Incuriosito dal fatto che la produzione di videogiochi fosse inquadrata come produzione culturale ho cercato di saperne di piu'.
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08-Nov-2013 Studio di France Créative e Ernst & Young
Francia: l'industria culturale produce occupazione e aiuta l'economiaIl consorzio France Créative di cui fanno parte 13 organismi che rappresentano gli operatori dell'industria culturale fra cui le società di autori Sacem (Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique), e Adagp (Société des auteurs dans les arts graphiques et plastiques) e la società di studi finanziari Ernst & Young hanno presentato il primo studio globale sul peso economico e sociale delle industrie creative in Francia.
Secondo la ricerca, il settore dell'intrattenimento culturale occupa 1,2 milioni di persone e ha generato, nel 2011, un volume d'affari complessivo di
74 miliardi di euro, maggiore, ad esempio, del comparto auto (
61,4 miliardi). Il settore delle arti grafiche e plastiche rappresenta all'incirca 20 miliardi di euro e dà lavoro a 300mila persone; segue lo spettacolo dal vivo con 8,4 miliardi e quasi 268mila posti di lavoro e la musica con 8,6 miliardi di euro e circa 241mila addetti.
Secondo il Direttore generale della Sacem Jean-Noël Tronc "le industrie culturali, con i loro 1,2 milioni di posti di lavoro in maggioranza non delocalizzabili, ripartiti su tutto il territorio e i loro 74,6 miliardi di euro di contributo all'economia francese sono una parte della soluzione alla sfida nazionale della crescita e dell'impiego. Passate pienamente al digitale, sono oggi le industrie del futuro".
Per Marie-Anne Ferry Fall, Direttore generale dell'Adagp "Questo scenario ha una valenza fondamentale, quella di dimostrare che il settore della creazione e in particolare delle arti grafiche e plastiche rappresenta un tessuto economico e sociale di notevole importanza per il nostro Paese".
Per illustrare i contenuti dello studio è stato inaugurato ieri il sito
http://www.francecreative.fr che riporta i risultati dello studio per ciascun settore di attività.
http://www.siae.it/edicola.asp?click_le ... news=13167Bisogna considerare tuttavia (ricerca mia, NdR) che lo stato francese eroga diversi fondi, a vari livelli
1) Ministero della cultura 2'928,2 milioni di euro
2) Altri ministeri 3'785,5 milioni di €
3) Comuni con piu' di 10'000 abitanti 4'357 milioni di euro
4) EPCI (établissements public de coopération intercommunale) : 842 milioni di euro
5) Dipartimenti: 1'292 milioni di euro
6) Regioni: 555.578 migliaia di euro (555 milioni)
(fonte
http://www.spettacolodalvivo.benicultur ... Itemid=565 )
Totale 13 miliardi e 760 milioni. Ok, non sono contrario in linea di principio al fatto che lo stato, cosi soldi di tutti, sovvenzioni la cultura. Idealmente parlando è una bella cosa. Tuttavia quando poi si fanno i conti in termini di potenza di un settore, se lo stato sovvenzionasse in proporzione anche l'auto credo che la UE avrebbe da dire, visto che gli aiuto di stato sono vietati. Se gli aiuti di stato sparissero, la cultura in Francia morirebbe? No di certo. Si ridurrebbe? Probabile, pero' il settore dell'auto deve andare avanti senza aiuto di stato. E se togliamo gli aiuto di stato alla cultura il settore auto torna ad essere il primo per fatturato. In realtà anche l'auto in Francia qualche aiutino lo ha avuto (1.2 miliardi di € a PSA) ma è poca cosa rispetto alla cultura. Chissà cosa potrebbe fare il settore auto con 13 miliardi e rotti.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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