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L'informazione e i cerchi nel grano

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L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda flaviomob il 21/09/2013, 12:58

La Busiarda ci spiega perché siamo disposti a credere a tutto
Complottisti, fissati della dietrologia ce ne sono sempre stati. Come ci sono una maggioranza silenziosa che crede a giornali e alla tv. Polemica su creduloni e media.


Creduloni di tutto il mondo. Che su un giornale come La Stampa, amabilmente definita dai torinesi La Busiarda, si spezzi il pane della scienza con un commento dal titolo: "Perché siamo disposti a credere a tutto", è sintomatico. Interessante come titolo, il primo pensiero è stato: già, è vero... Giudizio con vista su tutte le ultime guerre umanitarie, chirurgiche e democrative, pacifiste e altre amenità figlie di notizie false alle quali l'opinione pubblica ha creduto. Un pezzo da leggere, vien da pensare. Hai visto mai che affronti il nodo dell'informazione in balia di pochi proprietari, capace di campagne di marketing di massa che spostano i continenti? Accendono guerre, rafforzano il sistema di potere che ci governa?
No. Parla delle scie chimiche.

la scienza è esatta? Eugenia Tognotti analizza gli "allarmi dei teorici delle cospirazioni che evocano ogni sorta di trama scellerata, dalle scie chimiche all'uso dell'epidemia A/H1N1 come arma biologica, intenzionalmente utilizzata per una drastica riduzione della popolazione mondiale". E resta colpita dalla "stupefacente facilità con cui tante persone - in un'èra segnata dal progresso della tecnologia e della scienza- sono disposte a prendere per oro colato le più sgangherate teorie del complotto". Un tema interessante, scientifico, che denuncia con forza l'esistenza in Italia e nel mondo di una massa invertebrata di creduloni. Come dar torto al pensiero razionale della Tognotti. Dal suo punto di vista scientifico può anche aver ragione, non ho argomenti da contrapporre se non uno scetticismo filosofico per le certezze assolute. Anche per quelle della scienza che nella storia si sono sempre mostrate indiscutibili, anche quando poi sono franate di fronte all'evoluzione del tempo. Direi che storia e filosofia siano più stabili della scienza esatta.

Per esempio. Echelon era roba da complottisti fin quando non è diventata realtà accertata. E seguendo le rivelazioni di Snowden su Nsagate scopriamo che tante teorie sul controllo da parte degli angloamericani non erano così bislacche come hanno sempre voluto far credere i proprietari delle tecnologie stesse di controllo. Come dire: la dietrologia è spesso avversata dagli stessi che hanno interesse a non far sapere le cose come stanno. I controllori non amano far sapere ai controllati che li stanno contrallando. O no? E non è per niente rassicurante l'ultima variazione dalla democrazia che prevede inasprimento dei controlli, limitazione delle libertà personali e un accresciuto livello di segretezza su fini e strategie. la trasparenza sarebbe una garanzia, ma l'opacità è diventata la caratteristica della democrazia che viviamo.

False notizie. Perché è vero che ci sono quelli che credono ai cerchi di grano, ma ci sono anche quelli che con la scusa dei cerchi di grano tengono sotto segreto attività che dominano il mondo da un punto di vista finanziario ed energetico, guerre farlocche (ma ben chiare a chi le fa) comprese. Sempre stato così, direbbero i miei amici storici della mentalità. Sì, basta leggere "La guerra e le false notizie" di Bloch per renderci conto bene dei funzionamenti sulla psicologia delle masse delle notizie false ma giuste. False perché non vere, ma giuste perché nello spirito del tempo. E nello spirito del tempo perché la costruzione storica della mentalità precede questo spirito, ne rappresenta il terreno di coltura. Tanto più oggi, con le tecnologie a disposizione che sostanzialmente mirano a plasmare l'opinione pubblica con sane e democratiche attività di marketing di massa, capaci di smuovere montagne, di far volare non asini ma intere città. Di creare mostri, nemici, emergenze, paure. Di combatterle. Chi ha mezzi e tecnologie giuste sa come agire. Negare questa democrazia di pochi che sanno e possono (i più ricchi) che combatte contro i tanti che non sanno e non possono (i cittadini) è da creduloni.

Scie. Basta fermarsi e interrogarsi su come funziona oggi qui per noi la crisi; su chi si avvantaggia da questo marasma, su perché tutti corriamo dietro a ideologie e falsi bisogni come burattini, senza mai riflettere sul vantaggio reale di ognuno di noi, dei cittadini, dei paesi stessi ormai in balia di un sistema mediatico-finanziario e poi politico. Che dire, forse il problema non è rappresentato dalle scie chimiche e dai complottisti. Forse attraversiamo una fase storica durante la quale servirebbe più senso critico nei confronti di tutto quello che ci viene propinato come vero da chi ha le armi e le ricchezze per imporre una vera e proprioa ideologia attraverso la comunicazione.

