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Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda ranvit il 19/11/2010, 21:32

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/1 ... ref=HREA-1

IL CASO
Mafia, la Corte su sentenza Dell'Utri
"Fu mediatore tra boss e Berlusconi"
Depositate le motivazioni con cui i giudici di Palermo hanno condannato a 7 anni il senatore Pdl per concorso esterno in associazione mafiosa. Era uno "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e il premier
Marcello Dell'Utri
PALERMO - Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto una attività di "mediazione" e si sarebbe posto quindi come "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale Dell'Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni 1 di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nelle 641 pagine depositate in cancelleria i giudici di Palermo spiegano il perché della condanna, legata ai fatti avvenuti fino al 1992, mentre il senatore è stato assolto per quelli successivi. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Sergio La Commare e il relatore Salvatore Barresi, gli hanno ridotto la pena dai nove anni comminati in primo grado a sette anni.

Per i giudici, Dell'Utri "ha apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso". In particolare, l'imputato avrebbe inoltre consentito ai boss di "agganciare" per molti anni Berlusconi, "una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo che di lì a qualche anno sarebbe diventata un vero e proprio impero finanziario ed economico". Per questi motivi la Corte ritiene "certamente configurabile a carico di Dell'Utri il contestato reato associativo".

(19 novembre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda Iafran il 20/11/2010, 0:30

ranvit ha scritto:Mafia, la Corte su sentenza Dell'Utri
"Fu mediatore tra boss e Berlusconi"
... Per i giudici, Dell'Utri ... avrebbe inoltre consentito ai boss di "agganciare" per molti anni Berlusconi, "una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo... Per questi motivi la Corte ritiene "certamente configurabile a carico di Dell'Utri il contestato reato associativo".

Ma no! Non è possibile che B. poteva ritenersi "una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo". Lo vogliono far scoppiare di soddisfazione. BUMMMM! ... e saltano tutti i bottoni del doppio-triplo-quadruplopetto!
Non possono "attentare" alla sua vita in questo modo!
Gli prende un colpo veramente ... gonfiarlo così tanto! :o
In fin dei conti chi di megalomania ferisce di megalomania perisce. :x

Bando agli scherzi, si sapeva benissimo che B. era un depositario dei soldi dell'onorata società (mi sembra che lo avesse detto Falcone), bisognava solo provarlo.
Ma anche un "fessacchiotto" tenderebbe a far di tutto per nascondere le prove e di imbrogliare le acque e il "nostro", dalla posizione che è andato ad occupare (per grazia ricevuta dai compari), si è preoccupato solo di "mettere i bastoni fra le ruote" alla Magistratura, invidiosa perché "rossa" e ... perché politicizzata.
A lui faceva eco il coro dei suoi "scudieri", quando ripetevano la cantilena "che non si può pensare di abbattere con le inchieste giudiziarie un governo voluto dalla maggioranza degli elettori".
Alla fine, una particolare menzione agli avvocati del "premierissimo" (Previti, Dotti, Pecorella, Pacifico, Taormina, Ghedini, etc) che venivano o sono pagati dai contribuenti italiani per contrastare la Magistratura.
'Mazza che gioco perverso, alla faccia degli italiani!
Ma ancora non ne siamo fuori!
Gli amplificatori mediatici si faranno sentire porta a porta, giorno dopo giorno.
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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 21/11/2010, 1:32

Eppure quante volte i 'centristi' hanno votato con la destra sulle autorizzazioni a procedere, autorizzazioni alle indagini (o all'utilizzo di intercettazioni), autorizzazioni all'arresto...
Povera Italia, che memoria corta!!!


