La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

AmmazzaBlog: il solito fumo buono per gli arruffapopolo

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

AmmazzaBlog: il solito fumo buono per gli arruffapopolo

Messaggioda franz il 12/11/2008, 15:21

Legge “Ammazzablog”: protesta giusta ma…

E’ un uragano di protesta contro “l’ammazza-blog”. Eccolo: un gruppo su Facebook “Salva i Blog, contro il disegno di legge anti blog alla Camera” che in tre giorni raccoglie più di 1000 iscritti e lancia una petizione. Un articolo-denuncia del sito specializzato Punto Informatico che riassume la vicenda e cita l’urlo del blog di Di Pietro che parla di “disobbedienza civile” se questa legge dovesse passare e già promette assistenza legale per i disobbedienti. C’è perfino chi rispolvera il meritato sberleffo del Times di Londra che l’anno scorso parlò di “geriatria” all’attacco dei blog nel sistema politico italiano, a quel tempo presidente del consiglio era Romano Prodi.

Il rischio è reale - Insomma c’è chi vuole - sostiene questo movimento - applicare ai blog quella forma di censura particolarmente odiosa che consiste nel registrarsi presso l’istituendo Registro deli Operatori della Comunicazione (ROC).

Basta conoscere un minimo la rete per capire che questo obbligo sarebbe deterrente per chiunque volesse mettersi ad esporre le sue idee su internet. E non è che ci sia da star tranquilli: in questo paese è stato condannato per “stampa clandestina” un blogger singolo, un privato cittadino, da un giudice che evidentamente guarda al mondo di oggi con gli occhi degli anni ‘30 e che ignora che un blog semplicemente non è un giornale ma una forma diversa e nuova di esercizio della libertà d’espressione.

Insomma l’aria non è buona e il senso di allarme dei blogger è motivato. Ma stavolta….

Uno pensa: un altro decreto con carattere d’urgenza che passerà a camere blindate? Un altro “graffio” alla costituzione tipo che se butti una lavatrice in strada a Torino ti multano e a Napoli ti sbattono in galera?

La libertà non muore in commissione VII - Non sembra che le cose stiano così: se si leggono con pazienza sia la premessa che l’articolato (sono 30 pagine, ebbene sì) della proposta di legge presentata in commissione VII dal deputato Levi, già collaboratore di Prodi, si vede che nel quadro di un disegno di legge molto ampio a un certo punto si esclude espressamente che l’obbligo di registrazione possa riguardare il singolo cittadino-blogger.

Il testo si può leggere sul sito della Camera , anche se va detto che lo stesso deputato aveva presentato nel 2007 un testo analogo in cui questa specificazione era assente, fatto che procurò un’ondata di proteste molto forte e assai giustificata.

La zona grigia
- Il comma 3, nel quale Levi ha esentato i blogger singoli dalla registrazione, non esaurisce, secondo i suoi critici, il problema. Si fa presente che poiché la registrazione sarebbe richiesta a chiunque realizzi con un gruppo di lavoro e con continuità dei profitti anche minimi sulla rete (con Google adsense c’è chi guadagna 100 euro al mese), questo aspetto potrebbe frenare lo sviluppo di tutta quella vasta “zona grigia” che sta fra il semplice blogging e i notiziari: le raccolte di contenuti tematici, si è detto perfino le “barzellette”. E si teme comunque che il peso deterrente dell’obbligo di registrazione finisca per pesare sulla forma d'autoaggregazione libera che i blog intepretano.

Registriamo anche l’Onda? - Se non è ancora chiaro il problema, pensate a cosa sarebbe successo se il movimento degli studenti di queste settimane avesse dovuto porsi, prima di esprimersi, un problema di registrazione del blog. E in effetti - e questo è parere di questo blog che state leggendo - l’idea di inserire internet dentro una sistemazione generale dei media è bizzarra, votata all’insuccesso e potenzialmente pericolosa per la libertà di espressione in questo paese. Anche perché ormai i “mezzi” di internet non sono solo i blog: cosa fareste con i gruppi su Facebook o con twitter?

Lasciare la rete fuori dalle “sistemazioni” generali di sistema sarebbe una buona e necessaria idea.

La libertà è una sola e la rete può pesare meglio - E però una cosa va detta anche al “movimento” che nasce in questi giorni.

In realtà il nocciolo della faccenda qui sta in parte nella rischio “diffamazione” e dall’altra nel rischio “soldi” - visto che il disegno di legge si occupa anche di “sistemare” un quadro di soggetti che potrebbero che potrebbero accedere a finanziamenti pubblici.

Ora stiamo al timore che qualcuno “ammazzi i blog”. Una proposta di legge non è un decreto che passa a camere blindate in sette giorni e nove minuti. Tra una proposta di legge in una commissione e un colpo di mano del governo c’è una differenza. Con il cammino istituzionale di un disegno di legge un’opinione pubblica nuova e informata può interloquire e far pesare la sua voce.

Ma a patto di capire qual è la posta in palio . Ora gran parte degli opinionisti della rete ha taciuto in modo paradossale quando sono state discusse le norme sulla diffamazione dov’era in ballo il carcere per i giornalisti. Facile capire perché: “quelle riguardano il mainstream” si è pensato. Questa idea che ci sia una libertà dei giornalisti e una dei blogger è cieca e non vede il pericolo reale, che oggi sta in un “metodo” di decisione che sottrae ad ogni pubblico esame la decisione politica. La libertà non muore in VII commissione.

