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E' nato! (si dice)

Viaggio nella ordinaria realtà di un paese anomalo; da prendere a piccole dosi

E' nato! (si dice)

Messaggioda Bruno Suppo il 25/12/2008, 22:04

Ed anche per quest'anno la magia del Natale si è avverata ed un bimbo è nato in una stalla...

... a dire il vero il governo ha fatto di tutto perchè la nascita di un personaggio così importante avvenisse in circostanze più dignitose, soprattutto il primo ministro sua maestà Silvio Uno ha fatto fuoco e fiamme temendo che una simile pubblicità negativa potesse influire sui sondaggi che riportano l'amore che il suo popolo nutre verso di lui.

"Cribbio" lo si sentiva urlare per le stanze di palazzo Grazioli, "ma può venire a nascere a Villa Certosa in Sardegna, se proprio vuole gli faccio costruire una grotta artificiale con tutti i comforts, nursery, paglia biologicamente testata. Mando a prendere la Madonna e San Giuseppe con un aereo privato così non si portano dietro l'asino , ma non è possibile che nel mio regno un bambino nasca in condizioni di povertà.... o almeno non è possibile che si sappia e la notizia abbia così vasta eco sui media."

Effettivamente la polemica su questa situazione incresciosa aveva iniziato a scaldare la polemica politica, pentolone sempre sul fuoco che oltre ad odore di bruciato però non produce mai nulla.
Casini aveva rilasciato un intervista in cui accusava il governo di avere una politica familiare inadeguata "guardate li, in tempi di crisi un onesto artigiano e sua moglie saranno costretti a partorire il primogenito in un ricovero di emergenza e non serviranno mica le social card o l'una tantum, servono case, una nuova politica che tenga conto della ricchezza che una famiglia rappresenta."

Il segretario del PD Veltroni rincarava la dose "Qui non servono social card o una tantum, il problema è che non c'era più posto negli alberghi, segno che non avevano potuto prenotare per tempo, serve una maggiore tecnologia, Internet per tutti"

La Lega come al solito si defilava: quello che stava per nascere era a tutti gli effetti un extracomunitario, per di più povero e dunque potenziale clandestino, uno che un giorno avrebbe detto di poter distruggere il tempio di Gerusalemme e quindi anche un probabile terrorista. Inoltre veniva da una regione in cui non si distinguevano gli arabi dagli altri e per non sbagliare meglio tenerli fuori tutti.

Qualcuno ha suggerito che il Vaticano poteva essere un valido intermediario nella definizione della faccenda ed è dunque stato inviato Gianni Letta ad indagare sulla possibilità di un accordo accompagnato dai tre Re magi Cicchitto Quagliariello e Gasparri ,discendente dal leggendario Gaspare

Il senatore Letta si è fatto annunciare al portavoce della Santa Sede (scritto con le maiuscole per rispetto).

Venute a sapere il motivo dell'ambasceria, tra le fila delle gerarchie vaticane si è esteso un moto di ilarità nell'apprendere che al di fuori delle Sante Mura quella leggenda tiene ancora.

"Suvvia, " è stato detto a Letta, "ma lei pensa che noi crediamo ancora a quella faccenda del figlio di Dio e di Pietro e che su questa pietra eccetera eccetera eccetera, e secondo lei noi faremmo quello che facciamo se ci credessimo?".

Poi allo stupefatto Letta è stato consegnato un documento, con tanto di sigillo di ceralacca del pontefice in cui si diceva testualmente che la Chiesa non riconosceva quella famiglia in quanto non regolamentare.
Una ragazza madre ed un figlio concepito al di fuori del matrimonio, un padre che non è il padre naturale e convive con la ragazza in virtù di chissà quale rito pagano non possono interessare una chiesa che fa invece del sacro vincolo del matrimonio la sua politica. Con gli eccessi del relativismo etico e la deriva zapaterista , in un contesto familiare così degradato, veniva anche predetta una brutta fine per il nascituro
"Ze fosse stato per noi , qvel proplema zi zarebbe rizolto zezzantanni fa" ha poi detto a voce il pontefice "tanto erano zolo eprei".

Il premier Silvio Berlusconi a sentirsi dire che il nascituro non era figlio di DIo è apparso notevolmente sollevato in quanto non si è sentito di doverlo riconoscere come figlio.

L'unico che ci ha rimesso è stato Di Pietro che con la sua faccia da contadino nel presepe ci sarebbe stato bene.

E così ancora una volta Cristo è nato in una stalla per chi ci crede e per chi non ci crede, per chi lo vede come Dio e chi come un uomo a dimostrare che per essere veramente grandi non conta ciò che hai, dove nasci, dove vivi, ma ciò che sei!

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Bruno Suppo
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