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SPENDERE MENO NON È PROIBITO

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: SPENDERE MENO NON È PROIBITO

Messaggioda trilogy il 07/08/2013, 19:49

Cala personale Regioni (-5%), soprattutto a Sud - La consistenza del personale regionale diminuisce (-5,40%), con risultati eterogenei tra le aree geografiche (-1,64% al Nord, -4,59% al Centro, e -8,71% nel Sud). Cionondimeno nel 2011 il rapporto tra popolazione in età lavorativa rilevata al 31 dicembre del medesimo anno e personale dipendente resta ancora elevato nelle Regioni meridionali. Lo rileva la Corte dei Conti, aggiungendo che sul piano nazionale l'incidenza tra personale dirigente e non dirigente è di 16,59, vale a dire che un dirigente coordina in media 17 dipendenti. I miglioramenti del rapporto si registrano soprattutto al Sud; tuttavia anche in questo caso non vengono raggiunti livelli ottimali nella gestione delle risorse umane. La diminuzione della spesa totale, per il personale dirigente e non dirigente delle Regioni a Statuto ordinario, è meno che proporzionale rispetto alle variazioni della consistenza media delle stesse categorie di personale. Ne deriva che la spesa totale cala del 2,18%, a fronte di una flessione delle unità annue pari al 5,40%. La variazione è di gran lunga più elevata con riferimento al personale dirigente, come si evince dall'andamento della spesa media, ove i maggiori aumenti sono associati ad una più elevata flessione della consistenza media. Questo risultato dimostra la tendenza, diffusa, a ripartire le risorse destinate al trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio, nonostante il provvedimento che ha disposto l'automatica riduzione dei fondi destinati al trattamento accessorio in proporzione alla diminuzione del personale in servizio. :cry:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 28352.html
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Re: SPENDERE MENO NON È PROIBITO

Messaggioda Iafran il 08/08/2013, 11:59

"Limare" le sperequazioni? Manco a pensarlo!
Che bella notizia per i cittadini italiani, per i pensionati costretti a pagare molto salato (150-250 mila €) il ricongiungimento dei contributi versati ad Enti pensionistici diversi e per gli elettori all'oscuro di questi privilegi.

. . . . . . . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... se/679852/

Pensioni d’oro, "Intoccabili anche se arrivano a 90mila euro al mese" di Salvatore Cannavò

Il ministro Giovannini presenta la classifica dei dieci assegni più ricchi, ma ammette: "Non passiamo tagliarle". Sacrificando 7 miliardi di euro di risparmi

