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Con la scusa del diritto d'autore

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Re: Con la scusa del diritto d'autore

Messaggioda pinopic1 il 15/01/2010, 11:45

Certo. Il diritto d'autore (autore?) è solo il cavallo di troia per introdurre la censura. Intanto bisogna essere grati alle case discografiche e alla SIAE perciò.....

IL CASO
Tassa su pc e telefonini
per dare soldi alla Siae
Un decreto del ministro dei beni culturali aggiorna ed estende - come in nessun paese europeo - il cosidetto "equo compenso". Introdotti su tutti i dispositivi dotati di memoria. Piovono soldi sulla società degli autori ed editori, aumenti in arrivo per i prodotti hi-techdi ALESSANDRO LONGO

Cellulari, decoder, computer, lettori mp3: qualunque dispositivo abbia una memoria verrà colpito da una nuova "tassa", fra qualche giorno. È quanto deciso dal decreto firmato il 30 dicembre dal ministro dei Beni e delle attività culturali Sandro Bondi. Il decreto aggiorna ed estende, a livelli inauditi in Europa, il cosiddetto "equo compenso": una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a "compenso" della copia privata. Cioè del fatto che l'utente può usare quelle tecnologie per fare un (legittima) copia personale di cd e film acquistati.

Finora però l'equo compenso è gravato solo su supporti (cd, dvd) e su masterizzatori. Adesso viene esteso a tutti i prodotti dotati di memoria. Un bel colpo, per Siae: "dall'equo compenso finora ha ricavato circa 70 milioni di euro. Dal 2010 passerà a circa 300 milioni, secondo stime di Confindustria e Assinform", dice Guido Scorza, avvocato tra i massimi esperti di copyright e hi-tech. Prevedibile che i produttori vorranno scaricare questa tassa sui consumatori, almeno in parte, come del resto è avvenuto con Cd e Dvd.

Il decreto contiene i dettagli del compenso per ciascun prodotto. In alcuni casi, come i cellulari, c'è una somma unitaria di 90 centesimi su ogni prodotto venduto. Per altri, come gli hard disk esterni o interni e la chiavette Usb, c'è una quota (in centesimi) per ogni GB. Considerato che ormai è comune trovare 250 GB di hard disk nei pc e che ne sono stati venduti 6,9 milioni nel 2008, solo da questa categoria di prodotti a Siae andranno circa 100 milioni euro l'anno. Destinati a salire di molto nei prossimi anni, visto che la quantità di GB degli hard disk cresce nel tempo.


Così Altroconsumo parla di "regalo di Natale in ritardo", dal governo alla Siae. "Anche in altri Paesi europei c'è l'equo compenso, ma non a questi livelli e non esteso a così tanti prodotti", dice Scorza. "L'assurdo è che in Italia l'industria o i consumatori finanzieranno Siae anche per prodotti che non c'entrano nulla con la copia privata. O che c'entrano solo marginalmente". È raro, in effetti, usare la memoria di un cellulare per ospitare copia della musica comprata su cd; ancora più improbabile che lo si faccia per i film in dvd. "Impossibile, inoltre, usare l'hard disk di un decoder Sky per questi scopi. Eppure l'equo compenso si applicherà anche a tali prodotti", continua Scorza.

La pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale è prevista a giorni e subito dopo diventerà effettivo. Con buona pace di chi, come Altroconsumo e l'associazione confindustriale Asstel, si era opposto con tutte le forze al decreto, nelle scorse settimane.


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A proposito la SIAE ormani è l'unica azienda che abbia uffici in tutte le provincie del paese. Neanche l'ENEL e la TELECOM....
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"È raro, in effetti, usare la memoria di un cellulare per ospitare copia della musica comprata su cd; ancora più improbabile che lo si faccia per i film in dvd. "Impossibile, inoltre, usare l'hard disk di un decoder Sky per questi scopi. Eppure l'equo compenso si applicherà anche a tali prodotti", continua Scorza."
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Sì, ma i politici che ci capiscono in tutto questo?
Ultima modifica di pinopic1 il 15/01/2010, 12:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: Con la scusa del diritto d'autore

Messaggioda pinopic1 il 15/01/2010, 11:57

Non si sa in che modo Fapav abbia monitorato il traffico peer to peer, ma forse si è servita di un software ad hoc (Peppermint utilizzava quello di Logistep).(..)

fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... 49434/?rss[/quote]

Negli USA, dove non si riesce a limitare il commercio delle armi, il consorzio delle major ha recentemente denunziato un programmatore che aveva creato un software per consentire il traffico peer to peer. E il giudice ha dato ragione alle major. Allora il software per monitorare il traffico degli utenti non è ancora più criminale?
Comunque spero che non si estenda la logica di criminalizzare il software e chi lo produce perché non accadeva neanche nel medioevo (non mi riferisco in questo caso al software per computer ovviamente).
E anche perché alla fine sarà inutile. Anche Gutenberg ha rischiato il rogo ma alla fine ha vinto lui.
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Re: Con la scusa del diritto d'autore

Messaggioda trilogy il 15/01/2010, 13:46

Con la scusa del diritto d'autore hanno provveduto anche ad aumentare le tasse su DVD e USB. Se la USB la usi per archiviare i tuoi documenti di lavoro la tassa aggiuntiva la paghi comunque.

(..)È stato pubblicato ieri l'atteso decreto del Ministero dei beni culturali 30 dicembre 2009 sull"equo compenso", cioè la quota anticipata di diritto d'autore che il consumatore paga all'acquisto di dispositivi per la riproduzione di opere audiovisive protette dalla legge.
Il decreto stabilisce, tramite il richiamo a un allegato tecnico, i nuovi importi degli aumenti dei prezzi che devono essere applicati alle memorie di massa (per esempio Dvd e chiavette Usb) in ragione della loro capacità e a masterizzatori, computer e telefoni cellulari che consentono la memorizzazione e la fruizione di opere audiovisive protette dalla legge 633/41 sul diritto d'autore.(..)

fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero
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