Evidentemente non ci intendiamo e non hai visitato i siti che ho linkato.
Intanto stabiliamo una cosa: io in gioventù ho pubblicato sette libri per i quali percepisco ancora qualche centinaio di euro ogni anno di diritti d'autore. Quindi non sono contrario al diritto d'autore. Di autore però, diritto d'autore. Tu. è evidente che non conosci la normativa in vigore che peraltro è estremamente mobile perché editori e major inseguono internet soltanto inasprendo inventando nuovi divieti, e chiedendo inasprimenti delle sanzioni.
Il software Open Content che usi è un esempio di come si possa tutelate la propria proprietà intellettuale in maniera diversa da come si fa normalmente. Non volevo dire che anche tu usi prodotti a gratis, ma che c'è chi produce e distribuisce e guadagna senza sequestrare un bene culturale e chi riconosce che i suoi guadagni dipendono dal pubblico che ne diffonde l'uso e la conoscenza.
per chiarire quello che mi riguarda così magari al smetti di accusarmi di voler usare a sbafo il lavoro degli altri:
Io volevo realizzare trasmissioni di "Storia dell'arte, della musica e dello spettacolo" autrice mia figlia. Nessuna pubblicità e nessuna transazione economica che m,i portasse dei guadagni. All'interno delle trasmissioni avrei dovuto inserire dei brani musicali (leggera, sinfonica, lirica, operetta), ma anche brevi recitazioni di opere teatrali e di saggi. Brani di musica sinfonica, lirica, operetta. Inoltre con la musica leggera avrei coperto i vuoti tra una trasmissione e l'altra. Il tutto per non più di 8 ore al giorno e non tutti i giorni.
Per radio amatoriali senza fine di lucro e senza pubblicità la SIAE chiede 240 Euro (se non si superano i 30 ascoltatori in contemporanea), la SCF 360 + IVA. (per un anno). E un sito senza pubblicità neanche indiretta. In più c'è da pagare il webcast provider per avere la banda necessaria (30 euro mese per 25 ascoltatori).
Mi andava anche bene.
Ma poi ho scoperto che la licenza SIAE di cui sopra vale soltanto per la musica leggera. Avrei dovuto pagare anche la licenza per la lirica, la licenza per l'operetta, la licenza per le opere teatrali e la licenza per le opere letterarie.
Le radio che pagano hanno anche le loro entrate e pagano in proporzione agli incassi dalla pubblicità. La nromativa per le radio web commerciale invece prevede, oltre alla percentuale sulla pubblicità, anche altre somme in base al numero dei contatti e al numero di pagine generate nel sito. Tu che frequenti Internet capirai subito quanto sia assurdo far pagare in base al numero dei contatti senza sapere di che contatti si tratta. Anche le pagine generate penalizzano i siti che non vogliono essere esclusivamente commerciali.
Non hai visitato evidentemente i siti di Jamendo e di Creative Commons, altrimenti avresti visto che ci sono altri mezzi per tutelare i propri diritti d'autore o editore o compositore. Mezzi che tengono anche conto di tre fatti :
1. Il diritto d'autore è stato istituito e viene tutelato dalla legge attraverso enti di stato o licenziatari perché si ritiene che si tratti di cultura. Con l'introduzione del diritto d'autore si voleva favorire la diffusione della cultura permettendo agli autori di fare gli autori senza morire di fame o essere al servizio di qualche mecenate. Non si intendeva sequestrarla a vantaggio di case editrici e discografiche.
2. Le diffusione di un'opera è anche (soprattutto) merito del pubblico, degli utilizzatori, della scuola, degli educatori. Vale anche per la musica leggera. E questo gli autori e gli interpreti lo sanno benissimo.
Tu hai mai comprato un disco senza averlo mai ascoltato?
3. Bisogna distinguere l'uso a fine di lucro dall'uso non commerciale.
Inoltre l'uso, per esempio la trasmissione può essere:
a) concorrenziale rispetto agli interessi dei titolari
b) Indifferente rispetto agli interessi dei titpolari.
c) utile anche agli interessi dei titolari.
Nel sito Jamendo trovi più di 10.000 opere musicali di artisti che si riservano soltanto i diritti per lo sfruttamento commerciale (da parte degli utenti del sito), lasciando libero ogni altro uso. Non si tratta di generosità o di stupidità. Nello stesso sito puoi scaricare liberamente gli album e se vuoi trasmetterli da una radio commerciale puoi acquistare i diritti.
Il Fair Use permette anche di trasmettere, di pubblicare su Internet e quant'altro se è evidente l'uso educativo-didattico come puoi verificare in molti altri siti americani compreso il sito educational della NASA (in questo caso non si tratta di musica).