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PD e Iervolino

PD e Iervolino

Messaggioda ranvit il 05/01/2009, 14:15

Da ilmattino.it :

L'editoriale/ Napoli ha urgente bisogno di essere governata

Dagli «assessori sfrantummati» e le «tarantelle» del Pd siamo alla «pezza a colore» (questa è nostra, il sindaco ci scuserà), al rattoppo, al rimpasto di riserva, all'esatto contrario di quello di cui ha bisogno Napoli. Sì perché, oggi più che mai, Napoli ha bisogno di essere governata e la nuova giunta Iervolino non sembra nascere per questo. In disprezzo delle aspettative di una città stremata da anni di cattiva amministrazione, segnata per sempre dall’emergenza rifiuti e mortificata dallo scandalo degli appalti, ma anche in manifesto dissenso con il suo partito e il leader Walter Veltroni. Che per salvare la faccia del Pd in Campania (e fuori) aveva chiesto «un ampio e sostanziale rinnovamento» dopo la decapitazione della giunta per cause di forza maggiore: gli arresti. Si era illuso Veltroni che la Iervolino ascoltasse lui più di Bassolino, che il tentativo di evitare le elezioni anticipate con una vera svolta nel governo della città prevalesse sul tirare a campare e sulla resistenza di un gruppo di potere che nemmeno le vergogne locali e internazionali hanno scalfito. L’ultima sono i no di alcuni - i più autorevoli - tra i prescelti come nuovi assessori, tanto che nella notte c’è stata la caccia ai sostituti dei sostituti. La notte di Napoli, città non governata, sempre più buia.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: PD e Iervolino

Messaggioda ranvit il 05/01/2009, 14:18

Dal Corriere.it :

Comune e inchieste: Dopo giorni di discussioni e tensioni il sindaco si impone sul Pd
Napoli, la Iervolino fa da sola
Varata la giunta con sei novità
Dieci gli assessori confermati, passa la linea del rimpasto «soft»


NAPOLI —Alle dieci di sera è la carta che canta: i nomi del nuovo governo di Napoli sono scritti lì, uno in fila all’altro. Il rinnovamento a Napoli non c’è stato. Ma la giunta è stata messa in piedi lo stesso. Nessuno ieri ci aveva creduto davvero, fino a quel momento. Tranne lei: Rosa Russo Iervolino. E per tutta la giornata il sindaco aveva esaurito la voce a parlare, spiegare, trattare, ritrattare, concordare nomi, nomine e cariche per una nuova giunta. Per la sua nuova giunta Rosetta è andata avanti anche senza il consenso del Pd. Perlomeno del Pd locale. E nel totale silenzio del Pd nazionale: «Non ho più bisogno di sentire Walter Veltroni oggi, so cosa fare», aveva proclamato, decisa in mattinata. E così ha fatto.

Dritta per la sua strada, al di là di tutto. Al di là del monito del segretario provinciale del Pd che in mattinata le aveva ribadito: devi rinnovare tutto, altrimenti non se ne fa niente di questa giunta. Rosa Russo Iervolino non ha ascoltato. È andata avanti al di sopra di tutti gli ostacoli che si palesavano ora dopo ora. Dei no grazie. Degli appelli che sono arrivati persino da Rifondazione comunista per bocca del segretario nazionale Paolo Ferrero: «Azzeriamo la giunta, serve discontinuità ». Un caterpillar.

E alla fine quella di ieri più che una tarantella, a Napoli è sembrata una corrida. Tutto è cominciato al mattino a Palazzo San Giacomo con il sindaco che incontra i segretari del Pd provinciali e regionali, Luigi Nicolais e Tino Iannuzzi. Un paio di ore di chiacchiere. Le posizioni non si spostano di un millimetro. Sabato sera il sindaco aveva minacciato le dimissioni, probabilmente sperava di portare dalla sua il segretario Nicolais. Dalla sua, ovvero: cambiamo i quattro assessori finiti sotto inchiesta, più uno o due. Non di più. E così è successo. L’incontro di ieri mattina non è servito a niente.

Nicolais è entrato ed uscito da Palazzo San Giacomo con la stessa convinzione: bisogna azzerare la giunta. Rosetta ha fatto orecchie da mercante. E nel silenzio assordante che Nicolais continuerà a perpetuare per tutto il giorno, lei riempie i giornali di comunicati. Non sono infatti nemmeno le due del pomeriggio che comincia: «Ho detto che lunedì avrei fatto la giunta. E farò l’impossibile». E ancora, alle tre e mezzo del pomeriggio: «Finché le condizioni ci sono e a oggi—in questo momento— le condizioni ci sono, si va avanti. Altrimenti arrivederci ». Poi si chiude dentro Palazzo San Giacomo. E comincia a telefonare.

Sono diversi i rifiuti per l’ingresso della nuova giunta. Il più pesante arriva alle otto e mezzo di sera: Francesco Boccia, considerato l’uomo del Pd per il vero rinnovamento di Napoli, giovane e legato a Enrico Letta. Francesco Boccia dovrebbe arrivare a risanare il Bilancio: glielo ha chiesto il partito. Rifiuta l’incarico. Sembra avviarsi una notte lunga e dolorosa per il sindaco di Napoli. Ma alle dieci di sera il colpo di scena: ecco i nomi di sedici assessori, sono soltanto sei quelli nuovi. Sono lì, su un pezzo di carta che, però, più che un canto suona come un grido di guerra.

