Bene!!!
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Intervento conclusivo del segretario alla festa del Pd a Pesaro
10 settembre, 18:21
PESARO - "Confermiamo la nostra disponibilità a discutere di un passaggio, di una transizione che sia affidata a un governo più credibile davanti all'opinione pubblica nazionale e internazionale, credibile per discontinuità, per autorevolezza, per programma equo ed efficace di stabilizzazione". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, nel suo intervento conclusivo della Festa del Pd a Pesaro. Bersani invoca "un governo che possa reggere l'emergenza, dare il tempo per la riforma elettorale e portarci a un confronto elettorale con nuovi protagonisti, nuove idee e, finalmente con uno sguardo al futuro".
NO ZAVORRA, MANOVRA NON RISOLVE - "Non avremmo dovuto subito l'umiliazione di essere guardati come avviene in queste ore come una zavorra, come il rischio più grave per l'Europa. E' un'umiliazione che non accettiamo", ha aggiunto. "La crisi è mondiale, certamente. E noi abbiamo un'idea delle sue cause. Non è la stessa idea di chi ci ha portati fin qui, di chi ci ha portati al disastro e ancora dirige il traffico, ancora propone le sue rovinose ricette", aggiunge.
"Quest'ultima manovra in corso non può metterci fuori dai guai. Questa manovra dà per scontate cose che non possono succedere", ha aggiunto Bersani.
"Questa manovra non chiede soldi a chi ce li ha, chiede soldi a chi non ce li ha! Tutto il peso cade sui ceti popolari e sui ceti medi - sottolinea - E allora, fare presto, sì, ma fare bene! Fare solo presto senza fare bene significa essere daccapo il mese prossimo in condizioni sempre più difficili".
"Siamo diventati strapuntino del'europa e del mondo - ha proseguito Bersani - abbiamo perso colpi e posizioni in ogni campo misurabile della vita economica e civile, siamo finiti nell'epicentro della crisi. Ecco dunque le accuse che rivolgiamo al governo e alla maggioranza di Berlusconi e della lega. Non certo di aver provocato la crisi mondiale, non li accusiamo di questo".
"Li accusiamo - aggiunge - di aver accompagnato lo scivolamento impressionante dell'Italia sotto ogni parametro di confronto con i Paesi europei. Li accusiamo di aver mentito agli italiani occultando e ignorando la crisi e di aver aggravato la crisi con politiche dissennate. Li accusiamo di essersi occupati dei fatti loro e non dei fatti degli italiani. Li accusiamo di aver leso la coesione nazionale e sociale. Li accusiamo di aver svilito agli occhi del mondo la nazione".
ABBIAMO PROPOSTE PER MANOVRA PIU' EQUA - "Rivendichiamo una manovra più credibile perché più equa - ha affermato il segretario del Pd - . Siamo pronti alla camera, come eravamo pronti al Senato, a dare il contributo delle nostre proposte per una manovra forte. E non si dica per favore che quel che proponiamo non è possibile". "Risparmi per la pubblica amministrazione, risorse dalla rendita, dalle ricchezze, dai patrimoni", sono le direzioni in cui si muovono le proposte del Pd. "Per dare addosso alla gente comune è sempre tutto possibile, quando si disturba chi è al riparo tutto diventa impossibile, quando si tocca il bacino elettorale del centrodestra tutto è impossibile", aggiunge Bersani.
BERLUSCONI DEVE TOGLIERSI DA LI' - "Berlusconi deve toglierci di lì o ci porterà a fondo - ha proseguito Bersani - . Sento finalmente qualche voce autorevole, Confindustria e non solo lei, che allude all'esigenza di un passo indietro. Ma non abbiamo più tempo per le curve larghe, non l'avevamo nemmeno sei mesi fa", aggiunge.