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Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

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Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda franz il 15/12/2014, 18:54

Pedofilia, assolti dopo 16 anni
Lucia Bellaspiga
5 dicembre 2014

Il 12 novembre 1998, in piena notte e tra urla disperate, i loro quattro bambini erano stati portati via dalle forze dell’ordine. L’accusa per i due genitori, Lorena e Delfino Covezzi, era di far parte di una banda criminale di pedofili satanisti. Per sedici anni da quel giorno non hanno più potuto vedere i loro figli (la più piccola aveva 3 anni, la più grande 11) cui nel frattempo è stato raccontato di quei due genitori orchi, responsabili di violenze inaudite, orge nei cimiteri, profanazioni, abusi su decine di bambini, persino decapitazioni delle piccole vittime. Ieri la giustizia di questo Stato ha ammesso l’errore: assolti definitivamente per non aver commesso il fatto. Una sentenza che Lorena, 55 anni, ha potuto accogliere da sola, perché nel frattempo suo marito è morto, di infarto. Come don Giorgio Govoni, parroco amatissimo nella Bassa Modenese, presunto capo dei satanisti pedofili, assolto e riabilitato dopo il crepacuore che se l’è portato via nel maggio del 2000 nello studio del suo avvocato. E come altre sei persone di questa orrenda storia che da 17 anni sconvolge i tranquilli paesini della Bassa (un’altra delle mamme accusate si suicidò), e conta una ventina di bambini tolti all’epoca ai loro genitori.

«Il mio secondo pensiero è andato a mio marito – racconta in lacrime Lorena dopo l’assoluzione –. Il primo è andato ai nostri quattro figli, che ormai hanno dai 20 ai 27 anni e che non vogliono più nemmeno sentire nominare la loro mamma». È lo stesso copione tragico nel quale ci imbattiamo ogni volta che incontriamo un caso di falso-abuso: negli anni disperati della separazione i bambini, allontanati a forza dai genitori, si convincono non solo della loro colpevolezza, ma soprattutto di essere stati abbandonati. E non perdonano. «Quando la maggiore ha compiuto i 18 anni, la zia paterna ha provato a parlarle, ma lei l’ha scacciata urlando che da 7 anni aspettava almeno una cartolina e che l’avevamo abbandonata», spiega Lorena. Ci parla per telefono dalla Francia in cui vive: «Quando i servizi sociali di Mirandola seppero che aspettavo il quinto figlio, avvertirono il Tribunale dei minori, così scappai a partorire all’estero, non certo per sottrarmi ai processi, tant’è che Delfino è rimasto in Emilia a difendersi, ma per salvare almeno Stefano», il quinto figlio, l’unico che le è rimasto. C’era infatti un precedente, un’altra delle coppie accusate aspettava un bimbo e appena nato le fu tolto...

Innocenti, dunque. Ma Agnese, Enrico, Paolo e Valeria non lo sanno, non vogliono nemmeno saperlo, ormai cresciuti in famiglie affidatarie che si sono succedute al loro fianco, ma soprattutto sempre in contatto con quei servizi sociali e psicologi che combinarono il guaio: «Tutto iniziò nel 1997, quando la nostra nipotina, una bimba di 8 anni con forti disagi psichici e quindi già in carico ai servizi sociali, prese a raccontare di orchi e uccisioni. Non c’era altro che i suoi racconti, ma venne creduta e man mano la valanga si ingigantì». Il vero problema è il metodo utilizzato da psicologi e assistenti sociali, che interrogarono sempre più bambini con una tecnica americana oggi inconcepibile, allora ritenuta all’avanguardia: una suggestione progressiva del bimbo cui, a partire da sogni o da frammenti di colloqui, si suggerivano le risposte che da loro ci si aspettava.

Oggi la Carta di Noto e il Protocollo di Venezia impediscono questo scempio e i periti vengono formati a raccogliere le testimonianze dei piccoli senza suggestionarli, filmando e registrando ogni colloquio. Nel caso della Bassa Modenese, invece, i video sono un’eccezione e dai pochi che restano si vede bene come si arrivò a don Giorgio Govoni: Piccolina, chi era quell’uomo? Un dottore? Risposta: sì. Ma poteva anche essere un sindaco? Sì. Anche un prete? Sì. Poteva chiamarsi Giorgio? Hai mai sentito questo nome? Ovvio che sì.

La piccola raccontava di bimbi decapitati e poi buttati da don Giorgio nel fiume, così, anche se in paese nessun bambino mancava all’appello, fu dragato il Panaro, un’operazione da 280 milioni di lire...
La psicosi si diffuse, decine di bambini aggiunsero racconti a racconti, sempre interrogati col metodo "americano", e 17 adulti finirono inquisiti, oltre a 7 preti poi risultati del tutto estranei. Sette persone morirono di crepacuore (la cognata di Lorena, madre della bimba psicolabile, perì in cella a 36 anni), ma soprattutto nessuno di quei venti piccoli allontanati vuole più rivedere i genitori... «Se io e Delfino non siamo impazziti è solo grazie alla fede e alla totale solidarietà del paese, che ha sempre sostenuto la nostra innocenza – conclude Lorena –. Ora però vorrei tanto riuscire a farmi ascoltare dai miei figli, spiegare loro che li ho sempre cercati. Ho saputo dove vivono solo un anno fa, alla morte di mio marito, per la successione, perché i pochi averi li ha lasciati a loro... ma hanno rifiutato anche questo. Mi affido allo Spirito Santo, che mi aiuti».

