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Lavorare il 1° Maggio?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda disallineato il 01/05/2011, 23:43

Oggi a Firenze, il 70% delle attività commerciali hanno tenuto aperto i negozi, grazie all'ordinanza del ns sindaco. Premetto che non sono simpatizzante di "sputacchino" Renzi ( così chiamato a causa della sua brutta caratteristica che lo fa accomuna ai lama), ma decisioni di questo tipo non possono che essere condivise.
E' evidente che ci sono forze politiche e sindacali ( sempre le stesse ) che sono ottusamente ed ideologicamente ferme su posizioni conservatrici che potevano essere comprensibili negli anni 60-70 ma che sono arcaiche nella ns epoca.
In citta' d'arte e/o metropolitane prese d'assalto dai turisti italiani e stranieri, è assurdo tenere negozi chiusi per legge. Deve essere data libertà a tutti quegli esercenti che ritengono una buona opportunità, aprire le loro attività proprio nel giorno della festa dei lavoratori. E' proprio perchè ci sono tanti lavoratori che fanno "festa" e quindi hanno opportunità di muoversi, visitare città, spendere, che è normale e ragionevole tenere gli esercizi aperti.
I soliti sindacalisti o rappresentanti di alcune forze politiche ideologicamente chiuse, adducono scuse che i lavoratori dipendenti sono costretti a lavorare nel giorno che dovrebbe essere "sacro" ed inviolabile. Mentre di sacro ed inviolabile dovrebbe essere il lavoro, non il non-lavoro.
Come se non bastassero gli ottusi istituzionali, oggi abbiamo anche avuto qualche timido ( per fortuna) episodio di picchettaggio davanti ad alcuni negozi seguite poi ( e questo è peggio ) da minacce esplicite agli esercenti che si "ostinavano" a tenere i negozi aperti. Questi gentili ragazzi appartengono ai soliti centri sociali, quelli che si definiscono pacifisti, a favore degli ultimi ( quelli che cercano lavoro e sperano di non trovarlo), a favore degli sfruttati. E per non smentire la loro ideologia hanno dimostrato ancora una volta il loro grado di civiltà e democrazia, minacciando persone che non si sono voluti "adeguare" al loro modo di pensare. Insomma i soliti fascisti rossi, che non sono mai morti e mai moriranno (ideologicamente parlando).
Nulla di nuovo. Purtroppo. Ancora un ringraziamento al ns sindaco "sparasaliva" Renzi che ha reso possibile il successo di questa iniziativa. di oggi, che si spera possa ripetersi anche negli anni venturi
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Re: Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda disallineato il 02/05/2011, 16:48

Parlando oggi con alcuni amici commercianti che hanno tenuto aperto ieri, 1° maggio, malgrado le minacce di alcuni attivisti della cgil che avrebbero voluto "democraticamente" ricordare che durante la festa dei lavoratori non si lavora, ho avuto il piacere di sentire la loro soddisfazione per il ritorno economico e per la gratitudine avuta dai turisti.
E' stat a una scelta giusta, indovinata, al passo con i tempi. Il nostro paese vive di turismo, dobbiamo tenere aperto sempre e aumentare le notti bianche come abbiamo fatto l'altra sera a firenze.
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Re: Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda disallineato il 03/05/2011, 19:21

Dopo aver parlato con i commercianti, ho avuto modo di dibattere con alcuni dipendenti che hanno avuto l'opportunità di lavorare per il primo maggio. Logicamente ci sono opinioni divergenti, ma tutti concordano su l fatto che è meglio lavorare un giorno in più che avere un occpazione che ti lascia a casa 6 mesi l'anno. Si sa che il commercio, molte volte ti costringe a lavorare nei giorni di festa ( basti pensare al periodo dell'avvento ) ma è anche vero che dare servizi al turismo è una prerogativa troppo importante per il ns paese. Il turismo è il nostro petrolio.