L’ammissione del ministro lascia l’amaro in bocca. Anche in caso di pensioni da 90mila euro al mese, come quella che l’Inps corrisponde a Mario Sentinelli, ex dirigente Telecom, il governo non può intervenire con contributi di solidarietà ad hoc. Non si può far niente, come ha ribadito recentemente la stessa Corte costituzionale. Enrico Giovannini ha risposto a un’interrogazione della deputata Pdl, Deborah Bergamini, esibendo la classifica delle prime dieci “pensioni d’oro” erogate dall’Inps. La più ricca è di 91.337,18 euro lordi al mese, la seconda “si ferma” a 66.436 mila euro mensili, la terza sfiora i 52mila fino alla decima che è di 41.707,54.
Nel suo testo Giovannini ha osservato che “misure volte in modo diretto ed immediato a ridurre l’ammontare delle pensioni in godimento“, avrebbero potuto incorrere in “profili di l’incostituzionalità”. Il riferimento più evidente è alla sentenza n. 116/2013 con cui “la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del contributo di perequazione sulle pensioni di importo superiore a 90.000 euro”. Un orientamento “che non può in alcun modo essere sottovalutato” aggiunge il ministro. L’affermazione, di stampo istituzionale, si scontra però con la sostanza dei numeri evidenziati nella classifica che suona come uno schiaffo per i circa 4 milioni di pensionati al minimo (500 euro al mese) e a tutti coloro che vivono con meno di mille euro al mese.
Il pensionato più ricco d’Italia verosimilmente – il ministero, per rispetto della privacy, non ha reso pubblici i nomi – è Mauro Sentinelli, come riportato nel 2011 nel libro di Mario Giordano,Sanguisughe. In quel volume è possibile desumere anche qualcun altro dei nomi in classifica, comeVito Gamberale. I due provengono entrambi dalla telefonia. Sentinelli in realtà fa ancora parte del consiglio di amministrazione Telecom dove beneficia di altri compensi: 110mila euro annui per far parte del cda, 35mila per il comitato esecutivo e 45mila per il comitato controllo e rischi. Totale: 190mila euro che aggiunge alla pensione. Gamberale, invece, è l’amministratore delegato delFondo F2i controllato dalla Cassa depositi e prestiti. Dove percepisce un lauto compenso. L’Italia dei doppi stipendi e delle pensioni d’oro è fatta di queste cose.
Era stato l’Espresso a scoprire come ha fatto Sentinelli a ottenere un assegno così generoso: “Ha pagato i contributi al fondo telefonici dell’Inps sulla retribuzione base ma poi è entrato nel ‘fondo generale’ ed è andato in pensione calcolando l’assegno su tutte le voci della busta paga, benefit e stock option comprese”. La pensione, dunque, è molto superiore ai contributi versati ed è una delle ragioni per cui l’Inps soffre di alcuni deficit. Se il fondo dei “lavoratori dipendenti”, infatti, è in equilibrio, quelli dei “telefonici”, degli “elettricisti”, dei “ferrovieri” o dei “dirigenti d’azienda” soffrono un deficit più che cronico.
Nella sua risposta Giovannini ha garantito che il passaggio al sistema contributivo permetterà di superare queste disparità. Che però esistono. Nella fascia di pensioni superiori ai 4.000 euro lordi mensili ci sono 104.793 persone. Secondo Beppe Grillo con un tetto alle pensioni collocato a 5.000 euro al mese si potrebbe ricavare un risparmio di 7 miliardi annui. Cifre analoghe le ha stimate anche il Cobas dell’Inpdap. Calcoli complicati ma non impossibili. Certamente meno difficili che continuare a vedere una pensione da 33.700 euro al mese come quella di Cesare Geronzi o i 31mila euro del più noto Giuliano Amato.
Iafran
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Gli stipendi d'oro dei dipendenti della Camera

Messaggioda mauri il 12/08/2013, 18:29

accidenti, a saperlo sarei andato a fare il falegname invece di fare l'insegnante, ma non si sa perchè la mafietta locale tiene tutto nascosto, anche questi prenderanno 8-10mila euro di pensione a fronte di quali versamenti?, non si sa
bisogna tagliare tutto ed equipararli agli stipendi e pensioni dei privati, i diritti acquisiti vanno cancellati
ciao mauri

Gli stipendi d'oro dei dipendenti della Camera: 406mila euro al segretario generale, 136mila al barbiere
L'operazione trasparenza della Camera dei deputati, che ha pubblicato sul sito web gli stipendi dorati di tutti i suoi dipendenti, mette in luce retribuzioni a sei cifre di notevole entità. Anche per barbieri, elettricisti, centralinisti e falegnami. Cifre prima sussurrate solo nei corridoi del Palazzo, ora stampabili da un file scaricabile dal sito. Lo stipendio più elevato è quello dei segretario generale che, al momento dell'assunzione dell'incarico era pagato 406.399,02 euro, seguito a poco più di 100mila euro di distanza dai suoi due vice, a quota 304.847,29 euro. Gli stipendi hanno aumenti biennali del 2,5 per cento. Il personale di Montecitorio costituito da 1.491 dipendenti, è diviso in cinque livelli retributivi, legati, specifica la nota della Camera, «alla complessità del lavoro, alla sfera di autonomia e alle connesse responsabilità». A questo numero vanno aggiunti il segretario generale (Ugo Zampetti) e i due vice (Guido Letta e Aurelio Speziale), per un totale complessivo di 1.494 dipendenti.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbItIXMI
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