«La Corte d’Appello nella sentenza di assoluzione critica fortemente l’operato della Asl di Mirandola e parla a chiare lettere dell’impreparazione degli psicologi – sottolinea l’avvocato Pier Francesco Rossi –. Ora saranno verificate le responsabilità per avviare un’azione civile: qualcuno deve pur pagare». «Ma nessuno restituirà la vita a questa famiglia, che era bellissima», nota don Ettore Rovatti, autore anche di un ampio volume su tutta questa storia, scritto nel 2003 e giudicato dal Tribunale ineccepibile nei contenuti. «Ammiro la loro forza, hanno sempre avuto fiducia nel bene, anche nei momenti peggiori. Io mi chiedo: qual è il potere che ha il diritto di strappare per 16 anni i figli ai loro genitori? Lo Stato ha abusato del suo potere, questi quattro ragazzi sono rovinati per sempre». «Uno Stato che assolve una famiglia dopo averla distrutta», conferma Carlo Giovanardi, che già nel 1998 come vicepresidente della Camera chiese al ministro della Giustizia Diliberto di intervenire...

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/i ... -dopo.aspx
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda pianogrande il 15/12/2014, 19:19

Questi casi (giudiziari) vanno indagati a fondo.

In casi come questo, la responsabilità personale (quella civile, non quella penale che è personale e ci mancherebbe) del magistrato sarebbe addirittura un paravento per lo stato che è, comunque, il primo (primissimo) colpevole.
In uno stato in cui accadono questi fatti, dovrebbe succedere un terremoto al momento della loro scoperta.
Ci dovrebbe essere una resa dei conti all'ultimo sangue.
Non sapevo di questa storia e questo è già grave visto che non vivo sotto terra.
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda franz il 15/12/2014, 19:37

pianogrande ha scritto:Non sapevo di questa storia e questo è già grave visto che non vivo sotto terra.

Nemmeno io. Ma a parziale discolpa c'è che il rumore è tanto e le notizie (il segnale) quindi fanno fatica a emergere dal rumore di fondo. Sappiamo tutto o quasi sulle allusioni che Napolitano avrebbe fatto nel suo ultimo discorso :o ma nulla su un grave fatto del genere. Ecco perché siamo dove siamo nelle classifiche della libertà di stampa.
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda flaviomob il 15/12/2014, 22:50

Non sappiamo come è andata veramente. La mia esperienza personale di educatore è che i bambini tolti (ingiustamente e talvolta giustamente) alle famiglie reagiscono quasi sempre manifestando disperazione e desiderio di tornare nell'ambiente domestico. I bambini di cui si parla nell'articolo, invece, pare siano i primi accusatori dei genitori (e non crederò mai che siano stati "suggestionati" da assistenti sociali e psicologi, che sono professionisti seri, a meno che mi si dimostri che fanno parte di un'associazione a delinquere molto ben organizzata). Poi nessuno di noi sa com'è andata veramente.

Gad Lerner dà una versione un pò diversa di quanto accaduto, in un vecchio articolo di Repubblica.

http://www.repubblica.it/online/cronaca ... avolo.html


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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda flaviomob il 15/12/2014, 23:35

Va anche aggiunto che sull'allontanamento dei minori dalla famiglia di origine non si pronuncia il tribunale ordinario (con i suoi tempi biblici) ma il tribunale per i minorenni. Che poi decide per il collocamento in comunità, l'affido o l'adozione.


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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda franz il 17/12/2014, 12:22

Ma cosa vuol dire che non sappiamo come è andata veramente?
Non spetta a noi giudicare su come è andata.
Spetta alla giustizia.

E la giustizia dopo 16 anni e l'evidenza dell'assenza di prove di bambini decapitati (mai un bambino è scomparso in zona) non puo' che concludere che i fatti non sono mai stati eseguiti e che era tutto un castello di fantasie.

A noi invece compete, come cittadini, giudicare l'operato di un sistema giudziario che prima condanna e toglie i minori ai genitori e poi dopo 16 anni assolve per non aver commesso il fatto.

A noi compete eventualmente giudicare sulla competenza dei periti, degli psicologi scolastici e del personale delle ASL.

A noi compete eventualmente giudicare la qualità di un giornalismo che non fa inchieste sui casi umani e ma scrive editoriali d'effetto.
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda flaviomob il 17/12/2014, 12:27

Spetta alla giustizia, ma a quale? E' chiaro che la sentenza d'appello della giustizia penale cozza con la sentenza definitiva del Tribunale per i minorenni, che è quello che ha competenza per gli allontanamenti dei minori dalle famiglie, sentiti i minori stessi.


