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Articoli e Commenti dal resto del mondo

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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda flaviomob il 27/02/2013, 10:30

Sbaglio o è quasi "come se"... avessero stampato moneta? ;)


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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 27/02/2013, 10:57

flaviomob ha scritto:Sbaglio o è quasi "come se"... avessero stampato moneta? ;)


Non sbagli. Il giro di carta è tecnicamente complesso, ma la sostanza è quella
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 03/03/2013, 14:44

Il report di Goldman Shacs " riforme non vuol dire austerity" con una sorta di apertura ad M5S.
< "il successo di M5S può significare qualche cosa di nuovo?".>
L'altro aspetto interessante è la valutazione che la mancata crescita determina l'aumento del debito

Reform is not the Same Word as Austerity.

So you thought you’d escaped my Viewpoints already? Sorry, not so soon, but after April that relief will
arrive! Anyhow, as you will read below, I returned early in the week from 10 days in Chile, including a couple
in Argentina, just in time for the results of the Italian elections and the latest chapter in the US fiscal debacle.

The Italian Election Results.
I will be attending a well-known financial forum on the shores of Lake Como late next week, and in that sense, post the uncertain outcome delivered by the Italian electorate, it will be interesting to hear the debate at the forum (although I will be fresh from much bigger excitement at Old Trafford earlier in the week). For now, I have three observations about the Italian election outcome. Firstly, perhaps somewhat oddly, I find the outcome quite exciting because it seems to me for a country who’s GDP has basically not changed since EMU started in 1999, something big needs to change. Maybe this election outcome and the peculiar mass appeal of the Five Star movement could signal the start of something new?Secondly, for the established elite of Italy and, crucially, the other ‘power centres’ of Europe, in particular Berlin and Frankfurt, these results are pretty close to a nightmare. Indeed, it questions many aspects of the status quo, including the widespread view in such circles that debt reduction for the sake of debt reduction is not only a worthy cause, but one that is necessary to attract policy support. If such a consensus were open to change, they should
question this belief but I suspect it won’t come quickly or easily. and linked to this, in my view, Italy’s real problem is the absence of economic growth, which has caused debt to rise, and not the same problems as some other problematic Euro-zone countries. Italy’s cyclically-adjusted fiscal position is actually in modest surplus (see table below), which is better than virtually all other developed countries. I believe that tightening fiscal policy for the sake of it with a vague aim of debt reduction is not a smart strategy. Italy needs to reform its product and labour markets, boost nationwide productivity and reform. They also need German and ECB support in order to stay in the EMU, and especially now, to stop a potentially fresh escalation of unnecessary increases in bond yields. In Italy, reform doesn’t equate to austerity as their voters have just shown. [..]

Report GS http://www.goldmansachs.com/gsam/adviso ... 3_1_13.pdf
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 26/04/2013, 13:08

The Impact of a Financial Transaction
Tax on Corporate and Sovereign Debt

Report prepared for the International Regulatory Strategy Group
by London Economics
April 2013

London Economics was commissioned by the City of London to assess the impact of a financial transaction tax on corporate and sovereign debt. The main objective of this study prepared for the International Regulatory Strategy Group (IRSG) and published by the City of London is to consider these statements with regard to debt securities.

link al report: http://www.eurexchange.com/blob/exchang ... _study.pdf

Un articolo di commento al report su italiaoggi:

link: http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio ... tax:%20-30%
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 23/10/2013, 11:36

La BBC Radio 4 ha recentemente lanciato un nuovo ciclo di trasmissioni dal titolo “The invention of Italy” in cui studiosi inglesi e italiani esaminano il processo della costruzione nazionale italiana dal 1400 ai nostri giorni. La cosa che colpisce di più ad ascoltare la prima puntata andata in onda il 14 ottobre sono proprio gli studiosi coinvolti nella trasmissione. Nomi di storici mai sentiti nei circuiti radiotelevisivi italiani e nei vari festival della cultura dominante nostrana.[..]
segue: http://www.eunews.it/2013/10/18/the-inv ... italy/9906
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda Iafran il 24/10/2013, 14:26

http://www.eunews.it/2013/10/18/the-inv ... italy/9906

La conclusione provvisoria della prima puntata del ciclo è che l‘Italia non l’hanno fatta, né voluta gli italiani ma le grandi potenze dell’epoca con le loro guerre di influenza e che la sua forzata unificazione ha scatenato una guerra civile di decenni.

