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Anonymous oscura Grillo

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Anonymous oscura Grillo

Messaggioda franz il 09/06/2012, 7:24

Anonymous oscura Grillo. Lui: «Non sono stati loro» ma viene smentito

CRONACHE «Non candida stranieri, boicotta la ricerca e danneggia la natura con la sua barca». Sul blog ufficiale degli hacker la rivendicazione dell'attacco. Ma Grillo: «Non sono stati loro». E gli Anonymous: «Ti sbagli». Ma la rete e il movimento stesso si dividono di M.Serafini
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GLI HACKER CONTRO BEPPE GRILLO
Anonymous oscura Grillo. Lui: «Non sono stati loro» ma gli hacker confermano
Le accuse:«Non candida stranieri, sostiene cure dannose e distrugge la natura. Non sia più il volto del M5S»

«Salve Beppe Grillo, Anonymous oggi ha deciso di regalarti un po' della sua attenzione». Inizia così il comunicato in cui i web hacktivist italiani annunciano di aver hackerato il sito dell'ex comico genovese alle 15:40 di venerdì pomeriggio. Il sito risulta tutt'ora inaccessibile. Un'azione abbastanza atipica, soprattutto per quanto riguarda la scelta del bersaglio. Tanto che Grillo attraverso il suo profilo Facebook e Twitter dice: «L'attacco contro www.beppegrillo.it non è opera di Anonymous. Chiedo aiuto alla Rete, e ovviamente anche ad Anonymous, per identificare il gruppo che ha bloccato il sito». Già, peccato che un esponente del movimento confermi a Corriere.it di aver preso parte insieme ad altri hacker all'attacco. Il tutto mentre su Twitter e su Facebook si rincorrono voci e smentite, con alcuni che si schierano dalla parte del leader del Movimento Cinque Stelle e altri che lo accusano di censura. E con gli hacker stessi che si dividono.

IL SALUTO ROMANO E IL MICROSCOPIO - Sia quel che sia la situazione appare abbastanza ironica, Beppe Grillo si erge a difensore del malcostume e della corruzione, lanciando strali dal suo blog, uno dei siti più frequentati d'Italia. E loro, i vendicatori della rete (o, almeno, una parte di loro), lo sbugiardano due volte. La prima imputandogli una serie di colpe. E poi smentendo la sua smentita. La punizione è il tango down del suo sito, ossia la messa fuori uso di beppegrillo.it, fuori uso da parecchie ore. In un comunicato, postato su uno dei blog ufficiali degli Anonymous, Grillo viene tacciato di varie scorrettezze. Si va dall'accusa di aver proibito l'accesso agli stranieri alle liste del Movimento Cinque Stelle, passando da un saluto romano testimoniato con una fotografia. Poi il suo sostegno alla medicina alternativa che «invece provoca il cancro» e la «distruzione della barriera corallina, causata dalla sua barca». Fino al caso più "deplorevole". Grillo viene accusato per la scomparsa di un microscopio elettronico «che serviva ai ricercatori per dimostrare che il plasma utilizzato negli inceneritori di ultima generazione è peggiore ai metodi precedenti». Secondo Anonymous infatti, l'ex comico genovese prima ha sostenuto la ricerca, poi l'ha tacciata di plagio sottraendo il microscopio «che (preventivamente) avevi fatto intestare ad una Onlus ai ricercatori, impedendo così il loro lavoro».

SPETTACOLI IPOCRITI - Ma non solo. Gli Anonymous si spingono oltre. E chiedono a Beppe Grillo «di liberare il movimento dal suo nome». «Ti ringraziamo - scrivono ancora gli hacktivist - per aver fatto tremare la politica italiana (seppur blandamente), ma da bravo cittadino, con la massima deferenza, dovresti dare le chiavi del tuo movimento a chi porta avanti la causa, cioè al cittadino stesso, evitando di speculare e lucrare ancora sui tuoi spettacoli che di candido non hanno nulla ma sono sordidi di ipocrisia e menzogne».

