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Siria, l'Unicef: "Oltre 400 i bambini uccisi"

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Siria, l'Unicef: "Oltre 400 i bambini uccisi"

Messaggioda gabriele il 07/02/2012, 13:51

Siria, l'Unicef: "Oltre 400 i bambini uccisi"
L'Italia richiama l'ambasciatoreIl portavoce dell'agenzia: "Abusi in carcere". "Bombardamenti a Homs". E il regime di Assad organizza manifestazioni di sostegno. La Ue: "Non ritireremo le nostre delegazioni"

GINEVRA - Oltre 400 bambini sono stati uccisi in Siria dallo scoppio delle violenze, lo scorso marzo, fino a fine gennaio. Lo ha affermato l'Unicef oggi a Ginevra. Sempre secondo informazioni di organizzazioni dei diritti umani locali oltre 400 minori sono in carcere, ha detto a Ginevra la portavoce Marixie Mercado. Nel frattempo il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'ambasciatore italiano a Damasco Achille Amerio. Ieri il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo aveva espresso all' ambasciatore siriano a Roma Khaddour Hasan la più ferma condanna e lo sdegno del governo italiano per le inaccettabili violenze perpetrate dal regime di Damasco nei confronti della popolazione.

Chi invece non farà passi indietro è l'Unione europea. "Non ritireremo le delegazioni diplomatiche dalla Siria - dice un portavoce dell'alto rappresentante Ue Catherine Ashton - E' importante avere persone sul terreno, considerando che in Siria non possiamo contare su libertà di stampa".

Unicef. "Arrivano notizie di bambini che vengono arbitrariamente arrestati, torturati e abusati sessualmente mentre sono nelle carceri", ha aggiunto l'agenzia Onu in un comunicato. La Mercado ha spiegato che i dati derivano dalle organizzazioni siriane a tutela dei dritti umani e che l'Unicef li ritiene "attendibili".

"Negli ultimi giorni i bombardamenti intensi delle forze governative nei quartieri civili di homs hanno
causato senza alcun dubbio nuove sofferenze ai bambini", ha aggiunto Mercado.

L'Unicef non ha accesso a queste zone, è stato spiegato. "Ma alcune notizie credibili, che arrivano in particolare da media internazionali presenti a Homs, ci dicono che ci sono bambini in preda alle violenze", ha insistito Mercado. Il tutto mentre il ministero dell'Interno siriano annuncia che andranno avanti le operazioni delle forze governative "contro bande di terroristi armati" nella provincia di Homs.

Lavarov a Damasco. Al momento sono in corso imponenti manifestazioni a Damasco e Aleppo, organizzate dal regime di Bashar al-Assad 1, in vista dell'arrivo nella capitale siriana del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Con lo stesso Lavarov che dice ad Assad: "Ogni leader di ogni paese deve essere consapevole della sua parte di responsabilità. Voi siete consapevoli della la vostra".

La tv di Stato siriana sta mostrando con un collegamento diretto in particolare la manifestazione in corso nella zona di Mothalik Aljanobi, nella capitale, dove decine di migliaia di persone stanno sventolando bandiere russe e siriane per ringraziare Mosca di aver posto il veto alla nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che avrebbe condannato il regime siriano per la violenta repressione.

Tunisia. Giovedì tornerà, a Tunisi, per consultazioni l'ambasciatore tunisino a Damasco. L'annuncio è stato dato dal portavoce della presidenza della repubblica, Adnen Mansar, citato da Tunisie Numerique. Nei giorni scorsi, la Tunisia ha rotto le relazioni con Damasco, espellendone l'ambasciatore, dopo il massacro di civili nella città di Homs.

Arrestate presunte spie. La polizia tedesca ha arrestato oggi due uomini accusati di attività di spionaggio in favore del regime di Damasco. I due sospetti sono un 47enne tedesco-libanese e un 34enne di nazionalità siriana. "Sono fortemente sospettati di avere compiuto per anni attività di spionaggio ai danni di figure di opposizione in germania e in favore dei servizi di intelligence siriani", ha riferito la procura tedesca.
(07 febbraio 2012)

http://www.repubblica.it/esteri/2012/02 ... -29468491/


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Re: Siria, l'Unicef: "Oltre 400 i bambini uccisi"

