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Coro di no per la Meloni

Viaggio nella ordinaria realtà di un paese anomalo; da prendere a piccole dosi

Coro di no per la Meloni

Messaggioda Ful il 06/08/2008, 17:56

Da Cammarelle a Vermiglio
Coro di no per la Meloni

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Dalla boxe e dal volley arrivano secche risposte alla proposta del ministro di boicottare la cerimonia inaugurale a Pechino. Simpatica la metafora del palleggiatore azzurro: ''Disertarla sarebbe come tradire mia moglie''

PECHINO - Il ministro tenuto a bada con il jab. Le due punte di diamante della nazionale di boxe a Pechino respingono drasticamente l'appello del ministro Giorgia Meloni di disertare l'apertura delle Olimpiadi. Non ha dubbi Clemente Russo: "Certi politici, anche se sono vicini alle mie idee, non capiscono certe cose al di fuori del loro mondo. Non vedo perchè disertare la cerimonia di apertura, allora tanto valeva boicottare i Giochi. E poi alla ministro Meloni chiedo, ma lei diserterebbe l'occasione della vita?". Russo insomma è per la separazione dei ruoli: "I politici devono fare i politici, e io sono qui per fare sport quindi non ci penso proprio a disertare la cerimonia d'apertura dei Giochi. Tra l'altro storicamente per i Giochi si sospendono le guerre. Persino nel pugilato, che viene erroneamente considerato sport violento, c'è una fratellanza difficile da riscontrare in altri settori... Io voglio sfilare per l'Italia e per la mia Campania per dare un segnale anche dopo quel pezzo su di me che ha fatto sull'Espresso lo scrittore Roberto Saviano. Mi ha attribuito frasi che in realtà non gli ho detto, ma l'articolo era bellissimo lo stesso".

Sulla stessa lunghezza d'onda il supermassimo Giorgio Cammarelle: "Disertare la cerimonia d'apertura? Non ci penso proprio. Non sono qui solo per tentare di vincere ma anche per partecipare alla cerimonia d'apertura. Alle Olimpiadi è un momento molto importante, e io voglio assolutamente esserci.". Dal mondo della boxe a quello del volley, con il palleggiatore della nazionale Valerio Vermiglio che usa una simpatica metafora per esprimere la propria opinione: "Disertare la cerimonia di apertura non mi sembra un gesto valido. Per un atleta è la cosa più bella, un'esperienza da trasmettere a mio figlio, un sogno che diventa realtà. Sarebbe come tradire la moglie o mancare alla propria fede. Per molti, poi, la cerimonia d'apertura è più di una medaglia".

( 05/08/2008 )
Ful
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Re: Coro di no per la Meloni

Messaggioda Ful il 06/08/2008, 18:01

Petrucci: "Non si boicotta la sfilata
Lo sport non sostitusce la politica"

www.repubblica.it


PECHINO - Lo sport italiano è sempre stato contrario al boicottaggio e gli atleti azzurri parteciperanno compatti alla sfilata inaugurale. La presa di posizione contro l'idea ministeriale di disertare l'inaugurazione parte dai massimi livelli del Coni. Il presidente Gianni Petrucci dedica al tema parole chiare e una buona parte del suo intervento nella tradizionale conferenza stampa che precede l'apertura delle Olimpiadi.

"Perché si chiede allo sport di sostituire la politica?".Petrucci usa la retorica per rispondere e contrattaccare sulla politica invadente: "Perché si chiede allo sport di fare quello che la politica non fa? Qualcuno ha forse chiesto agli industriali italiani di non commerciare con la Cina?".Il capo dello Sport olimpico entra anche di più nel merito della questione: "Sia chiaro, gli atleti italiani hanno la completa libertà di esprimere le loro opinioni su qualsiasi argomento. Ma le regole sono regole e vanno rispettate". E Petrucci ricorda che lo Stato italiano, non più tardi di un mese fa ha affidato agli atleti italiani una precisa missione: "Antonio Rossi e gli altri azzurri hanno ricevuto il tricolore dal presidente della Repubblica Napolitano: è per loro e per noi un dovere farlo sfilare nella cerimonia d'apertura".

L'altra parte del ragionamento di Petrucci guarda agli stessi atleti: "Per chi fa sport l'Olimpiade è un punto d'arrivo, un'occasione in una vita fatta di momenti esaltanti, ma anche di fatica e sacrifici. Non è giusto chiedere a questi ragazzi cose che non possono e non devono fare".

Chiuso l'argomento boicottaggio, Petrucci ha affrontato l'altro tema caldo, quello del doping: "Abbiamo il dovere di intervenire drasticamente. Ci piange il cuore per ragazzi com la Bastianelli e Baldini, ma questa è una battaglia che si vince solo con serietà e concretezza. Se gli atleti sono seri devono collaborare e dire chi ha fornito loro certe sostanze. Chi ha sbagliato pagherà salato".

Una curiosità viene dal capodelegazione Raffaele Pagnozzi. Il Coni, ad Atene, spese oltre sette milioni di euro in premi, questa volta ha provato ad assocurarsi presso i Lloyd's di Londra: "Alla fine non ci siamo messi d'accordo. Costava troppo" ha spiegato Pagnozzi. In fondo suona di buon auspicio, ai Lloyd's pensano che l'Italia prenderà molte medaglie e nelle tasche degli azzurri entreranno tanti sldini.

(6 agosto 2008)
Ful
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Re: Coro di no per la Meloni

Messaggioda Ful il 06/08/2008, 18:06

PECHINO 2008: BOICOTTARE O NON BOICOTTARE? QUESTO E' IL DILEMMA



www.julienews.it

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Di Antonio Rispoli


Continuano i botta e risposta tra i politici e i dirigenti sportivi a proposito dell'opportunità di boicottare o meno la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino. Così abbiamo Fabrizio Cicchitto, del PdL, che ha detto che è stato sbagliato assegnare le Olimpiadi alla Cina, a suo tempo; ma adesso è tardi per protestare. Gasparri, anche lui del PdL, invece ha attaccato a testa bassa la Cina, dicendo che non solo è giusto boicottare la cerimonia di apertura, ma bisognerebbe addirittura escludere la Cina dal commercio internazionale, finchè non rispetta i diritti umani.

Stupefatte le reazioni dell'opposizione alle diverse prese di posizione della maggioranza. Quella più frequente, manifestata sia dal PD che dall'UDC, si riassume in una domanda: "Ma se il boicottaggio lo vuole il governo, perchè coinvolgere gli atleti? SIa Berlusconi a non andare alla cerimonia di apertura". E in effetti sia Petrucci, il Presidente del CONI, che i nostri atleti hanno manifestato l'intenzione di partecipare alla cerimonia di apertura, sia pure con motivazioni diverse.
Ful
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