Marta Serafini http://www.corriere.it/cronache/12_giug ... ddf8.shtml
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Re: Anonymous oscura Grillo

Messaggioda trilogy il 09/06/2012, 9:21

dalla discussione che c'è sul blog degli Anonymous sembrano esserci opinioni molto diverse sull'attacco.
Guardando i risultati del sondaggio online solo il 35% condivide.
blog http://www.anon-news.blogspot.it/2012/0 ... italy.html
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Re: Anonymous oscura Grillo

Messaggioda pianogrande il 09/06/2012, 10:31

In ogni caso, le leve del potere fanno gola e Grillo sta entrando in una seconda inevitabile fase: la concorrenza.
Tutto sommato ne può venire del bene ma solo se la rete rimarrò di libero accesso e cioè se non nascerà un berlusca.net.
Fotti il sistema. Studia.
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Anonymous caccia i responsabili dell'attacco a Grillo

Messaggioda franz il 15/06/2012, 16:36

Anonymous caccia i responsabili
dell'attacco al blog di Beppe Grillo

La decisione una settimana dopo l'offensiva che ha visto il movimento spaccarsi: "Motivazioni risibili e infondate". Parla uno dei membri anziani: "Li abbiamo esclusi con ignominia. Non possiamo accettare che qualcuno decida contro il parere della maggioranza" di ALESSIO SGHERZA

LA RESA dei conti è arrivata: Anonymous Italia - o meglio la community italiana che fa capo al movimento hacker più famoso del mondo - ha cacciato "con ignominia" i responsabili dell'attacco contro il sito di Beppe Grillo. Si tratta di tre persone che, per testare una nuova botnet, hanno pensato che quello fosse un target accettabile. "Ma erano in minoranza, e non possiamo accettare che qualcuno decida contro il parere della maggioranza", racconta oggi uno dei più anziani membri della community.

Esattamente una settimana fa, il sito dell'ex comico genovese, ormai leader politico del Movimento 5 stelle, è finito offline poco prima delle 16 ed è rimasto fuori gioco per oltre 10 ore. Il comico aveva prima chiesto aiuto proprio ad Anonymous per tornare attivo, salvo essere poco dopo sorpreso da un durissimo comunicato sul blog ufficiale che rivendicava l'attacco e che, tra decine di accuse, diceva: "Sei un populista senza arte né parte, per questo abbiamo deciso di darti un po' della nostra attenzione".

Il movimento ha reagito duramente, prendendo subito le distanze dall'attacco. Su Twitter in particolare, le accuse sono state immediate. E un membro ci spiegava: ""Non sono altro che cani sciolti. Sembravano seri, in realtà cercano notorietà". In nottata una mini retromarcia: veniva cancellato il post di rivendicazione e si spiegava che il la community avrebbe votato sulla legittimità dell'attacco.

Poi appunto la resa dei conti: uno dei vecchi membri ha ripreso in mano AnonOps, d'accordo con tutti gli altri ha bandito il responsabile con altri due hacker che gli hanno dato supporto. E parla di "motivazioni risibili/infondate/difficilmente verificabili con cui si giustificava" l'attacco.

Il problema di Anonymous è che si tratta, spiegano sempre dall'interno del movimento, di una community fluida, senza gerarchia e con un senso della partecipazione molto diffuso. Comunicano solo attraverso canali irrintracciabili, come le chat Irc, e lì decidono gli attacchi. Ma non sempre i veterani possono esserci. "Questo attacco - continua - è stato un fail clamoroso,non solo perchè Anonymous non ha nulla contro Grillo (che porta avanti le sue attività senza percepire soldi pubblici, quindi fuori dalla nostra area di interesse) ma anche perchè si poteva considerare come un mezzo d'informazione, seppure non accreditato. Purtroppo questa storia ha minato alla base la residua credibilità che potevamo avere e me ne dispiace infinitamente".

E ora? Il problema potrebbe riproporsi, anche attraverso le stesse persone: "Ovviamente nulla gli impedisce di tornare sotto altre identità,visto che non chiediamo un passaporto per partecipare". Il problema di un movimento fluido, che non ha un capo.

http://www.repubblica.it
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LA TESTIMONIANZA DI CHI HA FATTO L'ATTACCO

Messaggioda franz il 18/06/2012, 12:04

ANONYMOUS VS GRILLO - LA TESTIMONIANZA DI CHI HA FATTO L'ATTACCO
«Vi racconto tutta la verità sull'attacco
di Anonymous al blog di Beppe Grillo»

Parla l'hacker che ha bloccato il sito del leader del M5S. «Volevo capire perché la sua banda sia così limitata»
L'immagine del comunicato postato sul blog ufficiale di Anonymous Italia poi rimossoL'immagine del comunicato postato sul blog ufficiale di Anonymous Italia poi rimosso


A distanza di più di una settimana dall'attacco di Anonymous al blog di Beppe Grillo non si fermano le polemiche all'interno della comunità di hacktivist. Chi ha effettivamente bloccato il sito del leader del Movimento Cinque Stelle ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti. «Credo che sia venuto il momento di fare chiarezza su quanto accaduto dopo una settimana di dichiarazione sconcertanti da parte dei referenti di Anonymous italy», spiega l'Anonymous italiano protagonista dell'attacco a Grill0.

