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Diritti umani, informazione e comunicazione

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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 04/12/2010, 1:29

Dovere, gentile signore! Dovere... :)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 07/12/2010, 1:40



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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 12/12/2010, 14:46



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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 14/12/2010, 8:52

http://www.amnesty.it/Conversazione-con ... an-Suu-Kyi

Conversazione con Aung San Suu Kyi
(13 dicembre 2010)

Lo staff della Sezione Australiana di Amnesty International ha atteso due notti prima di poter parlare con Aung San Suu Kyi. Nonostante gli sforzi di giovani attivisti e sostenitori provenienti da tutta l'area Asia Pacifico, non si è riusciti a connettersi via telefono con la leader birmana. Non è chiaro se questa difficoltà siano state dovute alle restrizioni alle libertà di informazione in Myanmar, per le quali Amnesty International ha espresso le sue preoccupazioni o a problemi infrastrutturali del paese.

La conversazione tra Nora Murat , direttrice di Amnesty International Malesia, e Aung San Suu Kyi è avvenuta via Skype il 24 novembre 2010. Qui di seguito l'audio della conversazione e la traduzione della stessa.




Nora: Signora, mi chiamo Nora e sono la direttrice di Amnesty International Malesia. Qui con me adesso ci sono giovani attivisti e giovani soci della Malesia. Stiamo cercando di rimanere parlare con lei e ora anche Amnesty International Australia sta ascoltando. Non siamo riusciti a contattarla prima, ma ci sono circa 10 paesi che vorrebbero parlarle, specialmente i giovani dell'area Asia Pacifico. Ci chiedevano se potesse inviare loro un messaggio personale, se va bene per lei. Se ha cinque minuti di tempo registriamo il suo messaggio e lo mandiamo ai nostri giovani, va bene?

ASSK: Va bene. State per leggere le domande?

Nora: Abbiamo poche domande qui, possiamo farle?

ASSK: Va bene.

Nora: Questo è un giovane attivista di Amnesty International. Si chiama [...]. Sta chiedendo se gentilmente può darci un consiglio su come i giovani possono continuare a lavorare sulla situazione dei diritti umani in Myanmar e su chi concentrare la nostra azione?

ASSK: Al momento quello che ci piacerebbe è che i nostri giovani amici all'estero facessero tutto quanto in loro potere per il rilascio dei restanti 2200 prigionieri in Myanmar. Alcuni sono giovani come voi, altri non hanno superato ancora i 20 anni, e già sono stati condannati a lunghi periodi di detenzione. Così la prima cosa che vorrei è che i giovani prendano sempre più coscienza della situazione dei prigionieri politici in Myanmar. Pensate che sarebbero contenti di fare questo?

Nora: Sì, noi saremmo sicuramente contenti di farlo. La seconda domanda viene da Amnesty International Australia - il suo nome è Larnie e chiede: "Come possiamo contribuire a favorire democrazia e diritti umani per le persone in Myanmar?".

ASSK: Io penso innanzitutto che le persone in tutto il mondo hanno bisogno di sapere esattamente quante violazioni dei diritti umani hanno luogo in Myanmar. Penso che non si conosca abbastanza. Ieri stavo parlando con alcune persone dell'India che sono rimaste sorprese perché ho detto loro che per connettermi a Internet devo fare domanda e non sempre viene permesso. Noi abbiamo poca libertà di informazione e comunicazione rispetto agli altri paesi delle regione, pertanto i giovani degli altri paesi potrebbero usare le opportunità che hanno per far prendere sempre maggiore coscienza della situazione in Myanmar, visto che hanno maggiore accesso alle tecnologie e maggiore libertà di informazione rispetto a noi. Questo potrebbe aiutarci molto. In altre parole loro dovrebbero fare il lavoro che a noi viene impedito di fare.

Nora: Bene signora, l'ultima domanda da Amnesty International Nuova Zelanda - il suo nome è Lena. La sua domanda è: "Cosa l'ha ispirata a continuare nella sua causa per tutti questi anni nonostante gli ostacoli?".

