pianogrande ha scritto:Certo Franz.
La politica deve combinarsi con gli interessi individuali e combinarli, per un bene comune non raggiungibile individualmente.
E' in quel livello di bene comune che sta il primato della politica.
Nessuno (o, meglio, pochissimi) potrebbero raggiungere quel livello di vita senza quella azione coordinata che è compito della politica.
Chi obietterebbe a quello che hai detto?
Gli stessi politici se ne fanno portavoce in campagna elettorale, ma una volta raggiunte le stanze dei bottoni (convengo su quello che hai scritto) si mettono ... in alternativa agli interessi individuali (della totalità dei cittadini), dando la preferenza ai propri interessi che, alla fine, sono gli interessi individuali dei politici ... Da noi questo succede in una magica forma attenuata. Da noi, i politici riescono a fare i propri interessi individuali convincendo una maggioranza di cittadini che quello è anche il loro interesse. Finché funzionerà questo marchingegno, non ci sarà nessuna rivoluzione e, ahimé, nessun rinnovamento (pianogrande).
È quanto succede, infatti, in Italia "democraticamente" da circa 58 anni ... "ereditato", sotto mentite spoglie, dai periodi storici precedenti, in cui si comandava con fermezza dal trono (discriminando e violentando la metà della popolazione italiana) o da Palazzo Venezia e bisognava obbedire senza discutere.