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Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 05/02/2010, 14:46

Il Governo della popolazione calabrese è nella mente di pochi e nel cuore di molti. Marco Pannella invita a "non commettere l’enorme errore di sottovalutare le minacce di morte".

...............

Le reazioni e la solidarietà da centrodestra e centrosinistra
“Minacciato ma non mollo” – Callido dopo la lettera minatoria: “Vado avanti comunque”

“Devi farti da parte, altrimenti te la faremo pagare”. E’ la minaccia rivolta all’industriale Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria con il sostegno di Italia dei valori, dei Radicali e di alcune liste civiche.
L’invito a ritirarsi, accompagnato dalle minacce, è stato rivolto a Callipo in una lettera inviata alla sua segreteria. “Non fare il testardo – ha scritto un anonimo nella missiva – e lascia perdere la politica. Se proseguirai su questa strada, ce la prenderemo con la tua famiglia e con la tua azienda. Guarda che non scherziamo”.
Callipo, che ha denunciato le minacce ai Carabinieri, ha ribadito: “Per una lettera anonima di qualche vigliacco non posso assolutamente tirarmi indietro e tradire i calabresi che hanno tantissime aspettative. Non posso deluderli. I calabresi pensano che con me si possa attuare il cambiamento e siccome ho una certa credibilità, la gente si sta convincendo che è possibile intraprendere una strada nuova e cambiare le cose”.
Tra i primi ad esprimere solidarietà a Callipo il leader di IdV, Antonio Di Pietro, che ha parlato di “vile ed ignobile minaccia. Siamo certi che Callipo – ha aggiunto – non si lascerà intimidire dalle minacce ricevute”.
Anche l’europarlamentare Luigi De Magistris sottolinea “il grave gesto contro Callipo”.
E Marco Pannella, leader dei radicali, ha sostenuto che “è bene non commettere l’enorme errore di sottovalutare le minacce di morte a Pippo Callipo. Il problema ci appare semplice: la partitocrazia calabrese, come quella romana, non può permettersi di far gestire ad una personalità come Pippo Callipo le documentazioni, almeno ventennali, di una classe dirigente corrotta e corruttrice che, per l’essenziale, non ha mai visto contrapposte e in lotta la componente di sinistra e quella di destra di questo letale Regime”.
E non solo Pannella: “Esprimiamo la massima solidarietà…” dice … Ignazio Messina. “…”. La deputata del PD, Doris Lo Moro lancia l’allarme: “Nella Calabria, che ha visto cadere a pochi mesi dalle ultime elezioni regionali il vicepresidente del Consiglio regionale e che ha vissuto quell’omicidio come un messaggio alla politica per impedire il cambiamento, una lettera di minacce in vicinanza delle elezioni deve ancora di più allarmare” … Anche… Michelangelo Tripodi del Pdci e il capogruppo dell’Udc al consiglio regionale, Michele Trematerra, … e ancora Salvatore Magarò, consigliere regionale e membro della commissione regionale Antimafia….

(“il Quotidiano” Cosenza e provincia, 5 febbraio 2010).
Iafran
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 12/02/2010, 18:08

Un’intervista dell’imprenditore Pippo Callipo al giornale “il Quotidiano della Calabria” pubblicata ieri, 11 febbraio 2010.
Riporto gli stralci che ho ritenuto di una certa importanza per far conoscere il personaggio (ho dovuto trascrivere dalle pagine stampate, ma ne valeva la pena).
Ho piacere che si sia candidato alla Presidenza della Regione Calabria: è una vera novità, una di quelle che si augurano tutti, soprattutto quando non ci si reca alle urne con rassegnazione.
Se vado a votare lo faccio per non fare fallire il suo “sogno”.

....
L’imprenditore non molla: “Di Pietro è con me ma se cambia idea corro lo stesso”
“Non vendo il mio sogno”
Callipo racconta la sua sfida per le elezioni regionali e il pressing del PD per ritirare la sua candidatura.

Domanda – E' più facile per lei in questi giorni conquistare voti o resistere alle pressioni per ritirare la sua candidatura?

Risposta – E’ più facile conquistare voti perché mi accorgo, andando in giro, che la gente apprezza la mia linea e la mia motivazione: il cambiamento di sistema, di metodi. Non ho dietro un partito, è un movimento spontaneo. Quello che è più difficile, anzi più noioso, è che la gente, e mi riferisco ad una parte parte della politica o mala politica come la definisco io, non riesca a capire che nella vita non si compra tutto. Ci sono dei principi che forse loro hanno ormai dimenticato. Mi dà fastidio quest’insistenza, queste continue offerte che mi arrivano perché io faccia un passo indietro e lasci campo libero al presidente Loiero. Io spiego che non è questione di postazione, ma è in gioco un ideale, un sogno che sto condividendo con tantissimi calabresi e che è quello di cambiare il sistema.

