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Gaffe di Scajola alla centrale "Dopo qualche vita umana..."

Viaggio nella ordinaria realtà di un paese anomalo; da prendere a piccole dosi

Gaffe di Scajola alla centrale "Dopo qualche vita umana..."

Messaggioda Ful il 31/07/2008, 10:25

Il ministro dello Sviluppo economico parla di lavoro e sicurezza
all'inaugurazione dell'impianto di Civitavecchia. Ma fa discutere


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ROMA - Claudio Scajola ci ricasca e colleziona un'altra pesante gaffe. In occasione dell'inaugurazione della centrale elettrica di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, il ministro dello sviluppo economico ha infatti salutato l'apertura dell'impianto, considerato un modello di sicurezza, con queste parole:

"Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro".

Le polemiche. Non sono mancate le reazioni. Per Orazio Licandro, responsabile organizzazione del Pdci, "Scajola non è nuovo a queste sgradevolissime gaffes. Il riferimento ancora una volta alla perdita di vite umane come effetto collaterale sopportabile fa rivoltare lo stomaco". Per l'esponente Pdci "nelle democrazie serie per assai meno si va a casa e non si torna più sulla scena politica, ma l'Italia rappresenta la solita anomalia". Secco il commento di Walter Schiavella, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio: "Gaffe imperdonabile per chiunque, figuriamoci per un ministro della repubblica. Il minimo - ha aggiunto- è che Scajola chiarisca, o chieda scusa alle famiglie degli operai caduti nel cantiere della centrale".

La replica. Il ministero non ci sta e attraverso una nota replica alle accuse di Licandro: "Il ministro si è limitato a ricordare i due operai che hanno perso la vita durante i quattro anni di cantiere, come aveva già fatto l'amministratore dell'Enel Fulvio Conti che aveva detto 'sudore, intelligenza, esperienza e, purtroppo, anche dolore hanno costruito questo impianto' citando i nomi delle due vittime". Il comunicato si conclude sottolineando come a queste parole ci sia stato "un grande applauso della platea in un clima di intensa commozione, esattamente il contrario di quanto Licandro cerca strumentalmente di attribuire al ministro".

Il precedente. Scajola, sei anni fa era stato protagonista di una gaffe.Clamorosa. Tale da fargli perdere la carica di ministro dell'Interno. Dopo aver definito un "rompicoglioni" Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse, Scajola fu al centro di una durissima polemica politica che lo costrinse alle dimissioni. A distanza di sei anni Scajola è tornato ministro. Ma le sue frasi sono tornate a far discutere.

Le proteste. Durante la costruzione della centrale sono morti due operai. L'ultimo tragico incidente a giugno quando un operaio slovacco di 24 anni, Ivan Ciffary, è precipitato da una piattaforma. L'inaugurazione, a cui doveva partecipare anche il premier Berlusconi, è stata contestata dal comitato "No Coke" che da tempo si oppone alla sua realizzazione. I manifestanti hanno inscenato un corteo funebre e hanno lanciato soldi sporchi di sangue sulle bare al grido di "assassini" e "diritto alla salute:articolo 32 della costituzione".

(30 luglio 2008)
Ful
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