Il disagio nasce dal disprezzo della società. Già.
Però non so se la Chiesa parla di disprezzo. In quello che ho riportato hanno parlato di disordine, difetto, peccato; e comunque di qualcosa da nascondere.
E' vero, comunque, che nella società il disprezzo c'è. Io nel mio piccolo non partecipo, perché non disprezzo. Sarei contento che non lo facessero nemmeno altri, soprattutto se disprezzano su 'consiglio' di chi professa l'amore tra gli uomini, da chi in chiesa dice: "scambiatevi il segno della pace"; e che anche se non parla di disprezzo, comunque lo fomenta, creando danno nella società.
E poi: perché il disprezzo in questo caso? L'essere 'naturale' è essere maschio e donna; il gay, essendo fuori natura, è da disprezzare? Non è razzismo questo (in senso lato, non legato alla razza)?
Certo ognuno ha i suoi valori. La Chiesa questo 'valore' ed altri; il matrimonio, per esempio. Un mio valore è il disprezzo per il razzismo ed i razzisti, per esempio.
La Chiesa disprezza anche i divorziati? O no? O i valori li usa a seconda; fa differenza tra figli e figliastri?
E a seconda di che? Della convenienza? Se dò alla chiesa l'8 pm mi tratta bene?
E se fossi gay e donassi l'8 pm, la Chiesa che farebbe: mi disprezzerebbe perché gay e mi apprezzerebbe perché dò soldi?
Sono io che non capisco, comunque le domande le ho poste. Chissà che un Vescono non le legga e mi risponda.
Nel frattempo personalmente, per quel che serve, invito all'antirazzismo (contro chiunque, naturalmente).
cardif