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Vescovi a confronto

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Re: Vescovi a confronto

Messaggioda cardif il 07/02/2010, 1:59

Il disagio nasce dal disprezzo della società. Già.
Però non so se la Chiesa parla di disprezzo. In quello che ho riportato hanno parlato di disordine, difetto, peccato; e comunque di qualcosa da nascondere.
E' vero, comunque, che nella società il disprezzo c'è. Io nel mio piccolo non partecipo, perché non disprezzo. Sarei contento che non lo facessero nemmeno altri, soprattutto se disprezzano su 'consiglio' di chi professa l'amore tra gli uomini, da chi in chiesa dice: "scambiatevi il segno della pace"; e che anche se non parla di disprezzo, comunque lo fomenta, creando danno nella società.
E poi: perché il disprezzo in questo caso? L'essere 'naturale' è essere maschio e donna; il gay, essendo fuori natura, è da disprezzare? Non è razzismo questo (in senso lato, non legato alla razza)?
Certo ognuno ha i suoi valori. La Chiesa questo 'valore' ed altri; il matrimonio, per esempio. Un mio valore è il disprezzo per il razzismo ed i razzisti, per esempio.
La Chiesa disprezza anche i divorziati? O no? O i valori li usa a seconda; fa differenza tra figli e figliastri?
E a seconda di che? Della convenienza? Se dò alla chiesa l'8 pm mi tratta bene?
E se fossi gay e donassi l'8 pm, la Chiesa che farebbe: mi disprezzerebbe perché gay e mi apprezzerebbe perché dò soldi?
Sono io che non capisco, comunque le domande le ho poste. Chissà che un Vescono non le legga e mi risponda.
Nel frattempo personalmente, per quel che serve, invito all'antirazzismo (contro chiunque, naturalmente).
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Vescovi a confronto

Messaggioda franz il 07/02/2010, 9:59

cardif ha scritto:Il disagio nasce dal disprezzo della società. Già.
Però non so se la Chiesa parla di disprezzo. In quello che ho riportato hanno parlato di disordine, difetto, peccato; e comunque di qualcosa da nascondere.
....
E poi: perché il disprezzo in questo caso? L'essere 'naturale' è essere maschio e donna; il gay, essendo fuori natura, è da disprezzare? Non è razzismo questo (in senso lato, non legato alla razza)?
Certo ognuno ha i suoi valori. La Chiesa questo 'valore' ed altri; il matrimonio, per esempio. Un mio valore è il disprezzo per

La Chiesa sottolinea una condizione di "anormalità", un essere fuori dalla norma. La società poi fa il resto, perché tutte le società antiche sono costuite attorno al rifiuto ed all'isolamento di chi è fuori da una certa norma. Che si chiamassero barbari, selvaggi, incivili, stranieri, extracomunitari, clandestini o altro. I bambini sono lo specchio di queste operazioni di disprezzo, perché durante la loro crescita assorbono tutto quello che famiglia e società passano loro e poi rendono, col linguaggio e senza peli sulla lingua quanto hanno assimilato. Tra gli insulti che bellamente bambini e ragazzi si scambiano c'è quello di "frocio". I bambini qui mostrano il modo palese quello che la società disprezza o semplicemente censura. Il diverso. Diverso sul piano dell'aspetto e del linguaggio (paura dello straniero) e diverso sul piano del comportamento (il pazzo) e degli orientamenti sessuali (l'omosessuale). Non so come andassero le cose anticamente ma ritengo che mentre la paura dello straniero ed il timore verso la pazzia abbiano anche un senso logico, quello verso gli omosessuali sia relativamente recente. Probabilmente le religioni politeiste ed animiste non si ponevano alcun problema in merito all'omosessualità mentre l'analisi delle attuali religioni monoteiste è chiara. Tutto (la natura stessa) dicende da Dio per cui non c'è spazio per il disordine e per una cosa "innaturale", non finalizzata. Se si ammettesse l'omosessualità bisognerebbe ammettere che è Dio che l'ha creata (come ha creato Adamo ed Eva). Va detto pero' che sia l'islam che il critianesimo tendenzialmente non condannano gli orientamenti sessuali fuori norma ma gli atti omosessuali. Piu' precisamente il concetto cattolico è che si condanna il peccato, ma si vuole salvare il peccatore. Questo è possibile pero' solo se uno ammette di aver peccato, di essere un peccatore. Il che ci porta al fulcro del problema. Chi non ammette di essere un peccatore, chi non si pente, non puo' partecipare a tutti i riti previsti per chi è OK. C'è una logica, anche se si basa su un errore logico di base e sfocia in una discriminazione, espressamente vietata dalle leggi fondamentali degli stati moderni.
Franz
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