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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda Iafran il 25/11/2010, 16:21

ranvit ha scritto:http://www.repubblica.it/cronaca/2010/1 ... ref=HREA-1
PALERMO - Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto una attività di "mediazione" e si sarebbe posto quindi come "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale Dell'Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni 1 di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

In un Paese normale questa situazione avrebbe creato un coro di indignazione popolare, se non ci fossero state in anticipo le dimissioni dell'interessato principale, fortemente in imbarazzo solo a sentire proferire delle semplici illazioni.
Dato che non sono semplici "illazioni", il "premierissimo" (l'interessato principale) deve resistere il più a lungo possibile, non per le motivazioni "spernacchianti" che ha pronunciato l'on. Bocchino ("Berlusconi ha detto che Palazzo Chigi è mio, l'ho costruito io, lo devo lasciare a Piersilvio e a Marina" ), ma per ostacolare il corso che la Magistratura farebbe in un Paese normale (espletare tutte le inchieste giudiziarie a suo carico).
Invece questo "Highlander lombardo", colluso con la mafia, è andato ad occupare un ruolo istituzionale tramite il quale può bloccare delle leggi e può farne altre, a protezione della sua persona e/o dei suoi "compari".
Più dura in questo ruolo istituzionale più ritarda "la risposta" che lui e i suoi "compari" devono dare alla giustizia italiana!
L'Italia, con questa masnada di governanti, ha perso, infatti, l'immagine di civiltà che si era costruita!
"L'antiberlusconismo" non nasce per antipatia verso il personaggio, ma per favorire un ritorno delle Istituzioni al loro specifico ruolo e che l'osservanza delle leggi da parte di ognuno sia alla base della nostra Repubblica.
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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 26/11/2010, 0:04

Ma a questo punto, visto tutto il potere che detiene il gran biscazziere di Arcore, si può parlare di semplice collusione con la mafia? O si può considerare egli stesso uno dei massimi punti di riferimento, nella mappa del potere italiano, di Cosa Nostra?


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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda Stefano'62 il 26/11/2010, 0:19

Noi in romagna abbiamo un modo di dire molto esauriente per questi casi:
"In galera.... !!!"
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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda Iafran il 26/11/2010, 0:47

(flaviomb)
Il 16 settembre 2008, nel 30° anniversario della morte di Peppino Impastato, i gruppi consiliari "Uniti con Dario Fo per Milano" e "Rifondazione comunista", hanno organizzato a Palazzo Marino un Dibattito pubblico su:
Mafia e potere a Milano a 100 passi dal Duomo.
Fra i relatori anche Gianni Barbacetto che ha trattato il tema: La presenza mafiosa a Milano (in tre video).
Puoi guardare questo sito, se non lo conosci già:
http://www.youtube.com/watch?v=undtB_up ... sponse_rev
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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 26/11/2010, 13:51

E intanto, nel cuore della ricca, operosa Brianza... LA MAFIA

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... nto/78928/

(strano non trovo tracce della nuova sul corriere.it! nemmeno facendo una ricerca sulla parola 'Desio'... complimenti!!!)


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'Milano come Palermo'

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 12:04

Cronaca | di Gaetano Pecoraro

27 novembre 2010


Sos Racket: “Stop sciopero della fame”
Pd: “Un emendamento per le vittime di usura”

Il presidente dell'associazione era a digiuno da una settimana per ottenere un impegno concreto per modificare la legge per le vittime di usura

Frediano Manzi, fondatore dell'associazione Sos Racket e Usura
Un bicchiere d’acqua, un pacchetto di crackers e un mandarino. Frediano Manzi, presidente di Sos racket e usura ha interrotto lo sciopero della fame e della sete iniziato lo scorso 19 novembre. La protesta radicale aveva un obiettivo preciso: apportare alcune modifiche alla legge per le vittime di usura (n. 108, del 7 marzo 1996), che, secondo Manzi “non permette a casalinghe, dipendenti, immigrati, vittime di usura, di accedere al fondo di solidarietà”. Il numero uno dell’associazione antiracket ha deciso di ricominciare a mangiare solo dopo l’impegno preso da Emanuele Fiano, deputato e presidente del forum Sicurezza del Partito Democratico. “Presenterò un emendamento alla Camera che conterrà le richieste di Sos Racket e usura”. I due si sono incontrati a Nerviano, un piccolo centro alle porte di Milano, insieme a Salvatore Borsellino, ai giovani militanti dell’Italia dei Valori e delle Agende rosse.