E anche questo agitarsi senza mai leggere un testo originale, senza andare mai alla fonte, non è una gran botta di autorevolezza. Seguire una discussione istituzionale è noioso, certo, più facile firmare una petizione on line: poi siamo tutti più liberi. Con un click.
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: AmmazzaBlog: il solito fumo buono per gli arruffapopolo

Messaggioda mauri il 13/11/2008, 10:59

seguiamo l'esempio del myanmar, loro si che sono seri, incarcerano i blogger per 20 e più anni
bella giornata, mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Levi annuncia. Via Internet dal provvedimento

Messaggioda franz il 19/11/2008, 13:19

http://www.partitodemocratico.it/gw/pro ... _doc=64784

INTERNET, LEVI: NESSUNA LIMITAZIONE A LIBERTA’ RETE

Dichiarazione di Ricky Levi (Pd), portavoce Governo ombra

La rete come spazio di libertà e opportunità di sviluppo, come ineguagliabile strumento, sotto qualsiasi latitudine e regime, per il libero scambio di informazioni ed opinioni e come potente mezzo per la crescita economica, di singole imprese e dell’intera società.

Queste sono le convinzioni con le quali ci siamo avvicinati al mondo di internet quando, col passato governo e nella passata legislatura, ci siamo messi al lavoro per avviare l’editoria italiana ad una riforma non più rinviabile nel tempo e tale da consentirle di rispondere in modo efficace alle sfide del nostro tempo.

Sul progetto allora elaborato e che sto ora riproponendo al Parlamento, si stanno manifestando tra gli utenti di internet diffuse preoccupazioni. Si teme, in particolare, che vengano introdotte regole che limitino la semplicità dell’accesso alla rete e la libertà d’espressione che essa naturalmente permette.

Si tratta di paure totalmente infondate.

Ciononostante, penso che si possa serenamente convenire sull’utilità di un pausa di riflessione.

Dal mondo (e penso ai passi avanti che sono stati fatti per il riconoscimento dei diritti d’autore sui brani musicali e sui libri scaricati da internet, ai tanti esempi di operatori che hanno cancellato dai loro siti notizie risultate errate o offensive, alle relazioni tra le maggiori imprese della rete e le autorità antitrust per contemperare i valori della libera iniziativa e dell’apertura dei mercati) ci arrivano, sempre più numerosi, i segnali di una rete che, senza perdere in libertà, trova le forme di una matura e condivisa responsabilità.

Sono fiducioso che, a partire da questi segnali, sia possibile trovare un’intesa che consenta a tutti di trarre il meglio dalle opportunità offerte da internet.

Per la vastissima consultazione e il grande lavoro di analisi e riflessione su cui è stato costruito, considero il progetto di legge che ho depositato alla Camera una base preziosa per un confronto nel Parlamento e con gli operatori che porti finalmente a varare una organica riforma dell’editoria.

Per queste ragioni, prima che il progetto di legge venga offerto alla discussione parlamentare in un testo definitivo, cancellerò dal testo il breve capitolo su internet. Discuteremo insieme se e come riempire quel vuoto.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: AmmazzaBlog: il solito fumo buono per gli arruffapopolo

Messaggioda trilogy il 04/12/2008, 11:52

Guardando alle dichiarazioni di Berlusconi di ieri non starei molto tranquillo. La sua visione della libertà d'informazione è simile a quella della Corea del Nord o della Cina.

====================

ROMA - "Regolamentare internet". Silvio Berlusconi, ispirato dalla visita al Polo tecnologico di Poste italiane all'Eur di Roma, parla di un sistema per dare delle regole al web. E di una proposta che il governo s'impegna a portare sul tavolo del prossimo G8, presieduto proprio dall'Italia. "Porteremo sul tavolo una proposta di regolamentazione di internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo", ha annunciato.

Il G8 sede ideale. "A gennaio sarò per la terza volta presidente del G8, che sarà un G20", ha detto. Secondo il premier, per trattare l'argomento world wide web sarà proprio quello il luogo ideale perché "rappresenterà l'80% dell'economia mondiale e il 72% della popolazione mondiale". Al problema, ha specificato Berlusconi, non possono porre soluzione le Nazioni Unite, che sono "pletoriche".

Regole per la rete. L'iniziativa del premier parte dall'osservazione che "per quanto riguarda internet manca una regolamentazione comune". Nessun altro dettaglio, ma Berlusconi ha spiegato che si tratterà di una proposta fatta con una "prospettiva internazionale, in cui l'Italia possa essere avanguardia".

Le Poste esempio virtuoso. Silvio Berlusconi durante la visita alla sezione più d'avanguardia delle Poste, si è anche detto soddisfatto dei risultati raggiunti dall'azienda guidata da Massimo Sarmi. "Sono rimasto impressionato dalla grande innovazione e modernizzazione tecnologica che è riuscita a fare Poste Italiane - ha commentato il Cavaliere - si tratta di un'esperienza che deve diventare da esempio per l'ammodernamento di tutto il Paese, della sua pubblica amministrazione".

"Il miracolo" nella Pa. Il premier ha anche percorso i passaggi della storia dell'azienda. "A un certo punto le Poste sono degradate e le abbiamo considerate un pachiderma, dove le assunzioni venivano fatte per chiamata politica. Invece è successo il miracolo. Lo avete fatto voi. Siete riusciti a trasformare un'azienda da pensionare, un'azienda che era una palla al piede, a diventare un'azienda di eccellenza", ha affermato il presidente del Consiglio, che ha aggiunto quanto la visita di oggi sia "particolarmente lieta, in contrasto con molte altre situazioni in cui mi confronto con realtà dolorose e pessimiste".

Repubblica.it (3 dicembre 2008)
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58


Torna a Sicurezza, Giustizia, Informazione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 11 ospiti