R - … Questo sogno mio e di tantissima gente, lo portiamo avanti… E’ da 20 anni che faccio opposizione. L’ho fatta a Chiaravalloti … poi ho votato Loiero, pensando che il Cs potesse essere più vicino alla gente e ai suoi problemi. E’ stata una grandissima delusione … certo non parteciperò a quello che ho chiamato il Partito unico calabrese.

R - … la centrale nucleare? Dico no. Come dico no al ponte sullo stretto … Proprio ora che si stanno affermando la vie del mare… Alla fine proposi l’esercito e i politici strumentalizzarono la mia dichiarazione dicendo che volevo militarizzare la Calabria. Era invece la richiesta d’aiuto perché qui gli uomini erano pochi. La realtà è che non vogliono che in Calabria ci sia sicurezza: tanto è vero che ora ci sono militari in tutta Italia tranne in Calabria...

R - … Bersani… sarebbe favorevole a questa soluzione, ma rispetta quelle che sono le decisioni dei dirigenti calabresi del Pd. Di Pietro sarà con noi, De Magistris pure. Messina pure…. Io credo che andrò avanti lo stesso. E sono convinto che Di Pietro non molli…

R - … Riferisco quello che mi racconta gente del Pd, che è presente alle riunioni, che si dissocia, che si sente usata da quelle 5 o 6 persone che decidono ma non ce la fa a reagire e quindi subisce perché teme di spaccare il partito. Mi è stato riferito che nel Pd c’è stato chi ha detto “preferiamo perdere da soli che vincere con Callipo”. . . non ho parenti o amici da sistemare, purché si tratti di persone trasparenti. Io non cedo sui principi: onestà, trasparenza, rendere conto alla gente…Quindi loro sanno che con me incontrano un muro. Faremo una battaglia per la diminuzione degli stipendi ai consiglieri. Non è possibile che in Calabria percepiscano 8500 euro in più tutte le prebende, e non fanno niente mentre in Toscana ne prendono la metà…

R - … Io preferirei che questo accordo col Pd non ci fosse. Pensare di sedermi a un tavolo con persone che da 30 anni fanno politica e che hanno ormai quella mentalità standardizzata sarebbe una cosa per me da esaurimento nervoso. Da un lato vinceremmo quasi sicuramente ma poi mi toccherebbe tenere a freno queste persone. Dovrò gestire la Calabria o queste persone?...

R - … Ma gli ideali sono più forti dell’appetito economico secondo me. C’è gente che si è fatta fucilare per gli ideali, ma ahimè c’è anche gente che per 100 mila dollari o euro ha ceduto. Recuperiamo i valori e la fiducia e diciamo alle famiglie che i figli se valgono, i concorsi domani li vinceranno, perché ci faremo garanti tutti quanti, anche a costo di ricorrere all’esercito.

R - … Questo slogan, “io resto in Calabria”, lo usai per primo durante un’intervista, quando spararono alla porta della mia azienda … come a dire “guardate che resto e che sarò un pungolo contro la ‘ndrangheta, contro la mala politica, contro certi imprenditori”.

R - … ho visto Ivan Lo Bello. Si esalta la sua iniziativa: cacciamo gli imprenditori che pagano il pizzo da Confindustria. Io .. la definii un’operazione da marketing. Primo, qual è quell’imprenditore che confessa di pagare il pizzo? E’ una vergogna, una mortificazione. Secondo me se tu in casa hai un figlio che si droga, che fai, lo cacci dalla famiglia? O gli stai più vicino? … E’ facile per chi è sotto scorta come Lo Bello fare certi discorsi da quel pulpito. Cosa garantisce realmente lo Stato a chi denuncia?...

R - … Qui a volte mi scontro con la “mafia” politica. In un paese ho difficoltà a fare una riunione perché c’è gente che ha paura di venire e di farsi vedere. Degli amici volevano organizzarmi un incontro al Dino’s Hotel: hanno dovuto disdirlo perché le persone che volevano portare e che erano interessate a votarmi hanno avuto paura di esporsi.

R - … certo se arriviamo secondi, come opposizione, saremo una spina nel fianco. Non mi farò intruppare. Un’opposizione seria può anche correggere cose che non vanno e segnare risultati.

