La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Tasse, Monti va all'attacco dei partiti

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tasse, Monti va all'attacco dei partiti

Messaggioda franz il 01/05/2012, 9:27

sulla Rai: non garantita la logica della trasparenza e dell'indipendenza
E Monti va all'attacco: «Sdegno
verso chi istiga a non pagare le tasse»

Alfano nel mirino. E sull'Ici critica Berlusconi

ROMA - L'attacco frontale arriva proprio all'inizio della conferenza stampa che segue il lungo Consiglio dei ministri. Mario Monti riceve la parola dalla sua portavoce Betty Olivi ed esordisce senza indugi: «Vorrei cominciare con una parola di sdegno». Sentimento che agita il premier da ore e che rivolge in particolare, senza mai nominarli, agli esponenti del centrodestra, di Pdl e Lega. Perché, dice, «chi ha governato, chi governa e chi si candida a governare non può giustificare l'evasione fiscale, né tanto meno istigare a non pagare le tasse, o istituire personali e arbitrarie compensazioni fra crediti e debiti verso lo Stato». Riferimento, indiretto ma chiaro, alle dichiarazioni del segretario del Pdl Angelino Alfano e del leader in pectore della Lega, Roberto Maroni.

Ma la requisitoria del premier non si ferma qui. Monti contesta la cancellazione dell'Ici, decisa dal suo predecessore Silvio Berlusconi «senza valutarne le conseguenze», e sostiene che «ci sono responsabilità del passato che causano l'attuale pressione fiscale». Una stoccata anche sulla Rai, azienda «che sarà necessario rivedere»perché «la logica della trasparenza, del merito e dell'indipendenza dalla politica non è garantita». Monti non accetta quella che considera una breccia nel tentativo del governo di imporre rigore e rispetto delle regole. E chiarisce: «Tutti invocano la riduzione delle tasse: sembra che il governo si diverta a imporre tasse elevate. Ma vorrei invitare tutti a considerare che gli italiani non sono così sprovveduti: la diminuzione del carico fiscale è possibile se tutti paghiamo le tasse, se nessun comparto pubblico si sottrae alla riduzione delle spese e se tutti riconoscono la necessità di moralità e legalità».

Nei giorni scorsi, Alfano aveva proposto «per gli imprenditori che hanno maturato un credito nei confronti dello Stato, che non paghino le tasse fino all'ammontare del credito». Compensazione che si rende necessaria, secondo il leader del Pdl, perché «c'è una agenzia, Equitalia, velocissima nel riscuotere e uno Stato lentissimo nel pagare». Maroni, invece, oggi guiderà il fronte dei sindaci leghisti che lanciano «la disobbedienza fiscale» contro l'Imu, che giudica «una rapina». Posizioni intollerabili per un governo che deve risanare i conti e che, sostiene Monti, deve riparare gli errori commessi «in decenni di politiche spesso non serie». Ma gli «errori gravi» sono anche recenti: «Bisogna accettare l'amara verità: se oggi c'è l'Imu, è perché per tre anni è stata abolita l'Ici senza considerare gli effetti che ne sarebbero derivati. L'Ici non poteva e non doveva essere abolita in una situazione di finanza pubblica come quella italiana».

A chi contesta l'Imu, il premier ribadisce che non c'è nulla di nuovo: «È stata ideata dal precedente governo. Noi l'abbiamo solo anticipata dal 2014 a oggi e l'abbiamo estesa alla prima casa. In questa materia il governo può rivendicare una scarsa immaginazione». Monti attacca direttamente la Lega: «Esentare la prima casa dall'Imu, che era un unicum in campo internazionale, è stato negare il federalismo».
L'imposta si è resa necessaria a causa della «mancanza di consapevolezza che l'Italia cresceva poco a dispetto di alcuni e un poco superficiali indicatori di benessere». Il premier lancia comunque una proposta-provocazione: «Se qualcuno ha idee più interessanti e più complete di tassazione patrimoniale, il governo è pronto a considerarle».

Il premier spiega che «questo governo non ha il tempo di ridurre le tasse», ma sta facendo «due cose fondamentali» per la crescita: «La prima è che è venuta meno la situazione di nirvana: c'è stata una presa di consapevolezza delle difficoltà. La seconda è che stiamo affrontando i nodi strutturali». Se si attiva solo ora la spending review , è perché solo ora è arrivata la relazione del ministro Piero Giarda: «Senza quei dati saremmo come i ciechi del quadro di Bruegel che ho visto l'altro giorno al museo di Capodimonte», tela ispirata al passo del Vangelo di Matteo che recita: «Se un cieco guida un altro cieco, entrambi cadono in qualche fosso». [Vedere link in fondo al testo, NDR]

Il premier respinge l'accusa di poteri forti: «Abbiamo sradicato quella ragnatela di presenze incrociate nei consigli di amministrazione all'interno del mondo dell'industria e della finanza. Se c'è una cosa che i poteri forti non avrebbero gradito è proprio questa».

