De Luca in campo : Primarie da analfabeti

[ranvit]

da ilmattino.it :

Regione Campania, De Luca in campo «Primarie da analfabeti»


di ADOLFO PAPPALARDO
NAPOLI (14 ottobre) - Che abbia deciso di scendere in campo per le regionali lo si capisce da due battute pronunciate a margine di un convegno sui fondi europei al Maschio Angioino. Tranchant come è nello stile di Vincenzo De Luca. La prima: «Candidarmi? Di certo non farò lo spettatore o il turista svedese...sarò protagonista». La seconda: «Le primarie? Le fanno gli analfabeti».

La conferma che il sindaco di Salerno fa sul serio. Dietro c’è una strategia che, negli ultimi giorni, ha avuto una brusca accelerata: prendere il simbolo che l’ha eletto in tutte le amministrative come primo cittadino, «I Progressisti», e farne 5 liste civiche. Una per provincia, coinvolgendo imprenditori e società civile. Gente slegata dai partiti, insomma. «Grazie, presidé», «Complimenti presidé», viene salutato ieri dopo le conclusioni a un convegno organizzato dal movimento «Italia Solidale».

Tre quarti d’ora d’intervento in cui non cita mai direttamente Antonio Bassolino e in cui invita la platea a «non arrendersi: la società civile può e deve creare una speranza per questa regione» e a «superare le categorie centrosinistra e centrodestra: il primo, sgangherato, da cui attendiamo ancora il bilancio di 15 anni di governo; il secondo, dove c’è gente in guerra contro la grammatica e la sintassi».

È il De Luca-pensiero declinato, però, su Napoli («Una grande realtà: se cresce, cresce l’Italia») e, soprattutto, come programma di governo. Attraverso tre direttive: ambiente, fondi europei e sanità («Punti su cui si è alimentato il sistema di potere anche perché non c’è stata un’opposizione limpida e forte»). Durissimo è sul secondo punto: «La programmazione 2000-2006 è stata scellerata e dobbiamo recuperare subito quella 2007-2013: già buttati via due anni. Un delitto in una regione dove la disoccupazione è al 25 per cento. Eppure basterebbe spingere su poche realtà selezionate, abbandonando la clientela spicciola: per ogni progetto serio si avrebbero 10 mila posti di lavoro.

E, invece, - ironizza all’indirizzo di Ennio Cascetta - qui a Napoli abbiamo assistito solo alla cura del ferro: ma almeno potete andare avanti e indietro, per tutta la giornata, in metropolitana». Sull’ambiente, invece, gli basta citare il dato salernitano: «Da settembre siamo il capoluogo con la differenziata più alta d'Italia: 72,9 per cento». Scalda la platea quando chiede «una rivolta democratica, civile e popolare» e quando si dice d’accordo con il maestro Roberto De Simone che si è scagliato contro Piedigrotta. Ma è quando si scaglia contro i disoccupati («Da 16 anni paralizzano la vostra città») e il reddito di cittadinanza che scatena applausi.

«Solo il 30 per cento di loro ne avrà veramente bisogno e vanno aiutati, gli altri - attacca - basta fare indagini, e li scopriremo intestatari di appartamenti e proprietà. Queste risorse vadano, invece, ai ragazzi che hanno studiato e che devono emigrare per avere una speranza».

Poi l’ultimo invito: «Serve una scossa vera per far ripartire la regione o altrimenti i prossimi anni saranno davvero bui». La corsa è già iniziata.

[Iafran]

da ilmattino.it :

Regione Campania, De Luca in campo «Primarie da analfabeti»


di ADOLFO PAPPALARDO
NAPOLI (14 ottobre) - Che abbia deciso di scendere in campo per le regionali lo si capisce da due battute pronunciate a margine di un convegno sui fondi europei al Maschio Angioino. Tranchant come è nello stile di Vincenzo De Luca. La prima: «Candidarmi? Di certo non farò lo spettatore o il turista svedese...sarò protagonista». La seconda: «Le primarie? Le fanno gli analfabeti».