Ci sono migliaia di disoccupati o poco occupati che farebbero a gara per avere un posto, pur dovendo lavorare il primo maggio.
Quel giorno di festa non è più un tabu, per fortuna.
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Re: Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda disallineato il 03/05/2011, 22:07

Un sondaggio che poi è una curiosità fra i nostri amici forumisti.
Se vi chiedessero di lavorare il primo maggio ( immaginandosi che siete lavoratori dipendenti ), quale sarebbe il Vs parere, il Vs atteggiamento??
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cartellino gallo per disallineato

Messaggioda Moderazione il 03/05/2011, 23:39

viewtopic.php?p=35666#p35666
di disallineato il oggi, 22:07
di disallineato il oggi, 19:21
di disallineato il ieri, 16:48
di disallineato il 01/05/2011, 23:43

Come già avvisato ieri come messaggio privato, le regole del forum invitano a non mandare piu' di due messaggi consecutivi nello stesso thread. In particolare vanno evitati i thred in cui uno scrive e si risponde da solo.

Alla prima occasione avvisiamo il forumista privatatamete.
Poi segue un avviso pubblico (questo).
Dovesse capitare ancora la moderazione si riserva la facoltà di predere provvedimenti.


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Si raccomanda ai forumisti di non inviare più di due interventi consecutivi. Prima di inviare il terzo si prega di attendere un intervento almeno di altro forumista. Per i trasgressori verranno presi opportuni provvedimenti.
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Re: cartellino gallo per disallineato

Messaggioda disallineato il 05/05/2011, 10:57

Moderazione ha scritto:http://www.perlulivo.it/forum/viewtopic.php?p=35666#p35666
di disallineato il oggi, 22:07
di disallineato il oggi, 19:21
di disallineato il ieri, 16:48
di disallineato il 01/05/2011, 23:43

Come già avvisato ieri come messaggio privato, le regole del forum invitano a non mandare piu' di due messaggi consecutivi nello stesso thread. In particolare vanno evitati i thred in cui uno scrive e si risponde da solo.

Alla prima occasione avvisiamo il forumista privatatamete.
Poi segue un avviso pubblico (questo).
Dovesse capitare ancora la moderazione si riserva la facoltà di predere provvedimenti.


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Grazie per la precisazione alla moderazione, che talvolta appare molto inopportunamente censoria. Ma visto che siamo tutti ospiti di questo forum, dobbiamo attenerci alle sensibilità del padrone di casa, anche se nn condividiamo gli atteggiamenti.
Una precisazione: il cartellino che Lei mi ha sventolato sotto il naso, presumo sia giallo. Anche perchè un cartellino gallo non lo avevo mai sentito. Buon lavoro e grazie ancora per l'ospitalità.
...
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Re: Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda flaviomob il 11/05/2011, 1:28

