16 anni - dove ci ha portato "la nuova politica"

Credo che nelle 15 righe che concludono l'articolo Expo Shangai .. siano un concentrato di come in 16 anni il paese sia evoluto, cambiato.
Come la "nuova politica" di chi non e' politicante (ma affarista) abbia raggiunto il suo culmine anche nelle azioni che dovrebbero dare lustro al paese nel mondo.
da repubblica.it
Il padiglione italiano nel mirino del "Sistema Balducci". Dall'architetto all'impresa che ha costruito l'opera, i protagonisti dell'inchiesta G8 nel business da 15 milioni. Costi esorbitanti per l'allestimento, la gara per la ristorazione vinta dal cognato di Letta, oltre un milione speso per le hostess
di CARLO BONINI e GIAMPAOLO VISETTI
La partecipazione all'Expo universale di Shanghai 2010 è costata, in denaro pubblico, tra i 40 e i 60 milioni di euro. E di questi, tra i 12 e i 15 (manca ancora un bilancio pubblico ufficiale), sono stati spesi per la costruzione del nostro Padiglione, ...
...
LA TAVOLA DEI SOLITI NOTI
Con poca sorpresa si impongono Stefano Russo, genero di Gianni Letta, e la famiglia Ottaviani cui appartiene la società di catering "Relais le Jardin". Il bando di appalto per la "ristorazione" nel Padiglione è scritto su misura per l'azienda che, da sempre, fa da asso pigliatutto nelle gare della Protezione Civile di Bertolaso. La "Relais", in Cina, non ha mai cucinato neppure un piatto di spaghetti. Ma c'è da liberarsi della concorrenza di "The Kitchen", storica catena della ristorazione italiana in Asia. E, appunto, ci pensano i requisiti fissati nel bando. Poco importa, poi, che la "Relais" per accendere i fornelli a Shanghai sia costretta ad acquistare le licenze per operare in Cina in fretta e furia dal ristorante "That's amore" dei fratelli Morano. Anche loro di origini calabresi.
Dettagli. Come la scelta a trattativa diretta dell'impresa di spedizioni che, a cose fatte, si "scopre" non avere le autorizzazioni per l'accesso diretto all'area dell'Expo. O quella dell'agenzia per il servizio di hostess. A costi da capogiro, la spunta "Nexxi", società italo-giapponese che in Cina non ha mai messo piede, ma creata ad hoc dal gruppo "Triumph" di Maria Criscuolo, madrina del figlio di Roberto Ottaviani. L'Ottaviani di "Relais le Jardin", con cui la Triumph divide normalmente la torta degli appalti per i Grandi Eventi. Per sei mesi, nel Paese dove le hostess hanno il costo orario di un caffè, la Triumph riesce a spuntare dal Commissario circa un milione e 200 mila euro.
Come la "nuova politica" di chi non e' politicante (ma affarista) abbia raggiunto il suo culmine anche nelle azioni che dovrebbero dare lustro al paese nel mondo.
da repubblica.it
Il padiglione italiano nel mirino del "Sistema Balducci". Dall'architetto all'impresa che ha costruito l'opera, i protagonisti dell'inchiesta G8 nel business da 15 milioni. Costi esorbitanti per l'allestimento, la gara per la ristorazione vinta dal cognato di Letta, oltre un milione speso per le hostess
di CARLO BONINI e GIAMPAOLO VISETTI
La partecipazione all'Expo universale di Shanghai 2010 è costata, in denaro pubblico, tra i 40 e i 60 milioni di euro. E di questi, tra i 12 e i 15 (manca ancora un bilancio pubblico ufficiale), sono stati spesi per la costruzione del nostro Padiglione, ...
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LA TAVOLA DEI SOLITI NOTI
Con poca sorpresa si impongono Stefano Russo, genero di Gianni Letta, e la famiglia Ottaviani cui appartiene la società di catering "Relais le Jardin". Il bando di appalto per la "ristorazione" nel Padiglione è scritto su misura per l'azienda che, da sempre, fa da asso pigliatutto nelle gare della Protezione Civile di Bertolaso. La "Relais", in Cina, non ha mai cucinato neppure un piatto di spaghetti. Ma c'è da liberarsi della concorrenza di "The Kitchen", storica catena della ristorazione italiana in Asia. E, appunto, ci pensano i requisiti fissati nel bando. Poco importa, poi, che la "Relais" per accendere i fornelli a Shanghai sia costretta ad acquistare le licenze per operare in Cina in fretta e furia dal ristorante "That's amore" dei fratelli Morano. Anche loro di origini calabresi.
Dettagli. Come la scelta a trattativa diretta dell'impresa di spedizioni che, a cose fatte, si "scopre" non avere le autorizzazioni per l'accesso diretto all'area dell'Expo. O quella dell'agenzia per il servizio di hostess. A costi da capogiro, la spunta "Nexxi", società italo-giapponese che in Cina non ha mai messo piede, ma creata ad hoc dal gruppo "Triumph" di Maria Criscuolo, madrina del figlio di Roberto Ottaviani. L'Ottaviani di "Relais le Jardin", con cui la Triumph divide normalmente la torta degli appalti per i Grandi Eventi. Per sei mesi, nel Paese dove le hostess hanno il costo orario di un caffè, la Triumph riesce a spuntare dal Commissario circa un milione e 200 mila euro.