ASSK: ... le nostre tante persone, quando guardo a quello che fanno in questo paese, mi fanno venire in mente che ciascuno dovrebbe fare quanto in suo potere per cambiare la situazione. E devo anche aggiungere che ho dei colleghi davvero ottimi. Loro hanno lavorato davvero tanto e ancora non smettono. Con simili colleghi come posso mai pensare di fermarmi?

Nora: Certo. Signora abbiamo una domanda finale. Va bene ancora una?

ASSK: Sì cara.

Nora: Questa viene da Amnesty International Filippine. Si chiama Nathan e chiede: "Com'è la situazione in Myanmar da quando lei è stata rilasciata?".

ASSK: Di sicuro bene al momento. Da circa 10 giorni sto camminando per le strade e quello che ho visto con certezza è che c'è un numero molto maggiore di giovani coinvolti nel processo democratico rispetto a prima. C'è tanto entusiasmo da parte dei giovani che non ho visto sette anni fa e questo è davvero molto incoraggiante per noi. Mi piacerebbe che i giovani di Myanmar potessero comunicare con altri giovani all'estero, in modo da trovare nuove strade per aiutare a portare la nostra battaglia a un esito vittorioso.

Nora: Adesso la mia domanda e quella della mia collega Jenny Leong, in Australia: "Signora- glielo chiedo avendo svolto molte azioni per Amnesty International - su quale governo regionale, in quanto più importante, crede che i giovani debbano fare pressioni chiedendo di agire presso le autorità di Myanmar affinché rispettino gli standard in materia di diritti umani? Su chi puntare?

ASSK: Io penso che sia necessario che tutti i paesi dell'Asean si uniscano per lavorare in coordinamento - così come, certamente l'India e la Cina, dovrebbero aggiungersi a questi. Ma se parliamo dei paesi dell'Asean abbiamo bisogno che lavorino tutti insieme. La Thailandia è importante certamente per i suoi vicini e Singapore perché ha potere economico, la Malesia perché per certi versi avrebbe dovuto fare dei progressi sulla stessa falsariga, e l'Indonesia perché (ride) è stata una dittatura militare... e le Filippine sono importanti perché hanno un governo democratico con un presidente che in questo momento è molto comprensivo con noi. Pertanto ogni paese dell'Asean è importante a suo modo e mi piacerebbe vedere i giovani di questi paesi uniti nello sforzo di aiutare Myanmar.

Nora: Signora, grazie mille dalle Sezioni di Amnesty International di Malesia, Australia e da tutta la rete giovani nella regione, da tutti i giovani e da coloro che stanno veramente lavorando molto per il rilascio dei prigionieri politici birmani. Abbiamo molta fiducia che vedremo un futuro migliore molto, molto presto. Grazie tantissime signora.

ASSK: Bene grazie. Mi piacerebbe vedere un gruppo di giovani proveniente dai paesi dell'Asean venire a visitarci.

Nora: Lo faremo.

ASSK: Se sarà possibile organizzarlo.

Nora: Lo faremo.

ASSK: Molto bene.

Nora: Dite ciao a lei.

Ognuno: Ciaoooooo!

Nora: Grazie signora.

ASSK: Grazie. Arrivederci.


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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 14/12/2010, 9:41



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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 01/01/2011, 14:34



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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 04/01/2011, 16:50

Una buona notizia dallo Yemen: il 18 dicembre un tribunale ha sospeso, 24 ore prima che avesse luogo, l'esecuzione di Fuad Ahmed Ali Abdulla. Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in favore di questo ragazzo, condannato per un omicidio commesso nel 2004 quando presumibilmente era minorenne. (fonte: Amnesty)


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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 04/01/2011, 16:51

Attraverso i nostri occhi
Pubblicato il 04/01/2011 da Virginia

Da decenni, molte famiglie vivono lungo un’autostrada Pozo Colorado-Concepción, in Paraguay. Si tratta delle comunità yakye axa e sawhoyamaxa, appartenenti al popolo nativo degli enxet della regione di Bajo Chaco, che sono state costrette a lasciare le loro terre ancestrali.

