ranvit ha scritto:Franz ha interpretato bene il mio intendimento. Su questo forum per anni si sono lette accuse sulle capacità "bovine" degli italiani. Mi aspetterei ora delle scuse![]()
ma la loro cultura politica li tiene lontani dai processi di innovazione e dalle richieste/domande che vengono dalla società.
Non è un problema di cultura politica...ma di gretta difesa delle posizioni di potere.
Vittorio
non credo vadano fatte delle scuse a nessuno, anche perché non credo che si debba registrare (ancora) una vera e consapevole presa di coscienza antidoto indispensabile alle sirene che proferiscono balle da TV e giornali dipendenti dal potere.
Il dramma della realtà di ciascuno e le paure sul futuro è stata la carica di contrasto alla morfina propinata.
Un certo modello d'informazione ha perso così la sua forza propulsiva in favore ad altri strumenti come la rete che prendere però come oracolo sarebbe un errore... "Amina" insegna.
Il popolo è sempre ben disposto a sentire le balle delle sirene... se ha la percezione che gli torni comodo, che ne abbia un tornaconto. Non sono affatto convinto che ragioni, nella sua maggioranza, per "bene comune", ma continui a ragionare per "interesse personale"... sposa la prima filosofia quando pensa che possa coincidere con la seconda... insomma... come si dice da noi: "pitost che nient l'è mei pitost" (piuttosto che niente è meglio piuttosto).
Adesso la moda è tornata ad essere quella dei fine anni '90 della società civile... poi basta conoscere e frequentare i "comitati" per accorgersi che per tanta parte in essa si muovono i transfughi di quella traversata del deserto che ha atomizzato la cosiddetta sinistra nella ricerca di quei distinguo per dimostrare di essere "più a sinistra" degli altri e, quando ciò non è, siamo solo in presenza di ragioni anagrafiche, ma non culturali.
Mi sembra che abbia bene sintetizzato ieri sera "l'antipatico" D'Alema: se non si fosse raggiunto il quorum, avrebbe perso il PD, siccome si è raggiunto, ha vinto la società civile.