo?". Rolando Labadini, produttore di salumi e titolare dell'omonima azienda a Stradella di Colecchio - che lavora prodotti esportati in tutto il mondo - commenta le dichiarazioni del leader del Movimento 5 stelle, che parla dei prodotti alimentari della Food Valley "imbottiti di diossina" a causa dell'avvio del termovalorizzatore di Ugozzolo.
"È un'affermazione assurda a cominciare dal primo gradino della filiera del suino - argomenta Labadini - gli alimenti che mangiano i maiali sono super controllati sia per la diossina che per altri elementi. In Italia in particolar modo, anche più che nel resto del mondo. Le carni sono assolutamente garantite". Esclude, il produttore, che la diossina di cui parla Grillo cada a pioggia dall'aria per finire poi sui salumi. "Io per esempio non sono preoccupato per i residui di diossina sui miei prodotti", dice.
Sull'avvio del termovalorizzatore, Labadini aggiunge: "Ovunque venga fatto, un impianto del genere deve essere controllato. Se l'inceneritore di Parma è partito suppongo che abbiano fatto tutti i controlli necessari. Sono favorevole all'inceneritore, il mondo va avanti ed è un modo intelligente di smaltire i rifiuti". (francesco nani)
(30 agosto 2013)
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)