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In Ungheria (in Europa) c'è una dittatura

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In Ungheria (in Europa) c'è una dittatura

Messaggioda pianogrande il 06/03/2013, 9:23

Lo metto qui perché l'Ungheria è, ormai, quasi casa nostra.
Quello che succede in Ungheria, colpo di stato con legalizzazione della dittatura è, ai miei occhi, quello che sarebbe successo in Italia se Berlusconi avesse continuato a prendere voti.
Ecco il suo modello.
In quel paese, il capo il potere ce l'ha eccome!

http://www.repubblica.it/esteri/2013/03 ... ef=HREC2-6

Questo è anche uno dei motivi per cui non vorrei che l'Italia uscisse dall'Europa.
L'Europa, per un paese immaturo come il nostro, costituisce una linea guida che influisce anche sulla politica interna.
Gli ungheresi si sono appellati all'Europa.
Qualcosa otterranno.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: In Ungheria (in Europa) c'è una dittatura

Messaggioda flaviomob il 09/03/2013, 11:08

L'Ungheria affamata dell'ultra-destra

Nella bella Budapest in un mese 20 persone morte di freddo. 100mila i senzatetto in tutta l'Ungheria. E il governo Orban risolve il problema cacciandoli dalle strade.

Il problema della povertà estrema. Tra il 22 settembre e il 22 novembre scorsi venti persone sono morte di freddo. Attualmente, secondo recenti stime, ci sarebbero 100.000 senzatetto in Ungheria. Per avere un'idea del fenomeno basta fare due passi per le vie centrali di Budapest. È sufficiente avvicinarsi a una di quelle più vicine alla zona pedonale, immancabile meta turistica. Vi si possono trovare dei senzatetto che passano il tempo sotto i portici, sdraiati per terra con qualche coperta addosso e un bicchiere di plastica davanti per chiedere l'elemosina. Anche questi scenari fanno parte della realtà di Budapest.

Esiste un progetto governativo di integrazione dei senzatetto lanciato di recente dal Ministero delle Risorse Umane. Dal 15 dicembre scorso 917milioni di fiorini sono a disposizione delle organizzazioni che si occupano degli indigenti. La regione di cui fa parte Budapest ha diritto a 58milioni mentre a tutte le altre ne sono stati destinati 859milioni, il che equivale a somme che vanno dagli 8 ai 140milioni a progetto. Le immagini appena descritte, si diceva, fanno parte della realtà budapestina anche se dallo scorso 15 dicembre è vietato ai senzatetto di vivere per strada e di occupare luoghi pubblici molto frequentati come i sottopassaggi.

Il sindaco della capitale, István Tárlos, intende aumentare il livello della sicurezza e dell'ordine pubblico. Le organizzazioni della società civile non condividono queste misure di polizia che considerano anticostituzionali e non in grado di risolvere un problema estremamente complesso. È stato il primo ministro Orbán a sollecitare una consultazione a livello nazionale per studiare la possibilità di sanzionare l'occupazione illecita delle strade e dei luoghi pubblici. Ma questa possibilità contrasta con quanto sancito dalla Corte Costituzionale che considera regole come quelle auspicate dal governo, come una violazione del diritto alla dignità e alla libertà personale dei senzatetto.

Recenti calcoli rivelano che ci sono 4.600 letti disponibili a Budapest per i senzatetto che sono invece molto numerosi, addirittura la metà di quelli che vivono in tutto il paese secondo alcune stime. Molti di loro però non vogliono pernottare negli alloggi temporanei dove avverrebbero furti e atti di violenza e il livello di vita assicurato da queste strutture finanziate dallo Stato è ai limiti della sussistenza. Occorre tenere anche conto del fatto che spesso gli alloggi temporanei non danno ospitalità alle persone in stato di ebbrezza. Secondo molti indigenti i punti di accoglienza voluti dal Comune e dai servizi sociali riescono tutt'al più ad assicurare la sopravvivenza dei senzatetto durante l'inverno.

L'argomento è molto delicato e diversi abitanti di Budapest condividono le decisioni delle autorità comunali per una questione di ordine e di salvaguardia della salute pubblica. Molti senzatetto sono diventati tali a seguito di un percorso di sventure iniziato con il licenziamento o con la chiusura delle fabbriche in cui lavoravano e che venivano considerate non competitive, non al passo con il sistema di mercato instauratosi nel Paese dopo la caduta del regime. Esistono diverse associazioni di volontariato che si occupano di chi vive ai margini della società: la Fondazione Menhély e il Soccorso dell'Ordine di Malta sono tra quelle più note in Ungheria.

Isola è invece un alloggio temporaneo diretto dalla Fondazione Létháron (Ai limiti dell'esistenza). Ufficialmente essa si occupa di senzatetto di nazionalità ungherese o provenienti da altri paesi dell'Unione europea, aventi almeno 18 anni. Questi ricevono la sera un po' di minestra con due fette di pane, un letto e al mattino un panino con la margarina. Possono lavarsi ed essere anche aiutati a sbrigare le formalità burocratiche imposte dallo Stato.
( Osservatorio Sociale Mitteleuropeo)

http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... 34&typeb=0


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