R – Certo, finora c’è stato il Partito unico calabrese. In un’impresa moderna le cose vanno meglio perché c’è anche un’opposizione: i lavoratori che vanno dal datore di lavoro o dai dirigenti e segnalano quello che non va.
……………

Un’altra intervista l’aveva concessa il 7 febbraio '10 a “la Repubblica”:

Il candidato dell'Italia dei Valori conferma la sua candidatura
"Ci sono tante pressioni per farmi ritirare". "Loiero? Serve una rivoluzione"
Callipo: "Non corro alle primarie di altri sono loro che devono sostenere me"
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... e-2216400/
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 23/02/2010, 0:51

Quello che Pippo Callipo ha scritto oggi, 22 febbraio, sul suo sito http://www.callipopresidente.it/
. . .
Facciamo tutti un passo indietro per il bene della Calabria

Le sollecitazioni di amici (anche del Pd) a farmi fare un passo indietro, per evitare che in Calabria torni il centrodestra, non possono andare a buon fine e non per un mio puntiglio personale. Il “popolo” che in me vede la speranza per il riscatto della Calabria, appassionato all’idea di liberare la Regione dalle piaghe dell’assistenzialismo, delle clientele e della cattiva amministrazione, non ha alcuna intenzione di accettare la logica del meno peggio. E’ un “popolo” che crede nella politica come mezzo per rivoluzionare pacificamente la realtà non per fare altri inciuci o sperperare risorse pubbliche. Loiero, per questo “popolo”, è a dir poco improponibile. Le considerazioni sulla sua esperienza di governo sono duramente negative. Egli è visto come il politico che ha demolito Pd e Sinistra, deluso le aspettative di chi l’ha votato 5 anni fa e fondato un suo partito personale, mentre ora è pronto a prosciugare quel che rimane del Pd e della Sinistra per irrobustire le sue liste e avvantaggiare i suoi amici. Un’operazione considerata di puro stampo padronale e clientelare, da cui non c’è da attendersi nulla di buono né per la politica né per la Calabria. In queste condizioni, se decidessi di appoggiare Loiero, quel “popolo” che mi è vicino da mesi e mesi, in pochi minuti giustamente si dileguerebbe. E tutti noi ci ritroveremmo nelle stesse condizioni in cui si trovano oggi Loiero ed i suoi sostenitori: in caduta libera nel consenso dei calabresi. Allora sì che il compito di Scopelliti e del centrodestra sarebbe agevolato, perché i calabresi non avrebbero più neanche la proposta Callipo su cui contare, votare e sperare. Ma, per stare al ragionamento degli amici che mi chiedono di sostenere Loiero, una proposta la voglio fare. Con le garanzie dei vertici nazionali dei partiti e in maniera trasparente, individuiamo assieme e rapidamente un nuovo candidato alla Presidenza – donna magari! – espressione della società civile o impegnato politicamente, ma che non sia espressione di gruppi di potere o il fiduciario di questo e quel politico. Facendo un passo indietro, sia Callipo che Loiero, i partiti potrebbero, tra l’altro, inserire nella politica energie fresche, giovani, donne e competenze tenute sempre ai margini e finalmente valorizzarle. Su questa proposta, a me pare che si possa mettere alla prova la buona fede e la volontà di tutti noi a fare davvero le cose per bene senza furbizie e tatticismi.
. . .

Per il bene della Calabria ... i cosiddetti "marpioni" della politica si dovrebbero fare da parte?
Ma se sono li solo per il proprio.
Questa proposta di Callipo non penso che troverà accoglienza e molti elettori del Cs continueranno a votare turandosi il naso.
Io non più, darò fiducia a Callipo.
Iafran
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 24/02/2010, 0:14

Iafran ha scritto:Per il bene della Calabria ... i cosiddetti "marpioni" della politica si dovrebbero fare da parte?

Callipo ha ricevuto risposta. Come ipotizzavo io, non come sperava lui!
Anche se la barca Calabria fa acqua da tutte le parti, Loiero avrà pensato che il suo nocchiere ci guadagnerà sempre e bene (alla faccia di coloro che faticheranno per non farla affondare).
Sul suo sito http://www.callipopresidente.it/ scrive, infatti:
. . .
Tra lui e me differenze inconciliabili

