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Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Messaggioda flaviomob il 05/09/2011, 22:05

RISVEGLIO NEI METALMECCANICI FIM E UILM

A Milano e Treviso i metalmeccanci di Fim e Uilm dicono che “lo sciopero serve” e lo dichiarano. Aggiungono un "pezzo" importante alla strategia attendista di Cisl e Uil. I metalmeccanici della Fim e della Uilm di Milano hanno scioperato due ore, ieri venerdì 2 settembre, contro "la polpetta avvelenata del Governo", specificando che si tratta soltanto di "una prima iniziativa di lotta". La notizia non è di poco conto ed è rimasta un po’ in sordina. Da Treviso arriva un segnale ancora più forte in quanto i metalmeccanici della Fim aderiranno con uno sciopero di 8 ore, il 6 settembre, contro l’iniqua e depressiva manovra del Governo.

Sono segnali in aperta controtendenza all’agire di Cisl e Uil che hanno scelto di fare pressione sul Governo solamente con presidi davanti al Senato ed alle Prefetture. Anche in altre province c’è stato un "premere" della base della Fim e della Uilm, come pure in altre categorie, ritenendo del tutto inadeguato il “passo” indicato da Cisl e Uil.

Nel volantino dei metalmeccanici milanesi si legge “Giù le mani dai lavoratori", che si chiedono anche, dopo il ritiro della norma sulle pensioni ("grazie alle pressioni di Cisl e Uil!"), "cosa ci prepareranno come ennesima polpetta avvelenata?".Prosegue "I lavoratori e le lavoratrici hanno sempre pagato personalmente le manovre finanziarie, perché le loro tasche sono un luogo certo dove trovare i soldi! Adesso basta, siamo alla stretta finale della Manovra e da Milano deve partire un messaggio forte e chiaro: giù le mani dalle pensioni, giù le mani dalle tasche dei lavoratori dipendenti!". Fim e Uilm milanesi ribadiscono poi il loro no ad un aumento dell'Iva (che invece è tornato in auge) e ad altre manovre sulla previdenza. "I soldi vanno cercati da chi fino ad oggi li ha nascosti: grandi patrimoni, grandi e furbi evasori ed elusori fiscali, sprechi della politica".

Scatteranno atti repressivi dei vertici nazionali? Il modo per scoraggiare chi coltiva cattive intenzioni è quello di estendere prese di posizione e decisioni come quelle sopra ricordate, sostenendo un risveglio del protagonismo della base e dei territori nella base e negli organismi territoriali della Cisl e della Uil.

Intanto anche a Bologna le Rsu Cisl in alcune fabbriche hanno annunciato la loro adesione allo scipero del 6 settembre ...

http://www.sindacalmente.org/content/ri ... novra-3911


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Ma alla Cgil ci fanno o ci sono?

Messaggioda ranvit il 06/09/2011, 8:55

:shock: :oops: :shock:


http://www.cronachesalerno.it/web/index ... o=&banner=


ECCO COME LA CGIL SFRUTTA I GIOVANI PRECARI

Bisognerebbe che qualcuno, tra quelli che stamattina faranno l’ennesima scampagnata «a difesa dei diritti dei lavoratori e contro la libertà di licenziare», prenda in mano una copia di questo articolo e lo mostri ai vari capi e capetti della Cgil: servirà a poco ma, come si dice, tentar non nuoce.

