Verrà la renaissance del centrosinistra

[cardif]

Si muove qualcosa.
Franceschini in Parlamento: "Berlusconi di dimetta"
http://www.dariofranceschini.it/
Intervento chiaro, semplice e lineare: non contro Berlusconi ma per l'Italia. Non è stato contestato nemmeno dai banchi dell'opposizione, cosa che succede ogni volta che si parla contro Berlusconi.

Bersani: "Dieci milioni di firme per mandare a casa Berlusconi"
http://tv.repubblica.it/dossier/caso-ru ... ref=HREA-1

E dopo? Verrà la renaissance.
Franceschini ottimo leader. Oppure Rosy Bindi. Forse anche altri.
Bersani: certamente affidabile. Ma è bassa la resa mediatica, che conta parecchio ai fini elettorali.
Veltroni ha già dato il suo contributo: "correre da soli" ma con Di Pietro; non nominare "il capo della coalizione a noi avversa", scegliere Calearo, "siamo una grande forza di opposizione". Le sue velleità sono minoritarie. Sta bene così.
Vendola deve capire che elettoralmente farebbe perdere voti al centro. Sarà un ottimo ministro in più di un dicastero.
L'IDV potrà perdere quell'1,6% di suoi sostenitori che si sentono di destra, secondo un sondaggio; ma è una perdita accettabile.
Un'alleanza PD, SEL e IDV è collocata con chiarezza a centrosinistra nel suo elettorato. Un'alleanza che può essere di governo.
Una campagna elettorale "per risanare l'Italia".
Non dico di non nominare Berlusconi (errore già fatto). Anzi: presentarlo come un aspetto secondario perché ormai lui sta perdendo a causa del suo stesso operato: inefficienza di governo e vita privata.
Insistere sul governo uscente come quello della propaganda, del non fare: non risolve i problemi; li sposta solo nel tempo (ad esempio: ha tolto l'ici e mette l'imu).
Una campagna con la promessa di un governo che si impegni per il lavoro, per il futuro dei giovani, per il funzionamento la giustizia, per l'equità sociale.
Un risanare che diventa ricostruire valori morenti, rigenerare le forze vive, ecc ecc

Dall'altro lato: Fini ormai si è affrancato dalla subalternità del suo sdoganatore. Casini prima o poi capirà che il futuro dell'Italia non deve necessariamente contenere la presenza di Berlusconi. Se decidono di rendersi autonomi politicamente da lui, potranno anche acquisire i "responsabili". Anche questi capiranno che forse è più sicuro il posto offerto dal Polo della Nazione che quello offerto da Berlusconi.

Non sarà quella quindicina di "interruttori di dibattiti" che sono di continuo in tv a difenderlo che riusciranno a salvare Berlusconi dal suo futuro.

E' mezzogiorno e sto sognando!