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cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

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cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda cick 54 il 03/01/2009, 17:23

Si parla di giustizia, occupazione, libertà d'impresa...che concetti sono?
Sono un farmacista di 50 anni, con 25 anni di lavoro come farmacista collaboratore; il decreto Bersani mi ha permesso di aprire un esercizio di vicinato, parafarmacia, abbiamo investito senza chiedere aiuti a nessuno ( gli impudenti sono stati 2500) tutti i risparmi di una vita lavorativa, ma oggi l'attuale governo, ricattato da Federfarma, non ci permette di esercitare liberamente la nostra professione, nel senso che io oggi, in questa veste non posso più dispensare efferalgan 500, gentalyn crema, daflon comp., cioè farmaci che ho saputo gestire con estrema professionalità per i primi 25 anni della mia attività professionale. Cosa è successo alla mia laurea, alla mia abilitazione, alla mia...esperienza professionale.
Oggi 2500 famiglie rischiano di finire sul lastrico, io sto per chiudere, altri stanno per chiudere, Quale sarà il nostro futuro e quello delle nostre famiglie, noi sappiamo fare solo questo lavoro, lavoro per cui abbiamo speso molti anni della nostra vita. Non sappiamo a chi rivolgerci, domenica 11 gennaio una delegazione parteciperà all'Angelus del Santo Padre, siamo disperati.
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda franz il 03/01/2009, 19:36

Alla domanda cosa ne sapete delle PARAFARMACIE, rispondo: personalmente molto poco.
Puoi spiegarci per favore se le medicine vendibili ai tempi del decreto bersani sono diverse da quelle di oggi?
Io non me ne intendo molto ma comprendo che ci sono farmaci - da banco - vendibili liberamente (aspirina) ed altri solo dietro presentazione di ricetta medica.
A me pare chiaro che per quelli dietro presentazione di ricetta medica, dall'altra parte del banco (para farmacia o non parafarmacia) ci deve essere un farmacista e tu lo sei.
Perché (secondo quale logica o illogica) non potresti vendere quei medicinali?

Ciao,
Franz
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda pianogrande il 03/01/2009, 22:36

Aggiungerei la richiesta di un'altro chiarimento.
Come è regolamentata la concessione di licenze per l'apertura di una farmacia?
Mi sembra che il caso in questione sia legato non alla competenza professionale ma alla concessione di una licenza.
La parafarmacia si identificherebbe così come una licenza di serie B data comunque ad un farmacista che però non fa parte della casta titolare di licenza di serie A.
Per altri esercizi commerciali, le licenze sono state liberalizzate.
Per le farmacie?
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda cick 54 il 05/01/2009, 18:07

.....non so dare nessuna risposta, perchè non esiste risposta. Siamo farmacisti che allo stato degli atti non possono fare il proprio mestiere, in quanto condizionati da quelle che sono le disposizioni Federfarma, lobby dei farmacisti titolari di parafarmacie, che controllano quelle che sono le scelte governative.
Abbiamo avuto parecchi contatti con persone "che contano", e nessuno ha mai risposto, anzi una volta, il più....forbito, ha azzardato una parvenza di risposta, e ha detto: perchè non c'è la legge. Cretiniìììììììììììì
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda cick 54 il 08/01/2009, 9:57

L'11 GENNAIO LE PARAFARMACIE INVOCANO BENEDETTO XVI


L'11 gennaio a Roma le parafarmacie italiane si riuniranno alle 10:30 in p.za San Pietro per manifestare e far sapere a tutti che i (para)farmacisti che vi operano sono in una situazione drammatica, sono stati abbandonati dalle istituzioni e la loro laurea non vale nulla se non alle casse pubbliche e previdenziali. Accoreranno da tutte le parti d’Italia per implorare il misericordioso interessamento di Papa Benedetto XVI nei confronti di 2500 farmacisti a cui viene impedito di esercitare liberamente la propria professione. Dopo molti anni di lavoro come farmacisti collaboratori, il precedente governo, facendosi carico delle nostre richieste, ci ha dato la possibilità di aprire degli esercizi detti Parafarmacie, ma niente è stato così funesto, abbiamo avuto per un attimo l’illusione di poter fare integralmente il nostro lavoro, ma così non è stato, ci sentiamo abbandonati con tutti i nostri problemi e delle nostre famiglie. Le nostre famiglie, nel frattempo non riescono a sopravvivere, dovendo sanare i debiti contratti con le banche che costantemente erodono con gli interessi quel po’ di utile che servirebbe per darci da vivere nonostante, grazie alle Parafarmacie, le famiglie italiane abbiano avuto la possibilità di risparmiare ogni anno il 15-20% per l'acquisto dei farmaci. Questi farmacisti vengono ad implorare il Santo Padre per un suo autorevole intervento presso le istituzioni politiche italiane per far si che si possa evitare di mettere sul lastrico migliaia di giovani farmacisti, vanificando tutti i loro sacrifici e dei loro genitori che hanno investito tutti i risparmi di una intera vita, per dare ai propri figli un posto di lavoro ed una dignità professionale.
Lo stesso giorno nel pomeriggio i (para)farmacisti si sposteranno nel P.zo Ferrajoli per l'assemblea nazionale con l'obiettivo principale di stilare un Registro nazionale delle parafarmacie che hanno i requisiti per essere convertite in farmacie convenzionate ssn. Tale registro verrà consegnato al Sen Tomassini, presidente della Commissione Sanità al Senato e cofirmatario del ddl 863 Gasparri-Tomassini.
Poi nei giorni seguenti daremo luogo ad una manifestazione PACIFICA davanti al Senato della Repubblica nella speranza che i rappresentanti politici ci ascoltino.
Ci hanno imposto gli stessi obblighi e doveri dei titolari di farmacia (autorizzazioni, controlli e contributi enpaf intero) non garantendoci gli stessi diritti : solo un’irrisoria percentuale dei farmaci presenti sul mercato nazionale che in qualità di farmacisti iscritti all'albo potremmo dispensare sono a nostra disposizione e con scontistiche vergognose rispetto alle farmacie poichè sono esse stesse quota maggioritaria della proprietà degli stessi grossisti.
In Italia per assicurare un adeguato servizio di reperibilità del farmaco mancherebbero 2500 farmacie; le parafarmacie in Italia sono circa 2300 e sono nate per ovvie ragioni commerciali a debita distanza dalle farmacie preesistenti; quindi risulta logico che per lo Stato Italiano sarebbe estremamente conveniente, anzi a costo zero la trasformazione delle parafarmacie in farmacie convenzionate ssn. Inoltre il ddl 863 Gasparri-Tomassini prevede la trasformazione in farmacie vere e proprie dei dispensari farmaceutici di proprietà privata dei titolari di farmacia; sarebbe una nuova ingiustizia dare un'altra farmacia a chi ce l'ha già e lasciare fallire le 2300 parafarmacie sorte in 2 anni e mezzo con enormi sacrifici economici e professionali.
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda pianogrande il 08/01/2009, 22:35