“Accesso al fondo di solidarietà per le categorie oggi escluse. Possibilità per gli imprenditori di ottenere in tempi brevi gli aiuti dello Stato. No al potere delle lobby all’interno del Comitato nazionale antiracket”. Sono queste le richieste raccolte dall’ Onorevole Fiano. Le cifre presentate da Manzi non lasciano dubbi sulla gravità della situazione. “In Italia sono 600.000 le persone che si piegano al malaffare, 200.000 commercianti. Per questo “chiediamo la modifica della legge sull’usura che di fatto non permette l’accesso al ‘Fondo di solidarietà per le vittime’ a chi non possiede un’ attività imprenditoriale né una partita Iva”.

Richieste fatte proprie dall’esponente del Pd che aggiunge: “Se le denunce sono poche lo si deve anche allo scarso sostegno delle autorità. Per questo presenteremo anche una risoluzione per chiedere al governo la riduzione dei tempi di erogazione dei fondi. Secondo i dati forniti dall’associazione di Manzi, ci vogliono dai tre a cinque anni per utilizzare i soldi. Un tempo troppo lungo per chi subisce le minacce degli strozzini”.

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia nel luglio del 1992, testimone diretto e vittima degli anni del terrore mafioso a Palermo, non ha dubbi: “A Milano succede esattamente quello che avveniva 40 anni fa a Palermo. Ma con un gravissimo problema: la gente in Sicilia sapeva quello che succedeva perché vedeva i morti ammazzati per strada. Al nord, dove i morti ci sono ma non si vedono, c’è una sorta di rifiuto. Eppure sono tante le vittime: è la gente che perde il posto di lavoro, la gente che si lascia morire in solitudine come i suicidi delle vittime di usura. Di tutto questo non ci si rende conto”.

Soddisfazione da parte di Manzi. “Adesso sto meglio perché ho visto la società civile prendere coscienza e muoversi. C’è l’impegno da parte di parlamentari di primo piano, come Fiano e altri esponenti dell’Italia dei valori. Finalmente la politica mostra interesse per una situazione che noi denunciamo da 14 anni. Quello di oggi non è un successo personale o della nostra associazione, ma delle oltre 600 mila persone che ogni anno finiscono in mano agli usurai”.


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Re: Dell'Utri - Fu mediatore tra boss e Berlusconi

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 13:02

Ancora mafia in Lombardia...

dal blog di Beppe Grillo

C'è chi va in televisione e denuncia senza fare i nomi e chi, invece, li fa guardando in faccia le persone coinvolte. Cesare Del Frate, del MoVimento 5 Stelle di Pavia ha elencato nomi di affiliati alla 'ndrangheta e di amministratori pubblici durante un incontro del consiglio comunale fino a quando è stato interrotto. Il presidente Raffaele Sgotto del Pdl, gli ha tolto la parola spiegando che la città intera conosce i nomi emersi dalle intercettazioni. Sgotto probabilmente li sa a memoria, li recita prima di dormire come una ninna nanna.

Testo intervento Cesare Del Frate consiglio comunale di Pavia.

Voce in aula: "Il Consiglio Comunale vi prego, né la maggioranza, né la minoranza, né il pubblico, premetto che si applauda, è una sala dove bisogna fare silenzio, ascoltare e parlare, basta non esistono gli applausi, se qualcuno vuole applaudire può andare giù nella saletta e applaudire sotto perché in Consiglio Comunale non si applaude nessuno!"