Messaggioda flaviomob il 07/02/2012, 16:30

http://lepersoneeladignita.corriere.it/ ... -la-siria/

L’appello dello scrittore Hamadi: “Un fiocco nero per salvare la Siria”

di Monica Ricci Sargentini
DITTATURE |
Nei giorni in cui la città di Homs è sotto il tiro dell’artiglieria del regime di Assad e scatta l’evacuazione degli americani lo scrittore e attivista Shady Hamadi, nato a Milano nel 1988 da mamma italiana e papà siriano, scrive una lettera appello alla comunità italiana e internazionale perché denunci con forza il massacro di gente inerme che avviene nel suo Paese. Il suo mi sembra un grido di dolore che non possiamo ignorare. Shady (in primo piano nella foto sopra) è figlio di un dirigente del partito nazionalista arabo nella regione di Homs che è passato per i cavi elettrici delle celle di regime e che, alla fine degli anni Sessanta, è riuscito a fuggire in Italia. Studente di Scienze Politiche, il ragazzo si è già molto esposto. Ha dato interviste a web tv («Possiamo rompere il muro della paura»), è tra gli animatori su Facebook di «Comunità siriana in Italia», è in contatto con oppositori a Parigi e l’anno scorso ha scritto il libro Voci di anime, un viaggio spirituale alla ricerca della propria identità divisa tra due culture. Nella lettera che pubblichiamo qui sotto ci invita “a non stare in silenzio” e “a cominciare un’opera di “sensibilizzazione” per far conoscere la realtà della situazione.

“La mia richiesta a voi tutti – dice Hamadi – è quella di mettere un fiocco nero intorno alle vostre borse, zaini, ovunque voi possiate. Questo semplice gesto permetterà a noi siriani, quando vi passeremo di fianco, di riconoscere chi ha scelto di non lasciar il popolo siriano da solo perché crede nel valore della libertà e della vita umana”.

Un semplice gesto che, per i siriani, significa “solidarietà”.

Ecco il testo della lettera:

“Le mie parole vogliono essere un grido che proviene dall’intera Siria e una gentile supplica a voi tutti.
Da undici mesi la terra che fu la culla della civiltà, vive uno dei momenti più bui della sua storia millenaria. La Siria è insanguinata, non c’è città che si sia potuta sottrarre dal seppellire giovani, anziani, donne e bambini.
Questa rivoluzione – differente per modalità e macabra repressione dalle altre – sta pagando nella città di Homs, il prezzo più alto in vite umane.
Hart Safsafi, Bab Sba, Bab Amr, sono alcuni dei quartieri di questa audace città, che hanno e continuano a versare il loro tributo di morte. In questi rioni la mia famiglia affonda le sue origini e i suoi ricordi, mentre oggi sfida giornalmente la morte.
Solo nell’ultima settimana oltre 500 persone hanno perso la vita, a causa dei continui bombardamenti che colpiscono le abitazioni. Questo massacro di esseri umani, non deve più essere tollerato dall’intera umanità. Non esistono e non possono esserci scusanti per queste azioni compiute dall’esercito del regime siriano, volte a piegare la città di Homs a causa della sua strenua e indomabile resistenza. Il popolo di Siria - alawiti, sunniti, sciiti, cristiani, tutto l’enorme puzzle di etnie e religioni - ha scelto di non accettare più il silenzio, perseguendo l’anelito di libertà comune alla natura umana.
Il compito affidato ai siriani all’estero e a qualsiasi persona, a prescindere dal colore della pelle, fede, nazionalità, è quello di testimoniare e conoscere ciò che accade in Siria. Nessuno deve stare in silenzio né osservare impassibile il perpetrarsi di questo dramma.
Invito tutti voi a cominciare un’opera di sensibilizzazione, volta a far conoscere ciò che accade in questo martoriato Paese. Parlate con i vostri vicini di casa, i vostri amici, scrivete, manifestate e imparate –dalla tragedia siriana - ad amare il prossimo, non scordatevelo.
La mia richiesta a voi tutti, è anche quella di mettere un fiocco nero intorno alle vostre borse, zaini, ovunque voi possiate. Questo semplice gesto permetterà a noi siriani, quando vi passeremo di fianco, di riconoscere chi ha scelto di non lasciar il popolo siriano da solo perché crede nel valore della libertà e della vita umana”.
Shady Hamadi


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