http://www.globalist.it/Secure/Detail_N ... 58&typeb=0


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Re: L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda franz il 21/09/2013, 16:11

Mille teorie strampalate. Una o due, quasi per caso risultano vere (ma non esattamente come predetto).
Il che non giustifica le altre 998. Anzi forse queste 998 sono armi di distazione di massa.
Oppure pura casualità e rumore prodotti da idioti, utili o inutili che siano. O forse grandi furboni che pur criticando il sistema ed il mercato, guadagnano con la vendita di libri e DVD o gli spazi pubblicitari nei siti. Il che è perfettamente lecito, sia chiaro, ma fa capire che il problema dell'offerta sta nella domanda.
L'unica strada possibile è l'analisi serie e scientifica, che cozza drammaticamente contro quella raffazzonata degli complottisti in stile "scie chimiche", "cerchi nel grano", "UFO" e "11/9".
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Re: L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda annalu il 21/09/2013, 17:53

flaviomob ha scritto: Direi che storia e filosofia siano più stabili della scienza esatta.

Non voglio entrare nel merito della discussione, forse Franz ha torto nel pensare che il 998/1000 delle teorie strampalate siano risultate false, magari sono risultate false solo il 995 ... non è questo il punto.
Il punto è che ho l'impressione che volutamente non si voglia che la gente impari qualcosa riguardo al metodo scientifico.
E' vero, storia e filosofia sono più stabili delle scienze esatte, perché le scienze esatte sono per definizione esatte fino a prova contraria, quindi alla prima evidenza provata che le falsifica, prendono atto dello stato dei fatti, e modificano le teorie.
Einstein diceva che nessuno può essere più opportunista di uno scienziato: è sempre disposto a dare ragione a chi ha ragione!
Perché è così che funziona la scienza ed il metodo scientifico, aperto ad ogni novità ed a cambiare opinione di fronte a prove verificabili.
Invece "i creduloni" si astengono dalla verifica delle fonti, credono sulla parola al Guru di turno, senza verificare le fondamenta su cui basa le sue affermazioni. La loro credulità assomiglia più alla fede che alla dimostrazione dei fatti.
Che tristezza, sentire persone serie che parlano di "certezze" della scienza, quando mai come ora la scienza si è dimostrata aperta ad ogni sorta di innovazione e cambiamento.

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Re: L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda franz il 21/09/2013, 20:56

Perfettamente d'accordo. Il problema non è dato dai numeri che avevo usato come esempio, tanto per fare un numero invece di un altro. Il problema è quello del metodo scientifico, che forse a ben vedere non è facile da utlizzare, maneggiare, imparare. Nemmeno per me che ho (almeno penso) un'edicazione tecnico scientifica. Non è facile per nessuno. Ci vuole un esercizio costante. Necessita intelligenza ed umiltà, in luogo di intransigenza ed arroganza. Non si vuole che la gente impari qualcosa ed a vedere i risultati ci sono ampiamente riusciti. Per il potere è meglio avere una massa di boccaloni disposti a credere a tutto (alla teoria religiosa all'ultima cospirazione) che cittadini in grado di ragionare e distinguere la pula dal grano, la bufala dalla realtà. Il pallino pero' torna al nostro sistema scolastico. È lui che sforna cotanti complottisti da strapazzo.
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Re: L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda flaviomob il 21/09/2013, 23:24

Anche la scienza, o parte di essa, talvolta rimane soggiogata da aspetti mistificatori che possono essere manipolati dal potere. Ad esempio, per alcuni decenni hanno preso piede, tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, teorie a cui buona parte della comunità scientifica dava sostegno (io mi ricordo di aver letto qualcosa a riguardo su un testo scolastico utilizzato da mia nonna, nata nel 1908) a teorie razziste.
Per questo bisogna sempre far attenzione al rapporto tra scienza e potere.

http://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_scientifico


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Re: L'informazione e i cerchi nel grano

Messaggioda franz il 22/09/2013, 8:22

flaviomob ha scritto:Anche la scienza, o parte di essa, talvolta rimane soggiogata da aspetti mistificatori che possono essere manipolati dal potere.

Certo, anche questo è possibile, è successo e forse succederà.
Ma il tema che è posto dallo strano articolo che hai posto è diverso, è quello (per come la vedo io) del boccalismo, come motore di fondo del cospirazionismo. L'articolo pare dire: visto che ci azzeccano qualche volta e comunque segreti ne esistono, occhio che non tutto quello che ci viene propinato è vero. Il problema sarebbe dovuto a "chi ha le armi e le ricchezze per imporre una vera e propria ideologia attraverso la comunicazione". La conclusione, non siamo noi ad essere complottisti ma è il potere capitalista che complotta nell'ombra.
L'appello al senso critico è giusto ma appunto basterebbe usarlo per capire che i servizi segreti e lo spionaggio esistono da millenni ma questo non significa che le aviazioni militari e civili di tutto il mondo stiano irrorando il pianeta di veleni o che le torri gemelle siano state abbattute dal governo americano. Il problema è che una persona che aderisce all'idea di un certo complotto (nel senso che ci crede) non sta ad ascoltare alcuna tesi scientifica che smentisca la sua tesi, piu' o meno come un sostenitore del "progetto intelligente" non accetta le tesi di Darwin.
E' quello il punto che dovremmo indagare. L'adesione cieca ad una fede, contro ogni evidenza scientifica.

