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Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Viaggio nella ordinaria realtà di un paese anomalo; da prendere a piccole dosi

Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda franz il 29/11/2008, 19:37

La pay-tv protesta con una nota dell'ad italiano: raddopiata la tassa sugli abbonati
Così l'esecutivo colpisce oltre quattro milioni e mezzo di famiglie"

Crisi, sull'Iva Sky contro il governo
"E' un'altra tassa sulle famiglie"

Insorge anche il Pd: "Così il premier di Mediaset colpisce la concorrenza"
Crisi, sull'Iva Sky contro il governo "E' un'altra tassa sulle famiglie"

ROMA - Nel pacchetto anticrisi varato ieri dal governo c'è anche la sorpresa pay-tv. Vale a dire il raddoppio dell'Iva sugli abbonati. Decisione che da infuriare la tv di Murdoch, leader in Italia nel settore. Con tanto di nota ufficiale dell'amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge.

I toni sono durissimi. "In una fase di crisi economica i governi lavorano per trovare una soluzione che aumenti la capacità di spesa dei cittadini e sostenga la crescita delle imprese con l'obiettivo di generare sviluppo e nuovi posti di lavoro. Ad esempio, questa settimana, il primo ministro inglese Gordon Brown ha annunciato una riduzione dell'Iva dal 17,5% al 15%. Ieri invece il governo italiano ha annunciato invece una misura che va nella direzione opposta: il raddoppio dell'Iva sugli abbonamenti alla pay-tv dal 10 al 20%".

Tom Mockridge dunque non usa mezzi termini nel criticare la norma approvata ieri dal Consiglio dei ministri. E ricorda che "dal 2003 Sky ha costantemente investito in Italia trainando la crescita dell'intero settore televisivo, grazie a questi investimenti e senza sussidi da parte del governo".

Inoltre, prosegue, "Sky oggi dà lavoro direttamente ad oltre 5000 persone e ad altre 4000 nell'indotto, più del triplo del totale dei dipendenti sommati di stream e tele+ nel 2003. Con la decisione annunciata ieri le tasse generate grazie agli abbonati di Sky cresceranno a 580 milioni di euro, una crescita evidentemente in contrasto con l'affermazione del governo che questo pacchetto 'sostiene lo sviluppo delle imprese'".

Dunque, puntualizza, "deve essere chiaro che questo provvedimento è un aumento delle tasse per le oltre 4.6 Milioni di famiglie italiane che hanno liberamente scelto i programmi di Sky. Informeremo immediatamente i nostri oltre 4,6 milioni di abbonati di questa decisione del governo di aumentare le loro tasse, affinchè in questi tempi difficili abbiano chiaro che cosa sta accadendo alla loro capacità di spesa".

Ma il provvedimento non è piaciuto neppure al Partito democratico, che denuncia il palese conflitto d'interessi. "Il raddoppio dell'Iva per la tv a pagamento inserito a sorpresa nel decreto anti crisi del governo ha tutta l'aria di un blitz contro Sky, il principale concorrente privato di Mediaset", denuncia Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd.

"L'azienda di proprietà della famiglia Berlusconi - aggiunge - non è infatti coinvolta dall'aumento visto che la norma del 1995 abrogata ieri riguarda solo la tv via satellite e via cavo. L'eventuale coinvolgimento di Mediaset, lamentato dall'azienda di Cologno ieri a tarda sera, sarebbe comunque insignificante perché relativo non alle carte prepagate del calcio ma soltanto agli abbonamenti mensili per alcuni canali digitali. In pratica, anche se fosse vero questo coinvolgimento, sarebbe infinitesimale".

"In ogni caso - conclude Gentiloni - sarebbe molto grave che ad essere colpiti dal blitz governativo fossero alla fine i quasi 5 milioni di abbonati a Sky. Nei prossimi giorni ci rivolgeremo alle Autorità di garanzia per verificare se la norma anti Sky non è un caso classico di quel 'sostegno privilegiato' all'azienda di proprietà di Berlusconi che è vietato anche dalla nostra blanda normativa sul conflitto di interessi".

