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Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Messaggioda ranvit il 20/01/2013, 10:23

http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -50905842/

Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".
"Più flessibilità e tutele".

Oggi la kermesse con i candidati, c'è anche Montezemolo. Non ci sarà Albertini, impegnato nella
raccolta delle firme a Bergamo di ANDREA MONTANARI ed ETTORE LIVINI


MILANO - Mario Monti sceglie la roccaforte leghista Bergamo per confrontarsi oggi con i candidati della sua lista e mettere a punto i temi della sua campagna elettorale. Arriverà anche il leader di Italia futura Luca Cordero di Montezermolo al Kilometro Rosso. Anche lui ospite della tensostruttura del polo tecnico scientifico dell'industriale Alberto Bombassei. Capolista alla Camera nel collegio Lombardia 2 nella lista Scelta civica con Monti. Sarà una vera e propria conferenza di lavoro. Ci saranno tutti i "big" che correranno alle elezioni politiche. Dal ministro Riccardi a Ichino. Da Olivero a Dellai. Tingali, Vezzali e Buitoni. Non ci sarà, invece, il leader del "tridente" lombardo al Senato Gabriele Albertini. Impegnato nella frenetica raccolta delle firme per la sua candidatura anche alla presidenza della Lombardia. In mattinata, Monti si confronterà con i candidati a porte chiuse. Nel pomeriggio, la seconda parte con i tavoli di lavoro sul programma. Dopo gli interventi del ministro Riccardi e di Montezemolo sarà proiettato un filmato "Perché siamo qui". Prima delle conclusioni del Professore, un fuori programma. "Monti raccontato da chi lo ha conosciuto". Una sorta di "amarcord" con testimonianze di vecchi amici del premier. Il tema centrale della giornata, però, sarà il lavoro. Con la proposta elaborata dal giuslavorista Pietro Ichino da inserire nel programma.

Nelle riunioni dei giorni scorsi, infatti, si sarebbe raggiunta una prima intesa di massima. A far da pietra angolare ai buoni propositi del presidente del Consiglio è un contratto "sperimentale" tutto nuovo. Obiettivo: cancellare le varie forme di precariato, varando uno schema contrattuale a tempo indeterminato "più flessibile, meno costoso e con maggiori tutele in caso di licenziamento".

Nei primi due anni dopo l'assunzione - secondo la bozza - il datore di lavoro potrà in ogni caso licenziare il dipendente pagando un indennizzo proporzionato ai mesi di impiego. Oltre i due anni il contratto sarà rafforzato offrendo, in caso di licenziamento, un crescente sussidio di disoccupazione. Almeno in una prima fase, come ovvio, questa formula sarebbe opzionale e il rodaggio dovrebbe essere fatto entro un quadro identificato da accordi collettivi territoriali, settoriali o aziendali.

Altro punto del programma è l'outplacement: il dipendente rimasto senza lavoro avrà diritto a un servizio volto al suo reimpiego finanziato dalle aziende, che avranno così interesse ad agevolare il reinserimento dei lavoratori. Previsto anche un Fondo opportunità per i giovani - maturato a scuola e proporzionato al merito - che favorisca l'accesso a opportunità di studio o professionali che richiedono costi non sempre sostenibili da tutte le fasce di reddito. Per gli esodati, invece, sarebbe prevista (allo stato in fase embrionale) un'estensione dell'Aspi in grado di accompagnare il lavoratore fino alla pensione.