CHAT E BOTNET - «L'attacco non è nato come un operazione di Anonymous, bensì come un test per una botnet privata (ossia come un esperimento per verificare quanto poco ampia sia la banda di uno dei siti più frequentati al mondo)», spiega l'hacker. Niente intento politico dunque e nemmeno un'operazione su larga scala come quelle portate avanti contro il Vaticano, Equitalia o Trenitalia. L'attacco viene però rivendicato con un comunicato sul blog ufficiale in cui Grillo viene accusato di varie cose, tra cui di aver fatto il saluto romano e di inquinare il mare della sua barca. «Alcuni membri del gruppo Anonymous italy, dopo avere appreso la notizia che il sito di Grillo era caduto hanno concordato tra loro un comunicato attribuendosi la paternità dell'accaduto e puntando sul sito in questione un' altra botnet», continua l'hacktivist che afferma di far parte del movimento da alcuni mesi. Tutto pare dunque procedere per il meglio e tutti paiono d'accordo. Anonymous infatti è un movimento abbastanza anarchico, in cui si discutono e si decidono le operazioni nelle chat e nei canali delle varie crew, dove più o meno chiunque può entrare dopo aver dimostrato la sua buona fede.

LE REGOLE - «Tra l'enorme soddisfazione e goliardia per l'accaduto dei partecipanti alla discussione (tutti operatori del canale principale #italy) in un canale privato del server, intorno a mezzanotte entra uno degli "old anon", uno dei membri più anziani che di propria iniziativa cancella dal blog il comunicato e bacchetta i presenti. Il motivo? L'attacco non ha rispettato l'etica di anonymous perché il blog di grillo veniva considerato come un media». Tra le poche regole del movimento, infatti, c'è quella di non colpire i siti di informazione perché Anonymous combatte la censura. Per molti utenti però il blog di Grillo non è un sito di informazione ma il megafono di un politico "diventato ormai come gli altri"».

IL CAPRO ESPIATORIO - L'hacker continua il suo racconto e spiega come si sia creata una spaccatura all'interno del movimento: «Tra lo stupore generale uno degli utenti, definito anche uno degli operatori più attivi del gruppo, decide di lasciare Anonymous Italy schifato da come il singolo parere di un membro anziano possa far cambiare idea ad altri anon. Spero che i membri anziani riescano a riportare ordine nel movimento evitando iniziative personali e diffondendo notizie non vero». Nessuna espulsione, dunque. Piuttosto defezioni e contrasti. Ma non è finita. «Tra i pareri discordi qualcuno ha avuto l'idea di attribuire l'attacco ad una sottocrew di Anonymous, non molto conosciuta, per ripulire l'immagine del gruppo madre. E, dopo ore di dibattiti, è stato deciso di rinnegare l'operazione e di addossare la colpa a una sotto crew (un sottogruppo) di cani sciolti. Ma le cose non sono andate così». Sia quel che sia una cosa è certa: l'attacco a Grillo ha creato un blackout all'interno del movimento. E non solo. All'interno della rete sembra essere partita una guerra per chi deterrà il controllo dei gruppi di hacktivist. Resta da vedere chi vincerà questa lotta.

Marta Serafini
@martaserafini 18 giugno 2012 | 11:38 www.corriere.it
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Re: LA TESTIMONIANZA DI CHI HA FATTO L'ATTACCO

Messaggioda trilogy il 18/06/2012, 15:21

franz ha scritto:...

CHAT E BOTNET ....ossia come un esperimento per verificare quanto poco ampia sia la banda di uno dei siti più frequentati al mondo)», spiega l'hacker....



Faceva prima a mandare una mail a webmaster per chiederlo :mrgreen:
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