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Monte dei Paschi di Siena

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda cardif il 06/02/2013, 14:22

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2199581/18
Di Luigi Zingales, di Fare per Fermare il Declino:

"Mps, ecco chi sono i complici
Mussari sarà un mariuolo, però a reggergli il gioco sono stati in tanti. Il Pd di Bersani, certo, ma anche Draghi, Tremonti, Berlusconi e lo stesso Mario Monti
"Una storia italiana dal 1472". Così recita il motto del Monte dei Paschi di Siena (Mps). Ed è vero. La storia torbida di Mps e il suo drammatico declino rappresentano la storia italiana, lo specchio di quello che sta succedendo al nostro Paese.
Come all'epoca di Mani pulite, l'intero sistema cerca di scaricare la responsabilità su di un singolo "mariuolo" , in questo caso Giuseppe Mussari. Ma a differenza di Mario Chiesa, questo mariuolo non era un signore qualsiasi, era il presidente della Associazione bancaria italiana. «Qui assiste au crime assiste le crime» (chi assiste passivamente a un crimine, ne diventa complice), diceva Victor Hugo. In questo senso morale, anche se non necessariamente in quello giuridico, l'intera classe dirigente italiana è complice di questo disastro.
E' moralmente complice innanzitutto il Pd di Bersani, che tramite il controllo di Regione, Provincia e Comune nomina 14 dei 16 consiglieri della Fondazione Mps. «Noi Mussari l'abbiamo cambiato un anno fa», si vanta Massimo D'Alema, non capendo che così si assume la responsabilità di aver nominato il mariuolo presidente della banca e di averlo tenuto lì per sei anni, durante i quali il valore della banca si è ridotto di 15 miliardi.
E' moralmente complice la Banca d'Italia, che quell'istituto doveva vigilare. Se basta, come ha sostenuto il governatore Visco, un mariuolo per ingannare la Vigilanza, a cosa serve la Vigilanza?
E' moralmente complice anche Mario Draghi, che in veste di governatore ha autorizzato il folle acquisto di Antonveneta da parte di Mps nel 2007, un acquisto fatto in fretta, violando i più basilari principi di buona corporate governance, senza una "due diligence", a un valore di 4 miliardi superiore al prezzo pagato dal Santander solo tre mesi prima. E' moralmente complice anche di non aver agito - a quanto risulta dai bollettini di vigilanza - dopo che i suoi ispettori nel 2010 avevano trovato «profili di rischio non adeguatamente
controllati» in Mps, come evidenzia il rapporto interno Bankitalia rivelato da Linkiesta.
E' moralmente complice Giulio Tremonti che come ministro del Tesoro avrebbe dovuto vigilare sulla solidità delle fondazioni e invece ha permesso alla Fondazione Montepaschi di indebitarsi per mantenere il controllo della banca.
E' moralmente complice anche Berlusconi che da premier ha avallato le scelte di Tremonti, rifiutandosi di criticare «un'istituzione a cui vuole bene» perché grazie a essa potè costruire Milano 2 e Milano 3.
E' moralmente complice Mario Monti che ha concesso 3,9 miliardi di aiuti senza chiedere prima una pulizia radicale della banca. Come è responsabile di aver accettato in lista Alfredo Monaci, consigliere di amministrazione di Mps durante la gestione Mussari e oppositore dell'operazione di pulizia promossa (molto tardivamente) dal sindaco di Siena. E' questa la società civile che Monti porta in politica?
E' moralmente complice l'intero sistema bancario italiano. Mussari non solo è stato eletto presidente dell'Abi, ma è stato rieletto all'unanimità dopo che erano già trapelate le notizie di indagini sul suo conto. E Mussari non è stato un presidente qualsiasi: è stato la
punta di sfondamento della lobby bancaria che ha chiesto a gran voce una causa legale contro il povero direttore della European banking association Andrea Enria, "colpevole" di voler imporre in maniera rigorosa gli standard europei di capitalizzazioni delle banche. E che ha tuonato lungamente per imporre una patrimoniale a difesa dei titoli di Stato, su cui il suo Montepaschi stava speculando per ripianare i buchi di bilancio.
Se tutti sono complici, come possiamo evitare di diventare complici anche noi? Richiedendo come condizione del nostro voto che il partito di nostra fiducia si impegni a sostenere una commissione parlamentare di inchiesta, presieduta da una persona al di sopra di ogni sospetto, che indaghi a 360 gradi sull'affare Monte Paschi e le colpe in vigilando di tutti gli organi istituzionali. E se il nostro partito non lo fa, votiamone un altro. Il potere di cambiare è nostro, riprendiamocelo!
"
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda trilogy il 06/02/2013, 15:26

divertente :mrgreen:

Banche indipendenti dalla politica
Agricoltore, giornalista e banchiere, come ama definirsi, Patuelli nella sua prima dichiarazione al termine della riunione ha affermato: «Crediamo ed operiamo per banche assolutamente indipendenti, distanti e distinte dalla politica e da ogni rischio di interferenze ed interessi di conflitto», è stato il primo commento del neoeletto presidente dell'Abi, Antonio Patuelli....

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbiWSwPH


[..]Per due legislature è stato deputato a Montecitorio, dove ha fatto parte delle Commissioni Tesoro e Bilancio, Agricoltura, Bicamerale per le Riforme Istituzionali (di cui ha presieduto il Comitato per le Garanzie Costituzionali), del Comitato per la Riforma delle Casse di Risparmio e della Giunta per il Regolamento. E' stato, infine, Sottosegretario alla Difesa nel Governo Ciampi...

http://www.cnel.it/46?shadow_organigramma=45054
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Mps, ecco chi sono i complici

Messaggioda franz il 07/02/2013, 8:09

Pubblicato: Mer, 06/02/2013 - 15:00 • da: Luigi Zingales

Da L'Espresso

Mussari sarà un mariuolo, però a reggergli il gioco sono stati in tanti. Il Pd di Bersani, certo, ma anche Draghi, Tremonti, Berlusconi e lo stesso Mario Monti

Una storia italiana dal 1472". Così recita il motto del Monte dei Paschi di Siena (Mps). Ed è vero. La storia torbida di Mps e il suo drammatico declino rappresentano la storia italiana, lo specchio di quello che sta succedendo al nostro Paese.
Come all'epoca di Mani pulite, l'intero sistema cerca di scaricare la responsabilità su di un singolo "mariuolo" , in questo caso Giuseppe Mussari. Ma a differenza di Mario Chiesa, questo mariuolo non era un signore qualsiasi, era il presidente della Associazione bancaria italiana. «Qui assiste au crime assiste le crime» (chi assiste passivamente a un crimine, ne diventa complice), diceva Victor Hugo. In questo senso morale, anche se non necessariamente in quello giuridico, l'intera classe dirigente italiana è complice di questo disastro.

E' moralmente complice innanzitutto il Pd di Bersani, che tramite il controllo di Regione, Provincia e Comune nomina 14 dei 16 consiglieri della Fondazione Mps. «Noi Mussari l'abbiamo cambiato un anno fa», si vanta Massimo D'Alema, non capendo che così si assume la responsabilità di aver nominato il mariuolo presidente della banca e di averlo tenuto lì per sei anni, durante i quali il valore della banca si è ridotto di 15 miliardi.

E' moralmente complice la Banca d'Italia, che quell'istituto doveva vigilare. Se basta, come ha sostenuto il governatore Visco, un mariuolo per ingannare la Vigilanza, a cosa serve la Vigilanza?

E' moralmente complice anche Mario Draghi, che in veste di governatore ha autorizzato il folle acquisto di Antonveneta da parte di Mps nel 2007, un acquisto fatto in fretta, violando i più basilari principi di buona corporate governance, senza una "due diligence", a un valore di 4 miliardi superiore al prezzo pagato dal Santander solo tre mesi prima. E' moralmente complice anche di non aver agito - a quanto risulta dai bollettini di vigilanza -dopo che i suoi ispettori nel 2010 avevano trovato «profili di rischio non adeguatamente controllati» in Mps, come evidenzia il rapporto interno Bankitalia rivelato da Linkiesta.
E' moralmente complice Giulio Tremonti che come ministro del Tesoro avrebbe dovuto vigilare sulla solidità delle fondazioni e invece ha permesso alla Fondazione Montepaschi di indebitarsi per mantenere il controllo della banca.

