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Io farei così!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Io farei così!

Messaggioda ranvit il 07/03/2013, 16:46

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... um/2201722


Caos anche senza Porcellum

di Fabio Chiusi

Se avessimo votato con i sistemi stranieri (spagnolo o tedesco) comunque nessuno avrebbe la maggioranza. Un giochino accademico? No, un problema serio se si dovesse tornare alle urne con un'altra legge elettorale
(05 marzo 2013)
Se anche il 24 e il 25 febbraio avessimo votato con una legge elettorale diversa dal 'Porcellum', la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento sarebbe rimasta un miraggio, per il centrosinistra. E questo anche nell'ipotesi di un'iniezione di seggi dalla coalizione montiana. Anzi, senza lo spropositato premio di maggioranza fornito dalla contestatissima (e da tutti ripudiata) legge Calderoli la situazione di stallo verificatasi al Senato si sarebbe presentata anche alla Camera dei deputati. E' il risultato di una simulazione elaborata da YouTrend.it per l'Espresso, che ha preso in considerazione i risultati dell'ultima tornata alle urne e ha considerato quale composizione delle Camere si sarebbe ottenuta usando il sistema tedesco, spagnolo, greco e con la precedente legge elettorale, il cosiddetto 'Mattarellum'. Certo, la simulazione impone dei caveat nell'interpretazione dei dati ottenuti.

Il primo è che «l'Italia è una delle poche (se non l'unica) democrazia occidentale dove i partiti si presentano in coalizioni pre-elettorali, e dove i meccanismi del sistema elettorale (sbarramenti, premi di maggioranza) agiscono, oltre che sui partiti, anche sulle coalizioni», spiega Salvatore Borghese, caporedattore centrale del webmagazine di trend sociali e autore dell'elaborazione. Per questo, prosegue, «simulando i sistemi tedesco, spagnolo e greco, ho adottato due ipotesi: nella prima i partiti si presentano da soli, nella seconda i voti dei partiti alleati contano come se fossero dati ad un solo partito». Certo, nel secondo scenario il risultato è «più seggi», ma bisogna tenere a mente che «è sempre un azzardo sommare automaticamente i voti dei partiti coalizzati, se si deve ipotizzare una lista unica». E' il vecchio adagio dell'algebra politica, per cui due più due a volte fa tre, altre cinque, raramente quattro. Ma la sostanza non cambia, perché la tanto agognata maggioranza non c'è.

SISTEMA TEDESCO
Si prenda il sistema tedesco, in cui metà dei seggi sono assegnati in collegi uninominali a turno unico e gli altri tramite una ripartizione proporzionale con uno sbarramento del 5 percento (o a chi vince almeno tre collegi uninominali). Alla Camera, considerando i singoli partiti, il MoVimento 5 Stelle avrebbe ottenuto un seggio in più del Pd, 196 a 195, e in sostanza quasi il doppio rispetto a quelli realmente ottenuti (109). Più seggi andrebbero anche al Pdl (166, invece di 97), ma il punto è che il centrosinistra non riuscirebbe a ottenere la maggioranza assoluta, nemmeno sommando i 67 deputati montiani. Considerando le coalizioni il dato di fondo non cambia: il centrosinistra avrebbe un pugno di parlamentari in più rispetto al centrodestra (solamente sei), e il MoVimento 5 Stelle sarebbe comunque più decisivo per i responsi dell'aula rispetto alla situazione attuale. Lontanissima la maggioranza assoluta anche al Senato, considerando i singoli partiti con il Pd a 98 senatori e Sel ferma a 2, quota 158 resta irraggiungibile. Di poco meglio sarebbe andata se il centrosinistra si fosse presentato come coalizione, raggiungendo 108 seggi da sommare eventualmente ai 33 di Monti. Insomma, niente da fare.

SISTEMA SPAGNOLO
Altro sistema proporzionale, ma con uno sbarramento 'implicito' e variabile che ha l'effetto di agevolare i più forti e consentire maggioranze monopartitiche, è quello spagnolo. Dove in assenza di dati sul Senato (impossibile simularlo, data l'equivalenza di circoscrizioni e province, mentre in Italia il computo è su base regionale), resta il dato di una Camera senza sostanziali vincitori. Il Pd avrebbe 203 deputati, Sel 6, l'Svp 4. Con il M5S a 197 e Pdl a 171 (più eventualmente i 17 leghisti), lo scenario sarebbe l'ingovernabilità, anche a voler fare le somme e ad aggiuncerci i 28 ottenuti da Monti.

SISTEMA GRECO
Ma la più grossa sorpresa a Montecitorio si sarebbe presentata nel caso dell'utilizzo di una legge elettorale identica a quella greca, che assegna il premio di maggioranza al primo partito. Cioè al MoVimento di Beppe Grillo, che così avrebbe ottenuto ben 254 deputati, esattamente cento in più rispetto a quelli che si sarebbero assicurati i democratici di Bersani. Certo, nemmeno i 'grillini' avrebbero la maggioranza assoluta: per ottenerla, il MoVimento avrebbe dovuto spingersi fin quasi al 40 per cento dei consensi. Questo nel caso di partiti presentatisi da soli
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Io farei così!

Messaggioda Iafran il 07/03/2013, 16:51

ranvit ha scritto:Allora, Napolitano dovrà dare l'incarico a qualcuno; se Bersani o un tecnico, questo Governo, non ottenendo la fiducia, resta in carica....le leggi le fa il Parlamento...e con questo Parlamento di riforme particolarmente incisive se ne possono fare a iosa.