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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda franz il 17/12/2014, 14:08

flaviomob ha scritto:Spetta alla giustizia, ma a quale? E' chiaro che la sentenza d'appello della giustizia penale cozza con la sentenza definitiva del Tribunale per i minorenni, che è quello che ha competenza per gli allontanamenti dei minori dalle famiglie, sentiti i minori stessi.

Ci sono tante cose che cozzano, se è per quello.
«La Corte d’Appello nella sentenza di assoluzione critica fortemente l’operato della Asl di Mirandola e parla a chiare lettere dell’impreparazione degli psicologi – sottolinea l’avvocato Pier Francesco Rossi –. Ora saranno verificate le responsabilità per avviare un’azione civile: qualcuno deve pur pagare».

È chiaro che un tribunale dei minori si affida a perizie fatte da organi dello stato (psicologi delle asl e scolastici).
Sentiti i minori, già ma quelli di 3 anni? Immagino per il tramite degli psicologi stessi.

Leggo ora diversi risvolti interessanti:
http://gazzettadimodena.gelocal.it/mode ... -1.4390870
Anche il processo di primo grado era finito con l'assoluzione (2005) e la stessa procura aveva chiesto l'assoluzione.
Era l'ASL di Modena ad appellarsi. Non si è nemmeno presentata ed ha perso di nuovo.
Nel frattempo ci sono stati due morti per infarto ed una mamma a cui avavano tolto il figlio si è uccisa.

Probabilmente è vero che oggi gli interogatori dei bambini verrebbero condotti in modo molto diverso e che tutto sia nato da una scarsa professionalità di qualcuno. Il che non vuol dire che siano tutti incompetenti ed arroganti.
Solo che il sistema dovrebbe avere delle protezioni contro gli errori e la stupidità di pochi.
Pare evidente che qualche cosa non ha funzionato e diverse persone hanno pagato perdendo i loro figli e nipoti, oltre la vita.
Tutto sommato il sistema giudiziario ci ha messo troppo (caso del 1997, prima sentenza nel 2005, definitiva nel 2014) ma ha emesso sentenze entrambe assolutorie. L'errore di base quindi sta nelle perizie ASL e su come la polizia ha condotto le indagini. Non da poco anche come la stampa ha montato il caso. Suicidi e morti per infarto mi pare siano la dimostrazione che tutto il caso ha assunto una valenza mediatica, mentre in questi casi anche solo per la presenza di minori occorrerebbe im massimo della discrezione. O forse 6 preti pedofili e satanisti erano una notizia troppo ghiotta?

Diverso il caso del tribunale del minori. Qui decisione rapida ma, alla prova dei fatti, sbagliata. Eppure che fare nel caso l'accusa sia vera? Ci si fida solo delle perizie di psicologi oppure il giudice ha un suo ambito di intervento?
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda pianogrande il 17/12/2014, 16:31

Forse più col cuore che col cervello, ma vedo troppa discrezionalità.

Perché la famiglia (a differenza dei politici ladri etc.) è colpevole e gli vengono tolti i figli addirittura durante le indagini?

Certo.
I bambini vanno salvaguardati e non si possono aspettare 16 anni per farlo.

Eppure, questa discrezionalità colpisce e stride con le prescrizioni dopo decenni di cavilli e rinvii in onore dell'impunità dei potenti.

Non dovrei buttarla in politica ma questa riflessione è irresistibile.

Comunque, possibile che (in attesa di ragionevole certezza) non ci possano essere soluzioni intermedie tra il non far nulla e il massacrare tutte quelle persone?
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Re: Allucinante: Pedofilia, assolti dopo 16 anni

Messaggioda franz il 17/12/2014, 16:50

pianogrande ha scritto:Forse più col cuore che col cervello, ma vedo troppa discrezionalità.

Perché la famiglia (a differenza dei politici ladri etc.) è colpevole e gli vengono tolti i figli addirittura durante le indagini?

Posso avanzare un'ipotesi?
Perché in questo paese bigotto quando si parla di sesso si scatena l'inferno.
Caccia al mostro, giornali assatanati, polizia e magistrati in cerca di notorietà per indagini che tutti i media riportano.
Se c'è il sesso di mezzo c'è già un colpevole predestinato, un mostro da sbattere in prima pagina.

Ricordo una caso simile molti anni fa. Un padre fu accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia di pochi anni (meno di 5, ma vado a memoria). Il tutto partito da una visita medica alla bambina, che lamentava dolori inguinali, dove il pediatra affermo che gli arrossamenti ed il quadro clinico erano frutto di violenza. Perizie controperizie, il padre fu allontanato dalla famiglia e ci fu un lungo calvario. Alla fine si scopri' che la cosa era dovuta ad una malattia abbastanza rara, che provocava lo stesso quadro clinico ed aveva tratto in inganno i medici. Anche qui tutto sommato un caso di incompetenza. Ora non tutti i medici sono bravi uguali ma di fronte ad un caso dubbio prima di accusare un padre si contattano i colleghi, si cerca nella letteratura. L'incompetenza pero' si accompagna purtroppo ad arroganza e supponenza.
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