PRIMO MAGGIO 2011

Grazie Renzi, grazie Moratti, grazie tutti voialtri tromboni: grazie a
voi il primo maggio, nonostante il concerto, è tornato una giornata
seria, un quarantotto, uno sciopero, un niente-di-regalato. Ai
bempensanti e ai monarchici fa di nuovo paura. “Sciopero, sempre
sciopero! Approfittano che il governo è troppo buono…”. “Glielo darei
io, il primo maggio! Tutti in Russia da Putin, li manderei!”. “Eppoi,
dove sono tutti ‘sti operai, oggigiorno? Tutti signori sono diventati,
stanno meglio di noi, stanno!”. “La verità è che non c’è più voglia di
lavorare, signora mia”.
Ma sì. Aggiungi guerre di Libia, nozze di principi, contrasti
diplomatici con la vicina Francia, miliardari bavosi, corazzate, papi,
pellegrinaggi: ma siamo nell’Ottocento! Un bellissimo Primo Maggio
fin-de-siècle, in cui la Fiat non è ancora (o non è più) una Fabbrica
ma una marca di cioccolatini o un club di finanza allegra: Ottocento!
Il Corriere, nell’ultimo elzeviro, richiama pensosamente all’ordine,
ché il momento è complesso; replicano i giolittiani che bisogna pur
pensare anche al progresso; Sua Maestà ammonisce questi e quelli e in
talune città, con mille difficoltà ma tutto sommato con sicurezza,
nasce una cosa strana, il sindacato.
“Ma davvero potremmo chiedere… venti lire?”. “Ma certo! Tutti insieme,
che ci possono fare?”. “Compagni! In questa giornata noi lavoratori…”.
“Tenente! Favorisca schierare la prima fila!”. “Dammi un bacio, dai!”.
“Perché in tutta la civile Europa le otto ore…”. “Per la seconda
volta, sciogliere l’assembramento!”. “No, no… Leva le mani…”.
“Francesi come prussiani nostri fratelli…”. “In nome della legge,
scioglietevi!”. “Disordini fomentati da agitatori socialisti…”. “Gli
storici interessi dell’Italia nel Mediterraneo…”. “Ohhh….”. “E dai
tanto poi ci sposiamo…”. “Tienila su! Tieni su quella bandiera!”.
“Com’è verde l’erba”. “Me la consegni!”. “No, è nostro diritto!”.
Buio. Colori dietro le palpebre. Corpi in terra. Tempo che passa.
Treni, trincee, rumori. Tempo che passa ancora. Tempo…
* * *
Bene, nell’Ottocento – per amore o per forza – ci si organizzava. Lo
sciopero. Il sindacato. Il partito. I discorsi insieme. La
rivoluzione.
Non si può fare più? Chiedilo alla Tunisia. E’ solo che è una cosa
diversa, un’altra cosa. Non c’è più zar nel Palazzo, è nello specchio.
E’ in quel mondo fasullo in cui ti fanno vivere fra tv e droga. Non
usano più baionette ma favole, non sono più forti di te fisicamente,
sei tu che tieni fermo te stesso con un sorriso felice sul viso
assente. Se batti le mani abbastanza forte – così, un bel “ciaff!” da
bambino – magari il rumore ti sveglia. Quello, o qualche cosa di
simile: non una rivelazione o un’idea (che altro avresti bisogno di
sapere?) ma semplicemente uno svegliarti. Un momento simbolico,
basterà questo.
* * *
Lo sciopero generale, contro la mafia e Marchionne. Il nostro
“partito”, che è la Fiom e Libera e tutto ciò che vive intorno ad
essi. Il nostro governo, i nomi dei nostri ministri e presidenti –
gente come Pertini o Caselli, non gente elucubrata nei palazzi -, la
nostra unità nazionale che è quella di Parri e De Gasperi, del
comandante Longo e del Cln. La nostra rivoluzione, coi lavoratori e le
donne in prima fila (disarmati e tranquilli, perché è una rivoluzione
e non un gioco) e le file dei carabinieri che si aprono lentamente per
lasciarli passare. Con una fucilazione di pernacchie, una grande e
liberatoria sghignazzata collettiva. Coi vecchi che si guardano allo
specchio, le puttane che arrossiscono, i procacciatori e i magnaccia
che corrono a nascondersi per un sentimento mai percepito.
Non è possibile, dici? Chiedilo ad Ahmed, a Ridah, ai nostri
concittadini tunisini. O anche a me se ti va, a me che ho visto quei
venti mesi del Sessantotto. Ci uccisero con Piazza Fontana, quella
volta. Ma forse quest’altra volta non ci riusciranno (ora, fra le
altre cose, c’è Obama).
Riccardo Orioles
www.ucuntu.org
www.gliitaliani.it


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Lavorare il 1° Maggio?

