pianogrande ha scritto:Per me, non è il sovraffollamento ad essere la causa della disumanità del trattamento ma l'esatto contrario.
Di solito capisco e condivido le opinioni. Ma questa non la capisco; anzi mi sembra infondata.
Che significa: che il sovraffollamento (fino a cinque detenuti dove ce ne dovrebbe stare uno) fa loro bene?
Penso che possa essere utile leggere qua:
http://old.radicali.it/view.php?id=7591oppure qua:
http://it.wikipedia.org/wiki/Prigione#P ... to.5B18.5D"La situazione nel 2013
Dopo la condanna dell'Italia l' 8 gennaio 2013 da parte della CEDU - Corte Europea per i Diritti Umani, che accoglieva il ricorso di alcuni ex detenuti dei carceri di Busto Arsizio e Piacenza, ristretti in tre metri quadrati e mezzo di cella a testa, disponendo in loro favore un risarcimento per una somma complessiva di oltre 100.000 €, mentre in maggio 2013 veniva respinto dalla "Grande Chambre" il ricorso dell'Italia contro tale decisione, riconfermando che, in caso di mancato ossequio dell'Italia entro un anno al rispetto dei diritti umani per i detenuti, la Corte avrebbe accolto centinaia di ricorsi già pendenti di detenuti ed ex detenuti, con conseguente condanna dell'Italia a risarcimenti per parecchie decine di milioni di euro, il problema del sovraffollamento carcerario è tornato di immediata attualità per il nuovo governo italiano, da poco insediatosi. Il nuovo ministro della giustizia, Anna Maria Cancellieri, ha proposto un riaggiustamento delle norme in materia di misure alternative alla detenzione, che da solo potrebbe comportare da 3 a 4.000 scarcerazioni o soprattutto minori ingressi di detenuti (senza le nuove norme i detenuti aumentavano di 700 unità al mese, come differenza tra nuovi carcerati e detenuti rilasciati); dopo più rinvii per disaccordo con altri ministri su alcuni punti, il testo concordato è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 giugno 2013. La ministra ha tenuto a chiarire e ribadire in più interviste che questo decreto non risolve il problema, ma lo attenua in parte, mentre per la soluzione del problema sono necessari (e allo studio) interventi incisivi sulle norme vigenti, proposte financo dal Consiglio Superiore della Magistratura, oltre al completamento del "piano carceri", che, benché promesso tre anni prima come di rapidissima attuazione in relazione ai criteri adottati, potrà rendere disponibili circa 15.000 posti in più nelle carceri solo nel 2015/2016. La ministra, dopo aver espressamente chiarito che per rispettare il dettato della Corte Europea dei Diritti dell' Uomo sarebbe necessario un provvedimento di amnistia e (soprattutto) di indulto (provvedimento inviso alla maggior parte dei cittadini), ha comunque successivamente (il 27 giugno 2013) annunciato la costituzione di una commissione di 15 esperti (sia tecnici che politici) per esaminare le possibili soluzioni del problema del sovraffollamento carcerario, dichiarando altresì successivamente che "dobbiamo ringraziare l'Europa che ci ha messo con le spalle al muro . . . ci dice di fare quello che la nostra Costituzione prevede . . . in questi anni abbiamo perso la via maestra, abbiamo dimenticato la nostra civiltà. Siamo il paese di Beccaria, ma nella realtà pratica abbiamo una situazione che, ha ragione il Presidente della Repubblica, è ripugnante."Da cui si vede pure che la richiesta di Napolitano parte da lontano. Oltre a quello che ho già scritto sul contenuto della richiesta che non è solo indulto e amnistia.
O si può vedere questo:
http://www.video.mediaset.it/video/tgco ... umane.htmlo tante altre fonti.
La carcerazione deve essere applicata secondo quanto previsto dall'art.27 comma 3 della Costituzione:
"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".
Poi, certo che ci sono tanti altri problemi nell'attuazione della giustizia, che è cosa diversa dalle condizioni carcerarie.
Non capisco che c'entrano i temi della giustizia che sono lunghezza dei processi, eccessiva tutela legale con rinvii e prescrizioni per chi ha i mezzi finanziari per pagare avvocati (e perfino giudici), ecc ecc
La certezza della pena è oggetto di giustizia giusta, ma la eventuale carcerazione conseguente mica deve essere certezza della sofferenza.