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Decreto Alitalia con sorpresa!

Viaggio nella ordinaria realtà di un paese anomalo; da prendere a piccole dosi

Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda annalu il 09/10/2008, 10:26

Sorpresa nel decreto Alitalia: reati non perseguibili se non c'è il fallimento
Ad accorgersene per prima Milena Gabanelli, l'autrice della trasmissione Report

Il governo salva Geronzi
Tanzi e Cragnotti

di LIANA MILELLA

ROMA - Un'altra? Sì, un'altra. E per chi stavolta? Ma per Cesare Geronzi, il presidente di Mediobanca negli impicci giudiziari per via dei crac Parmalat e Cirio. La fabbrica permanente delle leggi ad personam, col marchio di fedeltà del governo Berlusconi, ne produce un'altra, infilata nelle pieghe della legge di conversione del decreto Alitalia. Non se ne accorge nessuno, dell'opposizione s'intende, quando il 2 ottobre passa al Senato. Eppure, come già si scrivono i magistrati nelle maling list, si tratta d'una "bomba atomica" destinata a far saltare per aria a ripetizione non solo i vecchi processi per bancarotta fraudolenta, ma a bloccare quelli futuri.

Con un semplice, e in vero anche mal scritto, articolo 7bis che modifica la legge Marzano sui salvataggi delle grandi imprese e quella sul diritto fallimentare del 1942. L'emendamento dice che per essere perseguiti penalmente per una mala gestione aziendale è necessario che l'impresa si trovi in stato di fallimento.

Se invece è guidata da un commissario, e magari va anche bene come nel caso della Parmalat, nessun pubblico ministero potrà mettere sotto processo chi ha determinato la crisi. Se finora lo stato d'insolvenza era equiparato all'amministrazione controllata e al fallimento, in futuro, se la legge dovesse passare com'è uscita dal Senato, non sarà più così. I cattivi manager, contro cui tutti tuonano, verranno salvati se l'impresa non sarà definitivamente fallita.

Addio ai processi Parmalat e Cirio. In salvo Tanzi e Cragnotti. Salvacondotto per l'ex presidente di Capitalia Geronzi. Colpo di spugna anche per scandali di minore portata come quello di Giacomelli, della Eldo, di Postalmarket. Tutto grazie ad Alitalia e al decreto del 28 agosto fatto apposta per evitarne il fallimento. Firmato da Berlusconi, Tremonti, Scajola, Sacconi, Matteoli. Emendato dai due relatori al Senato, entrambi Pdl, Cicolani e Paravia. Pronto per essere discusso e approvato martedì prossimo dalla Camera senza che l'opposizione batta un colpo.

Ma ecco che una giornalista se ne accorge. È Milena Gabanelli, l'autrice di Report, la trasmissione d'inchieste in onda la domenica sera su Rai3. Lavora su Alitalia, ricostruisce dieci mesi di trattative, intervista con Giovanna Boursier il commissario Augusto Fantozzi, gli chiede se è riuscito a garantirsi "una manleva", un salvacondotto per eventuali inchieste giudiziarie. Lui risponde sicuro: "No, io non ho nessuna manleva".

Ma quel 7bis dimostra il contrario. Report ascolta magistrati autorevoli, specializzati in inchieste economiche. Come Giuseppe Cascini, segretario dell'Anm e pm romano dei casi Ricucci, Coppola, Bnl. Il suo giudizio è senza scampo. Eccolo: "Se la norma verrà approvata non saranno più perseguibili i reati di bancarotta commessi da tutti i precedenti amministratori di Alitalia, ma neppure quelli compiuti da altri manager di società per cui c'è stata la dichiarazione d'insolvenza non seguita dal fallimento".

Cascini cita i casi: "Per i crac Cirio e Parmalat c'è stata la dichiarazione d'insolvenza, ma senza il fallimento. Il risultato è l'abrogazione dei reati fallimentari commessi da Tanzi, Cagnotti, dai correi". Non basta. "Subito dovrà essere pronunciata sentenza di assoluzione perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato per tutti gli imputati, inclusi i rappresentanti delle banche".