Oggi queste persone ci raccontano la loro vita e la loro costante lotta per il ritorno nelle terre ancestrali attraverso delle immagini che hanno realizzato.

Le fotografie, che fanno parte del progetto “Attraverso i nostri occhi” di Amnesty International e delle Ong Photovoice e Terra Viva, documentano la vita quotidiana e la battaglia di chi è stato costretto a lasciare una terra che non è solo fonte di sussistenza ma elemento essenziale della propria cultura e identità.

Le immagini, raccolte in cinque gallerie fotografiche, testimoniano le immense difficoltà che le due comunità devono affrontare perché non hanno acqua né cibo, perché dipendono da aiuti governativi saltuari e non hanno un’adeguata assistenza sanitaria.

Oggi vi presentiamo la galleria fotografica "Terra", che ritrae i luoghi in cui molti yakye axa e sawhoyamaxa sono nati, ma che oggi non possono nemmeno attraversare per andare a caccia o raccogliere l’acqua. Altre immagini si riferiscono invece a nuovo posto in cui vivono, un lembo strettissimo di terra al fianco di un’autostrada, dove persone e bestiame vivono stipate, dove i bambini giocano rischiando di essere investiti dai camion che attraversano la strada ad alta velocità, da dove vogliono andare via per tornare nella loro terra.

http://networkedblogs.com/czge8


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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 09/01/2011, 15:15



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Re: Diritti umani, informazione e comunicazione

Messaggioda flaviomob il 12/01/2011, 18:44

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/Ser ... DPagina/74

Ultimi appelli

1.

12/01/11 - Che i nostri diritti siano legge: difendere i diritti economici, sociali e culturali

Per troppe persone, il diritto a un alloggio adeguato, al cibo, all'acqua, alla salute, al lavoro e all'istruzione, è negato ogni giorno. Chiedi al governo di intervenire e firmare Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali!

2.

12/01/11 - Azione urgente Stati Uniti: Jordan Brown, 13 anni, rischia l'ergastolo!

Il 25 gennaio, la Corte superiore della Pennsylvania deciderà se processare il 13 enne Brown in un tribunale per adulti. In tal caso, rischierebbe l'ergastolo senza libertà vigilata. Chiedi il rispetto del diritto internazionale!

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10/01/11 - Russia: ancora nessuna giustizia per Zelimkhan Murdalov!

Zelimkhan Murdalov non è stato più visto dal 2 gennaio 2001. Ad oggi ancora nessuno è stato condannato per il suo rapimento e non si sa che fine abbia fatto! Chiedi anche tu giustizia per Zelimkhan!

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30/12/10 - Azione chiusa 8° aggiornamento - Iran: Sakineh Mohammadi Ashtiani, una vita in bilico

Grazie alle oltre 85.000 persone che hanno firmato per salvare la vita di Sakineh Mohammadi Ashtiani. Vi terremo aggiornati sull'evoluzione del caso.

5.

29/12/10 - Azione Urgente Sudan: prigioniero di coscienza condannato a un anno di carcere

Il 22 dicembre Mudawi Ibrahim Adam, difensore dei diritti umani, è stato condannato a un anno di carcere a seguito di un processo iniquo. È prigioniero di coscienza, detenuto solo a causa del suo lavoro in favore dei diritti umani. Chiedi il suo rilascio immediato!

6.

29/12/10 - Iran: appello per annullare le condanne dei registi Panahi e Rasoulof

Alessandro Gassman, Andrea Paolotti, Valentina Lodovini, Martin Scorsese, Sean Penn e Lina Wertmuller invitano, insieme a tanti altri registi, a firmare l'appello per annullare la condanna di Jafari Panahi e Rasoulof. Firma anche tu!

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/Ser ... DPagina/74


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