Insomma: abbiamo al governo i "liberali" e siamo nel paese dei monopoli (ordini professionali, numeri chiusi etc. etc.).
Ripeto la mia richiesta di avere una spiegazione sul meccanismo di concessione delle licenze.
Se, per caso, questa concessione fosse in mano alle amministrazioni locali (come nella vergognosa veltroniana storia dei tassisti romani), allora mi rimangio la battutina sul governo centrale.
Anzi, me la rimangio subito perché mi è tornata in mente la prodiana storia dei camionisti che paralizzarono impunemente il paese.
Dalle nostre parti, si può parlare a ragione di poteri forti, un po' meno di poteri occulti.
Chi comanda è ben chiaro a tutti.
Ma dove sta il PD formato lingotto che mi avevano fatto sognare?
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda cick 54 il 09/01/2009, 20:30

In Italia, 17.000 persone (farmacisti titolari di farmacie) controllano il mondo della distribuzione del farmaco. Gestiscono circa 25 mld di euro all'anno,.....fai quattro conti. I concorsi a sede si dovrebbero fare ogni due anni, ma in Italia, negli ultimi 20 anni non sono state assegnate più di venti nuove sedi, perchè il loro potere economico è ampiamente in grado di condizionare, e annullare un'eventuale apertura di una qualche nuova sede, cosa poi molto semplice in quanto una volta strutturata quella che si chiama pianta organica di un territorio ( mediamente ogni 10-12 anni, e non ogni due secondo legge), bandito il concorso, basta rivolgersi ad un avvocato amico, che per 2-300 euro porta molto banalmente avanti un ricorso basato sul nulla, e i tempi si dilatano all'infinito, quindi....niente nuove aperture di farmacie. In questo modo "loro" sono sempre riusciti, e riescono, a far si che nessuno entri nel loro mondo dorato.
Considera che in Italia ci sono 75000 farmacisti, che quando trovano da lavorare, quando va bene, lavorando fino alle otto di sera, percepiscono meno di 1200 euro al mese, quando i titolari li guadagnano in poche ore:
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda franz il 09/01/2009, 22:23

cick 54 ha scritto:In Italia, 17.000 persone (farmacisti titolari di farmacie) controllano il mondo della distribuzione del farmaco. Gestiscono circa 25 mld di euro all'anno,.....fai quattro conti. I concorsi a sede si dovrebbero fare ogni due anni, ma in Italia, negli ultimi 20 anni non sono state assegnate più di venti nuove sedi, perchè il loro potere economico è ampiamente in grado di condizionare, e annullare un'eventuale apertura di una qualche nuova sede, cosa poi molto semplice in quanto una volta strutturata quella che si chiama pianta organica di un territorio ( mediamente ogni 10-12 anni, e non ogni due secondo legge), bandito il concorso, basta rivolgersi ad un avvocato amico, che per 2-300 euro porta molto banalmente avanti un ricorso basato sul nulla, e i tempi si dilatano all'infinito, quindi....niente nuove aperture di farmacie. In questo modo "loro" sono sempre riusciti, e riescono, a far si che nessuno entri nel loro mondo dorato.
Considera che in Italia ci sono 75000 farmacisti, che quando trovano da lavorare, quando va bene, lavorando fino alle otto di sera, percepiscono meno di 1200 euro al mese, quando i titolari li guadagnano in poche ore:

Ma insomma, mi descrivi i guasti di un eccessivo controllo statale (con relativa interessenza di chi preferisce meno concorrenti) .... ma pensi che piu' mercato libero, piu' liberismo sia meglio?
La domanda sembra tendenziosa e forse lo è ma sulle licenze il CS è stato piu' liberale del CD ....
Quale è la giusta direzione?

Ciao,
Franz
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Re: cosa ne sapete delle PARAFARMACIE

Messaggioda cick 54 il 10/01/2009, 11:01

Quello che mi preme di più non è il mercato, anche se forse l'ho eccessivamente sottolineato, ma avere la possibilità semplicemente di esercitare liberamente la mia professione, perchè 28 anni fa mi sono laureato, non mi hanno detto di che potevo andare a lavorare a condizione che facessi lo schiavetto per tutta una vita, ma vai ad esercitare "con libertà" la tua professione.
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