L’on. Loiero ha interpretato male la mia proposta, snaturandone il significato. La sua risposta tuttavia pone fine ad ogni incertezza e ristabilisce le differenze insuperabili tra due offerte politiche – la mia e la sua – che sono inconciliabili perché sono rappresentative di due modi opposti di sentire la politica. La mia proposta di fare un passo indietro, dopo aver ribadito in ogni occasione la diversità del mio impegno e del blocco sociale che a me fa riferimento, non è però frutto di una follia improvvisa o di una passione per il poker. E’ successo, negli ultimi giorni, che diversi esponenti del centrosinistra, che pur aderendo a partiti che sostengono Loiero voteranno per me, mi hanno chiesto uno sforzo di riunificazione cui io, dopo tante insistenze, ho acconsentito. Le condizioni da me poste, evidentemente, non potevano coincidere con la sua visione personalistica e accentratrice della politica, contemplando, come chiedevo, anche un superamento della stessa. Io chiedevo di fare un passo indietro in favore di un candidato alla Presidenza, donna possibilmente, espressione della società civile o impegnato politicamente, ma non espressione di gruppi di potere o il fiduciario di questo e quel politico. Loiero propone di indicare lui il nome, figurarsi! Tra noi che vogliamo cambiare la Calabria per davvero e lui che vorrebbe soltanto durare, c´è una distanza abissale. Le mie critiche rivolte alla disastrosa amministrazione del presidente Loiero, rimangono intatte. Sanità affogata nei debiti ed al momento senza prospettiva, una regione senza rotta e nocchiero, un territorio fuori controllo e un divario di sviluppo col resto del Paese che è aumentato nonostante i flussi di risorse finanziarie affluiti, segno che la gestione clientelare del presidente Loiero ha dilapidato tutto ma non per investimenti produttivi. Il Loierismo, giunto alla sua fase terminale ed in caduta libera nel consenso dei calabresi, si prepara ora ad inventarsi liste civiche ed a svuotare quel che rimane del Pd e di parte della Sinistra che lo asseconda. Noi dobbiamo assumerci la responsabilità di giocare bene le carte della novità e della forte voglia di riscatto che anima i calabresi, nella speranza che il voto libero prevalga in maniera massiccia sugli accordi di potere, gli scambi equivoci e la difesa del vecchio, ma anche su un centrodestra che, dopo cinque anni di immobilismo, si presenta con il volto di un passato che per la Calabria è stato drammatico.
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 29/03/2010, 12:41

Ho ricevuto questi due sms:
. . . .
27.03.2010, ore 12:08
Votare Callipo è immorale. Adamo rilancia. Leggi prima pagina "Calabria Ora" di oggi.

26.03.2010, ore 10:15
"VOTARE CALLIPO E' IMMORALE". Attacco di Nicola Adamo. Leggi "Calabria Ora" pag. 8 in edicola oggi.
. . . .

Sono rimasto deluso. Queste sono azioni di ben "noti personaggi" nazionali, invece stavolta sono state fatte da uno dei "nostri" (sic!). Si, sarà il capogruppo PD alla Regione Calabria, ma non è il PD che "voglio io … e (forse) tanti altri".
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 29/03/2010, 19:10

Iafran ha scritto:Si, sarà il capogruppo PD alla Regione Calabria, ma non è il PD che "voglio io … e (forse) tanti altri".

Il commento di un esponente PD di primo piano della provincia di Cosenza (parlamentare nella stagione de "l'Ulivo") mi conferma che molti uomini di questo partito in Calabria non sono quelli del "PD che voglio io".
Non so se confermerò l'iscrizione per il futuro.
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda franz il 29/03/2010, 20:00

Iafran ha scritto:
Iafran ha scritto:Si, sarà il capogruppo PD alla Regione Calabria, ma non è il PD che "voglio io … e (forse) tanti altri".

Il commento di un esponente PD di primo piano della provincia di Cosenza (parlamentare nella stagione de "l'Ulivo") mi conferma che molti uomini di questo partito in Calabria non sono quelli del "PD che voglio io".
Non so se confermerò l'iscrizione per il futuro.

Gli uomini non sono all'altezza.
Lo sono gli ideali, lo sono le idee?
Molti sono disposti a rispondere affermativamente ma a vedere i risultati i cittadini sembrano per ora siano rimasti delusi sia dal PdL che dal PD. Vedro' di calcolare quanto insieme hanno perso ma dal riassunto nazionale - roma esclusa - visto in TV sul TG3 sembra che insieme abbiano perso dal 15 al 20% dei voti. Guadagnati da Lega, UDC, IDV.

