da diffidente il 18/06/2021, 14:56
ho letto che anche negli anni più bui della seconda guerra mondiale in Svizzera era stato nominato generale un dottore in agronomia - Henri Guisan- il quale, da buon cittadino-soldato nella tradizione elvetica, riteneva che la Confederazione avrebbe potuto tenere resta anche al Terzo Reich. A tal proposito, la storiografia recente mostra come i rapporti fra Terzo Reich e Svizzera fossero in realtà piuttosto tesi e che Hitler stesso sia stato più volte in procinto di ordinare l' invasione del Paese, ma che, con il suo mutevole carattere, se ne dimenticasse ogni volta. Secondo il generale Guisan, in caso di guerra la Svizzera sarebbe diventata automaticamente alleata della Gran Bretagna ed è presumibile che Londra avrebbe inviato alcuni squadroni di Spitfire e bombardieri nelle piste semipreparate nelle valli interne dalle quali attaccare i centri industriali nel Sud della Germania. Una sommaria analisi della rapida avanzata tedesca in Francia aveva mostrato che le ragioni del rapido successo consistevano nell' efficacia degli attacchi aerei con gli "Stukas" - già vista durante la guerra civile spagnola- nell' impiego dei carri armati e nella differenza di "morale" fra gli sfiduciati francesi e gli indottrinati giovani tedeschi. Per Guisan, gli Spitfire britannici avrebbero costituito un valido avversario per i tedeschi, il terreno impervio vanificava l'efficacia dei carri armati e, in definitiva, la guerra sarebbe stata di fanteria, dove la superiorità tecnologica elvetica avrebbe potuto colmare l'inferiorità numerica. per Guisan i cittaini- soldati Svizzeri, per secoli maestri di guerra in tutta Europa, erano superiori agli indottrnati Tedeschi e la Wehrmacht si sarebbe sfaldata dopo le prime sconfitte; la Storia ha voluto che questa convizione non fosse mai messa alla prova.