A vantaggio delle imprenditorialità giovanile è prevista la cosiddetta semplificazione alla francese: per aziende al di sotto di un certo tetto di fatturato e guidate da imprenditori sotto un certo tetto di età saranno messe a punto agevolazioni fiscali (specie sull'Iva) e nella costituzione vera e propria e un sistema di contributi sociali snellito.
Un ultimo capitolo di questa prima bozza in avanzato stato di elaborazione riguardo gli incentivi per il lavoro femminile. Il progetto di Scelta civica, in linea con la decisione simbolica già adottata dal governo Monti del giorno di obbligo parentale paterno, introduce una serie di meccanismi per rendere economicamente conveniente che padre e madre di un neonato si assentino dal lavoro per un periodo molto simile ed equilibrato tra di loro. Come? Incentivando il congedo paterno e favorendo grazie alla leva fiscale i casi in cui uomo e donna condividono in modo equo la condivisione.
(20 gennaio 2013)© Riproduzione riservata
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Monti: togliere l'Italia dalle mani degli incapaci

Messaggioda ranvit il 20/01/2013, 11:38

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 05008.html


Monti: togliere l'Italia dalle mani degli incapaci

Paese insieme di tribu' e fortini che difendono clientele
20 gennaio, 09:


''Non possiamo rimettere l'Italia nelle mani degli incapaci che l'hanno portata al novembre 2011. La vecchia politica non deve tornare Il governo tecnico non sarebbe stato chiamato se la cosa pubblica fosse stata nelle mani di politici capaci e credibili''. E' il messaggio che il premier uscente Mario Monti portera' oggi a Bergamo alla kermesse della sua formazione politica, come dice lui stesso in una lunga intervista al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, nella quale spiega le ragioni che lo hanno portato a 'salire in politica', ripercorre l'anno di governo e guarda all'aggiornamento della sua Agenda che potrebbe contenere anche una proposta di modifica della riforma Fornero del mercato del Lavoro, ma ''per ora - si limita a dire - su questa materia specifica nessun orientamento e' deciso''.

Tra i motivi che lo hanno spinto, spiega, c'e' stato sia il timore che venissero ''dissipati'' i sacrifici fatti fin qui dagli italiani, sia la necessita' del Paese di essere ancora ''unificato''. Per il Professore ''sembriamo a volte un insieme di tribu', di corporazioni, di fortini intenti a difendere interessi di parte di incrostazioni clientelari'' e non ''un Paese con un senso del bene comune''. E oggi non basta piu' fare la propria parte, fare con onesta' il proprio mestiere perche' ''se non ci impegniamo direttamente, se non sacrifichiamo qualcosa di personale, questo Paese non avra' futuro e su di noi cadra' una colpa grave, che non avra' prescrizione''. Il suo governo (che ''partiva sempre da zero, con partiti chiamati a decidere spesso qualcosa di contrario alla loro natura'') ha potuto dare poca attenzione al sociale per la situazione eccezionale in cui si e' trovato: ''Bisognava mettere gli italiani di fronte a realta' colpevolmente negate fino al giorno prima. I finti buoni li avrebbero portati al fondo del precipizio''. Il Presidente Giorgio Napolitano, con il quale il rapporto e' ''di reciproca stima ma anche di pudore sui nostri sentimenti personali'', ''quando cominciai a dirgli che sentivo cambiare qualcosa in me non mi sconsiglio', mi diede ascolto''. E certo ''credo di averlo sorpreso ma penso che oggi abbia compreso le ragioni della mia scelta''.

Monti ribadisce anche di avere ''apprezzato l'offerta che mi fece Berlusconi, ma gli dissi subito che, se mai, all'Italia sarebbe occorso un federatore dei riformisti, finora domiciliati in tre poli''. Quanto al Pd ''quando si e' alleato esclusivamente con Sel ha riscoperto posizioni radicali e massimaliste in un rapporto piu' stretto con la Cgil''. Infine il movimento '5 Stelle': ''Noi e Grillo siamo due espressioni differenti dell'insofferenza popolare. Iconografia della rabbia la sua, vivace ma temo inconcludente. Seria, composta, con tante persone capaci e ormai con esperienza di governo in Italia e in Europa la nostra''.
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Re: Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Messaggioda Robyn il 20/01/2013, 15:56