E' moralmente complice anche Berlusconi che da premier ha avallato le scelte di Tremonti, rifiutandosi di criticare «un'istituzione a cui vuole bene» perché grazie a essa potè costruire Milano 2 e Milano 3.

E' moralmente complice Mario Monti
che ha concesso 3,9 miliardi di aiuti senza chiedere prima una pulizia radicale della banca. Come è responsabile di aver accettato in lista Alfredo Monaci, consigliere di amministrazione di Mps durante la gestione Mussari e oppositore dell'operazione di pulizia promossa (molto tardivamente) dal sindaco di Siena. E' questa la società civile che Monti porta in politica?

E' moralmente complice l'intero sistema bancario italiano. Mussari non solo è stato eletto presidente dell'Abi, ma è stato rieletto all'unanimità dopo che erano già trapelate le notizie di indagini sul suo conto. E Mussari non è stato un presidente qualsiasi: è stato la punta di sfondamento della lobby bancaria che ha chiesto a gran voce una causa legale contro il povero direttore della European banking association Andrea Enria, "colpevole" di voler imporre in maniera rigorosa gli standard europei di capitalizzazioni delle banche. E che ha tuonato lungamente per imporre una patrimoniale a difesa dei titoli di Stato, su cui il suo Montepaschi stava speculando per ripianare i buchi di bilancio.

Se tutti sono complici, come possiamo evitare di diventare complici anche noi? Richiedendo come condizione del nostro voto che il partito di nostra fiducia si impegni a sostenere una commissione parlamentare di inchiesta, presieduta da una persona al di sopra di ogni sospetto, che indaghi a 360 gradi sull'affare Monte Paschi e le colpe in vigilando di tutti gli organi istituzionali. E se il nostro partito non lo fa, votiamone un altro. Il potere di cambiare è nostro, riprendiamocelo!
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda cardif il 07/02/2013, 10:19

?
Perche' ripeterlo?
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda Iafran il 07/02/2013, 11:24

Ieri mattina, il "Fatto quotidiano" riportava, con il titolo "Montepaschi controllato dai massoni", l'intervista al maestro Magaldi del Grande Oriente Democratico.
L'articolo è stato ripreso da "Lettera 43" http://www.lettera43.it/economia/finanz ... 582783.htm (Mps, l'ombra della massoneria. Siena in mano alle logge. Mussari e Vigni indagati. Trani: derivati come bombe ad orologeria) e nei commenti a questo articolo, "www.ilmoralista.it" ha denunciato che il direttore Padellaro avrebbe operato censure e manipolazioni in favore di Monti e di Draghi, massoni anche loro, sulla base del comunicato della Loggia Massonica
http://www.grandeoriente-democratico.co ... onari.html.

Per saperne di più sull'intervista: http://www.grandeoriente-democratico.co ... _2013.html

PS - I cittadini sono solo dei granuletti di sabbia!
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda franz il 07/02/2013, 12:55

cardif ha scritto:?
Perche' ripeterlo?

perché non lo avevo visto ;)
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda cardif il 07/02/2013, 14:08

ah, ok :)
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Re: Monte dei Paschi di Siena

Messaggioda flaviomob il 19/02/2013, 13:29

Report Extra. Le mani del Pdl sul Monte dei Paschi?
di Sigfrido Ranucci

La Procura di Firenze sta indagando sulla veridicità di un documento, datato 12 novembre 2008, che proverebbe l’esistenza di un patto di ferro sulla gestione del potere nella provincia di Siena.

Gli autori sarebbero Dennis Verdini, all'epoca coordinatore nazionale di Fi, incaricato da Berlusconi di gestire la nascita del Pdl, e l'onorevole del Pd Franco Ceccuzzi, futuro sindaco di Siena (che nella serata di lunedì 18 febbraio ha diffuso una smentita). Successivamente anche Verdini ha smentito con una nota alle agenzie di stampa.

Al centro dell’accordo c’è ancora una volta Mps. Il coordinatore del Pdl si offre di risolvere «le problematiche relative alla Banca e alla Fondazione» in cambio dei suoi uomini nei cda.

Le elezioni amministrative del 2009 sono vicine e i due avvertono la necessità di istituire «un rapporto improntato nel reciproco rispetto, pur nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione». Così è scritto elegantemente nel documento. In poche parole, più volgari, una vera e propria lottizzazione. Nulla di nuovo sotto il sole, se non che si tratta di un patto scritto nero su bianco.