E all'attacco va anche il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani. "L'onorevole Berlusconi - si chiede ironicamente - era presente al Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto anti crisi? In quel decreto c'è una tassa sulla pay-tv che pagheranno milioni di famiglie e che pesa uno per le aziende del presidente del Consiglio e cento per un suo concorrente". "Benché ci si siamo ormai abituati a tutto - aggiunge Bersani - voglio credere che una simile stortura del mercato non passi inosservata. Sarà una buona occasione per sapere quanti liberali ci sono in Parlamento".
(29 novembre 2008)
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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda lynx_roma il 30/11/2008, 21:17

Quella dell'IVA sulle pay TV è l'ennesima perla di una lunghissima collana che sta strangolando la nostra democrazia.
Voglia il cielo che i vertici del PD non cadano nella neppur tanto velata trappola tesa da Berlusconi sull'alleanza del PD con Di Pietro, che ora più che mai non è più tanto strategica ma vitale; quindi si affrettino a chiarire in modo chiaro che Di Pietro è con noi; spero che ci si accorga che la sua "ruvidezza" sia di grande inciampo per la maggioranza, e se anzi l'opposizione fosse più coesa se ne vedrebbero presto gli scricchiolii nella parte avversa... Veltroni & Co. non facciano l'imperdonabile errore di scaricare l'IdV compiacendo questa maggioranza sempre più eversiva, perchè sarebbe un vulnus irrimediabile per l'opposizione che potrebbe causare non poche defezioni nell'elettorato!!
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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda pagheca il 01/12/2008, 10:55

il conflitto di interessi rende difficile ogni discussione. E' la classica eredita' che sporca e rende complicate cose che di per se non lo sarebbero.

Pero' vorrei fare una domanda alla quale non ho trovato risposta (forse per disattenzione, lo ammetto): ma perche' le "Pay tv" godevano di una tale agevolazione sull'IVA?

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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda ranvit il 01/12/2008, 11:31

Domanda legittima che condivico perchè me la sono posta anche io.
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda franz il 01/12/2008, 11:46

ranvit ha scritto:Domanda legittima che condivico perchè me la sono posta anche io.
Vittorio

Classica agevolazione che si dà a settori emergenti ma che giustamente deve essere temporanea.

Ciao,
Franz
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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda pagheca il 01/12/2008, 15:18

prendiamo questa dichiarazione di Veltroni:

ROMA - «Questa misura è un modo per colpire un'impresa, Sky, che produce e da lavoro e per colpire i cittadini, deprimendo ulteriormente il paese». Così il segretario del Pd Walter Velrnoni critica il provvedimento previsto nel decreto anticrisi.

TASSA SKY - «È una misura - evidenzia Veltroni - che agisce per il 92% sul principale concorrente di Berlusconi. E poi siamo sempre da capo a dodici: il governo prende una misura che è un aumento delle tasse perché non stiamo parlando di famiglie ricche ma dei tifosi di calcio che si sono abbonati a Sky, ora si trovano il prezzo raddoppiato».


Questo e' secondo me un esempio di come il PD sia privo di strategia politica e navighi a vista.

1) sky non e' un'opera di bene ma, che io sappia, una potentissima struttura mediatica di proprieta' di R. Murdoch, ovvero del principale media tychoon mondiale, molto piu' potente di Berlusconi. Uno che ha strozzato e ridotto in miseria decine e decine di giornali per comprarli e controllare l'opinione pubblica di mezzo mondo secondo i propri interessi commerciali.

2) sky non "produce e da lavoro" nel deserto, ma in un determinato contesto economico di domanda-offerta. Quindi, verosimilmente, se SKY si dovesse ridurre, aprirebbe lo spazio per un altro attore che coprirebbe il buco, proprio come si confa' ad un regime economico non monopolistico.

3) dire che un'azienda non va colpita, senza specificare altre ragioni, perche' "produce e da' lavoro", significa dare ragione proprio a Berlusconi, che da sempre usa questo argomento contro le sentenze che gli dicono di mettere rete 4 su satellite. Argomento fallace (come dimostrato al punto 2) usato per proteggere mediaset da chi vorrebbe aprire lo spazio ad altre aziende e ad altri media, come si addice ad un paese normale. Cioe' si usa un argomento che e' stato sempre usato dal principale avversario, ma contro di lui, senza rendersi conto che l'avversario potrebbe utilizzare queste valutazioni contro di noi tra due giorni.

