IL PREMIER: «SERVE NUOVA GENERAZIONE DI POLITICI»
Berlusconi: «Lascerò, ma solo ai giovani»
Nuovo affondo contro Fini e Casini: «Basta con i maneggioni della politica, incoerenza totale»
MILANO - «Sono assolutamente consapevole che ho una certa età e che dovrò lasciare prima o poi, ma passerò il testimone quando avrò terminato il programma e comunque mai ai maneggioni della vecchia politica». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante il suo intervento ad una manifestazione di sostegno del Pdl a Roma. «Il testimone - aggiunge - lo passerò alla nuova generazione di politici».
AFFONDO CONTRO FINI E CASINI - «Casini ha il solo fine di far fuori Silvio Berlusconi per prenderne il posto», ha aggiunto. «C'è un'incoerenza totale da parte di questi signori (con allusione a Fini e Casini, ndr) che fino a ieri sono stati con noi e che sono passati dalla Bossi-Fini al voto agli immigrati, dal presidenzialismo al premio di maggioranza. Questi signori che per ambizioni personali ora si mettono con la sinistra e vogliono consegnare anche il governo del Paese alla sinistra. Gli italiani devono saperlo». Un attacco che suona come una precisa risposta a quanto affermato sabato dal presidente della Camera: «Questi signori usano mezzi di propaganda indebiti - afferma infatti Berlusconi. - Ieri hanno detto che bisognava dirlo agli aquilani che ci sarebbero voluti anni per mettere a posto tutto. Ma noi lo abbiamo detto. Sappiamo bene che per il centro dell'Aquila serve un esame preciso di ogni singolo edificio. Loro usano insomma argomenti che non stanno né in cielo né in terra».
«SONO IO LA STAR» - Dopo aver definito «maneggioni», «seconde file» e «professionisti della politica» quelli che vogliono «farlo fuori», Silvio Berlusconi si è autodefinito una «star» della politica internazionale. «Pensate ad uno di questi seduto ad un tavolo internazionale a difendere le posizioni dell'Italia», ha detto il premier nel corso di un collegamento telefonico con una manifestazione del Pdl a Roma. Poi, ricordando i recenti vertici internazionali, il presidente del Consiglio ha aggiunto: «Io sono stato la star». «Tutti venivano a farsi le foto con me», non solo per «la mia esperienza» ma anche perché tutti mi conoscono come un «tycoon e non solo per essere un politico».
«LA FINE DELLA GRECIA» - «Facendo quello che vorrebbero fare questi signori nuovi alleati con la sinistra, si aprirebbe una situazione di instabilità e potremmo diventare bersaglio della speculazione internazionale come la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo e altri paesi. Sarebbe un rischio tragico», ha aggiunto Berlusconi. Il nostro intento, ha proseguito il presidente del Consiglio, è quello di terminare la legislatura «tenendo i conti in ordine ed evitando che il paese precipiti in una crisi e in una instabilità che anche le agenzie di rating dicono sia il rischio maggiore per il nostro paese». Perché, ha aggiunto, «le agenzie internazionali ci hanno confermato le tre A ma hanno detto che ciò è sottoposto ad una condizione: il mantenimento della stabilità di governo» ma, ha concluso, «facendo quello che vogliono fare potremmo diventare bersaglio della speculazione».
«IL 14 AVREMO LA MAGGIORANZA» - E poi l'ultimo affondo di Berlusconi: «Il 14 dicembre io sono convinto che avremo la maggioranza sia al Senato che alla Camera, perché non credo che nessuno possa essere così credulone da seguire degli aspiranti leader politici di partito che portano avanti un progetto di distruzione della credibilità del Paese. Molti di questi capiranno e si pentiranno e torneranno da noi e così potremo completare la legislatura». Il premier ha ancora una volta attaccato la stampa: «In questo periodo è importante attivarsi per far giungere alla gente le nostre posizioni, al di là di quello che le fa giungere la stampa la cui grande maggioranza è contro di noi». E sulle rivelazioni di Wikileaks: «Posso garantire sui miei figli e sui miei nipoti che non ho mai guadagnato neanche un dollaro» da affari con Mosca. «Vado solo in giro a fare l’interesse del Paese».
Il Corriere Redazione online
05 dicembre 2010 (ultima modifica: 06 dicembre 2010)