Franz
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Re: Callipo dopo la lettera minatoria: "Vado avanti comunque"

Messaggioda Iafran il 31/03/2010, 18:07

PIPPO CALLIPO: DICHIARAZIONE DOPO IL VOTO

“E’ un successo di cui andiamo fieri. Una percentuale a due cifre, per chi non ha gestito clientela e
mai consumato risorse pubbliche per accrescere il consenso, è un successo innegabile. Li abbiamo
avuti tutti contro, hanno organizzato contro di noi di tutto e di più. C’è stata una propaganda contro
di noi che è andata dalla richiesta del voto utile a vere e proprie campagne di odio e di
diffamazione. Nonostante tutto noi ci siamo, dimostriamo che in Calabria si può fare politica anche
contro il volere della nomenclatura di centrosinistra che, dati alla mano, ha sbagliato tutto. Ha
giocato solo nel suo interesse diretto e contro la Calabria.
E lo dico non per fare polemiche, ma
perché i vertici nazionali dei partiti facciano una riflessione e traggano qualche conclusione. Se
sommando i voti di Loiero ai miei, s’intende dimostrare che Scopelliti avrebbe vinto ugualmente, è
tutto sbagliato. I dati di oggi dimostrano che i dati di ieri erano giusti, anche quando Loiero
asseriva che lui i sondaggi li avrebbe stracciati nell’urna. E’ una sconfitta, mi spiace dirlo, di cui i
leader del centrosinistra non avevano dubbi. Altra cosa sarebbe stata la mia candidatura alla
Presidenza dell’intero centrosinistra, ma è stato uno scenario che non si è avuto il coraggio di
costruire. Qui si registra una miopia e un’impotenza che ha dell’incredibile. Con me candidato alla
Presidenza la partita sarebbe stata diversa, avremmo potuto guadagnare ampie fette di elettorato
moderato che di Loiero ne aveva le tasche piene, come, d’altronde, dimostravano già i sondaggi. Il
nostro risultato dimostra che non è vero che in Calabria è tutto contaminato dalla politica
politicante, c’è spazio anche per una società civile che inizia ad affrancarsi. C’è spazio, questo
vogliamo dimostrare, anche per chi il consenso non lo cattura soltanto con clientela e voto di
scambio.
Senza dubbio il nostro risultato è un punto di partenza formidabile per costruire, fin da
subito, un’alternativa politica dignitosa per la Calabria e lavorare, insieme ai tanti che hanno votato
per gli altri turandosi il naso o i moltissimi che hanno preferito contestare la politica non votando,
delle proposte per risolvere i problemi che collocano la Calabria in fondo ad ogni classifica
economica e sociale. Girando per la Calabria ho potuto vedere problemi e abbandoni storici. Mi
sono dichiarato, dappertutto, per quello che sono: un imprenditore disposto a dare una mano,
disinteressatamente, alla mia terra. Non voglio indagare i motivi per cui la Calabria continua a dare
un forte consenso ad un sistema partitico delegittimato e improduttivo, ma questa strada non porta
da nessuna parte. Non ci fa recuperare in credibilità come sistema-regione agli occhi degli italiani e
senza fiducia, purtroppo, non ci saranno investimenti nazionali ed internazionali.
In un Paese in cui
i disoccupati hanno raggiunto la cifra di 2 milioni, in cui c’è una contrazione vistosa degli acquisti
e la ripresa per le imprese è ancora un miraggio, mentre la politica non assume le scelte forti che
tutti ci attendiamo, questo risultato calabrese acuisce la nostra arretratezza. Per me è stata una
campagna elettorale entusiasmante, per le tante relazioni sincere che sono nate, per la nascita, al di
fuori dei partiti, di un gruppo nutrito e variegato di dirigenti politici che prima non s’erano mai
affacciati alla politica e il cui impegno ora andrà meglio plasmato e indirizzato; ma anche dura,
specie per taluni attacchi ciechi e furibondi su cui nei prossimi giorni avremo modo di discutere.
Nella nuova fase che inizia adesso, tuttavia, noi vogliamo esserci. Lo faremo con la consueta
passione e sempre avendo come obiettivo il bene della Calabria. Per noi inizia un lavoro doppio: al
nostro interno, per capire come strutturarci meglio e dotarci di ciò che finora non abbiamo avuto,
un’organizzazione capillare e più razionale; all’esterno, per comprendere quali rapporti si possono
costruire con le altre forze politiche, una volta che dentro taluni partiti si avvierà, come spero, una
serena e costruttiva autocritica che miri a rendere protagonisti di questa stagione risorse giovani e
fresche, competenze e intelligenze messe ai margini dalla vecchia politica e per calcoli
sfacciatamente di potere di cui, nonostante i nostri sforzi, non siamo riusciti a liberare la Calabria.”


30 mar. 2010
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Qualcosa, in Calabria con Callipo è successo: la nomenclatura regionale del PD ha subito le conseguenze del risveglio degli elettori di Cs. Quella nazionale non aspetti altre dimostrazioni perché la casta politica, negli ultimi 15 anni e nei diversi ambiti, si è preoccupata esclusivamente del proprio tornaconto, tradendo troppe volte la fiducia ricevuta dai cittadini.
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