4) Veltroni, pensando che la gente sia scema (non lo e', ma e' spesso resa scema da un'informazione assai scarsa), non si preoccupa di spiegare perche' SKY che, ripeto, non e' un'opera di bene ma un potente colosso dei media, debba agire in regime di vantaggio fiscale.

5) Accecato dalla voglia di colpire il suo avversario politico, Veltroni adesso sostiene che vedere le partite di calcio e' un basiliare diritto del lavoratore. Quanto meno discutibile. Tra l'altro sembra dimenticare che l'IVA cosi' guadagnata andrebbe nelle casse dello Stato, ovvero utilizzata per fornire servizi a categorie di persone che magari non hanno il lettore di sky perche' i soldi li usa per cose piu' utili e urgenti.

Ripeto, a scanso di equivoci: il conflitto di interesse e' un problema enorme e reale che esiste sia che Berlusconi abbia ragione a tassare le pay-tv, sia che abbia torto. E quindi Berlusconi ha torto in questo senso ogni volta che respira, e non ieri. E quindi non capisco come si possa avere da ridire sul conflitto di interessi visto che una legge in merito non e' stata approvata dal precedente governo di centrosinistra.

Ma approfittare di ogni occasione, anche delle piu' patetiche, per dare addosso all'avversario rischiando di costruirsi da soli la bara (visto che Murdoch non e' esattamente uno di centrosinistra) pensando che tanto la gente ci crede, e' veramente stupido e dimostra che non c'e' un progetto politico, che non c'e' strategia, che non c'e' la capacita' di pensare prima di aprire bocca.

Diverso sarebbe stato se Veltroni avesse detto:
"le riduzioni di IVA a un potente media tychoon come Murdoch e' indecente, quando la gente ha tante priorita' piu' importanti che guardare la partita, ma anche qui il potenziale conflitto di interessi dimostra come Berlusconi, anche indipendentemente dalla sua volonta', non sia in condizioni di governare il paese" o qualcosa del genere.

saluti
pagheca
Ultima modifica di pagheca il 03/12/2008, 15:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Berlusconi raddoppia l'IVA al suo principale concorrente

Messaggioda franz il 02/12/2008, 19:48

Tassa su Sky, Tremonti: «Inevitabile,
Prodi si era impegnato con l'Ue»

Il ministro dell'Economia: «L'aumento dell'Iva al 20% è in linea con le richieste di Bruxelles»

BRUXELLES - L'Iva al 20% per Sky? Non ci sono alternative, lo prevede l'Ue. Giulio Tremonti, dopo le polemiche per la decisione del governo di eliminare le agevolazioni per le televisioni satellitari a pagamento, spiega che il provvedimento è in linea con quanto richiesto dall'Unione europea. «Esiste un blocco di documenti che hanno origine a Bruxelles - afferma il ministro dell'Economia - da cui risulta che il sistema italiano, stratificato su più anni, era fuori dalla giurisprudenza europea per la quale dato un medesimo servizio non puoi avere aliquote segmentate in funzione delle tecniche di trasmissione utilizzate». Su questo, ha aggiunto Tremonti, «è stata avviata una procedura di infrazione comunitaria e la soluzione poteva essere solo quella dell'allineamento delle aliquote. C'è un carteggio tra la commissione Ue e il governo Prodi che prevede l'impegno del governo ad allineare le aliquote. L'impegno scadeva in questi giorni». Il ministro, che ha distribuito ai giornalisti presenti alla conferenza stampa del dopo Ecofin proprio il carteggio tra il precedente esecutivo e Bruxelles, ha però spiegato che per la Commissione europea «la scelta era di portare tutti al 10% o tutti al 20%. Noi abbiamo scelto di portare tutti al 20%. Toglietemi tutto tranne Sky, per me è fondamentale, però non c'era alternativa». Tremonti ha infine aggiunto che sul pacchetto anti-crisi - all'interno del quale è stata inserita la norma su Sky - il governo potrebbe porre la fiducia: «Vedremo» ha risposto a una domanda.