Cesare Del Frate: Sono Cesare Del Frate del Movimento Cinque Stelle, sono qua a nome del Movimento e vi ringrazio per l’opportunità, prima del mio intervento vorrei ricordare che il Sindaco aveva promesso di, in seguito alla nostra lettera aperta, organizzare un incontro aperto con i cittadini, speriamo che questa possa essere la sede in cui annuncerà la data di quell’incontro. Le falde di Montecity a Rogoredo sono avvelenate da cadmio, cromo esavalente, cloroformio e arsenico. La Direzione Antimafia sta indagando circa un probabile coinvolgimento della ‘ndrangheta nello versamento di veleni e nel movimento terra all’interno delle opere di bonifica di Grossi.
Questi fatti andrebbero ricordati a Rosanna Gariboldi, che ha patteggiato due anni e un risarcimento milionario per l’accusa di avere riciclato centinaia di migliaia di Euro provenienti da questa operazione. Questi fatti andrebbero ricordati a Giancarlo Abelli che era procuratore di quel conto corrente a Montecarlo e che si vanta della sua amicizia con Grossi. Quel Grossi che vinceva tutti gli appalti, a Santa Giulia ha lavorato con la ditta Sadi di Torino. Le parole di Grossi sulla ditta Sadi : " La Sadi era in mano a un clan malavitoso calabrese", si riferivano al clan dei Mazzaferro che opera anche nella nostra Provincia.
Veniamo alle elezioni regionali, tutte le citazioni che vi leggerò sono delle intercettazioni, ascoltiamo le parole di Chiriaco (ex direttore ASL di Pavia, ndr) circa la candidatura di Abelli, di quell'Abelli che spesso e pubblicamente interviene delle questioni interne alla maggioranza pavese. Chiriaco dice:"Abelli va benissimo, e poi deve fare, deve fare l' assessore alle infrastrutture, che ha il lavoro di Mortara, può fare quel cazzo che vuole, poi lui ha testa..ma nei prossimi anni c'è l'EXPO 2015, ma sai cosa c’è da fare nei prossimi 5 anni, proprio a livello di infrastrutture? Ma hai voglia!" Vicesindaco Centinaio, secondo Chiriaco lei si oppose ad alcune candidature alle comunali. Se questo è vero, e non abbiamo di dubitarne, è una cosa che le fa onore. Consigliere Fraschini, lei ha speso parole severe su queste vicende, complimenti. Consigliere Ferloni, lei ha avuto la posizione più chiara e coraggiosa, a lei va la nostra stima. E anche al Consigliere Ottini che propose la costituzione della Commissione Antimafia. A voi e a tutti i politici onesti e competenti che siedono in Consiglio e in Giunta chiediamo: "Le parole di Chiriaco su Abelli non vi riempiono di rabbia e indignazione?".
A qualcuno dispiacerà, ma sappiamo fare tutti i distinguo del caso le nostre analisi sono perfettamente lucide e le nostre denunce operano con precisione chirurgica. Abelli ha rinunciato al seggio in Lombardia, ma tutti sappiamo quale sia la sua influenza la sicurezza. Di lei signor Sindaco, Abelli, il suo Pigmalione, ha detto: "E' giovane ma ha la sapienza di farsi guidare". Pino Neri al 41bis con l'accusa di essere il capo della 'ndrangheta lombarda, di Abelli, in occasione delle regionali, disse: "Ora ci corteggiano tutti!..., Abelli gli ho detto, senti, ci sono dei gruppi, delle sezioni, dal gruppo Filippi che facciamo le perdiamo o vuoi che le recuperiamo noi?...no, no, assolutamente vogliamo recuperarle noi" ha detto!. Signor Sindaco, lei ha definito Chiriaco un "mitomane" che non aveva nessuna influenza sul Pdl. Noi 5 Stelle ci chiediamo: "Chi è il mitomane in queste vicende?". Un'altra dichiarazione d'amore di Chiriaco per Abelli: "Il culo per Giancarlo me lo faccio io". Parliamo ora del Consigliere Dante Labate, che Chiriaco definisce "fratello". Signor Labate, perchè Chiriaco lo chiama fratello? E perchè lei, il 24 febbraio 2010 si rivolge a Pino Neri con il vezzeggiativo "Pinuccio"? Lo chiama ancora così anche adesso che è al 41bis? In un'altra telefonata...
[il Presidente del Consiglio Sgotto interrompe]
Cesare Del Frate: Di fronte a questi fatti e a questi atroci sospetti, il MoVimento 5 Stelle, anche a nome di tutti i cittadini onesti di Pavia, ha una sola richiesta: "Dimissioni, dimissioni, dimissioni".


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