No alla flexsecurity modello danese
Il lavoratore non è una merce.Inoltre questo modello sarebbe
flessibilità vicina alla precarietà.La riforma dell'art 18 che ha
rimosso il vincolo psicologico della rigidità è più che sufficente anche
se và ancora corredata da formazione,reddito minimo garantito,
reimpiego.La riforma dell'art 18 è uguale a quella esistente nel Regno
Unito dove c'è un'alternativa fra reintegrazione e
indennità"employment relation act"
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Monti: 'Basta moderazione, servono riforme radicali'

Messaggioda ranvit il 20/01/2013, 19:48

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 05008.html

Monti: 'Basta moderazione, servono riforme radicali'

A Bergamo convention della lista 'Scelta civica' Professore: 'Ridurre tasse non e' incoerente'
20 gennaio, 17:54

Il premier Mario Monti è arrivato nel quartier generale della Brembo al Kilometro rosso per il primo incontro con i candidati della lista Scelta Civica. Ad accompagnarlo la moglie Elsa e ad accoglierlo all'ingresso il patron del gruppo bergamasco, Alberto Bombassei, candidato alla Camera per la lista Monti.

Standing ovation per il premier Mario Monti qualche minuto prima del suo discorso alla convention della lista 'Scelta Civica'. Mentre venivamo proiettate le immagini dell'ultimo anno targato governo Monti il pubblico in sala si è alzato in piedi per acclamare il premier. In particolare gli applausi si sono levati quando sullo schermo è stata proiettata l'immagine di Twitter in cui Monti annunciava, la salita in politica e a seguire le immagini con spread che scende sotto la soglia dei 287 punti base e la scritta "l'Italia è di nuovo in piedi.

"Non sempre coloro che si dicono moderati in politica sono moderati nel nostro senso" e comunque "l'Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali". Così Mario Monti, da Bergamo. "Non si tratta di federare i moderati, ma di federare i riformatori", ha aggiunto.

"Qualcuno è stizzito perché parlo" di riduzione delle tasse ma "non è incoerente", ha chiarito il professore alla convention per la lista 'Scelta civica', precisando che metterle "era indispensabile ma non per sempre, le situazioni cambiano".

"Non occorre federare i moderati, occorre federare i riformatori, i riformisti", ha poi detto spiegando perché non ha accettato la proposta che gli aveva fatto Silvio Berlusconi.

Mario Monti ha spiegato di aver detto no alla proposta di Berlusconi "per tante ragioni" ma "la principale è che non occorre unire i moderati in Italia". Secondo Monti la moderazione è "un atteggiamento umano che molti di noi condividono" e "non sempre chi si dice moderato in politica è moderato nel nostro senso". Secondo il premier, ciò di cui ha bisogno il Paese sono "riforme radicali", che servono in particolare a "coloro che sono fuori dalle corporazioni, dalle rendite, ai giovani".

Quello per la lista Monti "non è un voto contro qualcuno, ma fermissimamente per l'Italia ed è un voto utile".

"Mai vorremmo veder spezzato il Paese, noi amiamo l'Italia tutta". Così Monti rivolgendosi alla Lega che "si vergogna dell'Italia e invidia la Germania". "Noi ammiriamo la Germania e vogliamo imitarla in alcune riforme".

"Vendola dice che sulle riforme può discutere con Monti, 'a patto che faccia autocritica'. Ma scherziamo?".

All'ordine del giorno del primo Cdm metterei una serie di riforme costituzionali, ha detto il professore: da una "drastica riduzione del numero dei parlamentari", al "riassetto dello Stato" per renderlo meno "oneroso", passando per la modifica del Titolo V della Costituzione.

"Ho pensato che per l'Italia - ha spiegato Monti - fosse più interessante provare a promuovere questo sforzo piuttosto che magari andare ad esercitare per sette anni un incarico che é meno rilevante per il cambiamento dell'Italia".

Mario Monti si è rivolto anche al partito del non voto nel suo intervento alla kermesse della sua lista. Spiegando che chi non vota perché "pensa di fare un dispetto alla vecchia politica in realtà le fa un favore". "Dirò agli elettori che non vogliono fare una scelta politica - ha aggiunto - di fare una scelta civica".