Siamo arrivati a Geronzi. Chiede la Gabanelli a Cascini: "Ma la norma vale anche per lui?". Lapidaria la risposta: "Ovviamente sì". Le toghe s'allarmano, i timori serpeggiano nelle mailing-list. Come in quella dei civilisti, Civil-net, dove Pasquale Liccardo scrive: "Ho letto la nuova Marzano. Aspetto notizie sulla nuova condizione di punibilità che inciderà non solo sui processi futuri ma anche su quelli in corso". Nessun dubbio sulla portata generale della norma. Per certo non riguarderà la sola Alitalia, ma tutte le imprese.

Vediamolo questo 7bis, così titolato: "Applicabilità delle disposizioni penali della legge fallimentare". Stabilisce: "Le dichiarazioni dello stato di insolvenza sono equiparate alla dichiarazione di fallimento solo nell'ipotesi in cui intervenga una conversione dell'amministrazione straordinaria in fallimento, in corso o al termine della procedura, ovvero nell'ipotesi di accertata falsità dei documenti posti a base dell'ammissione alla procedura".

La scrittura è cattiva, ma l'obiettivo chiaro: finora i manager delle grandi imprese finivano sotto processo per bancarotta a partire dalla sola dichiarazione d'insolvenza. Invece, se il 7bis passa, l'azione penale resterà sospesa fino a un futuro, e del tutto incerto, fallimento definitivo. Commentano le toghe: "Una moratoria sine die, un nuovo colpo di spugna, una mano di biacca sulle responsabilità dei grandi manager le cui imprese sono state salvate solo grazie alla mano pubblica". Con un assurdo plateale, come per Parmalat. S'interromperà solo perché il commissario Bondi evita il fallimento.

Ma che la salva Geronzi sia costituzionale è tutto da vedere. Gli esperti già vedono violati il principio d'uguaglianza e quello di ragionevolezza. Il primo perché la norma determina un'evidente disparità di trattamento tra i poveri Cristi che non accedono alla Marzano, falliscono, e finiscono sotto processo, e i grandi amministratori. Il secondo perché l'esercizio dell'azione penale dipende solo dalla capacità del commissario di gestire l'azienda in crisi. Se la salva, salva pure l'ex amministratore; se fallisce, parte il processo. Vedremo se Berlusconi andrà avanti sfidando ancora la Consulta.
(9 ottobre 2008, Repubblica.it.
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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda franz il 09/10/2008, 11:21

Il titolare dell'Economia attacca frontalmente il provvedimento nascosto
nelle pieghe del decreto Alitalia che, di fatto, cancella i processi per i grandi crac

Tremonti: "Via la salva-manager
o il ministro dell'Economia se ne va"


ROMA - "O va via l'emendamento o va via il ministro dell'Economia": nell'aula del Senato, Giulio Tremonti attacca l'emendamento, nascosto nel decreto Alitalia, che permetterebbe di "salvare" i manager dei recenti crack finanziari. L'emendamento, denunciato oggi da "Report" (che va in onda domenica sera) e da "Repubblica", prevede che i reati legati ai grandi dissesti finanziari come Parmalat e Cirio non sarebbero più perseguibili a meno dell'esistenza di un vero e proprio fallimento. Una norma pericolosissima che, di fatto, cancellerebbe i processi a personaggi com Tanzi, Cragnotti e Geronzi.

Tremonti è stato chiarissimo: l'emendamento inserito nella legge di conversione del decreto Alitalia è "fuori dalla logica di questo governo. Se si immagina che la linea del governo sia quella prevista da un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori si sbaglia".

L'emendamento è stato presentato dal senatore del Pdl, Angelo Maria Cicolani. Diffusasi la notizia sulle conseguenze, nel corso della notte, spiega l'agenzia Adnkronos, c'è stata una serie di telefonate tra i parlamentari del Popolo delle libertà. Più volte si sono sentiti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti e i senatori Cicolani e Gianpiero Cantoni.

