12/11/2008
POLITICA
L’ARCIPELAGO DEL PARTITO DEMOCRATICO
E’ un elenco lungo piu’ o meno come una guida telefonica. Sono tanti i nomi che è difficile ricordare chi fa parte e chi no della nuova direzione provinciale del Partito Democratico. Sarà anche una indicazione contenuto nello statuto del PD, ma, sinceramente, pare complicato capire come sia possibile stabilire una nuova strategia politica o anche decidere su di una nomina o un’altra, dovendo mettere d’accordo tante e tali teste. E’ il gioco delle correnti, dirà qualcuno. Ma, perdonate l’ardire della domanda, il Pd non era nato proprio per unificare e non dividere, per riunire tutti gli spiriti riformisti del mondo della politica italiana? Siamo alle solite, con un’aggravante: le “correnti” di quelli che un tempo erano i partiti Margherita e DS oggi si sono moltiplicate all’interno del variegato mondo del partito democratico. E se a livello nazionale la divisione era già abbastanza consistente, nell’ambito provinciale si assiste ad una vera e propria disintegrazione del PD in piccoli rivoli correntisti che appoggiano questo o quel rappresentante istituzionale. Ecco allora una mappa abbastanza chiara dell’arcipelago delle componenti. Area DE LUCA referente Ciccio D’Acuno, Area VILLANI Vittorio Aliberti, Area VALIANTE Carmine Petolicchio, Area CUOMO Claudio Benneth, Area ANDRIA Roberta Longo, Area BASSOLINO Fausto Morrone. Incredibile ma vero, resta senza un riferimento provinciale il “povero” segretario regionale Tino Iannuzzi, mentre appartengono ad una area INDIPENDENTE Mimmo Volpe ed Alfredo D’Attorre.
da www.agendapolitica.it