Questa è la storia di una giovane donna che ha lavorato per due anni alla Cgil di Salerno e che oggi, delusa dal trattamento ricevuto, ha deciso di trascinare il sindacato dinanzi al giudice del lavoro. Lei si chiama Marida Sorrentino e il fatale incontro con quella stessa organizzazione sindacale che tuona contro l’orripilante trattamento riservato ai lavoratori precari, è avvenuto grazie al servizio civile. Fino al settembre del 2008, quando il periodo ‘coperto’ col danaro pubblico cessò per scadenza naturale. La ragazza, che aveva svolto fino a quel momento il semplice lavoro di segreteria presso la Cgil-Funzione Pubblica di Corso Garibaldi, riceve l’offerta di continuare a collaborare col sindacato. Le viene proposto un contratto a progetto, con decorrenza dal 3 novembre 2008, cioè un mese dopo la scadenza del precedente rapporto. Un forma contrattuale definita dal legale che ne sta curando il ricorso, Silvestro Amodio, «di natura palesemente fittizia»: in pratica, par di capire, che la grande organizzazione sindacale che oggi protesta contro il nuovo schiavismo e lo sfruttamento dei giovani, faccia le stesse cose che fanno le aziende ‘normali’: questo, ovvio, sempre che il ricorso venga accolto dal magistrato.
Ma è la storia in sé che va raccontata, una storia che si aggiunge a tantissime altre in giro per l’Italia (in Campania c’è il caso celebre di Ciro Crescentini, addirittura mobbizzato dalla Fillea-Cgil di Napoli, condannata dal giudice e che, pare, ancora debba adempiere agli obblighi derivanti dalla sentenza) e che tutti fanno finta di non vedere: chissà se dal palco qualcuno dirà qualcosa. Difficile, faranno finta di niente continuando ad urlare contro la spregiudicatezza dei datori di lavori. Gli altri, mica loro. Ma torniamo alla storia di Marida, che ha pure scritto una lettera tanto romantica quanto ingenua, a Susanna Camusso: inutile dire che dal 19 luglio scorso, data della lettera, nessun cenno è arrivato. La ragazza veniva inquadrata con un contratto a progetto, per il «reinsediamento, ovvero il potenziamento della presenza della categoria sindacale nelle sedi già presenti sul territorio, al fine di rispondere alle domande di tutela individuale e collettiva dei lavoratori e, nel contempo, incrementare l’attuale consistenza delle adesioni alla Funzione Pubblica e promuovere la crescita dei servizi Inca e delle adesioni allo Spi». Così stava scritto. In realtà, durante le cinque ore ufficiali (che spesso diventavano molte di più) di lavoro quotidiano, la ragazza si occupava di tutto. E, trattandosi di un sindacato dove le chiacchiere abbondano per tradizione, sovente restava in ufficio fino a tarda sera in attesa che i capoccia concludessero il loro straordinario impegni per combattere la piaga del lavoro nero e precario. Scappa da ridere. Scaduto pure quel contratto, le viene rinnovato come “Addetta generica”: gli impegni aumentavano, i turni si facevano più pressanti, insomma, alla Cgil-Fp di Salerno, secondo la denuncia, si replicava il clichè diffuso in numerosi ambiti lavorativi. Io ti faccio il ‘favore’ di farti lavorare, ti dò 500euro al mese (questa era la sua paga), tu accetti e, ovviamente, non protesti neppure: tanto c’è sempre qualcuno pronto a sostituirti. Come in effetti è andata, fino al dicembre scorso, quando una impiegata del sindacato, neppure il segretario responsabile del dipartimento, comunica alla ragazza che è finita. «La responsabile dell’apparato tecnico, un mese prima della scadenza contrattuale, mi ha informato che tutto era finito -ha raccontato, vanamente, Marida alla Camusso- aggiungendo che, magari, altri potevano prendere il mio posto». La cosa incredibile è che le sarebbe pure stato chiesto di firmare carte e documenti che servivano (alla Cgil) per sistemare ex post la sua posizione. In pratica, una specie di liberatoria, quella che famelici datori di lavoro impongono ai sottoposti per tenerli sempre sotto schiaffo. Bella storia, non c’è che dire. A completare il quadro, sinceramente penoso per il sindacato che una volta aveva gente come Di Vittorio e Lama e che oggi, nella migliore delle ipotesi, ha Epifani e Camusso, c’è infine questo: la ragazza va alla sede dell’Inps per chiedere il trattamento di disoccupazione. Indovinare cosa le ha risposto l’ente previdenziale non è difficile: il 9 marzo 2011 arriva il diniego. Perché? Semplice: non c’era la continuità contributiva dei due anni prevista dalla legge. Niente ferie, niente paga secondo contratto, niente turni di riposo, orari di lavoro flessibilissimi e, alla fine, scaricata e senza neppure un minimo di ammortizzatore sociale.
Ma alla Cgil ci fanno o ci sono?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Brava Italia!