Da qui la decisione di intervenire e il monito di Tremonti a palazzo Madama contro l'emendamento. "Si è trattato di un errore - fanno notare autorevoli fonti parlamentari del Pdl che hanno seguito da vicino la vicenda-. Non è possibile che in un momento delicato e di fronte a una crisi finanziaria si possa pensare di fare una norma per salvare i manager responsabili".
(9 ottobre 2008)
http://www.repubblica.it
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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda annalu il 09/10/2008, 17:37

franz ha scritto:Tremonti: "Via la salva-manager
o il ministro dell'Economia se ne va"

Se davvero l'articoletto in questione verrà cancellato, meglio così.

Però diciamo grazie alla Gabanelli, non a Tremonti. Perché se non sbaglio, Tremonti la legge forse l'ha scritta, certo la firmata ed approvata. Senza leggerla?

Diciamo che ci hanno provato. Come andrà a finire, ancora non si sa.

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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda franz il 09/10/2008, 23:21

annalu ha scritto:
franz ha scritto:Tremonti: "Via la salva-manager
o il ministro dell'Economia se ne va"

Se davvero l'articoletto in questione verrà cancellato, meglio così.

Però diciamo grazie alla Gabanelli, non a Tremonti. Perché se non sbaglio, Tremonti la legge forse l'ha scritta, certo la firmata ed approvata. Senza leggerla?

Diciamo che ci hanno provato. Come andrà a finire, ancora non si sa.

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Sicuramente grazie alla Gabanelli.
Per Tremonti comuque un incitamento a continuare cosi'.
Immagino che l'emendamento fosse parlamentare, non governativo.

Ciao,
Franz
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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda Perrynic il 14/10/2008, 14:04

franz ha scritto:Sicuramente grazie alla Gabanelli.
Per Tremonti comuque un incitamento a continuare cosi'.
Immagino che l'emendamento fosse parlamentare, non governativo.

Ciao,
Franz


I relatori che hanno firmato l'emendamento hanno detto che era stato introdotto con il "parere favorevole del governo" ..... allora parlavano a sproposito????

Per me ci hanno provato e sono stati sgamati ..... ed hanno voluto uscire nel miglior modo possibile .... ed ho paura che ci sono riusciti .... se si vedono i mezzi di informazione sembra che abbia fatto più bella figura Tremonti che la Gabanelli che ha scoperto il tutto.

Saluti Perrynic
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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda lucameni il 16/10/2008, 17:16

ci sono piccoli sintomi che descrivono bene lo stato dell'Italia.
Ecco un esempio.
L'altra sera su radiorai alla trasmissione serale di Aldo Forbice (un nome che sciaguratamente dice tutto) un radioascoltatore ha "osato" chiedersi che informazione è quella in cui solo Report ha scovato il trappolone nel silenzio di tutti.
Ebbene, l'ineffabile conduttore, già noto per il suo comportamento censoreo e appecoronato nei confronti del potere, ha chiuso in faccia la telefonata all'ascoltatore (stile consueto di Forbice), blaterando di trasmissioni "a tesi" (quella di Report), che non ci si doveva permettere di dire queste falsità etc etc.
Il tutto senza che uno, dico uno, in quella sede si sia mostrato indignato.
La cosidetta "società civile" in questi casi sarebbe insorta, sia per questa roba imbastita da lorsignori, sia nei confronti di questi aggressivi cortigiani.
Ma pare non sia più il tempo per indignarsi.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Decreto Alitalia con sorpresa!

Messaggioda FreeRider il 16/10/2008, 18:18

lucameni ha scritto:L'altra sera su radiorai alla trasmissione serale di Aldo Forbice (un nome che sciaguratamente dice tutto) un radioascoltatore ha "osato" chiedersi che informazione è quella in cui solo Report ha scovato il trappolone nel silenzio di tutti.

ha ragione il radioascoltatore ma io mi chiedo anche che opposizione sia quella che non si rende contro del trappolone fino a quando non lo scopre una trasmissione televisiva.

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