Ma qui almeno due belle, anzi bellissime notizie:
1) Il sito anti bufala di Paolo Attivissimo (attivissimo di nome e difatto a sbugiardare bufale e complotti) ha vinto il premio Macchianera Italian Awards 2013 per il miglior blog tecnico-divulgativo
2) il CICAP ha vinto come miglior sito educational. Anche il CICAP (organizzazione educativa e senza finalità di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un'indagine scientifica e critica sul paranormale) è attivo per promuovere il metodo scientifico.
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Re: I cerchi nel grano ed i vaccini

Messaggioda annalu il 22/09/2013, 17:56

Visto che la discussione è partita da una critica ad un articolo de La Stampa senza che venisse riportato quanto davvero scritto nell'articolo stesso, sono andata a leggerlo, e l'ho trovato molto interessante e corretto, mentre la critica di Cipriani sul Globalist riportata da Flavio non mi sembra affatto pertinente.

Certo, quando si parla di teorie complottiste è facile pensare ad Echelon od al Nsagate, ma Tognoli è una storica della medicina mi pare, e si occupa di scienza, non di politica. Non è compito della scienza occuparsi di ciò che compiono i governi, se facciano o meno complotti contro altri paesi (in alcuni casi è certo, vedi il Cile di Allende): questo è un problema di politica internazionale, di segreti di stato e di buona informazione, non certo di scienza.

Sono di pertinenza della scienza invece il ricercare le origini dell'AIDS e del virus HIV (e ormai ci sono risposte praticamente sicure), o delle scie chimiche: le scie bianche della condensa degli aerei le vediamo ogni giorno sulle nostre teste, e non c'è nessuna relazione col fatto che gli aerei si possano usare anche per spargere fertilizzanti sui campi o gas tossici sulle popolazioni siriane.

Ma qual'è lo scopo vero dell'articolo della Tognoli, cui Cipriani non fa alcun cenno?
Il problema serio riguarda i vaccini. In tempi recenti è girata voce (ovviamente amplificata dalla rete) che i vaccini "avvelenassero" in vario modo i bambini, e soprattutto, che i vaccini fossero all'origine di malattie come l'autismo. Ovviamente si tratterebbe di un problema serio (anche se non riesco a capire che gusto ci proverebbero gli scienziati ad avvelenare i propri bambini, visto che gli scienziati i loro bimbi li vaccinano eccome), quindi i ricercatori hanno fatto le verifiche del caso, ed hanno verificato che tra vaccini ed autismo non c'è correlazione.
Però intanto la voce gira, e molti in rete ci credono, quindi molti genitori evitano di vaccinare i loro bambini, così prima o poi alcuni bambini moriranno, non per autismo, ma per quelle malattie che i vaccini stanno estirpando. E il bello (si fa per dire) è che non è affatto detto che a morire siano i figli sani e forti non vaccinati dai genitori per puri motivi di opinione. Esistono in tutte le popolazioni alcuni bambini con specifiche patologie gravi, cui è meglio non somministrare alcun tipo di terapia che non riguardi la loro patologia, vaccini compresi. In una popolazione questi bambini sono una percentuale limitata, poche unità per cento bambini, ed essendo pochi e dispersi tra bambini vaccinati, è poco probabile che entrino in contatto coi virus pericolosi.
Questo è vero, finché nella popolazione i non vaccinati si mantengono in numeri percentualmente molto limitati. Se però si comincia a non vaccinare i bambini per motivi ideologici, il numero di non vaccinati crescerà, superando il valore-soglia che consente la diffusione del virus (mi sembra intorno al 5%, ma potrebbe essere anche meno). A questo punto se un bimbo non vaccinato entra in contatto con la malattia, può ammalarsi, ma anche diventare portatore sano e portare in giro il virus finché non incontra uno dei bimbi non vaccinati a causa di situazioni patologiche pregresse: quel bambino, data la sua condizione, è certo più fragile dei bambini sani, quindi è più probabile che si ammali e si ammali in forma grave. Inoltre dovrà sottoporsi a cure pericolose per la sua condizione ... insomma, quel bambino rischierà la vita perché il suo compagno di banco ha dei genitori che non l'hanno vaccinato per motivi ideologici.

A questo pensava la Tognoli, ed è chiaro leggendo il suo articolo. Ma per Cipriani e certi seguaci del complottismo gli scienziati sono parte di un complotto globale che vuole sterminare la popolazione mondiale, così loro, furbi, non vaccinano i propri figli, mettendo a rischio le loro vite, ma soprattutto le vite dei soggetti più deboli.

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