Messaggioda franz il 06/09/2011, 9:10

La situazione è drammatica e si corre verso il baratro.
In questi casi occorre rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni coraggiose.
Lo sciopero è una di queste? No, non credo che nei prossimi giorni, la BCE, l'europa ed i mercati avendo preso atto dello sciopero esclamino in coro "questa si che è la soluzione! Brava Italia!".
Lo sciopero non ricupera risorse e non identifica soluzioni. Dice solo no a quanto, confusamente e maldestramente, ha fatto il governo. Ma c'èra bisogno di uno sciopero per far capire che la manovra fa schifo? Non credo.
La CGIL tenta solo di cavalcare l'onda, di incassare una cedola politica. Di coalizzare il fronte del NO, che in Italia è sempre pronto a mettersi contro qualsiasi cambiamento, da chiunque proposto. Si sciopero' anche contro il governo Prodi, nel 2007.
Ed è proprio l'esistenza di questo variegato e composito popolo del NO (a destra come a sinistra) ad aver bloccato le riforme ed aver condotto il paese alla situazione odierna. Mettendosi contro riforme delle pensioni, della sanità, contro le liberalizzazioni (anche a destra, ricordate i tassisti romani?).
Questo sciopero è quindi un forte segnale per i mercati, per vedere quanto sono forti ed organizzate le resistenze al cambiamento. Per vedere se l'Italia vuole cambiare o continua per la sua strada, verso il baratro.
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Messaggioda matthelm il 06/09/2011, 9:28

Questa è l'operazione più "intelligente" di Bersani che non ha saputo resistere al richiamo della foresta.
Segnale chiaro che il PD sta solo con questa sinistra (idv e Sel) e con questo sindacato e che il Pd è un partito solo di sinistra. A qualcuno andrà bene ad altri no.
Si risparmi d'ora in avanti altri ridicoli appelli al terzo polo o agli altri sindacati, è inattendibile.

Attendiamo disperatamente leaders non agitprop. I Bindi i Letta e i Franceschini sono dolo soprammobili.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Messaggioda flaviomob il 06/09/2011, 15:35

http://www.facebook.com/pages/Tutta-col ... 0451459360

http://www.facebook.com/pages/E-tutta-c ... 5593032087

http://www.facebook.com/pages/Ricordiam ... 3395569205

http://www.facebook.com/pages/Ricordiam ... 7846341477

Facce sognà, faccialibro...

Per le notizie serie, invece:
cgil.it

06/09/2011 Ore 13:32:08
Puglia – Aderiscono allo sciopero anche CISL e UIL. Tra le migliaia di manifestanti in piazza a Bari anche diverse delegazioni di CISL e UIL. Una notizia che è stata data dal palco in piazza Prefettura ed è stata accolta con un forte applauso, ad esempio il pastificio Tamma, con 14 iscritti CGIL 14 su 54 dipendenti ha raggiunto il 90% di adesione allo sciopero. Mediamente le aziende metalmeccaniche hanno registrato il 70% di adesioni allo sciopero: Magneti Marelli di Bari, adesione dell'80%, quasi il doppio della rappresentanza CGIL; il 30% all'ILVA di Taranto; alla Sirti di Bari è stato raggiunto il 100% delle adesioni; alla Bosch il 60%; alla Getrag il 60%. Altri due dati significativi di adesione di CISL e UIL riguardano i vigili del fuoco di Foggia dove la CGIL ha un solo iscritto, mentre a scioperare è stato il 60% dei lavoratori e l'Agenzia delle entrate di Brindisi dove la CGIL ha 14 iscritti su 60 e l'agenzia oggi è rimasta chiusa. Tanti studenti, diversi assessori della regione puglia. In tutta la regione enti locali che hanno aderito oltre 50.


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Sciopero dei sindaci e ricorso alla Corte costituzionale

Messaggioda Iafran il 08/09/2011, 23:27

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... le/156109/

Anci contro la manovra: sciopero dei sindaci
e ricorso alla Corte costituzionale


Nonostante la manovra sia già stata votata in Senato con voto di fiducia, i comuni continuano a protestare e a cercare un confronto per ottenere modifiche al testo. Giovedì prossimo la mobilitazione.
Dopo il sì alla manovra del Consiglio dei Ministri i sindaci italiani si mobilitano, proprio come avevano fatto il 29 agosto scorso a Milano ...