Un altro personaggio si esprimerebbe nello stesso modo: il nostro grande “Capo”, che ha un particolare concetto della democrazia.
Non voglio fare alcun accostamento fra il Sindaco di Salerno e il grande “Capo”, ma certe circostanze sono stranamente comuni: una classe politica fallimentare, i dati statistici che si menzionano, il richiamo ai fannulloni, il dinamismo, il problema della “monnezza”, la forte autostima del “ghe pensi mi”, una quasi egolatria, etc.

Che siano da presagio a chissà quale futuro politico per la Regione Campania?

[pagheca]

da ilmattino.it :
Non voglio fare alcun accostamento fra il Sindaco di Salerno e il grande “Capo”, ma certe circostanze sono stranamente comuni: una classe politica fallimentare, i dati statistici che si menzionano, il richiamo ai fannulloni, il dinamismo, il problema della “monnezza”, la forte autostima del “ghe pensi mi”, una quasi egolatria, etc.

Che siano da presagio a chissà quale futuro politico per la Regione Campania?

sara' interessante vedere se lo eleggeranno e che se ne fara' dell'eventuale carica. Se qualcuno di noi ha ragione questo e' il modello di "sinistra" vincente e auspicabile.

[ranvit]

da ilmattino.it :
Non voglio fare alcun accostamento fra il Sindaco di Salerno e il grande “Capo”, ma certe circostanze sono stranamente comuni: una classe politica fallimentare, i dati statistici che si menzionano, il richiamo ai fannulloni, il dinamismo, il problema della “monnezza”, la forte autostima del “ghe pensi mi”, una quasi egolatria, etc.

Che siano da presagio a chissà quale futuro politico per la Regione Campania?

sara' interessante vedere se lo eleggeranno e che se ne fara' dell'eventuale carica. Se qualcuno di noi ha ragione questo e' il modello di "sinistra" vincente e auspicabile.

Si questo è il modello di sinistra vincente e auspicabile! Gente tosta e con le palle....politicamente parlando s'intende.
Se poi volete perdere in eterno tenetevi le mezze tacche mosci, piagnoni, noiosi ed incapaci sia di vincere le elezioni che di governare!
Certo De Luca è uno tosto assai....ma fare le primarie in Campania significa candidare un uomo di Bassolino!
Non so se mi sono spiegato....

Vittorio

[pagheca]

vedremo...
pagheca

[Iafran]

Si questo è il modello di sinistra vincente e auspicabile! Gente tosta e con le palle....politicamente parlando s'intende.
Se poi volete perdere in eterno tenetevi le mezze tacche mosci, piagnoni, noiosi ed incapaci sia di vincere le elezioni che di governare!
Certo De Luca è uno tosto assai....ma fare le primarie in Campania significa candidare un uomo di Bassolino!
Non so se mi sono spiegato....

Si ripeterebbe quello che è successo in ambito nazionale: l’elettore sostituirebbe le “mezze tacche mosci, piagnoni, noiosi ed incapaci sia di vincere le elezioni che di governare” del centrosinistra (senza UDEUR) con la figura politica di un vincente “tutto fare”.

Se la politica del centrosinistra è insoddisfacente per colpa dei suoi dirigenti, non sarà certamente un personaggio, che in apparenza emulerebbe il decisionismo del “Capo” nazionale (ma anche di un ex Sindaco di Taranto, celebre per i suoi “risultati” e le sue “prodezze”), a rappresentarla degnamente e a rivalutarla.

Il Sindaco di Salerno come candidato a Presidente della Giunta, senz’altro non ha le stesse motivazioni che avrebbero spinto il nostro SS a diventare il “Capo”, però che garanzie offrirebbe più del “Capo” per una futura gestione democratica della cosa pubblica?
I tipi “tosti” non si perdono in chiacchiere e sono particolarmente sensibili al comando. Da qui a passare all’autoritarismo il passo è … breve.
I tempi che stiamo vivendo dovrebbero tenerci più all’erta e propensi a usare “solo acqua per spegnere i fuochi ” populistici.

