Dopo alcuni, non pochi, anni di ascolto e di lettura, possiamo tirare qualche somma: per esempio sui mezzi logici e dialettici con i quali la destra si rivolge - con successo - agl'italiani. Poi, dopo, vediamo a che ci serve questo tirar di somme.
Dunque, di fronte ad un problema che viene messo sul tavolo, i vari Capezzone, Bondi, Cicchitto, Quagliariello, Bonaiuti - oltre ovviamnte il capataz - usano:
- Negare che il problema esista - correlata a ciò, l'accusa a chi insiste è che si tratta di comunisti, disfattisti, pacifisti, catastrofisti eredi malmostosi del '68 ...
- Definire il problema un'eredità del governo Prodi, o dei cinquant'anni in cui l'Italia è stata notoriamente governata dai comunisti.
- Scaricare il problema sui governi locali - se il problema si manifesta in comuni e regioni governate dalla sinistra - o scaricare il problema sui precedenti governi nazionali di sinistra - se il problema si manifesta in comuni o regioni governate dalla destra.
- Quando la procedura di cui al punto precedente non è praticabile, scaricare la responsabilità sull'opposizione di sinistra che ha impedito di risolvere il problema.
- Se le leggi che generano il problema sono inequivocabilmente opera del governo di destra, la responsabilità è comunque del buonismo della sinistra, della costituzione anch'essa notoriamente di sinistra, della stampa tutta di sinistra che fa una pessima informazione ( si torna al punto uno), delle eventuali categorie interessate che sono massicciamente e notoriamente di sinistra, dei magistrati che non applicano compiutamente quelle leggi (per esempio la Gelmini dall'Annunziata sulla Bossi-Fini).
- Se il problema è la destra in quanto tale - per esempio il conflitto d'interessi - la colpa è della sinistra che, quando era al governo non ha risolto il problema.
Lascio da parte l'uso dell'arma finale, che scatta quando hanno fretta o quando sono sbilanciati e non gli vengono le parole: gli italiani ci hanno votato.
A questo punto dovrei spiegare, come avevo avvertito all'inizio, a che ci serve questo breve excursus.
ma non lo faccio, almeno non subito: in fondo, se davvero ha la probabilità di servire a qualcosa, forse non c'è nemeno un gran bisogno che io lo specifichi.