Le grandi potenze europee cosa avevano da guadagnare dalla riunione di 5-6 staterelli in un unico Stato?
Alla luce del poi viene facile pensare che la "costruzione forzata" di uno Stato multietnico ed eterogeneo avrebbe scatenato guerre civili a ripetizione (indebolendo ancora di più le già misere popolazioni ed i suoi regnanti) rendendo debole lo Stato "ottenuto" e, contemporaneamente, impediva che qualche vera potenza europea (magari con uno sposalizio fra regnanti) potesse introdursi nella Penisola.
Non penso che sia cambiato qualcosa da allora: l'Italia, sotto la monarchia sabauda o sotto una "casta" (anche se democraticamente eletta), è destinata, per la "volontà" politica dei suoi mediocri dirigenti-governanti, ad essere un insignificante Stato europeo, con una popolazione sempre più "differenziata" e a disposizione di quel che i grandi del mondo decidono.
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Messaggioda Iafran il 24/10/2013, 22:56

Iafran ha scritto:... l'Italia, sotto la monarchia sabauda o sotto una "casta" (anche se democraticamente eletta), è destinata, per la "volontà" politica dei suoi mediocri dirigenti-governanti, ad essere un insignificante Stato europeo, con una popolazione sempre più "differenziata" e a disposizione di quel che i grandi del mondo decidono.

Controprova "per quelli che il cavaliere l'è una forza della natura!"

Se al posto della Merkel ci fosse un facsimile del nostro "grande cavaliere", la Germania continuerebbe a darci le stesse impressioni che ci dà da sempre o ci aspetteremo svanire, a stretto giro di tempo, la sua solidità politica ed economica a vantaggio degli Stati governati da politici seri?
E come sarebbe ridotta la Germania se fosse stata governata per un ventennio da avventurieri, amazzoni, stallieri, "nani e ballerine"?
Un'altra Nazione, esterna alla UE, quanto si preoccuperebbe o si dispiacerebbe dei malanni della "supposta Germania"?
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda franz il 25/10/2013, 7:28

Iafran ha scritto:E come sarebbe ridotta la Germania se fosse stata governata per un ventennio da avventurieri, amazzoni, stallieri, "nani e ballerine"?

No, qui va precisato che se l'ipotesi di studio sulla germania vale solo per la premiership nazionale, quel paese è federale e viene governato localmente in modo autonomo, molto autonomo rispetto a chi comanda a Bonn ed ora a Berlino.
La Baviera è una vera e propria potenza economica, come anche altri Länd, e la germania non sarebbe "ridotta" verso il declino come noi. Avrebbe un problema di credibilità politica di leadership, non di credibilità economica. Anzi proprio per questo un eventuale problema di credibilità del leader sarebbe immediatamente risolto, con un cambio di vertice, come infatti successe a Kohl (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Helmut_Koh ... al_partito )
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda Iafran il 25/10/2013, 10:38

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:E come sarebbe ridotta la Germania se fosse stata governata per un ventennio da avventurieri, amazzoni, stallieri, "nani e ballerine"?

No, qui va precisato che se l'ipotesi di studio sulla germania vale solo per la premiership nazionale, quel paese è federale e viene governato localmente in modo autonomo, molto autonomo rispetto a chi comanda a Bonn ed ora a Berlino.

Ma non siamo in Germania, in Italia la premiership nazionale è ben supportata da un nugolo di avventurieri, amazzoni, stallieri, "nani e ballerine" distribuito in tutta la Penisola, a incominciare dai governi delle Regioni a finire ai bar dei paesi più sperduti della regione più periferica (tranne qualche caso particolare).
Ho lasciato intendere, comunque, che i guai di una Nazione non farebbero dispiacere più di tanto le altre nazioni (se non ci fossero trattati vincolanti come quelli fra i Paesi della UE), perché anche qui vale il "mors tua, vita mea".