Verdini, forte dei rapporti personali con il Premier, assicura a Ceccuzzi il supporto alla maggioranza locale di centrosinistra, evitando possibili intoppi con il governo guidato da Berlusconi. Il coordinatore del Pdl si offre anche di risolvere «le problematiche relative alla Banca e alla Fondazione del Monte dei Paschi. L'obiettivo primario è quello di garantire autonomia ed evitare ingerenze da parte delle autorità centrali».

Verdini si impegna anche a intercedere presso i ministeri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti delle Infrastrutture, del Turismo e dell'Ambiente per risolvere i problemi che riguardano le aziende della provincia senese: la crisi che ha colpito le industrie del cristallo, quella delle terme di Chianciano, del comparto pelletteria. Verdini, in vista delle amministrative del giugno del 2009, si dà da fare persino per scovare e presentare un candidato che non sia troppo scomodo e che, soprattutto, non rovini gli equilibri esistenti, e a presentare liste rinunciando agli accordi destabilizzanti con quelle civiche.

«Particolare attenzione - c'è scritto nell'accordo segreto - sarà riservato ai comuni di Radicofani, Gaiole, Chianciano Terme, Montepulciano e Poggibonsi».

Da parte sua, invece Ceccuzzi si impegna a riconoscere in Verdini l'unico interlocutore del Pdl e garantisce di confermare alla Presidenza di Antonveneta Andrea Pisaneschi. Ma il futuro sindaco senese promette anche di piazzare vice presidenti, consiglieri e revisori nei rispettivi cda delle Fondazioni, delle Banche e delle altre società controllate dal Monte dei Paschi.

Il patto prevede anche un accordo sulla spartizione delle nomine per la gestione delle società municipalizzate, dei consorzi e delle terme. Una sorta di manuale Cencelli, dove però sono solo in due a decidere e a spartirsi tutto da buoni amici, con la garanzia che nessuno controlli. I nomi dei due onorevoli sono in calce al documento, pronto per la firma che però non c'è. Probabilmente perchè è solo una copia che doveva essere mostrata a qualcuno più in alto di Verdini e Ceccuzzi per l'approvazione definitiva di uno scellerato patto che, secondo quello che stanno verificando i magistrati, sarebbe poi andato in porto. La procura di Firenze ha ascoltato la versione dell'ex consigliere regionale Pdl, Angelo Pollina, come persona informata sui fatti.

Già l'8 febbraio scorso erano stati sentiti in Procura il senatore Paolo Amato, ex Pdl, e il presidente del consiglio regionale della Toscana Alberto Monaci. Pollina fino al 2010 consigliere regionale del Pdl e anche consigliere comunale di Forza Italia a Siena. Poi è entrato in rotta di collisione ed è passato a Futuro e libertà, di cui è coordinatore regionale e candidato alla Camera in Toscana e Liguria alle imminenti elezioni politiche. Pur non avendo mai visto precedentemente quel documento, tutti avrebbero confermato ai pm l’effettiva realizzazione dei punti esposti. Pollina avrebbe dichiarato anche che, proprio in concomitanza della firma di quel patto, il Pdl senese avrebbe di fatto smesso di fare opposizione.

Al di là della veridicità del documento, alcuni dei patti dell'accordo sarebbero andati a buon fine. Non a caso, ricordando i suoi 'trascorsi' nel Pdl, all'uscita dalla procura Pollina, come riporta l'Ansa, ha raccontato: «Facevamo politica perché credevamo di poter cambiare le cose e siamo stati fatti fuori. Chi è che ha combattuto per anni contro la sinistra? Mi pongo la domanda: forse siamo stati fatti fuori per quello? Prima c'era una battaglia, c'era opposizione. Oggi vedo quasi silenzio e un appiattirsi totale». Infine, parlando del Pdl: «Con Roberto Tortoli segretario regionale avevamo i Comuni di tutta la Versilia, poi con Verdini, che ha scelto come consigliere Massimo Parisi, li abbiamo persi e il partito è stato distrutto». E la scelta di Alessandro Nannini come candidato sindaco a Siena?: «A Siena hanno riso tutti», ha risposto Pollina

http://www.report.rai.it/dl/Report/extr ... refresh_ce


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