Stanotte niente sonno ed eccomi qua a leggere ... (e poi scrivo).
Iafran, sono stato fuori per tenere delle conferenze in giro per il mondo
(in verità volevo un po' di riposo per mandar giù cose indigeste).
Come agnostico non escludo che possa esistere qualcosa (è un problema più grande di me) ma certamente non credo che esista un Dio simile a quello descritto.
Lo tsunami giapponese
"è stata un’esigenza della giustizia di Dio". !!!!!??????
Se questo è il 'buon' Dio dei credenti, sono contento di non esserlo. Però capisco il loro maggior attaccamento alla vita: hanno paura di incontrarlo lassù (Veronesi ha detto che i credenti sono più attaccati alla vita dei non credenti).
Spero per loro che siano pochi i credenti per i quali il loro Dio è capace di questa esigenza di giustizia (non capisco l'esigenza, né che centra la giustizia; forse per capirlo dovrei conoscere l'intero 'pensiero' di De Mattei, ma credo proprio che non m'interessi).
Visti i suoi titoli, credo che ci sia stato lo zampino della Chiesa per farlo arrivare là; credo che lui sia un suo uomo. E se la Chiesa tace, acconsente? E' quello il suo Dio? Andrebbe chiesto alla Chiesa di non interferire nelle nomine, ma è un lavoro improbo.
In quanto al ruolo, non penso che sia stato messo là a fare o indirizzare la ricerca; sarà una di quelle cariche 'premio' per le quali l'unico 'lavoro' è riscuotere il lauto stipendio (che serve a fargli superare il disagio), mentre il lavoro vero lo fa la bassa manovalanza dei veri ricercatori peggio pagati d'Europa.
Non escludo che un ricercatore non possa essere credente, ma che ricercatore è colui che non trova di meglio che addebitare al suo Dio ciò che non capisce o che 'fatica' a spiegarsi? Oltre al fatto che un ricercatore 'ricerca', mica sa già che trova; intendo come atteggiamento mentale.
Annalu dice: "
suona condanna definitiva per tutti coloro che non condividono la religione"; mi sa che è la posizione della Chiesa, non solo di De Mattei; è quella basata sul primo dei dieci comandamenti.
L'idea delle due identità, per cui in una veste si può anche dire una bestialità ma nell'esercizio delle funzioni si può essere altro, non mi convince. E' quella per cui il prete dice: 'fate come vi dico, non come faccio', con tutto quel che segue. Non mi convince perché non ci credo nello sdoppiamento (se non in casi patologici): chi la pensa in un certo modo opera pure di conseguenza. Se per caso ne avesse facoltà, De Mattei potrebbe finanziare o meno una determinata ricerca in funzione del suo credo. E' questo che lo rende inadatto al ruolo, secondo me.
Comunque, vorrei che una passeggiatina a Fukushima la facesse; forse, da buon cattolico, tornerebbe contrito e pentito; oppure direbbe che è stato frainteso, chissà.
cardif