A dire che il federalismo fra gli stati della Penisola si poteva realizzare già prima della fatidica "Unità d'Italia", ma gli egoismi personali e nazionali hanno prevalso a danno del popolo italiano.
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda Iafran il 29/10/2013, 22:53

Iafran ha scritto:Ho lasciato intendere, comunque, che i guai di una Nazione non farebbero dispiacere più di tanto le altre nazioni (se non ci fossero trattati vincolanti come quelli fra i Paesi della UE), perché anche qui vale il "mors tua, vita mea".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10 ... sa/760222/

Ue, “Italia tra i Paesi peggiori per efficienza Pa. I limiti? Giustizia lenta e burocrazia”

Aprire un’impresa in tre giorni: un traguardo che per l’Italia rimane ancora molto lontano. Eppure è proprio questa una delle linee guida del convegno “La via per la crescita: una pubblica amministrazione amica delle imprese” che si è svolto oggi a Bruxelles. Secondo le stime della Commissione europea e di Confindustria nel Belpaese le imprese devono affrontare 52 adempimenti fiscali, con un impegno ulteriore calcolabile in 270 ore di lavoro, il 40% in più della media europea.
Così l’Italia si piazza al 23esimo posto tra i 28 Paesi europei per quanto riguarda l’efficacia della pubblica amministrazione. Quanto alla giustizia, sono necessari 1210 giorni per arrivare a terzo grado di giudizio nelle cause civili, il 140% in più della media Ue. Ritardi e sovraccarichi che, secondo gli industriali, hanno un costo corrispondente al 2% del Pil.
Secondo una valutazione della Commissione europea la performance della pubblica amministrazione italiana nel 2012 può essere definita come “molto scarsa“. L’efficacia complessiva della Pa nell’Unione europea ha subito un “lieve calo” nel 2012 rispetto all’anno precedente. In particolare 13 Stati membri hanno mantenuto o migliorato la loro posizione rispetto al 2011, mentre altri 15 Stati hanno perso posizioni nella graduatoria. E quattro Stati membri, Italia, Grecia,Bulgaria e Romania, hanno registrato prestazioni “molto scarse”.
Secondo quanto emerso nel corso del convegno, l’Italia dovrebbe intervenire sull’eccessiva burocrazia e sui costi troppo elevati per le imprese. ”La Commissione – ha affermato nella conferenza stampa finale il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani - è molto impegnata nel diminuire il peso della burocrazia. Ora chiediamo anche agli Stati membri di impegnarsi con forza per diminuire questo ostacolo alla competitività“.

………….
Questa per la PA, ma per le banche, l'economia (con lo spread), l'occupazione, la disoccupazione, l'assistenza sanitaria, la scuola, la compagnia aerea di bandiera, le imprese dei "capitani coraggiosi", le "privatizzazioni", le cose sono ... peggiori, per lo sconquassato mondo politico che le "crea e le governa in allegria". Siamo, però, nella UE e ... riceviamo solleciti a porvi qualche rimedio, anche se l'Italia rimane terra di conquista (ed il suo popolo ridotto alla fame).
A dire che ci sono quelli che tuttora perorano l'uscita dall'euro dell'Italia! Non penso che questi, se la Germania fosse governata (per come ho scritto precedentemente) da una "masnada-facsimile" di quella che governa (ed ha governato) l'Italia, si strapperebbero le vesti per le consequenziali disgrazie economiche che toccherebbero al popolo tedesco ... sotto sotto, avrebbero piacere ad abbandonarlo al proprio (infame) destino: uno Stato in balia di una classe politica inconsistente di avventurieri (per come si rivela quella che "spopola" in Italia, a livello centrale e locale) è un "buon affare", una prateria aperta alle importazioni o ai giochi finanziari dell'imprenditoria degli altri Stati!
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