BERLUSCONI - Poco dopo, dall'Albania, è intervenuto sul tema anche Silvio Berlusconi: l'Iva sulle tv a pagamento resta al 20% e «il governo non torna indietro, nemmeno per sogno». «Dove troviamo i soldi per fare tutto quello che abbiamo fatto? - ha affermato il presidente del Consiglio. - Quindi resta il fatto ed è abolito il privilegio di Sky». Già in mattinata, Berlusconi aveva sfidato l'opposizione: «Difende i ricchi e i consumi non necessari pur di venire contro di noi», ma quando Tremonti spiegherà le ragioni che hanno portato il governo a decidere la norma sull'Iva per Sky - aveva anticipato - «perderà completamente la faccia di fronte agli italiani e si vergognerà fino alla fine». Successivamente, dopo le dichiarazioni di Tremonti, Berlusconi ha rincarato la dose: «Era una decisione di Prodi. E allora? Era giusto venirmi addosso, era giusto fare questa vergognosa campagna contro Berlusconi e il conflitto di interessi? È la dimostrazione che questa sinistra non ha alcun ritegno e non tiene vergogna: lo dico a tutti gli italiani: questa è la sinistra con cui abbiamo a che fare, una sinistra che si deve vergognare di quello che ha fatto in questi ultimi due giorni».

L'IDV - La ricostruzione di Tremonti è però contestata da Giuseppe Giulietti (Idv). «Non è vero che esiste un obbligo imposto dall'Unione Europea per aumentare dal 10 al 20% l'Iva che grava su Sky - ha affermato in una nota il portavoce di "Articolo 21" - Tremonti peraltro dovrebbe dirla tutta, la questione, spiegando che a fu Mediaset a chiedere all'Ue l'eliminazione dell'aliquota ridotta concessa a Sky. Se poi vogliamo fare gli europeisti e applicare quello che viene richiesto da Bruxelles, allora il governo dovrebbe applicare alla lettera anche le decisioni della Corte di Giustizia Ue in merito alla vicenda di Europa 7».

PD - Poco dopo interviene anche Pierluigi Bersani (Pd): «La colpa deve essere sempre di Prodi. Non vado neanche a controllare, tanto sono abituato a sentire queste cose». «Ognuno deve prendersi la responsabilità di quello che fa - afferma il ministro dell'Economia del governo ombra del Partito democratico - ed è curioso che di fronte a una scelta subito criticata per il governo sia ancora una volta colpa di altri». «Stiamo comunque parlando di una tassa, messa da uno che diceva di volerle togliere - continua Bersani -. Certo viene prima il pane del calcio, ma chi ha detto che toglieva le tasse, mi pare le stia invece mettendo. Siamo un paese dove c'è un presidente del Consiglio che può tassare le sue imprese e quelle dei concorrenti secondo criteri tutti suoi. Questo non è accettabile».

SCAGLIONI - La strada di una possibile mediazione sembra dunque sbarrata, nonostante le indiscrezioni sull'ipotesi di scaglionare in tre anni l'aumento dell'aliquota Iva. Nella maggioranza si starebbe valutando che la conversione in legge del decreto anti-crisi dovrebbe prevedere il passaggio dell'Iva dal 10% al 13% nel 2009, quindi al 17% nel 2010 per raggiungere il 20% solo nel 2011. Sarebbe questo il senso della gradualità degli aumenti cui ha fatto riferimento in un'intervista a Sky il vicepresidente del Senato ed esponente del Pdl Domenico Nania. Ma dopo la chiusura di Tremonti e Berlusconi, l'ipotesi sembra accantonata.

02 dicembre 2008
http://www.corriere.it
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e adesso come la mettiamo?

Messaggioda pagheca il 03/12/2008, 14:22

Stupidita' e inettitudine non pagano. La mossa di prendere le difese di Skype senza valutare bene come stavano le cose si sta trasformando in un boomerang per il PD. E il bello e' che il pretesto (il conflitto di interessi) era un argomento comunque giusto, mentre i sondaggi sembrano mostrare che la popolarita' di SB e' calata (per fare una delle poche cose giuste che ha fatto!).

