Loredana Poncini ha scritto:Concordo, Iafran, e aggiungo che non è neppure più necessario turarsi il naso, perché la puzza, in politica, è tale, e da tempo, che i vari "gabinetti" han reso il naso assuefatto a quasi tutti gli odori ed ai loro miscugli...
Un esempio ?
Mettiamo che per amor di patria mi decida ad andare a crocettare una lista (precotta!) del partito che si fregia d'incarnareil nuovo ulivo; qualcuno dei nominati, appena un venticello più consono ai suoi interessi ( di cadreghin,temo,in primis!) spira atrove, eccomelo abbracciato ai casini! (per non dir di peggio, in tema di conservatorismo tutt'altro che moderato...)
E allora ?
Allora, sorelle d'Italia, e fratelli miei, soltanto una APPLICAZIONE VERA DELLO STATUTO DEL PD mi convincerà a convincere me e quindi le persone con cui discuto di politica ad andare a crocettare Tizia, Caia e Sempronia...

Vedi Loredana, l'applicazione dello Statuto ha un senso, ma senza una posizione netta potrebbe portare verso un'applicazione cavillosa dei suoi articoli tale da sfumare i buoni propositi iniziali.
Affinché le cose vadano avanti, con tutti i carichi di passione e intelligenza che un partito di centrosinistra può sfornare, occorre che le correnti politiche interne si concretizzino attorno a delle persone, le quali poi, nello discutere del programma di governo, si scontrino in una vera e propria primaria.
Qualcuno potrebbe dibattere su questa posizione affermando che tale processo farebbe perdere una parte dell'input politico globale in quanto la "nucleazione" attorno ad un persona di ideali più o meno condivisi è un processo riduttivo, ovvero riduce alle posizioni di un gruppo o di un singolo le aspettative di tutti gli altri. A questa opposizione però occorre ricordare che fino ad ora non è stato scoperto altro sistema che questo.
Il governo, che sia del Paese, del Partito, della sezione di partito, dell'associazione sportiva...ecc, necessita di un gruppo dirigente comandato da un leader.
A livello politico, se non nel dibattito politico in una vera e propria elezione primaria, nella quale le varie correnti politiche si scontrano attraverso i propri leader, mettendo a nudo i propositi di governo ai loro elettori, anche raggiungendo accordi fra le parti e compromessi politici pre-elettorali, in quale altro modo efficace e democratico, cioè che rappresenti veramente una sintesi politica il più possibile vicina alle volontà dell'elettorato, si potrebbe scegliere il gruppo dirigente che si presenta agli italiani per il governo del Paese?
Gabrive
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.