Un politico, un leader politico, può vincere o perdere solo se guida un partito. Un leader che non ha un partito può essere al massimo un comunicatore più o meno bravo, un demagogo, un leader populista. E su questo piano nessuno può competere con Berlusconi che ha pure i mezzi adatti per vincere (sempre su questo piano): televisioni, soldi, giornali, squadre di calcio, banche e assicurazioni, e anche imprese edili.
Ci vorrebbe un partito politico per sperare di fermarlo. Solido però, riconoscibile e affidabile. E poi, ma solo poi, un leader con intelligenza politica (soprattutto) e, data la situazione, anche qualche dote da buon comunicatore e una discreta telegenia. Queste ultime due doti avrebbero importanza minore se l'avversario non fosse Berlusconi.
Occhetto: appunto è stato il primo ad illudersi di battere Berlusconi sul suo terreno. Ricordo che ha accettato anche il confronto a due (Canale 5 Mentana). Roba da matti. Bastavano Ambra e Gianni Buoncompagni per mettere KO Occhetto.
Il fatto è che aveva appena liquidato il partito. Cosa gli restava?