"Siamo, spero, usciti da una crisi finanziaria grave". Così ha detto Mario Monti a Bergamo aggiungendo che bisogna "associare la continuazione di una disciplina di bilancio con un nuovo slancio per la crescita, il lavoro e il sociale". E andare avanti con questa disciplina di bilancio è necessario perché "non è possibile imbrogliare i nostri figli e nipoti gravandoli di debito".

Per ora "non c'é nessun orientamento deciso, siamo in un cantiere aperto". Così Mario Monti, in conferenza stampa a Bergamo, frena sull'ipotesi di una riforma del mercato del lavoro, spiegando che sul tema stanno riflettendo "diverse persone molto esperte" che hanno "angolature diverse e complementari".

"Il fatto che la congiuntura vada meno bene o peggio di quanto previsto, di per sé, non indica la necessità di manovre aggiuntive perché il saldo è previsto in termini congiunturali", ha detto Monti. "Noi abbiamo ritenuto di mettere in opera tutte le azioni necessarie per il pareggio di bilancio e riteniamo di essere sulla strada di questo obiettivo", aggiunge il premier.

Mario Monti ha spiegato che la "necessaria" riforma della Giustizia, contro la corruzione, sul conflitto di interesse e falso in bilancio ci sono stati ostacoli venuti da destra "anche per ragioni storiche e personali che conosciamo".

Mario Monti ha spiegato che la sua forza politica "non parteciperà a governi che non avranno un forte orientamento riformista. Questa sarà la cartina di tornasole". E dunque al momento ha detto di non essere "in grado di pronunciarsi oggi in materia di alleanze".

MONTEZEMOLO, SALIRE IN POLITICA PER DARE - "Ci sono centinaia di persone che salgono in polita per dare e non ricevere". Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo intervenendo al convegno per la lista Monti "Scelta civica". "E' un primo importante segnale, qui c'é un grande squadra".

"Vedo una squadra vincente che sa di poter contare sul voto utile": così ha detto Luca Cordero di Montezemolo alla kermesse della lista Monti a Bergamo. E ha aggiunto che ci si deve confrontare con partiti enormi che compensano "con l'aggressività la mancanza di idee e risultati" e questo "a destra e sinistra".

Luca Cordero di Montezemolo ha scelto di non candidarsi con la lista Monti, ma ha spiegato che c'é tutto il suo impegno. "Dovunque riterrete utile la mia presenza - ha detto l'ideatore di Italia Futura - io sarò con voi". "Non potevamo continuare - ha aggiunto - a restare in tribuna a criticare. E' venuto il momento di dare un contributo forte alla politica italiana".

RICCARDI, DA OGGI CHIEDIAMO VOTO AGLI ITALIANI - Scelta civica non si fermerà con le elezioni politiche ma diventerà un movimento radicato sul territorio. Lo afferma il ministro Andrea Riccardi. "Dopo la campagna elettorale e, mi auguro, il nostro successo - spiega - dobbiamo creare un movimento politico sui territori del nostro Paese. Da oggi chiederemo il voto agli italiani".
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Messaggioda flaviomob il 22/01/2013, 11:54

http://www.unita.it/italia/riforma-ichi ... o-1.479719

Ichino sta con il Prof ma i montiani lo bocciano.

Ridotto a sperimentazione regionale il piano del giuslavorista che doveva rivoluzionare il mercato del lavoro. Tutti contrari, premier in imbarazzo.


Sul mercato del lavoro è possibile andare più avanti rispetto a quella strana maggioranza che mi ha sostenuto l'anno scorso». Così declama il premier uscente Mario Monti presentando le sue liste. Eppure proprio il tema del lavoro rischia di diventare un campo di battaglia, con mori e feriti, nel campo dei cosiddetti «riformisti». Alla riunione di mercoledì scorso è piombato sul tavolo degli esperti montiani un fascicolo di una ventina di pagine: era la «solita» proposta Ichino, quella dell’ormai famoso contratto unico, con libertà di licenziare entro i primi due anni. La cosa, anziché risolvere la questione, l’ha resa assai complessa.

