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Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda franz il 11/01/2012, 14:23

http://www.unita.it/italia/fuga-da-de-m ... o-1.370410

Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»
di Massimiliano Amato | La «rivoluzione arancione» del sindaco de Magistris si scontra con le prime difficoltà. In un paio di giorni il Comune di Napoli perde (tra molte polemiche) due uomini simbolo: il cantautore impegnato e il manager incorruttibile.

Ieri l’altro Raphael Rossi, ieri Roberto Vecchioni: due defezioni, due casi che fanno vacillare l’impianto stesso della «rivoluzione partenopea» di Luigi de Magistris, cominciando a corrodere certezze che apparivano stabilizzate dopo il «grande scasso» del maggio 2011.

Rossi e Vecchioni erano due simboli, per la città delle eterne emergenze che, per svoltare, aveva chiesto alla politica di spostarsi di lato, se non addirittura di farsi da parte. Entrambi abbattuti come birilli da bowling. Sacrificati sull’altare della mediazione (lo dice chiaramente Vecchioni nella lettera con cui annucia le sue dimissioni da presidente del Forum delle Culture del 2013), perché sarà anche vero, come sentenziava il Grande Timoniere, che «la rivoluzione non è un pranzo di gala», ma è altrettanto vero che amministrare una realtà difficile e complessa come Napoli non è, e non sarà mai, esattamente una passeggiata. Nonostante le smentite ufficiali e le versioni di comodo, è ormai chiaro anche ai bambini che Rossi, torinese, 37 anni, un passato da manager incorrotto e incorruttibile, è stato costretto al passo indietro da presidente...

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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda matthelm il 11/01/2012, 22:04

Ecco che "l'olio buono comincia a venire a galla" e non è trascorso molto tempo...
De Magistris ha vinto per le gravissime deficienze degli antagonisti, per l'incredibile malcontento dei napoletani altrimenti non sarebbe mai stato eletto.
Questo è la certezza che dai populisti, usciti guarda caso dalla grande fucina del "maestro" Di Pietro!, non ci si può aspettare che demagogia e appunto populismo. Poi è inevitabile che (andrà!) vadano a finire così.
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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda ranvit il 12/01/2012, 9:16

amministrare una realtà difficile e complessa come Napoli non è, e non sarà mai, esattamente una passeggiata

Le chiacchiere stanno a zero se non abbiamo il tempo di vedere come va a finire.
A Napoli hanno fallito tutti fin'ora...
Comunque, De Magistris è molto poco dipietrista...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda flaviomob il 12/01/2012, 9:58

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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda flaviomob il 16/01/2012, 13:20

Intanto, pare che De Magistris sia il sindaco più popolare d'Italia...
Ma dov'è finito Renzi??? Su facebook si narra che sia sceso al 51° posto...

http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos- ... 4165_n.jpg


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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda franz il 16/01/2012, 14:03

flaviomob ha scritto:Intanto, pare che De Magistris sia il sindaco più popolare d'Italia...
Ma dov'è finito Renzi??? Su facebook si narra che sia sceso al 51° posto...

È piu' avanti di pisapia ... :-)
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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda matthelm il 16/01/2012, 18:52

Dice Renzi su Facebook
Un anno fa per il Sole24Ore avevo il 67% dei consensi, primo tra i sindaci. Io dissi: useremo questo patrimonio per fare le cose scomode di cui Firenze ha bisogno. Un anno dopo abbiamo pedonalizzato mezzo centro, stravolto San Lorenzo, intaccato la rendita, chiuso l'iter del termovalorizzatore, intaccato i privilegi di aziende pubbliche. Eccomi al 53% nei sondaggi. Ma mi pagano per governare non per chiacchierare: ho preso degli impegni per Firenze e preferisco perdere consenso che perdere la faccia con la mia città. I cittadini, alla fine, valuteranno.

aggiungo, ...anche De Magistris valuteranno. Ne riparleremo sicuramente.
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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda lucameni il 17/01/2012, 16:18

Infatti molti di noi hanno già valutato le balle e le bufale dispensate da Renzi. Sulla base dei risultati e non sulle petizioni di principio.
Tipico "nuovo" italiano che si fa valutare sulle chiacchiere e non sui fatti. Ovvero quando il marketing la fa da padrone.
Ma era scontato: 17 anni di berlusconismo e certe abitudini ormai sono prassi.
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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda flaviomob il 17/01/2012, 16:42

Pisapia deve risanare il bilancio di una grande metropoli dopo la grande frode compiuta da Moratti, Madaffari &c. (con tanto di condanne, anche se ci vorrebbe pure il falso in bilancio), a rischio di commissariamento. Aumentare il biglietto dei trasporti pubblici del 50% non ha certo giocato a favore, ma era un obbligo. Impopolarità anche per i residenti di zona 1, ora a traffico limitato durante il giorno. Ma ce la farà...