Siamo tutti insoddisfatti, quasi traditi dai nostri rappresentanti e lo vorremmo dimostrare in tutti i modi e in ogni occasione (rimproveri pesanti, astensioni al voto, etc.), proprio perché i metodi politici che sono subentrati ci fanno inorridire ... non facciamo altro che abbracciare chiunque si dimostri vincente!
La nostra amarezza ci acceca cosi tanto che non ci fa rendere conto che a volte siamo dall’altra parte, che stiamo subendo il fascino del berlusconismo: un insulto ai pappamolle (o ai “tosti” veri) del Cs? “Muore Sansone con tutti i Filistei”, o … c’è dell’altro?

Io, da questi comportamenti pubblici, non ci vedo quello che probabilmente vedono i suoi concittadini.
Non ho niente con il personaggio, mi rammarico che la nostra delusione, se non ci fa rimboccare le maniche, non ci fa stare neanche con i piedi per terra per valutare se quello che ci propongono sia in armonia con il progetto che vogliamo realizzare.

[ranvit]

Caro Iafran temo che i piedi sollevati da terra ce l'abbiano la grande maggioranza dei militanti del Cs/Sinistra, certo non io!

E' vero che dal decisionismo all'autoritarismo il passo è breve, ma è altrettanto vero che con le pappamolle non si vincono le elezioni nè si è capaci di governare (quando si è chiamati a farlo).

A me sta bene anche cosi' (Berlusconi al governo).
Preferirei persone piu' vicine al mio pensiero socialista e liberale, ma piuttosto che degli inetti....
Non so tu....

Vittorio

[ranvit]

Forse va chiarito a chi non conosce la realtà campana che alle primarie andrebbero fondamentalmente i militanti....cioè le truppe di Bassolino.

A conferma di cio' basta vedere i risultati delle elezioni interne del Pd per la segreteria nazionale : a Bersani, sostenuto da Bassolino, l'80% dei voti!!!


Bassolino in realtà ha solo i meriti antichi che sono stati pochi e racchiusi in un paio d'anni, i demeriti invece che durano da almeno una dozzina di anni sono stati scellerati.
La verità è che Bassolino, anzichè dedicarsi ala soluzione dei problemi della gente, passa il suo tempo a tessere e ritessere strategie e tattiche interne al partito e alle clientele che gli devono assicurare l'eternità politica.....naturalmente si sbaglia anche su questo : la batosta elettorale presa alle politiche sarà la stessa che il Pd bassoliniano prenderà alle regionali.
Va anche detto che la sua faccia tosta è stata capace di cantare vittoria per l'elezione in Europa di un suo fedelissimo, anzichè nascondersi in un rifugio introvabile per la disfatta elettorale!

Vittorio

[Iafran]

Caro Iafran temo che i piedi sollevati da terra ce l'abbiano la grande maggioranza dei militanti del Cs/Sinistra, certo non io!

E' vero che dal decisionismo all'autoritarismo il passo è breve, ma è altrettanto vero che con le pappamolle non si vincono le elezioni nè si è capaci di governare (quando si è chiamati a farlo).

A me sta bene anche cosi' (Berlusconi al governo).
Preferirei persone piu' vicine al mio pensiero socialista e liberale, ma piuttosto che degli inetti....
Non so tu....

Il pensiero è quello che meno si vede, checché se ne dica.
Abbiamo appurato, purtroppo, quanto facilmente le parole siano smentite dai fatti! Anche chi a te può star bene (sono sicuro, solo per il momento) potrebbe dire tutto quello che fa piacere ascoltare e nascondere, invece, le effettive volontà del proprio pensiero.
Gli inetti non so se fanno male più degli opportunisti, però se per i primi si può valutare facilmente la loro incapacità (e provvedere alla loro sostituzione con immediatezza), per gli opportunisti bisogna avere prove concrete a dimostrazione della loro reale intenzione o malafede (la beffa oltre al danno).
Io preferisco persone vicine al mio pensiero (senz’altro), lungimiranti e, soprattutto, coerenti (nel tempo).