Messaggioda disallineato il 11/05/2011, 6:56

flaviomob ha scritto:PRIMO MAGGIO 2011

Grazie Renzi, grazie Moratti, grazie tutti voialtri tromboni: grazie a
voi il primo maggio, nonostante il concerto, è tornato una giornata
seria, un quarantotto, uno sciopero, un niente-di-regalato. Ai
bempensanti e ai monarchici fa di nuovo paura. “Sciopero, sempre
sciopero! Approfittano che il governo è troppo buono…”. “Glielo darei
io, il primo maggio! Tutti in Russia da Putin, li manderei!”. “Eppoi,
dove sono tutti ‘sti operai, oggigiorno? Tutti signori sono diventati,
stanno meglio di noi, stanno!”. “La verità è che non c’è più voglia di
lavorare, signora mia”.
Ma sì. Aggiungi guerre di Libia, nozze di principi, contrasti
diplomatici con la vicina Francia, miliardari bavosi, corazzate, papi,
pellegrinaggi: ma siamo nell’Ottocento! Un bellissimo Primo Maggio
fin-de-siècle, in cui la Fiat non è ancora (o non è più) una Fabbrica
ma una marca di cioccolatini o un club di finanza allegra: Ottocento!
Il Corriere, nell’ultimo elzeviro, richiama pensosamente all’ordine,
ché il momento è complesso; replicano i giolittiani che bisogna pur
pensare anche al progresso; Sua Maestà ammonisce questi e quelli e in
talune città, con mille difficoltà ma tutto sommato con sicurezza,
nasce una cosa strana, il sindacato.
“Ma davvero potremmo chiedere… venti lire?”. “Ma certo! Tutti insieme,
che ci possono fare?”. “Compagni! In questa giornata noi lavoratori…”.
“Tenente! Favorisca schierare la prima fila!”. “Dammi un bacio, dai!”.
“Perché in tutta la civile Europa le otto ore…”. “Per la seconda
volta, sciogliere l’assembramento!”. “No, no… Leva le mani…”.
“Francesi come prussiani nostri fratelli…”. “In nome della legge,
scioglietevi!”. “Disordini fomentati da agitatori socialisti…”. “Gli
storici interessi dell’Italia nel Mediterraneo…”. “Ohhh….”. “E dai
tanto poi ci sposiamo…”. “Tienila su! Tieni su quella bandiera!”.
“Com’è verde l’erba”. “Me la consegni!”. “No, è nostro diritto!”.
Buio. Colori dietro le palpebre. Corpi in terra. Tempo che passa.
Treni, trincee, rumori. Tempo che passa ancora. Tempo…
* * *
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sciopero. Il sindacato. Il partito. I discorsi insieme. La
rivoluzione.
Non si può fare più? Chiedilo alla Tunisia. E’ solo che è una cosa
diversa, un’altra cosa. Non c’è più zar nel Palazzo, è nello specchio.
E’ in quel mondo fasullo in cui ti fanno vivere fra tv e droga. Non
usano più baionette ma favole, non sono più forti di te fisicamente,
sei tu che tieni fermo te stesso con un sorriso felice sul viso
assente. Se batti le mani abbastanza forte – così, un bel “ciaff!” da
bambino – magari il rumore ti sveglia. Quello, o qualche cosa di
simile: non una rivelazione o un’idea (che altro avresti bisogno di
sapere?) ma semplicemente uno svegliarti. Un momento simbolico,
basterà questo.
* * *
Lo sciopero generale, contro la mafia e Marchionne. Il nostro
“partito”, che è la Fiom e Libera e tutto ciò che vive intorno ad
essi. Il nostro governo, i nomi dei nostri ministri e presidenti –
gente come Pertini o Caselli, non gente elucubrata nei palazzi -, la
nostra unità nazionale che è quella di Parri e De Gasperi, del
comandante Longo e del Cln. La nostra rivoluzione, coi lavoratori e le
donne in prima fila (disarmati e tranquilli, perché è una rivoluzione
e non un gioco) e le file dei carabinieri che si aprono lentamente per
lasciarli passare. Con una fucilazione di pernacchie, una grande e
liberatoria sghignazzata collettiva. Coi vecchi che si guardano allo
specchio, le puttane che arrossiscono, i procacciatori e i magnaccia
che corrono a nascondersi per un sentimento mai percepito.
Non è possibile, dici? Chiedilo ad Ahmed, a Ridah, ai nostri
concittadini tunisini. O anche a me se ti va, a me che ho visto quei
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volta. Ma forse quest’altra volta non ci riusciranno (ora, fra le
altre cose, c’è Obama).
Riccardo Orioles
http://www.ucuntu.org
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Il ns paese vive di turismo, che è la nostra industri a più importante.Far trovare i negozi chiusi, specialmente nelle citta' d'arte prese d'assalto dal turismo anche straniero, e' suicida.
Si puo' far festa anche in altro giorno. I totem non servono a niente.
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