Il fatto è che quella proposta non piace sostanzialmente a nessuno. Dagli uomini di Alberto Bombassei è arrivato il «nyet» di Confindustria. Giuliano Cazzola ha ricordato l’opposizione dei sindacati e anche la sua, visto che ha invitato gli astanti «a non innamorarsi del nuovismo astratto». Gli uomini del premier hanno espresso perplessità per gli effetti che quella proposta avrebbe sulla riforma Fornero: suonerebbe senz’altro come una smentita della legge appena approvata.

Così al premier non è rimasto altro che prendere tempo. Se molti osservatori hanno spinto verso quella direzione, lui ha preferito non dare segnali precisi, preferendo restare sul vago. La quadratura del cerchio è arrivata relegando la proposta a sperimentazione condizionata a «paletti» rigidi. Dovrà muoversi «entro un quadro identificato da accordi collettivi territoriali - recita il documento conclusivo della riunione - settoriali o aziendali per grandi aziende.

...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
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Re: Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Messaggioda franz il 22/01/2013, 20:22

flaviomob ha scritto:Ichino sta con il Prof ma i montiani lo bocciano.

Ridotto a sperimentazione regionale il piano del giuslavorista che doveva rivoluzionare il mercato del lavoro. Tutti contrari, premier in imbarazzo.

Se lo merita. Invece di Monti-Casini-Fini-Montezemolo (con dietro un sindacalista come Bonanni) doveva andare con Giannino-Boldrin-Stagnaro.
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Monti bocciato anche dai bocciniani

Messaggioda franz il 23/01/2013, 9:29

"C'è una bocciatura di Mario Monti che forse brucia più di quella del Financial Times, che ha definito il premier unfit: è quella dell'università Bocconi, dove SuperMario ha dovuto subire un altro bruciante smacco ed è stato mandato dietro la lavagna dai suoi allievi" Così si legge sul Giornale di oggi. Infatti un divertente sondaggio organizzato sulla pagina Facebook “I Bocconiani” che non ha valore scientifico, ma che conta 5000 iscritti, la maggior parte appunto studenti della prestigiosa Università, ha messo Oscar Giannino al primo posto tra i leader da votare. al 38%.
Il Prof solo secondo con il 22%. Poi il centrodestra (Pdl+Lega+altri) al 13,7%, il centrosinistra (Pd+Sel+altri) al 13%, il Movimento Cinque Stelle di Grillo all'8%, Rivoluzione civile di Ingroia all'1,3% e altri al 3,4%.
E uno studente maligna: se tutti sapessero un po' di economia, Giannino sarebbe premier."
https://www.fermareildeclino.it/articol ... oi-allievi

Maligna? Non credo. Purtroppo oltre al sapere o meno "un po' di economia" molti italiani hanno idee diverse sulle vere convenienze che fanno bene al paese. Meglio rimboccarsi le maniche e darsi da fare oppure aspettare gli aiuti di stato e pretenderli se non arrivano? Meglio reclamare diritti oppure ricordare i doveri? Merito o raccomandazioni?
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Re: Monti: "Un nuovo contratto di lavoro".

Messaggioda Manuela il 23/01/2013, 12:01

franz ha scritto:
flaviomob ha scritto:Ichino sta con il Prof ma i montiani lo bocciano.

Ridotto a sperimentazione regionale il piano del giuslavorista che doveva rivoluzionare il mercato del lavoro. Tutti contrari, premier in imbarazzo.

Se lo merita. Invece di Monti-Casini-Fini-Montezemolo (con dietro un sindacalista come Bonanni) doveva andare con Giannino-Boldrin-Stagnaro.



Assolutamente d'accordo!!! :D
Manuela
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