Alessandra Arachi
05 gennaio 2009
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Re: PD e Iervolino

Messaggioda ranvit il 05/01/2009, 17:10

Da Repubblica.it :

L'ex ministro del governo Prodi lo comunica a Veltroni in una lettera
E' scontro sulla formazione della nuova giunta del sindaco Iervolino
Napoli, Nicolais si dimette da segretario Pd
"E' mancata una svolta coraggiosa"
"Serviva un azzeramento, un sostanziale rinnovamento. E invece ecco le riconferme"

NAPOLI - L'onorevole Luigi Nicolais questa mattina ha rassegnato le dimissioni da segretario del Partito democratico di Napoli. E lo ha fatto inviando una lettera al segretario nazionale Walter Veltroni. E' quindi scontro nel Comune partenopeo dopo la formazione della nuova giunta in seguito agli arresti legati all'inchiesta Global Service. "E' mancata una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini": così l'ex ministro del governo Prodi ha argomentato la sua scelta polemica nei confronti del sindaco Iervolino.

"La città di Napoli in questi giorni ha attraversato una tra le più gravi crisi istituzionale degli ultimi anni", ha spiegato Nicolais. Il suo incarico, ha scritto nella lettera, non può proseguire perché non è "riuscito a concretizzare il mandato ricevuto dal partito napoletano e a trasferire ai vertici del Pd nazionale la drammaticità del momento".

Secondo Nicolais, altro doveva essere l'esito politico dopo che le indagini su Romeo hanno toccato la giunta: "Era necessario un azzeramento, un sostanziale rinnovamento. E invece ecco le riconferme e le sostituzioni. E poi la soluzione intravista nei professori universitari (la maggior parte degli assessori nuovi arriva dagli atenei campani, ndr), ma i professori universitari non servono in quanto tali".

"Mi auguro che non sia vero": è stata la prima reazione di Rosa Russo Iervolino alla notizia delle dimissioni. In quel momento il sindaco stava commentando favorevolmente ai giornalisti il cambiamento in atto al Comune: "Questa è una giunta su cui si è fatto molto rumore, ma nasce senza contrapposizione con nessuno", aveva detto.

Poi la Iervolino ha subito ribattuto all'accusa di Nicolais, secondo cui la linea del partito è stata sconfessata: "Non è vero che è stata sconfessata. E' nella logica concordata con lui a casa mia e con Iannuzzi qui".

Proprio il segretario regionale del Pd Tino Iannuzzi ha chiesto a Nicolais di "ripensarci e rimanere alla guida del Pd napoletano per la sua autorevolezza e per la sua capacità di dare una forte e qualificata spinta d'innovazione alla politica e al nostro partito".

(5 gennaio 2009)
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Re: PD e Iervolino

Messaggioda ranvit il 05/01/2009, 17:27

Da ilmattino.it :

Napoli: è scontro nel Pd, Nicolais si dimette Iervolino: «Mai andata contro il partito»

NAPOLI (5 gennaio) - L'onorevole Luigi Nicolais ha rassegnato questa mattina le dimissioni da segretario provinciale del Pd inviando una lettera al segretario nazionale Walter Veltroni. Le dimissioni di Nicolais sono da mettere in relazione alla formazione della nuova giunta del Comune di Napoli. È mancata una «svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini». Così Luigi Nicolais, in un passaggio di una sua dichiarazione, spiega le sue dimissioni dall'incarico di segretario provinciale del Pd. «Ho comunicato al segretario nazionale del PD Walter Veltroni e al segretario regionale del PD Tino Iannuzzi le mie irrevocabili dimissioni da segretario del Partito Democratico di Napoli», scrive Nicolais (l'ex ministro era stato eletto segretario del Pd provinciale di Napoli lo scorso 30 giugno). «La città di Napoli - afferma - in questi giorni ha attraversato una tra le più gravi crisi istituzionale degli ultimi anni. Il Partito Democratico napoletano, interpretando la crisi di fiducia manifestata dai cittadini verso il governo locale, ha adottato una linea politica tesa a sostenere un profondo rinnovamento dell'azione amministrativa della città e degli uomini che sono chiamati a rappresentarla. Purtroppo - continua ancora Nicolais - non essendo riuscito a concretizzare il mandato ricevuto dal Partito napoletano e a trasferire ai vertici del PD nazionale la drammaticità del momento e la necessità di una svolta coraggiosa che consentisse di recuperare la fiducia dei cittadini, ritengo che non ci siano più le condizioni per il prosieguo del mio mandato».

«Resto comunque convinto - spiega Nicolais - che solo dal Partito Democratico, rinnovato e più attento alle istanze della società, possa partire un vero percorso di rilancio per restituire al nostro territorio la speranza di un futuro migliore».

La reazione del sindaco. Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino apprende a Palazzo San Giacomo, nel corso della presentazione ufficiale della sua nuova giunta delle dimissioni di Luigi Nicolais dalla segreteria provinciale del Pd, auspicando che la notizia non sia vera. «Mi auguro proprio che non si dimetta; non come sindaco, ma come iscritta al Partito Democratico io collaboro per radicare il partito nella città». A chi fa presente alla Iervolino che Nicolais spiega le dimissioni affermando che la linea del partito viene sconfessata dalla giunta, il sindaco risponde: «Non è stata affatto sconfessata la linea del Pd. Volete sentire la registrazione? Prima non l'ho detto per non essere scortese...» ha aggiunto riferendo ancora dei due incontri con gli esponenti locali del Pd, da cui sarebbe scaturita una linea perfettamente concordata. «Ieri non c'è stato nessun documento del Pd - ha continuato, commentando ancora il confronto con Nicolais e Iannuzzi - ma una dichiarazione rispettabilissima del segretario provinciale». «Si chiama documento - ha continuato - quello votato da un organo di partito».
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