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Re: Fuga da de Magistris, il sindaco «scassatutto»

Messaggioda flaviomob il 21/01/2012, 0:36

Così Sodano ha silurato Rossi
ecco le carte acquisite dai pm


La strategia di accerchiamento ed espulsione del vice sindaco, Tommaso Sodano, nei confronti del presidente Asìa. Sodano si consultò con il legale dell'azienda. Ci fu un pressing sulle assunzioni
di CRISTINA ZAGARIA
Raphael Rossi
SI è trattato di un vero e proprio pressing. La strategia di accerchiamento ed espulsione del vice sindaco, Tommaso Sodano, nei confronti del presidente Asìa, Raphael Rossi (mandato via il 1 gennaio 2012), è nelle carte acquisite dalla Procura.

Trenta pagine di delibere, note, comunicazioni interne, in cui da un primo approccio soft e da un linguaggio cauto, nel giro di quattro mesi, si passa all’esplicita richiesta di «assunzione urgente» dei 22 ex dipendenti del Bacino Napoli 5. Una priorità per la nuova giunta che, eletta a giugno, nella delibera del due agosto (numero 868) tenta il primo passo.

La delibera si snoda in tre punti. I primi due riguardano il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune per il conferimento all’estero dei rifiuti. Il terzo punto recita: «Si dispone che l’Asìa utilizzerà per la logistica gli impianti di via nuova delle Brecce e di via Brin e per la gestione degli stessi, fino al 31 dicembre 2011, i lavoratori dell’ex Bacino Napoli 5».

A firmare l’atto sono Tommaso Sodano e il coordinatore del dipartimento Ambiente, Giuseppe Pulli. Il giorno stesso, il ragioniere generale dà parere favorevole, ma il segretario generale ricorda: «I divieti e le limitazioni delle assunzioni di personale si applicano per l’amministrazione controllante e per le società a partecipazione pubblica».

Sette giorni dopo, il 9 agosto, l’architetto Pulli invia all’Asìa (la comunicazione è registrata con il numero di protocollo 25195/11 del giorno dopo) la delibera. Nella nota d’accompagnamento Pulli ignora i punti uno e due ma si premura di sottolineare il terzo: «Si invita, pertanto, a mettere in atto, con urgenza, tutto quanto previsto dal punto 3 della delibera e a tal fine si allega l’elenco dei dipendenti del Bacino Na5». Seguono due fogli Excel con 23 nomi, indirizzi, numeri telefonici di casa e di cellulare (uno, a volte anche due) dei dipendenti da “utilizzare”.

LEGGI Rossi: "Lascio Napoli, ho proposte da altre città"

Tra questi anche il nome di due donne, una sarebbe addirittura non una ex dipendente, ma la figlia di un dipendente deceduto. Il presidente Asìa, però, non vuole assumere i 23, non servono all’azienda. Si oppone. Scatta un braccio di ferro tra Sodano e Rossi, documentato da incontri e riunioni. Il 5 ottobre (nota numero 626761) interviene anche il capo di gabinetto del sindaco, Attilio Auricchio, che ribadisce al presidente di Asìa di «concludere sollecitamente la vicenda» e cambia anche la terminologia.

L’ «utilizzazione» dei 23 lavoratori diventa «l’operazione di assorbimento» e nel passaggio successivo «l’assunzione degli ultimi 22 rimasti inoccupati (inizialmente i lavoratori sono 24, poi diventano 23 e alla fine 22 a causa di due decessi, ndr)». Perché questo cambiamento di termini? Lo spiega la nota stessa: «Perché la situazione individuata con la delibera 868 non è più praticabile, in quanto gli impianti di via Nuova delle Brecce e di via Brin serviranno per altre finalità». Insomma è passato troppo tempo, mancano due mesi al 31 dicembre e la delibera del 2 agosto non serve praticamente più. Il Comune ha fretta e accelera i tempi, andando dritto al sodo: l’assunzione.

A novembre il braccio di ferro diventa vera e propria rottura. Raphael Rossi, infatti, chiede consiglio all’avvocato di Asìa, Giuseppe Ferraro, che il 18 novembre risponde: «Asìa potrebbe procedere ad ulteriori assunzioni soltanto nei limiti consentiti dal patto di stabilità e attraverso procedure concorsuali imparziali e selettive».

Rossi ribadisce il suo «no» a Sodano. Un mese dopo Rossi viene mandato a casa, con la prima delibera del nuovo anno. Presidente Asìa diventa Raffaele del Giudice, vecchio compagno di barricate (ai tempi dell’opposizione) di Sodano. Tutte le carte, con la ricostruzioni di Rossi di incontri e riunioni, sono state acquisite dai pm Giuseppe Noviello, Paolo Sirleo e Ida Teresi.
(20 gennaio 2012)
Repubblica


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