Sarò disinformato senz'altro ... il Governo Monti, in precedenza, ha fatto quel che ha voluto per la volontà dell'accoppiata PD-PdL, ora può fare quel che vorrà fare il duo PD-M5S, a meno che il cavaliere non rilanci l'accoppiata, "stravolgente" e bocciata dai cittadini, PD-PdL.
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Re: Io farei così!

Messaggioda ranvit il 07/03/2013, 17:08

Appunto ;)

Quindi solo buone cose per il Paese! :D

Ammenochè il Pd o il M5S non decideranno di suicidarsi politicamente.
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Re: Io farei così!

Messaggioda ranvit il 08/03/2013, 10:19

A proposito di tecnocrati.... :D


E io aggiungo: populismi al governo e/o sanguinose rivolte popolari.....è questo che si vuole??? :roll: :oops: :twisted:




http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -54065161/

Bce, errori veniali e errori mortali di CARLO CLERICETTI

La Bce corregge al ribasso le previsioni sul Pil dell'Eurozona, la crescita è ancora rinviata. C'è da sorprendersi? Purtroppo no, per due ragioni. La prima è che negli ultimi cinque anni gli economisti della Banca centrale non ne hanno azzeccata una che sia una, di previsione. Ma questo sarebbe un errore veniale, fare previsioni è difficile e possono entrare in gioco tanti fattori inaspettati. L'errore mortale sta nella seconda ragione, ma intanto esaminiamo questa.

Un paio di settimane fa l'economista Francesco Saraceno, sul sito keynesblog.com, si è divertito a mettere in fila le previsioni della Commissione Ue a partire dal 2008. Il risultato è che sono sempre sbagliate (sottostimano regolarmente la recessione, tranne nel 2010 quando invece hanno sottostimato la crescita dell'anno successivo). In particolare, più delle altre sbagliano quelle di primavera: nel 2009 l'errore fu addirittura del 4,5%. Si dirà: è ovvio che si possa sbagliare di più quando si guarda più lontano. Giusto, ma fa un certo effetto notare che l'errore (anche se decisamente più piccolo) c'è - sempre - anche nelle previsioni di novembre, cioè quando manca solo un mese alla fine dell'anno di cui si "prevede" l'andamento.

Il presidente Mario Draghi si dev'essere reso conto che l'attendibilità delle istituzioni europee come previsori è un po' ammaccata, e dunque ha affermato che la banca centrale "continua a vedere rischi al ribasso, legati a un'implemetazione

troppo lenta delle riforme" che "argina il recupero della fiducia e dunque rallenta la ripresa". Capito? Non siamo noi che prevediamo male, siete voi paesi europei che non fate le riforme. Certo è un po' difficile far passare questa tesi, visto che il problema non è nuovo, tanto che ne avevamo parlato già tre anni fa.

Ma veniamo al secondo errore, quello "mortale". Mortale nel senso di grave, ma mortale anche per l'Eurozona, purtroppo. L'errore è quello di continuare pervicacemente a sostenere che dalla crisi si esce con le cosiddette "riforme" e soprattutto rimettendo a posto i bilanci pubblici, ossia con la famosa "austerità". Ora, "riforme" è un termine vago e dentro ci possono stare cose lodevoli, come per esempio l'eliminazione delle posizioni di rendita, l'efficienza della pubblica amministrazione (e, in particolare in Italia, della giustizia), la lotta ai monopoli e agli oligopoli, le riforme della finanza di cui sembra che a nessuno importi più nulla. Ma quando quella parola esce dalle bocche dei tecnocrati europei temiamo che il significato si riduca alla compressione delle condizioni dei lavoratori e allo smantellamento del welfare.

Ma ancora più grave è insistere sulle politiche di austerità, quando hanno dimostrato di non funzionare anche a causa di errori di valutazione sui loro effetti, che persino il Fondo monetario ha onestamente riconosciuto. Certo, non sarebbe compito della Bce dettare le politiche economiche ai governi europei. Ma visto che lo fa, e lo fa in misura enormemente maggiore delle altre banche centrali importanti (anche su questo c'è una ricerca, che arriva appunto a questo risultato), potrebbe almeno dare i consigli giusti.

Anche continuando ad applicare la ricetta dell'austerità, prima o poi, la crisi finirà. Ma i paesi dell'euro, e quelli mediterranei in particolare, avranno pesantemente sofferto per un periodo più lungo e milioni di persone avranno pagato prezzi pesantissimi che potrebbero invece essere resi molto meno drammatici.
(07 marzo 2013)


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Re: Io farei così!

Messaggioda Iafran il 08/03/2013, 12:07

Ma i paesi dell'euro, e quelli mediterranei in particolare, avranno pesantemente sofferto per un periodo più lungo e milioni di persone avranno pagato prezzi pesantissimi

In Italia, come in Grecia e come in Portogallo, pagano sempre i cittadini i privilegi, la corruzione, gli arricchimenti illeciti e gli errori della loro classe politica.

Basterebbe una sostanziale inversione di tendenza delle classi "politiche" ... e le situazioni degli Stati migliorerebbero!
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Re: Io farei così!

Messaggioda flaviomob il 09/03/2013, 10:48

Dopo il voto italiano, "euro" è solamente un'espressione geografica...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Io farei così!

Messaggioda ranvit il 09/03/2013, 11:23

Invece è maturata una situazione che puo' aiutare l'Europa a diventare una cosa seria....non un castello di carta!
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