Come al solito l'Italia si dimostra un paese al contrario...


da http://www.repubblica.it

Nel nuovo filmato si insiste sul fatto che sono molte le categorie
che hanno agevolazioni. E si invita a scrivere mail di sostegno
Sky, nuovo spot di protesta sull'Iva
Ma l'Ue ammonisce il governo
L'Unione all'Italia: "Se non equiparate l'aliquota apriremo una procedura"
Un passaggio del video

ROMA - Sky non molla. Anzi, rilancia, o meglio raddoppia. Con un nuovo spot, il secondo, pronto a invadere i suoi palinsesti. Centrato, ancora una volta, sulla protesta contro la decisione del governo di aumentare dal 10 al 20% l'Iva sugli abbonamenti.

Un'iniziativa che cade proprio nel giorno in cui l'Unione europea ricorda ancora una volta al nostro Paese la necessità di provvedere all'equiparazione: "Se le autorità italiane dovessero insistere nel non cambiare le aliquote Iva sulla tv a pagamento, la commissione Ue dovrà aprire una procedura di infrazione". Lo ha detto una portavoce dell'esecutivo europeo, sottolineando che sulla base delle norme comunitarie le aliquote non possono essere diverse.

Quanto allo spot Sky, si tratta di filmato semplice, secco, diretto, in due versioni (una più lunga, una brevissima). Fatto di una sequenza di scritte bianche su sfondo nero. E con la voce che ripete il messaggio che sta a cuore all'emittente: tanti prodotti hanno l'Iva agevolata, dai tabacchi alle uova di struzzo; i prodotti editoriali e il canone Rai hanno un'agevolazione ancora maggiore; la legge che porta l'imposta sugli abbonamenti della pay-tv fu introdotta nel 1995 dal governo di Lamberto Dini, quando Sky Italia ancora non esisteva. Il finale, poi, è lo stesso dello spot precedente: se non sei daccordo con l'aumento dell'Iva, scrivi al governo.

E intanto, sul caso Sky non si placa la polemica politica. Il capogruppo leghista alla Camera Roberto Cota se la prende con l'opposizione: "Con tutti i problemi che ci sono, la questione non è quella centrale, non si mangia con le pay tv. Tutti pagano l'Iva al 20% e la sinistra si comporta in modo anacronistico perchè, pur di andare contro Berlusconi, difende un privilegio". Gli fa eco Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: "Da sinistra polemica esagerata". Opinioni assai diverse da quelle di Emma Bonino: "L'aumento dell'Iva è una tassa sui cittadini consumatori".
(3 dicembre 2008)
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Sky e la UE

Messaggioda Paolo65 il 03/12/2008, 14:41

DAL CORRIERE:
MONITO DALLA UE - Tuttavia dalla Ue arriva quella che potrebbe essere una doccia fredda per Sky: «Se le autorità italiane dovessero insistere nel non cambiare le aliquote iva sulla tv a pagamento - ha fatto sapere un portavoce dell'esecutivo europeo -, la commissione Ue dovrà aprire una procedura di infrazione». Per Bruxelles, insomma, le aliquote non possono essere diverse. «A questo punto - ha detto lo stesso portavoce - il caso è chiuso. Nel momento in cui le autorità ammettono che c'è un problema e informano che hanno preso una decisione per porvi rimedio il caso è chiuso». Una questione su cui è tornato anche il premier SIlvio Berlusconi, spiegando che il provvedimento del ministro delle Finanze ha risposto solamente a «una precisa disposizione dell'Unione Europea. Il modo in cui la sinistra e i giornali mi attaccano rappresenta bene il comportamento di questi signori nei confronti miei e del governo».
COMMENTO:
Sky pare nel torto ed il governo nella ragione. Un invito al PD ad essere prudente perchè la vicenda potrebbe rivelarsi un boumerang....come altri in passato.
Insomma ci dice male,questo governo anche quando prende scelte impopolari ed ha una TV contro(Sky ci sta dando dentro con spot anti-governativi)alla fine trova il suo coorner di salvataggio.
Una cosa però si dovrebbe notare: il vero modo per combattere il conflitto d'interessi e lo strapotere mediatico di Berlusconi è dare spazio a quante più TV private possibili.
Se anche la RAI mettesse 2 belle reti in vendita, ma non ovviamente a chi ha già anche un sola rete,avremmo più voci nel coro ed un indebilimento del potere mediatico di Berlusconi.

Paolo
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Re: Sky e la UE

Messaggioda pagheca il 03/12/2008, 14:50

-
Ultima modifica di pagheca il 03/12/2008, 15:37, modificato 1 volta in totale.
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