Quello che riferisci di Bassolino, purtoppo, ha riflessi anche fuori dalla Regione Campania.

[ranvit]

Da cronache salerno.it :

Verso le regionali: Franceschini lancia De Luca alla Regione

Dario Franceschini lancia il sindaco di Salerno Enzo De Luca verso la candidatura alla presidenza della Regione Campania: «Sarebbe la soluzione migliore per vincere le elezioni», afferma il segretario del Partito democratico

in un?intervista all?emittente televisiva Napoli Canale 21 . «Il primo cittadino salernitano ha dimostrato grandi capacità di governo del territorio - continua - e per questo motivo se dovesse decidere di presentarsi, avrebbe tutto il mio sostegno». Non manca una bordata al governatore Antonio Bassolino : «La sua è una stagione finita e concordo con De Luca quando dice di volere lavorare libero dal condizionamento di chi deve farsi da parte». Il tutto mentre mancano pochi giorni alle primarie del Pd e così, per tener fede alla promessa fatta agli elettori di mettere su una sana e autentica competizione, nella sponda campana del partito se le danno di santa ragione. A cominciare, è il candidato campano della mozione di Ignazio Marino, Franco Vittoria, il quale prima spara a zero contro Enzo Amendola Leonardo Impegno , suoi avversari nella corsa alla leadership regionale, lamentando l?impossibilità di avere un faccia a faccia con loro e poi li accusa di aver generato con le loro liste una vera e propria guerra tra bande, bassoliniani contro antibassoliniani: «Nelle loro liste vedo sempre la stessa logica dell?orticello di Napoli - accusa -, con il rischio di fare un congresso interno solo agli apparati. La verità è che qui in Campania il Pd non esiste e quel poco che c?è è nelle mani di 6 o 7 capibastone che ne decidono le sorti». Capibastone che però per Vittoria non starebbero solo nelle liste a sostegno di Amendola, come ha invece sostenuto nei giorni scorsi Impegno, bensì pure in quelle di quest?ultimo, vista la presenza al suo fianco di persone, come Teresa Armato che costituiscono, al pari di Bassolino, «riferimenti negativi, perché si tratta di persone che prima erano in giunta con lui e adesso gli si oppongono, cercando di farsi una nuova verginità politica». Vittoria poi, dopo aver invocato per la scelta del candidato alle regionali una «forte discontinuità, con una personalità autorevole come il sindaco di Salerno Enzo De Luca», si scaglia pure contro i trasversalisti guidati da Pasquale Sommese , la cui scelta di votare per Franceschini al congresso nazionale e per Amendola a quello regionale viene da lui definita come «discutibile da un punto di vista di etica politica». A dargli man forte è Rosa Villecco Calipari, che tuona contro la discesa in campo di Bassolino a fianco di Bersani ed Amendola: «La composizione delle liste per le primarie e lo schieramento dei vertici regionali in talune piuttosto che in altre dimostra che la scelta è stata fatta in vista delle prossime elezioni, altrimenti non si spiegherebbero certi apparentamenti». Dal canto suo, Sommese replica seccamente: «Nelle nostre liste non ci sono capibastone ma solo nomi espressione del territorio. Fra di loro forse ? dice sarcastico- c'è qualche bastoncino che vorrebbe diventarlo. Noi siamo solo coerenti con la nostra idea di dare maggior ascolto all'area dell'ex Margherita e Amendola ci sembra in grado di farlo. Del resto da subito dicemmo che la candidatura di Impegno non aveva senso». «Io non capisco dove sia lo scandalo - gli fa eco Bruno Cesario - anche perché la stessa nostra scelta è stata fatta anche in altre regioni» mentre l'ex verde Tommaso Pellegrino difende Amendola e assicura: «Non è manovrato dall?alto ed è molto più autonomo di quanto si pensi».