Quanto all'Europa, «sbattere di più i pugni sarebbe puerile»: «Dobbiamo fare le cose necessarie nel nostro Paese per risanare i conti». Tra queste, combattere la corruzione, «una pesantissima tassa occulta». L'ultimo monito è a tutta la politica: la strada scelta dal governo è di «fare le cose migliori per la salute economica del Paese, che di solito coincidono con le misure chieste dall'Europa». Ma attenzione: «Se vuole, il mondo politico, industriale o sindacale può distruggere in pochi giorni le cose migliori fatte dall'esecutivo». Per uscire dalla crisi, le forze politiche devono dare «segni visibili verso una nuova governance politica e istituzionale». Il governo, da parte sua, andrà avanti con la spending review . Alla domanda dei cronisti se questa sia stata in qualche modo anticipata ai partiti, il premier replica con una nuova, secca, dichiarazione di indipendenza: «No».

Alessandro Trocino 1 maggio 2012 | 8:19 http://www.corriere.it


http://www.frammentiarte.it/dal%20Gotic ... ciechi.htm
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Tasse, Monti va all'attacco dei partiti

Messaggioda franz il 01/05/2012, 9:47

L'ira del Pdl: così si rischia di spaccare
Cicchitto: ho pensato a «Scherzi a parte». Gli attacchi ad Amato


ROMA - La prima reazione è di sconcerto: «Mentre lo sentivo - si sfoga Fabrizio Cicchitto - ho pensato: "Ma non saremo mica su Scherzi a parte?"». Perché la gragnuola di colpi che Mario Monti ha sferrato al Pdl - nella persona del segretario Alfano che aveva proposto «compensazioni» tra pagamenti allo Stato e crediti dovuti, nelle politiche del governo Berlusconi che ha eliminato l'Ici, nella difesa della governance della Rai che il premier vuole drasticamente cambiare e infine nel commissariamento con Amato di tutte le forze politiche impegnate nella riforma dei partiti - è stata talmente forte da lasciare storditi.

Così il malumore, la rabbia, la delusione, l'ira faticano ad essere tenuti a bada, perché la domanda a caldo che Alfano e i suoi hanno fatto è se davvero Monti abbia imboccato la strada del «o la va o la spacca», con «il rischio che si spacchi davvero», o se la sua è stata una giornata di infelice furia, un «impazzimento che oggi smentirà». Ma se invece quella del premier è una scelta meditata, allora «prima di rispondere ufficialmente - dicono dai vertici del Pdl - cercheremo di capire cosa pensa Napolitano, cosa sta succedendo e se erano questi i patti. Monti vuole andare avanti senza di noi lasciandoci all'opposizione con la Lega e imbarcando Pisanu e i suoi? Lo faccia, ma stia attento perché così ci si fa male tutti...».

Dunque, in attesa di chiarimenti ai massimi livelli, a nome del partito, Maurizio Lupi già annuncia che la proposta del segretario non sarà affatto messa da parte, e Monti «continui a governare senza pensare che fare proposte da parte nostra sia un atto di lesa maestà, anche perché mai noi abbiamo invitato all'evasione fiscale». «Monti non ci intimidisce», avverte Osvaldo Napoli e, come aggiunge Gaetano Quagliariello, «è grave che il governo non si renda conto appieno che questa proposta di Alfano è una priorità assoluta che investe la credibilità delle istituzioni».

Si infuria Ignazio La Russa:
«Ricordiamo a Monti, che a pochi giorni dal voto amministrativo attacca piccato chi gli consente di governare e dice che è buona e giusta la tassa sulla prima casa, che a tagliare e mettere sempre nuove tasse è capace qualsiasi contabile a riposo diplomato in ragioneria. In confronto il tanto censurato Tremonti mi sembra un gigante». Più freddamente Cicchitto critica Monti su tutti i versanti: la scelta di affidare la supervisione su economia, spending review e finanziamento alla politica ad ulteriori tecnici è «paradossale»: «Adesso il governo tecnico si serve di tecnici per essere consigliato su materie tecnico-economiche e si serve di una personalità politica per essere guidato per mano sul piano della riforma dei partiti, sulla quale c'è un impegno in atto a livello parlamentare!». Un segno di debolezza, secondo Altero Matteoli: «La nomina di Bondi è un'auto bocciatura del governo», e assurda per quanto riguarda Amato, definito da Maurizio Gasparri «il più longevo mandarino del potere passato da una poltrona all'altra».

Ma è sul versante delle proposte economiche che il colpo fa più male, e difendendo il suo segretario che sta «sostenendo lealmente il governo» Cicchitto si dice «molto sorpreso» di fronte al «rifiuto secco e un po' sprezzante» della proposta di Alfano, che andrebbe approfondita «non con battute televisive». «Capisco il nervosismo di Monti per gli scarsi risultati sin qui ottenuti - avverte Gasparri -, ma aumentare le tensioni non è un giochino nuovo, né potrebbe rivelarsi utile. Governare è più difficile che scrivere editoriali». Chi non è affatto offeso, ma anzi se la gode, è Pier Ferdinando Casini, con Monti come non mai: «Ha battuto almeno tre colpi, bene! Polemiche incomprensibili su di lui che ha detto solo la verità: su Ici, Imu e tasse, noi siamo d'accordo con lui».

Paola Di Caro 1 maggio 2012 | 7:21 http://www.corriere.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 33 ospiti

cron