. . . .
http://www.laprovinciadisondrio.it/stor ... a_manovra/

SONDRIO - Anche i sindaci scendono in piazza contro la manovra. L'associazione nazionale dei Comuni ha proclamato lo sciopero dei propri rappresentanti invitando i primi cittadini a riconsegnare, in via del tutto simbolica, al Prefetto la delega di ufficiali di Stato civile il 15 settembre prossimo. ... Il sindaco di Sondrio Alcide Molteni ...
. . . .
Ma cosa fanno questi qua? Ma chi si credono?
I sindaci d'Italia scendono in piazza a protestare ... senza l'autorizzazione del triunvirato (il "capo del merdaio" ed i due "sottocapi lealisti" CISL ed UIL)!
Devono essere impazziti a non riconoscere valore/risorsa la manovra del "governo" in carica.
Non c'è più religione (in Italia)?
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Re: Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Messaggioda trilogy il 09/09/2011, 12:33

Manovra, la Cisl chiama la Cgil
"Facciamo l'accordo sull'articolo 18"

Manovra, la Cisl chiama la Cgil "Facciamo l'accordo sull'articolo 18"
ROMA - Nonostante i contrasti ormai all'ordine del giorno, tra Cgil e Cisl sembra aprirsi un terreno di confronto. Il segretario della Cisl Raffaele Bonanni è disposto a un accordo con l'organizzazione di Susanna Camusso per quanto riguarda l'articolo 18. "Sì a un accordo sulla parte dell'articolo 8 della manovra che riguarda l'articolo 18 che la Cisl non ha intenzione di trattare e di gestire. Quindi, siccome vedo preoccupazione anche da parte della Cgil benissimo: siccome tutto è in capo al potere sindacale di Cgil, Cisl e Uil, dopo l' emendamento che abbiamo ottenuto, allora il sindacato stabilisca che non ne farà uso, credo che sia un fatto importante per rassicurare tutti", dice Bonanni.

"Spero non sia invece un elemento da tenere in piedi solo per fare confusione - aggiunge il segretario della Cisl - noi abbiamo detto dall'inizio: non lo abbiamo chiesto, non lo abbiamo voluto, ci interessa l'altra parte dell'articolo 8 che sorregge l'accordo del 28 giugno, mentre quella parte del 18 non ci interessa perchè non abbiamo mai visto un sindacato che licenzia i lavoratori, questo è così elementare. Quindi siccome alcuni dicono "siamo preoccupati", allora ci mettiamo d'accordo tra di noi, firmiamo la convenzione tra di noi, in cui diremo che non toccheremo mai l'articolo 18 e il problema è finito, se lo vogliono finire il problema. Se lo vogliono tenere in piedi è un'altra storia".

http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... ef=HREC1-1
(09 settembre 2011) © Riproduzione riservata
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Re: Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Messaggioda Robyn il 09/09/2011, 21:04

L'eccesso di rigidità dell'art 18 non ha permesso di estenderlo alle piccole aziende ai tempi della stesura dello Sl perchè le piccole aziende non possono reggere ad una tale rigidità.Questo ha determinato la dualità del mercato del lavoro senza rappresentanze sindacali e protezioni come avviene per le grandi aziende.Ma sicuramente l'eccesso di rigidità non è colpa dei sindacati o di Gino Giugni ma dal fatto che proveniamo dal paese in cui c'erano i padroni delle ferriere.In realtà la possibilità di derogare in casi limitati all'art 18 salva l'art 18 stesso.La regola del sindacato è sempre stata che il sindacato ti difende se fai il tuo,quindi questi casi possono essere affidati al consenso del sindacato.Il rebus è di semplice soluzione e il pasticcio lo ha fatto chi ha detto che si può licenziare con il consenso del sindacato.I sindacati non possono licenziare.Possono opporsi alla decisione di un datore di lavoro di non reintegrare un dipendente che fà il suo ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Cisl e Uil spaccate, la FIM domani sciopera

Messaggioda flaviomob il 15/09/2011, 7:32

Rosi Bindi: «Ci sono persone che ritengono che non si debba ricorrere a strumenti di lotta radicali, estremi, anche se pacifici, come quello che la Cgil ha scelto. Si assumano le loro responsabilità: noi non abbiamo dubbi da che parte stare»


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