Infermieri con falsi diplomi: raffica di arresti

Infermieri con falsi diplomi:
raffica di arresti in Calabria
Maxi-operazione dei carabinieri: settanta persone finite in manette
COSENZA
Una maxi-operazione di carabinieri del Nas e del comando provinciale di Cosenza è in corso da questa mattina su tutto il territorio provinciale contro un’organizzazione che avrebbe prodotto diplomi e documentazioni false per infermieri. Settanta gli ordini d’arresto, che riguardano soprattutto infermieri in servizio in ospedali pubblici e alcune case di cura private.
Secondo l’accusa, l’organizzazione era in grado anche di procurare e vendere test universitari d’ingresso alla facoltà di Medicina. I finti infermieri erano spesso coinvolti anche in sala operatoria e in altre delicate mansioni. Altri ancora avevano anche fatto carriera diventando caposala. Secondo quanto appurato dagli investigatori coordinati dalla Procura di Cosenza, l’organizzazione falsificava, in maniera impeccabile, i titoli di studio vendendoli per somme che variavano tra 8 e 10mila euro. E garantiva anche stage truffa insegnando a misurare la pressione arteriosa, medicare e prelevare sangue. Parallelamente, gli inquirenti stanno valutando un altro filone investigativo legato alla cessione, sempre da parte della stessa organizzazione di test d’ingresso per la facoltà di Medicina durante la selezione dei mesi passati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
www.corriere.it
raffica di arresti in Calabria
Maxi-operazione dei carabinieri: settanta persone finite in manette
COSENZA
Una maxi-operazione di carabinieri del Nas e del comando provinciale di Cosenza è in corso da questa mattina su tutto il territorio provinciale contro un’organizzazione che avrebbe prodotto diplomi e documentazioni false per infermieri. Settanta gli ordini d’arresto, che riguardano soprattutto infermieri in servizio in ospedali pubblici e alcune case di cura private.
Secondo l’accusa, l’organizzazione era in grado anche di procurare e vendere test universitari d’ingresso alla facoltà di Medicina. I finti infermieri erano spesso coinvolti anche in sala operatoria e in altre delicate mansioni. Altri ancora avevano anche fatto carriera diventando caposala. Secondo quanto appurato dagli investigatori coordinati dalla Procura di Cosenza, l’organizzazione falsificava, in maniera impeccabile, i titoli di studio vendendoli per somme che variavano tra 8 e 10mila euro. E garantiva anche stage truffa insegnando a misurare la pressione arteriosa, medicare e prelevare sangue. Parallelamente, gli inquirenti stanno valutando un altro filone investigativo legato alla cessione, sempre da parte della stessa organizzazione di test d’ingresso per la facoltà di Medicina durante la selezione dei mesi passati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
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