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09/07/2013
ATTUALITA'
A SALERNO SUCCEDONO COSE DA PAZZI!
L'anomalia salernitana non è tanto rappresentata dalla doppia carica occupata, ancora per poco, da Vincenzo De Luca, abitudine questa già abbastanza diffusa e non soltanto in Campania. L'anomalia salernitana è rappresentata dalle posizioni sui generis assunte, di volta in volta, dai partiti, dagli schieramenti politici in ordine alle tematiche trattate. E così, ad esempio, succede che il PDL, partito liberista per antonomasia, si opponga alla privatizzazione della Centrale del Latte a differenza di quanto, di contro, proponga il PD che, invece, della cosa pubblica dovrebbe farne un segno distintivo. Il dibattito che ha accompagnato la pubblicazione del bando di privatizzazione della Centrale, visto da lontano, ha del paradossale. Ma come, si saranno chiesti in tanti, un sindaco del Partito Democratico, addirittura vice ministro, propone la liberalizzazione, ovvero l'alienazione di parte delle quote di un'azienda pubblica, l'azienda pubblica per eccellenza, ed il centro-destra si oppone, si mette di traverso, contesta l'operazione, affermando che l'azienda pubblica non va privatizzata! Ma c'è di più. Non capita, infatti, solo che il centro-destra, nelle sue varie articolazioni, si opponga al provvedimento, ma succede pure che il centro-sinistra, in modo particolare il PD, si schieri compatto a favore della liberalizzazione. Cose da pazzi verrebbe tranquillamente da dire, il completo ribaltamento di quelle che dovrebbero essere le posizioni, per così dire ideologiche: la destra che fa la sinistra e la sinistra che fa la destra. In fondo, però, a ben guardare non c'è di che meravigliarsi; è sempre stato così a Salerno da quando De Luca ha assunto, per dispersione dei contendenti, la leadership politica. Avversato dall'elettorato della sinistra, soprattutto quella radicale e non a caso sulla Centrale il consiglio ha incassato il voto sfavorevole di SEL, De Luca ha sempre raccolto tantissimi consensi tra i conservatori e l'esito della vicenda Centrale non fa altro che confermarlo.
Marcello Festa